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PVESMERALDA

Sto rincorrendo un deficiente da ormai 5 minuti buoni.

Da piccola ho vinto persino le nazionali di atletica ma poi mi sono stancata perché gli allenamenti erano troppo pesanti ed io ero sempre in ansia per le gare e allora un giorno mi sono decisa e ho lasciato anche se un pò adesso me ne pento, mi piacerebbe riniziare a correre.
La corsa riusciva a tranquillizzarmi e allo stesso tempo riusciva a darmi la grinta necessaria per vincere.

Ma poi con la morte dei miei genitori, più gli allenamenti troppo sfisianti ho deciso di lasciare.

E adesso mi ritrovo a rincorrere un deficiente che non vuole ridarmi le chiavi della mia piccola, dio come lo strozzerei!!!

Sono qui pochi passi da lui, quando ad un certo punto inciampa in una pietra e cade per terra, ed io cerco di fermarmi ma alla fine gli caso addosso pure io.

Ma che palle!!!!

Riapro gli occhi dopo essere caduta e mi ritrovo su di lui. I nostri nasi  si sfiorano e le nostre bocche sono ad un centimetro di distanza.

Tutto d'un tratto mi ritrovo la gola secca, come se non bevessi da una settimana intera, il cuore prende a battere all'impazzata e la voglia di baciarlo, adesso, sembra come se fosse la cosa più giusta da fare.

I nostri occhi sono incatenati gli uni con gli altri, sembra che voglia leggermi dentro, il suo sguardo mi trapassa.

Ad interrompere tutto è la suoneria di un cellulare, io mi sposto da lui e solo adesso mi accorgo che il mio.
Lo sfilo dalla tasca e noto un numero sconosciuto.

Chi sarà????

Rispondo lo stesso perché la curiosità mi sta mangiando,
- pronto?-
-ei Esmeralda -
-Alex?- appena pronuncio quel nome Cullen mi fulmina con lo sguardo.  Io mi abbasso ,raccolgo le chiavi della mia piccola e mi avvio a casa di Cullen per riprenderla.
-si sono io- mi risponde Alex
-ah ok, come hai avuto il mio numero?-
- ehm lunga storia, allora volevo chiederti se ti andava di venire ad una festa stasera...-
- ah wow, si mi piacerebbe-
-ok perfetto-
-ascolta in che locale? E a che ora? -
- ascolta si chiama il Pineta alle 23-
- ok allora-
- ok, allora ci vediamo là, un bacio. -
- oky hahaah-

Riattacco e rinfilo il cellulare nella tasca, quando mi sento strattonare per un braccio, e già so chi è, ormai è diventata un'abitudine.

Mi strattona ed io sbatto contro il muro visto che è dietro di me.

-ahi, ma che vuoi???- gli urlo, cazzo mi sono fatta male la schiena.
- TU ALLA FESTA NON CI VAI!- mi urla lui in risposta.
- SI INVECE CHE CI VADO!TU NON SEI NESSUNO PER DIRMI CIÒ CHE DEVO O CHE NON DEVO FARE! - dico tutto d'un fiato. È tornato oggi dopo 2 settimane e già mi rompe le palle??? Ma stiamo scherzando???!

-ASCOLTAMI BENE, TU A QUELLA CAZZO DI FESTA NON CI ANDRAI- mi dice ad un centimetro dalla faccia.
- IO.CI.VADO. - Dico sottolineando tutte le parole.
-NON CI VAI!CAZZO!!- Dice continuando ad urlare.

Prendiamo un secondo di pausa in cui prendiamo aria ed intanto i nostri petti fanno su e giù.

- io ci andrò- dico in sussurro
-allora verrò con te- dice lui con un tono di chi non accetta repliche.
- bene. - rispondo io dura
-bene- mi risponde lui con lo stesso tono.

Ma che cazzo? Ma noi dobbiamo sempre sbranarci per tutto ? Ma che cazzo!

- adesso voglio la mia moto-
- è dal meccanico-
- cosa? Perché? Cosa le hai fatto?-
-calmati, una domanda per volta.la tua moto aveva un problema con un freno, e adesso il meccanico la sta aggiustando. Sarà pronta tra una settimana.-
-oh cazzo!-
- stasera ti vengo a prendere io-
-cosa? No. -
-e come pensi di andare alla festa?-

Già come penso di andarci?
Non né ho idea.

-ecco appunto come pensavo-
Abbasso lo sguardo perché per la prima volta non so cosa ribattere. Adesso siamo qui, l'uno di fronte all'altro in silenzio.
- beh allora vado-
- no, aspetta. Cena con me. -
- no grazie, non ho fame-
- dai su che è tardi, oramai è ora di cena. -
- davvero non ho fame e poi devo prepararmi per sta sera. -
- mm come vuoi. Ma promettimi che mangerai a casa. -
- perché dovrei?-
-perché devi sempre ribattere?-
-perché non posso?-
-sei testarda peggio di un mulo-
Dice esasperato.
- già- dico orgogliosa ma allo stesso tempo molto fredda.
- okay, allora rimonta su così mi farai vedere dove abiti così ti passo a prendere. -
- ok, ma ad'una condizione.-
-quale?-
-che mi farai di nuovo guidare la tua ducati rosso flu-
- e se non lo facessi?-
-non sapresti mai dove abito e alla festa ci andrei da sola-
-ah si e come faresti ad'arrivarci?-
-chiederei ad Alex di accompagnarmici, semplice no?!-

No, non lo avrei mai fatto.
Okay che io ed Alex parliamo del più e del meno ma non gli chiederei mai di venirmi a prendere.

- hai vinto, tieni le chiavi!-
Dice sbuffando.

Ecco cosa il potere delle donne hahahahahah

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