Il portale

La seconda ondata fu di gran lunga peggiore della prima. Rechet non sapeva come si usasse una stazione di controllo meteo, ebbe solamente, come sempre, improvvisato ma oramai era troppo tardi. Riuscì a salvarsi di striscio solo grazie all'uso della pietra blu , con la quale riuscì a creare una spessa barriera di energia che proteggeva lui e Alyiah.
"Tu..." Disse Alyiah con tono arrabbiato "Sei..."
"Geniale? Stupendo? Fenomenale? Affascinante?" Disse allungando l'ultima parola.
"Pericoloso... Stavo per dire pericoloso"
"Usiamo i Diasar per orientarci, con questa tempesta dovremmo essere riusciti a guadagnare temp-"
Dall'esterno della barriera entrò Vha, tirando un pesante pugno sulla faccia di Rechet, il quale perse sangue dal naso e dalla gengiva superiore.
"Sei stato tu a combinare questo disastro?" disse arrabbiato buttandosi addosso al ragazzo. "Dovrei ucciderti!"
Alyiah si frappose tra Rechet e Vha ed esclamò: "Ma non lo farai vero? So chi sei Vha"
"Io non ti conosco ragazzina!"
"Ci hai salvati due volte senza accorgertene, in entrambe hai impedito a Khaq di perquisire le carrozze."
Vha inizio lentamente a ricordare, ma non ne rimase più di tanto stupito. La prima volta notò il vestito di stoffa di Alyiah attaccato alla carrozza e nella seconda, vide la debole luce del sigillo esplosivo fuoriuscire dalla carrozza dei Rol.
"Sapevi che in quel momento stavi facendo la cosa giusta. Sono sicura che tu non condividi i modi di fare dell'impero"
Alyiah continuava ad urlare addosso al krug, convinta che le sue parole avrebbero avuto maggiore peso. Vha strinse forte i denti. Poi sospirò e disse: "Sapete che questa vostra lotta contro l'impero porterà solo alla vostra inevitabile morte?"
Sì mise una mano sulla faccia e continuò: "Che domande, certo che lo sapete."
Il krug si grattò la testa, dando di spalle ad Alyiah, la quale cercava di trattenere Rechet dal restituire a Vha il pugno che gli diede prima.
"E VA BENE! Andate, fingerò che mi abbiate sconfitto. Cercherò anche di far perdere le vostre tracce"
Alyiah sorrise, sollevata ed esclamò: "Grazie! Sapevo che esistevano Krug buoni"
"Non ci contare"
Vha, si gettò volontariamente in mezzo alla tempesta di sabbia, accovacciandosi a terra, mentre i due poterono nuovamente proseguire.
"Perché non mi hai lasciato tirargli un pugno su quel naso ricurvo?"
"Non abbiamo tempo da perdere!"
I due iniziarono a correre in mezzo alla tempesta, accompagnati dall'enorme barriera protettiva.

Rechet però, non fu l'unico a creare una barriera magica. Con i suoi poteri, Shalahai riuscì a creare una barriera di vento attorno ai suoi soldati.
"Non ho ordinato l'attivazione della torre delle tempeste. Mmh, che siano stati i nostri cari infiltrati?"
"Cosa facciamo signore?
"Voi non potete fare nulla, se abbiamo perso il controllo della torre. L'unico a poter fare qualcosa sono io, ma prima dovremmo capire dove stanno andando"
"Ha già un'idea?"
"Esplosioni create dal nulla, capaci di infiltrarsi sotto copertura. Se ci sono di mezzo i Farir, significa che sono al porto"
"Signore, la stella del mattino esiste veramente?"
"Non ho mai creduto a questa storia per bambini che avrebbe lo scopo di intimidirmi, ma di certo li inseguiremo per punirli dell'affronto al nostro impero"
L'imperatore mise una mano dentro una tasca e porse l'altra al cielo. Un vortice di energia si formò sul palmo della mano e la tempesta si fece via via più debole.


