Capitolo I


Spalancai gli occhi sentendo la sveglia suonare e, come tutte le mattine mi preparai per andare all'università, solo che quella non era affatto una mattina come le altre, era l'inizio di una settimana incasinata, solo che ancora non lo sapevo. Se lo avessi saputo probabilmente non mi sarei nemmeno alzata dal letto.

Scelsi con cura i vestiti da indossare, poiché quella mattina sarei dovuta andare a fare un colloquio di lavoro. Recentemente la piccola panetteria nella quale lavoravo aveva chiuso, lasciandomi senza lavoro e con l'affitto del mio terribile appartamento da pagare. Purtroppo con lo stipendio che prendevo non potevo permettermi di meglio, e considerando che non ne avevo più uno, dovevo trovare una soluzione al più presto, o mi sarei trovata in condizioni peggiori. Avevo già fatto qualche colloquio, ma nessuno di quei posti mi interessava realmente, né mi avrebbe dato uno stipendio tale da permettermi un tetto sopra la testa. Da lì a poche ore sarei stata nell'unico posto nel quale mi interessava davvero lavorare: le Stark Industries.

Prima di uscire mi guardai un'ultima volta allo specchio, i miei capelli ricci color carota cadevano dolcemente sulle spalle, il colletto della camicia di jeans era l'unica cosa che usciva dal mio maglione. Feci un sospiro e infilandomi il giubbotto di pelle, chiusi la porta dietro di me, pronta ad affrontare il clima pungente di dicembre.

Abitavo esattamente dalla parte opposta della città rispetto a quella che era la mia destinazione, ci volevano quasi due ore per raggiungerla, ma quella mattina la città era più affollata del solito. Ero sull'autobus fermo nel traffico, il dolce profumo fruttato che avevo addosso era sovrastato dalla puzza della città, almeno di quella parte di città. Tirai lievemente il maglione e guardai l'orologio. Per fortuna ho un bisogno patologico di uscire in anticipo. Sorrisi a me stessa, solitamente ero sempre costretta ad aspettare gli altri a causa di questo, ma questa volta era a mio vantaggio.

Scesi dall'autobus e feci un pezzetto di strada a piedi, la punta del palazzo si vedeva sbucare da molto lontano. Quando arrivai davanti rimasi stupefatta, era altissimo. Alzai gli occhi al cielo per guardare la cima che si vedeva a mala pena per via del sole. Questo palazzo... è... mozzafiato... e non sono ancora entrata... Guardai l'orologio, ero in perfetto orario. Le porte scorrevoli si aprirono davanti a me e continuai a camminare fino ad un bancone dietro il quale si trovava una donna.

"Buongiorno, come posso aiutarla?" chiese cordialmente la donna

"Sono qui–" mi schiarii la voce tremolante e ripresi "Sono qui per fare un colloquio"

La donna mi indicò un grande ascensore e mi disse il piano. Non fu semplice raggiungere la stanza nella quale dovevo recarmi, ma finalmente trovai la porta di vetro opaca e bussai. Una voce femminile che non sembrava affatto contenta di sentire qualcuno alla sua porta mi disse di entrare. Una donna non molto giovane, con i capelli neri, seduta dietro una grande scrivania mi fissava accigliata. Richiusi la porta dietro di me, ma vedendo che la sua espressione continuava a rimanere la stessa, come se fosse in attesa di qualche spiegazione mi feci avanti "Buongiorno" iniziai con una voce sottile "sono qui per un colloquio"

"Non assumiamo ragazzine" sbottò la donna squadrandomi dalla testa ai piedi

L'unico briciolo di sicurezza in me si dissolse in quell'istante "Ma... Se... Potesse..." balbettai allungando verso di lei la cartelletta contente il mio curriculum che avevo in mano

"Può andare!" disse a gran voce indicando la porta

Mi voltai facendo passi lunghi cercando di raggiungere la porta il più velocemente possibile quando la mia attenzione fu catturata proprio da quella lastra opaca spalancarsi.

