NUOVE SENSAZIONI


Le due amiche, subito dopo aver acquistato la casa, richiedono un taxi per tornare in città.
Siccome la zona dove è situata la villa è un po' fuori mano, devono raggiungere la carreggiata.

L'auto gialla le viene a prendere, riportandole in albergo.
Una volta giunte all'interno della camera, Giulietta si butta sul letto, esausta.
Mentre Sabrina naviga su internet.

" Cosa fai? Ordiniamo qualcosa, muoio di fame! " - propone, per esprimere il suo desiderio di mangiare.
Ma la sua amica non la ascolta, sta pensando ad altro.
" Quando hai intenzione di fare iniziare i lavori di ristrutturazione?" - le domanda Giulietta.

" Etta, per il momento non posso, e per favore non insistere come hai fatto per farmi comprare quella casa.
Mi dici come faremo a rimetterla a nuovo? Io non ho soldi!"- esplode, mettendo il punto della situazione.

" Io ho qualcosa da parte, non preoccuparti! Inizieremo i lavori già domattina'- la rassicura l'amica.
" Io non ti capisco, potevamo prendere un buco in affitto, ci rimanevano pure soldi.

"Invece hai voluto strafare, spendere tutto ciò che avevamo per acquistare una villa immensa, tra l'altro nel bel mezzo del nulla'- controbatte, visibilmente irritata.
" Io non ti capisco, perché non ti sei opposta? Potevi dirmi che non eri d'accordo, invece mi sembra di ricordare che hai accettato!"- replica l'amica a voce alta.

" Chissà perché? Credi che non ci abbia provato? Sarà forse, perché tu hai il potere di persuasione e mi fai fare quello che vuoi!?"- ribatte Sabrina sarcastica.
Per la prima volta, le due donne si rendono conto di stare litigando veramente.

Entrambe sostengono di aver ragione, quindi nessuna delle due farà il primo passo per fare la pace.
Sabrina va a letto senza aver mangiato, Giulietta invece è rimasta ferma a fumare davanti alla finestra aperta, osservando la vista mozzafiato di New York notturna.

Successivamente, spegne la sigaretta nel posacenere e chiude la finestra.
Si dirige in bagno per farsi una doccia, quando esce rimane a fissare la sua amica che si agita mentre dorme, a causa del loro litigio.
Indossa ancora il telo da bagno celeste.
I capelli neri e lucenti, gocciolanti per tutta la lunghezza.

Nel buio della camera, fa scivolare l'accappatoio e si infila nuda, sotto le coperte con lei.
La abbraccia da dietro, Sabrina riposa su di un fianco, in posizione fetale.
" Scusami... hai ragione, a volte so essere troppo arrogante e dispotica.

" Non voglio litigare con te, ci sto male!
Ti prego perdonami, ti prometto che da adesso, ascolterò anche le tue opinioni"- le comunica a bassa voce, con la bocca accostata al suo orecchio.

La donna si gira lentamente verso di lei, entrambe si fissano, i loro sorrisi illuminano i loro volti al buio.
Si abbracciano forte, e a un tratto, Giulietta posa le sue labbra su quelle di Sabrina.

Imbarazzate per quel gesto, rimangono in ginocchio sopra il letto a guardarsi, a tuffare gli occhi negli occhi, silenti.
Solo i loro sguardi parlano.
Sabrina afferra le sue mani per rassicurarla e le si avvicina fino a sfiorare le labbra di lei.

Quella notte, avverte nuove sensazioni, scoprendo nuovi orizzonti, a lei sconosciuti.
Due corpi sinuosi, imperlati di sudore, che nell' oscurità vengono illuminati solo dalla luna, sembrano cosparsi da minuscoli diamanti.

Mani delicate, che raccolgono il frutto proibito, dita affusolate, che si muovono come stessero toccando le corde sottili di un'arpa. Per suonare una dolce e allo stesso tempo, impetuosa melodia.

Raggiunto l'apice del desiderio, deliziati dal nettare del piacere, le due donne si addormentano sfiancate e stravolte.

Il mattino seguente, Sabrina si sveglia di buon'ora, fa la doccia, prepara il caffè nella macchinetta e si siede sul divano.
Mentre inzuppa un biscotto all'interno della tazza, davanti ai suoi occhi, riemergono le immagini della notte appena trascorsa, come stesse vedendo un film.

Turbata e nel contempo sorpresa, addenta la pastafrolla con distrazione.
Quando anche Giulietta si è svegliata, entra nel salone e sta per baciare la spalla nuda di Sabrina, che la leggera vestaglia di seta lilla, lascia scoperta.

Ma lei, infastidita, di getto afferra un lembo dell'indumento per coprirsi.
L'amica si sposta silente e per non cadere ulteriormente nell'imbarazzo, cambia discorso.
" È rimasto del caffè per me?".
" Certo!"- si limita a dire con profondo disagio.

Ma sente di doverle dare una spiegazione.
" Riguardo a... quello che è successo tra noi..."- la interrompe l'amica.
" Sta tranquilla! Non devi spiegarmi niente ho già capito! Ma va bene così, non preoccuparti"- annuncia con una smorfia di sorriso per rassicurarla.
Mentre dentro sta morendo.

" Grazie Etta! Non sai quanto questo mi sollevi. Anche tu hai capito che ci siamo fatti soggiogare dall'atmosfera, vero?- domanda trepidante.
" Sì è vero ci siamo fatti trasportare dalla situazione!"- afferma con un sorriso falso.

" Allora che si fa questa mattina? Iniziamo a trovare qualcuno che faccia i lavori in quella casa? Te ne occupi tu?"-propone Giulietta.
" Certamente!"- risponde serenamente Sabrina.

Tutto è tornato come prima di quella notte.
La notte che per Sabrina e Giulietta è stata curiosa, ma magica, e che nessuna delle due vuole ammettere.

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