•Panico•

Erano passati tre giorni da quell'incontro con quei tizi, il mio cervello cercava di scoprire chi fossero, e chi mi voleva, stava diventando tutto così complicato e inquietante, avevo paura? Sí, avrei smesso di cercare chi fossero i tizi incappucciati? No, avrei rischiato? Ovviamente, perchè sennò non sarebbe una cosa 'alla me'.

Le cose tra me e Matt andavano male, anzi di male in peggio, è da tre giorni che mi evita e ogni volta che cerco di capire perchè mi evita se ne va trovando sempre una scusa, cominciavo a stancarmi di tutto ciò, tenevo seriamente a lui e nemmeno due ragazzi senza identità mi avrebbero allontanato da lui.

Lexa era sempre più vicina a me, questa storia l'aveva spaventata ed ora insieme a Cameron mi stavano intorno 25h su 24h, gli volevo bene, ma mi stavano sopprimendo con il loro modo di essere protettivi, ci mancava soltanto che mi accompagnassero al bagno, ma sapevo che prima o poi sarebbero arrivati anche a quello.

Copeland era sempre strana, come Matt, e quando cercavo di capire cosa le stava accadendo si infilava le cuffiette e si isolava, la situazione stava degenerando, e non andava affatto bene, stavo perdendo due persone troppo importanti nella mia vita: il ragazzo che amavo e la mia migliore amica.

"Lexa dovrei andare in bagno, quindi se ti spostassi..." dissi cercandodi scollarmela da dosso, lei annuí e si spostò anche se mi seguí fino a dentro il bagno della ragazze, il caso era chiuso: lei e Cameron stavano delirando.

...
Stavo studiando storia, una materia che mi appassiona molto, quando qualcuno bussò alla porta, era strano poichè Copeland era uscita con Andy, Lexa e Cameron —stranamente— erano usciti e Matt non so dove si trovasse, per questo andai ad aprire trovandomi davanti Nash con un sorriso inquietante.

"Hey!" lo salutai lasciandolo entrare, si sedette sul mio letto mentre io mi rimisi sulla sedia di prima, dove stavo comodamente studiando.

"Scusa l'intrusione, ma mi sentivo solo" disse ridendo, avendo una risata contaggiosa, risi con lui. Lo guardai negli occhi e un brivido mi attraversò la schiena, le scene di quel giorno si ripeterono nella mia mente, come un flashback, e mi 'risvegliai' grazie alla voce di Nash.

"Stavi studiando? Se vuoi me ne vado" dosse lui cominciando ad alzarsi lo fermai subito, stavo bene con Nash e non volevo che se ne andasse perché con lui una risata era assicurata.

"Nono, avevo appena finito. Ti va di uscire qui fuori, comincia a fare caldo qui" dissi mentre chiudevo il libro e uscivo dalla stanza, non volevo cacciare Nash, ma comunque gli avevo mentito sul fatto che avevo finito di studiare: mi mancava ancora un capitolo, ma l'avrei studiato più tardi.

Arrivammo in giardino, ma nonappena uscimmo mi sentí una mano tapparmi la bocca e un braccio trascinarmi all'indietro, il panico prese il sopravvento ed entrai in ansia e paranoia. Chi era? Era l'unica domanda che continuava a ripetersi nella mia mente.

Gli occhi si fecero sempre più pesanti, e pensai che fosse soltanto un incubo, e che quando mi sarei svegliato sarebbe tornato tutto alla normalità, così mi addormentai.

...
Mi svegliai saltando, ero seduta su una poltrona rovinata e rotta, non ero legata, se ve lo state chiedendo. La stanza aveva le pareti bianche trasandate, c'era una porta non tanto distante da me, si aprì quasi subito, rivelandomi le figure di...
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Okay faccio schifo, è dal 17 marzo che non aggiorno e poi quando lo faccio, finisco il capitolo con troppa suspense, potete odiarmi.
Chi saranno?
Cosa accadrá a Abigail?
Che cosa hanno Matt e Copeland?
Continuo a 10 stelline, byeee

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