Aria di mare /6

Passarono tre giorni e si fece finalmente Sabato, per schiarirmi le idee decisi di andare al mare subito dopo pranzo, ad Ostia, con Francesco. Era l'una ed eravamo già in viaggio col motorino sulla statale che collegava Roma col mare, non c'era molto traffico. Quella strada l'avevo fatta almeno un milione di volte, ogni estate quando finiva la scuola e ogni settembre quando ricominciava, a parte quell'anno in cui per un motivo o per l'altro non c'era andato. Il paesaggio era caratterizzato dal bosco di pini marittimi ai lati della strada che chiudeva l'orizzonte e mostrava il cielo solo per uno squarcio che seguiva la strada. Arrivammo nei pressi della spiaggia, ci togliemmo le scarpe e i calzini che lasciammo sotto una panca e ci avviammo a piedi sul bagnasciuga; il cielo era grigio, come era solito in quei giorni, nell'aria si respirava malinconia, quel posto la trasudava letteralmente, la onde si infrangevano contro gli scogli e il vento soffiava e alzava la sabbia, un giorno un po' triste insomma, l'ideale per il mio stato d'animo. Iniziammo a parlare e gli raccontai cosa fosse successo con Asia. Quando finii la storia mi mise una mano sulla spalla e mi disse:
< Mi hai colpito l'altra sera quando hai notato che non avevo l'anello, quando hai notato quel dettaglio,sai ci ho pensato a lungo, non volevo dirtelo ma io e Cristina ci siamo lasciati, è stata tutta colpa mia, l'ho tradita con un'altra che non ne valeva neanche un centesimo, non so neanche perché l'ho fatto, e mi sono rovinato, con le mie stesse mani, sono l'artefice del mio fallimento. Ma quando gliel'ho detto, pensando che se non glielo avessi nascosto sarebbe stato meglio, mi è caduto il mondo in testa. Ho sbagliato e ora dovrò ricominciare tutto da capo con lei, ho perso la sua fiducia ma non mollerò neanche un secondo: non mollerò mentre studio, non mollerò mentre sono sull'autobus e non mollerò nei momenti più bui. Ecco... non lasciarla andare, pensa alla nuova vita che arriva, pensa positivo, pensa a lei? Cosa ti piace di lei? >
< I suoi occhi marroni > risposi illuminato dalle sue parole
< Bene, concentrati su quelli quando la riguarderai negli occhi, digli che le la ami, digli quello che veramente pensi. Andrea non fare i miei stessi errori, cazzo! Se la ami veramente, se ci tieni a lei come dici, prendi il tuo motorino e sfreccia verso casa sua, digli che è tutto per te e che tu sei pronto a tutto per lei, fatti valere sono stato chiaro?
Lo fissai impietrito e al contempo commosso dalle sue parole di disperazione e amore allo stesso tempo, ma aveva ragione dovevo fare due chiacchiere con la mia coscienza, guardarci negli occhi e chiederci
< Vuoi lui! Vuoi questo bambino! Vuoi la vita! Vuoi la gioia! Vuoi le lacrime e soprattutto vuoi vivere così o no? Vuoi scegliere questa vita? È tempo di prendere decisioni serie Andrea, e l'ora di pensare a chi sei e cosa vuoi dalla vita.

</fine sesta parte>

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