"Oh no!"
"Perché la tempesta si disperde?"
"Sapevo non sarebbe durato molto questo piano. Rechet ti sei dimenticato che anche Shalahai può manipolare il tempo?"
Rechet si mise una mano tra i capelli, ma mancavano pochi passi all'arrivo al porto. Il problema è che senza la tempesta, non hanno più copertura dai soldati.
"Come dovremmo attraversare quel muro di soldati?" Chiese Alyiah ansiosa.
"Prepara delle pietre esplosive"
"Ancora con le tue idee? Non sarebbe meglio nasconderci e pensare ad un piano ben prog- MA DA DOVE HAI TIRATO FUORI QUEL CAVALLO?!"
"Prepara le pietre esplosive, partiamo tra 20 secondi"
Alyiah si mise la mano sulla faccia e disse: "Tanto moriremo in ogni caso"
"No, morire non è un'opzione"
"Ma è questo a cui ci porteranno i tuoi piani dalla dubbia funzionalità!"
"10 secondi"
Alyiah afferrò diverse pietre dal terreno, tracciandovi sopra dei simboli esplosivi. Sembrò un'operaia dal ritmo con cui prendeva le pietre e ci disegnava sopra con il suo solito pennello dorato.
"Finito!"
Rechet afferrò Alyiah per i fianchi e la mise sul cavallo. Lui si sedette davanti a lei ed esclamò: "Sei pronta Boomboom-girl?"
"Non chiamarmi Boomboom-girl prima di tutto e poi, ho altra scelta?!"
Rechet partì col cavallo, caricando l'enorme muro di soldati che si frapponeva fra loro ed il porto. I krug puntarono le spade contro i due.
"Mantenete la posizione! Devono morire qui!"
Il cavallo continuò a martellare sul terreno, mentre Rechet sporgeva la sua mano verso l'esterno.
"Alyiah, appena arrivati al ponte, fai cadere le pietre"
"Come pensi di arrivarci al ponte?"
"Quante volte ti devo dire di fidarti di me?"
"Mai abbastanza"
"Stai a guardare"
Rechet strinse il pugno, facendo materializzare il fucile energetico tra le sue mani. Caricò un colpo, ma ancora non sparò. I soldati misero in posizione gli scudi, i quali insieme formarono uno scudo magico protettivo.
Appena sul punto di schiantarsi contro il blocco, Rechet mise da parte il fucile e riuscì a teletrasportare tutti i soldati dietro ai due ragazzi.
"Come hai fatto a spostarli tutti?!" chiese Alyiah scioccata.
"Un mago non rivela mai i suoi segreti" disse Rechet tutto fiero.
"Rechet, il ponte!"
"Lo so!"
Rechet sparo un colpo al ponte, distruggendo il palo che lo teneva alzato. Il ponte si abbassò e con un altro colpo, riuscì a fare abbassare anche la seconda parte di esso. I soldati inseguirono i ragazzi e quello fu il momento di Alyiah per far cadere le pietre a terra.
"Al mio segnale, falle esplodere!"
"Va bene!"
I due arrivarono sani e salvi dall'altra parte, mentre i soldati camminavano sul ponte, in procinto di attaccare.
"Ora!"
Il ponte crollò e così l'unica via dei nemici per raggiungere i due avventurieri. I soldati che invece furono troppo avventati, precipitarono in mare.

"Non ci credo, siamo ancora vivi" disse Alyiah con lo sguardo pietrificato.
"Sinceramente, non immaginavo sarebbe andata così bene. L'ultima volta che ho ideato questo piano ho teletrasportato me stesse dietro alle linee nemiche"
Alyiah rivolse uno sguardo feroce contro Rechet, il quale si difese rispondendo: "Però ce l'abbiamo fatta! Siamo ancora integri e non ci hai fatto esplodere"
"Ho ancora qualche pietra in tasca"
Rechet ridacchiò, poco prima di accorgersi che il portale per l'isola di Elda, si trovava proprio dietro di lui.
"Siamo arrivati..." disse Alyiah incredula "Rechet, grazie mille"
"Stiamo in guardia, potrebbe non essere ancora finita"
Calò il silenzio e poco dopo, una spada si conficcò sul pavimento davanti ad Alyiah.
"Sì esatto, non è ancora finita"

