β„‚π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 πŸ›πŸ›-𝕃𝔸 ℙ𝔸ℝ𝕋𝔼ℕ℀𝔸

𝕄𝔸ℝ𝕃𝔼𝔼ℕ

Finalmente l'equipe televisiva Γ¨ arrivata, nel pomeriggio inizieremo a girare. Ogni volta Γ¨ un 'emozione per me.
Immobile davanti allo specchio con il pennello del trucco in mano mi torna in mente il dolce bacio che io e Errol ci siamo dati. Credo di amare quell' uomo, anzi ne sono sicura. Sì è vero lo amo.
Mi alzo dallo sgabello posto davanti alla specchiera pensando: - π‘ͺ'𝒆̀ 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 π’•π’†π’Žπ’‘π’ 𝒑𝒆𝒓 π’‘π’“π’†π’‘π’‚π’“π’‚π’“π’Žπ’Š, 𝒐𝒓𝒂 π’—π’π’ˆπ’π’Šπ’ 𝒂𝒏𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒂 𝑬𝒓𝒓𝒐𝒍 𝒆 π’…π’Šπ’“π’ˆπ’π’Š 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒐 π’‚π’Žπ’-

Esco dalla porta e vado alla ricerca di lui.
Mi addentro nei lunghi corridoi, busso alla porta della sua cabina, ma niente, non c'Γ¨.
Allora proseguo le ricerche nel vano tentativo di trovarlo.
Salgo sul ponte, finalmente lo vedo e non Γ¨ solo, Γ¨ con sua sorella.
Sto per avvicinarmi quando noto uno strano atteggiamento in entrambi e siccome li vedo anche molto vicini, divento sospettosa. Così decido di fermarmi ad osservarli.
Dopo qualche minuto vedo quello che mai avrei voluto vedere; Errol, che prende le mani di lei tra le sue e le porta alle labbra per baciarle.
' 𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒏 π’Žπ’Š 𝒑𝒂𝒓𝒆 π’‘π’“π’π’‘π’“π’Šπ’ 𝒖𝒏 π’‚π’•π’•π’†π’ˆπ’ˆπ’Šπ’‚π’Žπ’†π’π’•π’ 𝒅𝒂 𝒇𝒓𝒂𝒕𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒆 𝒔𝒐𝒓𝒆𝒍𝒍𝒂'.
Furiosa vado incontro a loro e chiedo:
Β« Che sta succedendo qui, Errol, spero mi spiegherai ?Β»
Β« Marleen? Hai ragione hai diritto a una spiegazioneΒ»
Mi prende delicatamente per un braccio e ci allontaniamo da Elisabeth. Quando siamo distanti dichiara:
Β« Vedi Marleen, la mia vita sull'isola non Γ¨ stata facile e crescendo Γ¨ stata ancora piΓΉ difficile. Per un uomo solo, con due donne, che la prima ti ha fatto da madre e con l'altra ci sei cresciuto insieme come un fratello, ancora peggioΒ»
Ma un bel giorno arriva una bella ragazza avvenente e l'uomo ne Γ¨ attratto... Fine della storiaΒ»
Β« Aspetta un momento, mi stai dicendo che Susan non Γ¨ la tua vera madre e che Elisabeth non Γ¨ tua sorella e che quindi io per te sono stata solo un diversivo... un modo per sfogare i tuoi istinti maschili. Sai che ti dico sei proprio un...Β»
Mi blocca asserendo:
Β« Aspetta cosa, di quale sfogo parli !? Marleen tra me e te non c'Γ¨ mai stato nienteΒ»
Β« Come niente, tu mi hai baciataΒ»
Β« Mi dispiace io sono innamorato di ElisabethΒ»
Lo guardo stranita gli volto le spalle e mi allontano.
Con le lacrime agli occhi percorro a passi lesti il corridoio in coperta, incrocio mio padre che notando il mio stato mi chiede:
Β« Marleen, tesoro che ti succedeΒ»
Ma io non lo ascolto e proseguo senza degnarlo di uno sguardo verso la mia dimora.

