Ti ammirano tutti.

Ti cercano,

ti assalgono,

Stringono le loro dita 

sulle tue teneri carni 

osservano estasiati le mille

meravigliose sfumature 

della tua Anima.

Ma a che serve

sforzarsi se non puoi 

più riconoscerti 

nel riflesso 

dei loro occhi?

Son finiti i tempi 

in cui potevi ritrovare 

il tuo Grande Amore

 allo Specchio,

ammirarLo sulle rive di un fiume

o sulle pareti di un bicchiere.

Gli Dei hanno ritenuto

che condannarti ad una vita grama 

a dedicarti solo a te stesso

non sia stata una condanna sufficiente.

Visto e considerato

che a rimetterci sono più gli altri

che te.

Ah, che

sublime peccato è

la Vanità.

Quale 

affascinante malattia 

è il Narcisismo.

Subdula e virale.

Ne soffriamo 

un pò tutti!

In tutta la tua vita

non hai fatto altro

che nutrire

L'Amato Tuo Te Stesso

di Attenzioni.

Niente 

era abbastanza

per Lui.

L'Amore

donato dai tuoi cari

non era mai abbastanza.

L'empatia

sentita dai tuoi amici

non era mai abbastanza.

Le donne e gli uomini

che ti hanno desiderato

nelle loro vite

per più di una sola notte

non erano mai abbastanza

per te.

Il Tempo

dedicato

non era abbastanza,

tanto che non bastava

neanche per dedicarlo un po' 

a ricambiare chi 

ti ha ascoltato.

Tu! 

Tu

per te stesso

non eri...

E adesso sei 

solo più di prima.

Dove ti rifletterai?

Dove ti ritroverai?

Fatta per il contest di Disegno di 

Poesia ideata di getto.

Uno sfogo sul narcisismo.

Un consiglio: Se avete a che fare con persone del genere... allontanatevi! 

Non vi mancheranno. Non gli mancherete. Bastano a loro stessi.