Il generale Skeiss, cavalcò uno dei draghetti piumati, gettandosi sul pontile, frapponendosi fra i ragazzi ed il portale.
"Pensavate davvero che l'impero vi avrebbe permesso di avanzare come se nulla fosse? Avete combinato un bel casino voi due. Non immaginavamo che due persone sarebbero state in grado di combinare tutto questo da sole"
Rechet ed Alyiah fecero due passi indietro.
"Merda, che facciamo?" disse Rechet accendendo il Diasar.
"Sapevo che era troppo bello per essere vero"
Skeiss sfoderò la spada, puntandola sui due ragazzi.
"Allora... per quanto avete intenzione di aspettare lì? Volete andare verso il portale giusto? Suppongo quindi abbiate attivato entrambi i piloni"
Rechet fu sul punto di rispondere al generale, quando Alyiah gli diede una gomitata al fianco.
"Lascia fare a me"
Alyiah si avvicinò un po' di più verso il generale.
"Alyiah, no!"
"Sì, abbiamo attivato i piloni" disse Alyiah lasciando Rechet di stucco, bloccato con la mano rivolta verso la bambina.
"Mmh, com'è allora che non si è attivato nel momento in cui avete attivato il secondo?"
Alyiah prese un respiro: "Per attivarlo c'è un meccanismo proprio ai piedi del portale"
Skeiss scettico rispose: "Non so se crederti, ma onestamente non penso sareste venuti fin qui per un portale inattivo."
Skeiss camminò all'indietro, continuando a puntare la spada verso la ragazza che teneva le mani alzate in segno di resa.
"Vediamo cosa abbiamo qui..."
Il generale si inginocchiò, staccando uno ad uno i fermi attaccati al telo che ricoprivano il portale. Alzò delicatamente il telo, come se stesse toccando qualcosa di prezioso.
Improvvisamente una pietra lo sfiorò, colpendo il portale. Sta volta però, non successe niente.
Skeiss risfoderò la spada, sbattè il piede contro il pavimento e puntò la spada, intrisa di energia, verso Alyiah.
La ragazza restò impassibile, con le mani alzate, mentre il generale rinfoderava nuovamente la spada.
"Meglio se non fai brutti scherzi, mocciosetta"
"Non ti fidi di me?"
"Come potrei..."
Skeiss si girò nuovamente, rialzando il telo, ma appena arrivato a metà, una pietra lo sfiorò di nuovo a sinistra.
Skeiss ebbe abbassato la guardia, credendo fosse un'altra comune pietra. Notò il simbolo solo all'ultimo momento. Una scintilla e poi, un'esplosione prese in pieno il generale, scaraventandolo in acqua, completamente incosciente.

"Bel colpo!" esclamò Rechet. La sua espressione però cambio quando il velo bruciò completamente. "Però... così hai distrutto anche il portale"
"Rechet, non c'è nessun portale" disse Alyiah trascinandolo per la mano.
"Ma di che cosa stai parlando? E questo cos'è?"
Alyiah iniziò a preparare lo stesso rituale che fece giorni prima nel deserto, per raggiungere più in fretta la spiaggia piangente.
"Il portale è diventato inaccessibile nel momento esatto in cui hai distrutto il secondo pilone. Il piano non è mai stato quello di attivarlo."
Rechet confuso chiese: "Allora, qual'è il piano?"
"Il portale è stato creato con delle specifiche coordinate, collegate ad un altro portale situato sull'isola. Userò la magia della pietra che hai nel braccio meccanico e le coordinate del portale per raggiungere l'isola"
Rechet continuava a guardare in mare, in cerca del generale, ma prima che potesse avvicinarsi al bordo del pontile, un pugnale si conficcò a pochi centimetri dal suo piede.
"Ci rivediamo, umano"
"Sei tu! Piaciuta la sabbia?"
"Ma lei non è Orwa?"
"Diciamo che l'ho un po' offesa prima"
"Questa è la tua fine, non c'è modo per te di scappare" disse l'assassina mentre camminava avanti e indietro davanti ai ragazzi. "L'imperatore vuole le vostre testa e sarò io a dargliele personalmente"
"Ehm, non per dirti, ma abbiamo già fatto fuori il tuo amichetto."
Orwa ridacchiò. "Non immaginate nemmeno il potere che possediamo noi krugs"
L'assassina prese dalle tasche due pugnali d'acciaio, intrisi di un'inquietante energia oscura.
"Ci penso io, tu attiva il portale"
"Resta nelle vicinanze o non potrò usare l'energia della tua pietra"
"Per l'impero!" Orwa caricò verso Rechet.
"Sembra molto arrabbiata con te"
Rechet rispose sarcastico: "Oh, tu dici?" E dalle mani, fece materializzare due piccole pistole, con le quali iniziò a sparare ad Orwa.


Mentre i due si combattevano, Alyiah continuò a tracciare il sigillo magicoattorno al portale, ma Orwa non fu l'unica minaccia immediata per i due ragazzi.
La vera battaglia, doveva anche cominciare...

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