β„™β„π•†π”½π”Όπ•Šπ•Šπ•†β„ β„•π”Όπ•Žπ•‹π•†β„•

Mi sto dirigendo alla mia cabina quando incrocio mia figlia nel tragitto.
Vedendo che ha gli occhi lucidi e avanza a passi veloci rossa in volto penso: - 𝑒̀ π‘π‘Ÿπ‘œπ‘π‘Ÿπ‘–π‘œ π‘“π‘’π‘Ÿπ‘–π‘œπ‘ π‘Ž, π‘β„Žπ‘–π‘ π‘ π‘ŽΜ€ π‘π‘œπ‘ π‘Ž 𝑙𝑒 𝑒̇ π‘ π‘’π‘π‘π‘’π‘ π‘ π‘œ 𝑒 π‘β„Žπ‘– 𝑙'π‘Žπ‘£π‘Ÿπ‘ŽΜ€ π‘“π‘Žπ‘‘π‘‘π‘Ž π‘Žπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘Žπ‘π‘π‘–π‘Žπ‘Ÿπ‘’ π‘π‘œπ‘ π‘–'π‘‘π‘Žπ‘›π‘‘π‘œ? !-
Così la chiamo per saperlo ma lei imperterrita prosegue senza notarmi.
La lascio stare, la conos1co bene e so che quando Γ¨ furiosa meglio lasciarla da sola. Avanzo Γ¨ entro nella cabina di navigazione. Uno dei marinai mi viene incontro e informandomi che per tutta questa settimana non si prevedono tempeste, quindi il mare sarΓ  calmo per quando partiremo. Ma mentre sto parlando col militare, Errol si presenta davanti alla porta dichiarando:
Β« Professore, mi spiace aver fatto stare male Marleen, non era mia intenzione ma lei...Β»
« Immaginavo che doveva essere per te che stava così. Tranquillo le passerà. Devi sapere ragazzo mio che mia figlia, da quando sua madre è morta, è stata cresciuta dalla tata e fino all'età di sedici anni ne ha cambiate tante, ti chiederai il perché...
Beh! Lei Γ¨ testarda e viziata, non ammette perdere.
Posso sapere cosa Γ¨ successo tra di voi?Β»
Β« Ecco io... lei...Β»
Β« Ho capito lei non sapeva che tu e Elisabeth non siete realmente fratelli. Marleen si Γ¨ presa una bella cotta per te, ma tu non la ricambi. Me lo aspettavo e in parte la colpa Γ¨ mia, io sapevo come stavano i fatti e non l'ho informata.
Vado da lei. Ma tu eri venuto per chiedermi qualcosa? Β»
Β« Mi scusi le volevo chiedere cosa ha intenzione di fare col tizio che voleva fare del male a Elisabeth?Β»
Β« Ah quello! Semplice, adesso sta rinchiuso nella stiva senza possibilitΓ  di fuggire. Poi, finite le riprese, prima di ripartire lo farΓ² sbarcare sull'isola in attesa che arrivi qualcuno a prenderlo per arrestarlo e portarlo in prigioneΒ»
Β« Va bene ho capito, grazie professore. E mi perdoni per sua figlia, non volevoΒ»
Β« Non Γ¨ colpa tua. Adesso scusami vado da leiΒ»

𝕄𝔸ℝ𝕃𝔼𝔼ℕ

"Sono furiosa con Errol, come ha osato prendersi gioco di me.
È quell'altra smorfiosa di Elisabeth che me lo ha portato via. La pagheranno tutti e due.
Mentre sto scaraventando tutti gli oggetti dei comodini e prodotti per il maquillage a terra, sento bussare alla porta e spero per lui, che non sia Errol.
Scatenerei tutta la mia rabbia addosso a lui, adesso.
Apro di scatto e davanti a me appare mio padre, immobile ancora la mano intenta a bussare. Gli asserisco:
Β« Cosa vuoi papΓ , sono parecchio nervosaΒ»
Β« Sono qui per questo tesoro, per parlare del tuo interesse per Errol. Ho capito che ti piace e anche che - purtroppo- lui non ti ricambia e per questo la colpa Γ¨ mia, avrei dovuto dirti che lui Γ¨ Elisabeth non sono realmente fratello e sorellaΒ»
Β« Tu lo sapevi?Β»
« Sì perdonami»
A quelle parole mi lascio cadere rassegnata a sedere sul letto e mio padre accanto a me mi tiene la mano.
Β« Errol Γ¨ innamorato di ElisabethΒ»
« Sì, lo so cara»
Piango disperata tra le sue braccia per qualche secondo, ma poi mi ricompongo asserendo:
Β« Va bene papΓ , adesso scusami ma devo finire di prepararmi per le ripreseΒ»
Β« Certo tesoro a dopoΒ»
Rimasta sola mi do un'occhiata allo specchio dichiarando a me stessa :
Β« Sei bella Marleen, non hai bisogno di Errol, che quella Elisabeth se lo prenda pure.
Tanto gli uomini cadono ai miei piedi come moscheΒ»
Ma in realtΓ  ci sto male e le lacrime scendono copiose solcando il mio viso.

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