"Perché tutti urlano qui dentro?" disse l'uomo spuntando da dietro la porta. Mi ci volle un po' per processare quel che era successo e per riconoscere l'uomo. Tony Stark... Ero sotto shock, non emisi un fiato, ma la donna dietro di me non esitò "Un'altra ragazza che vuole farmi solo perdere tempo" disse irritata "stava giusto andando via"

Lo sguardo di Tony si posò su di me "Ero solo venuta qui per fare un colloquio..." dissi impaurita, a bassa voce, nel tentativo invano di difendermi

"Perché proprio qui?" chiese Tony

"Sarebbe una grandissima opportunità, potrei imparare molte più cose qui che da qualsiasi altra parte e ammiro moltissimo lei e il suo lavoro" spiegai prendendo fiducia

"Ci penserò, lascia i tuoi dati a qualcuno" disse andando via

Un rumoroso sbuffo lasciò la bocca della donna dietro di me, mentre un sorriso compiaciuto comparve sulle mie labbra.

Mi rimisi in viaggio verso casa. Ero più pensierosa che mai, non mi accorsi nemmeno di essere arrivata. Non mi rimaneva molto tempo per accettare uno dei lavori noiosi, ma d'altra parte non volevo nemmeno accettarne uno e poi ricevere una proposta dalle Stark Industries... Ma chi vuoi prendere in giro... sii realista, dissi a me stessa, non ti prenderanno mai in quel posto, praticamente non hai esperienza lavorativa, non riuscirò mai a lavorare in un posto del genere...

Rimasi bloccata su quello tutto il pomeriggio, feci conti per vedere quanto ancora potevo andare avanti senza un lavoro, ne feci altri per sapere quanto sarebbe dovuto essere il mio salario minimo per sopravvivere e, infine, immaginai un sacco di scenari catastrofici.

L'orologio segnava quasi mezza notte. Beh, come dice una mia cara amica, "Quando hai un problema dormici su" pensai avvolgendomi tra le calde coperte del mio letto.

Mi svegliai in tarda mattinata. Dannazione ho dormito troppo ancora, non che io abbia qualcosa di importante da fare...

La mia amica aveva ragione, era un'ottima soluzione dormire sui problemi, la notte mi aveva portato consiglio. Avevo deciso che non avrei accettato nessuno dei lavori che avevo trovato fino ad ora, così presi una coperta grigia e mi sdraiai sul piccolo divano che si trovava in salotto alla ricerca di altre proposte di lavoro.

Trovare un impiego era davvero difficile, la maggior parte degli annunci erano per "massaggiatrici". Ma piantatela, sappiamo benissimo cosa volete in realtà... La cosa si faceva sempre più noiosa e i miei occhi si facevano sempre più sottili, le palpebre sempre più pesanti, tanto che il mio telefono iniziò a vibrare nella mia tasca, ma ci misi molto tempo per accorgermene. "Numero privato". Ero troppo addormentata per fare fantasie su chi potesse essere, risposi senza perdere altro tempo "Pronto?"

"Buongiorno, la contatto dalle Stark Industries, se per lei va bene può iniziare domani mattina il suo lavoro"

Le parole mi colpirono come una secchiata d'acqua gelata in pieno volto, i miei occhi si spalancarono in un secondo. Ci misi un po' per rispondere "S-Sì certo! Domani mattina va benissimo"

"A domani. Buona giornata" concluse una voce vivace prima di riagganciare

Non posso crederci! Mi hanno davvero dato questa opportunità! Il sonno passò tanto in fretta quanto era venuto ed iniziai a saltare sul divano dalla gioia.





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Ciao a tutti!

È passato un po' di tempo, ma sono tornata

Questo capitolo era molto introduttivo, ma spero vi sia piaciuto e spero anche che continuerete a leggere! Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ❤

Buone vacanze a tutti e grazie per aver letto

Al prossimo capitolo

~Meow :3 ❤






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