Il ballo del Ceppo parte 1

Sira's pov
" Padroncina Sira, padroncina Sira si svegli".
Apro di poco gli occhi e vedo altri due occhioni verdi sopra di me.
"Dobby?" domando.
" Sì padroncina, sono Dobby.
Dobby era venuto qui per augurare buon natale a lei e la signorina Weasley".
Già Dobby ora lavora qui alle cucine di Hogwarts da quando è stato liberato da Harry al mio primo anno. Ora lui lavora qui, Hermione invece trova che gli elfi domestici dovrebbero essere tutti liberi, ma in realtà lei non capisce che agli elfi domestici piace lavorare.
" Grazie Dobby anche a te" dico con un sorriso.
"Padroncina, se mi permette, sono qui per dargli un regalo da parte di un certo felpato".
Rimango sbalordita, ma sono felice. Papà mi ha mandato un regalo.
"Dobby ha trovato il regalo nella sala grande questa mattina presto, e ha pensato di portarglielo".
" Grazie Dobby " l'elfo sorride e scende dal mio letto e poggia un pacchetto sul comodino.
Però non vorrei mandarlo via a mani vuote ora che ci penso credo di avere qualcosa nel mio baule.
"Buongiorno Sira" vedo Ginny seduta sul letto e inizia a stiracchiarsi e si strofina gli occhi.
"Buongiorno Dobby.....un minuto? Dobby?" La rossa lancia un'occhiata interrogativa all'elfo.
"Buongiorno Padroncina Weasley".
"Dobby mi ha portato un regalo Ginny, per questo è qui" dico e scendo dal letto e vado nel mio baule e lo apro.
Hmmm che posso dargli?
Cioccorane?  No lo escludo.
Ci sono!
Un cappello rosso che non uso più.
Prendo l'oggetto e lo porgo all'elfo.
"Questo è per te Dobby, buon Natale".
"Oh Padroncina Sira, Dobby è molto felice di questo regalo" dice con una lacrimuccia sul viso, io sorrido lievemente.
"Ora Dobby deve andare, Dobby tanto lavoro ha da sbrigare" detto questo si infila il cappello rosso sulle orecchie a pipistrello e lascia la nostra stanza.
"Che regalo è?" Chiede Ginny che si siede sul mio letto.
"Scopriamolo ti va?" Chiedo con un sorriso.
"Certo" ribatte la rossa.
Prendo il pacchetto dal comodino e lo apro.
C'è un biglietto all'interno lo apro e inizio a leggere.

Buon Natale amore.
Spero che questo regalo ti torni utile, ma che soprattutto ti piaccia.
Ho spedito la stessa cosa ad Harry, solo che sono di colore diverso.
Mi raccomando non farti male con questo, e portalo sempre con te.
La prudenza non è mai troppa.
Mi copia pure le battute si vede che siamo padre e figlia.
Spero che nelle ultime due prove di Harry andrà tutto bene.
Ora dirai che mi preoccupo troppo,  ma lo faccio perché vi voglio bene.
Mi manchi da morire.

Felpato.

È ufficiale lo amo.
Poso la lettera sul letto e prendo il contenuto della scatola.
È un piccolo coltello con il manico blu.
Ora capisco cosa intendeva con non farti male.
Sicuramente mi tornerà utile.
"Chi te lo manda?".
Minchia! E ora che dico?
"Io..." Non finisco di parlare che Ginny prende la lettera e salta dal letto e si allontana.
Io scatto verso di lei e tento di riprendermi il foglio.
"Ridammelo!".
"No! Voglio leggere".

Lei si allontana da me e va dall'altra parte della Camera.
"Uhh, Buon natale Amore  interessante, chi è il tuo spasimante?" Dice con aria baldanzosa.
"No, ridammela!".
"Chi è Felpato?".
"Ridammela Ginevra Molly Weasley"
Dico seccata.
"Nono..non mi hai detto che avevi un'ammiratore".
"Ginny per favore".
"Allora chi è?".
"Non è nessuno".
"Vallo a raccontare a Merlino".
Non posso dirglielo, non posso.
"La terrò io finché non me lo dirai".
"Io non posso dirtelo!".
"E Perché?".
"Perché......Perché....perché no!"
"Fa come vuoi, ma non la riavrai".
Dice con una risata e piega la lettera.
"È mio padre!" Esclamo ma me ne pento subito, infatti mi copro la bocca.
Ginny si blocca sul posto, ha gli occhi sgranati.
È come se fosse stata pietrificata.
"H-ai co-ntatti con un r-ricercato?" Balbetta con voce inclinata.
"So quello che pensi Ginny, ma ti prego non farlo, mio padre non è quello che pensi tu".
"Ma ha ucciso dodici persone!"
"È quello che credono tutti, ma la verità è un'altra" dico cercando di calmarla.
"E sarebbe?" Io deglutisco.
"Posso solo dirti che mio padre è stato incastrato da un'altra persona che riteneva amica, ma lo ha tradito e gli ha dato la colpa condannandolo ad Azkaban.
Ma secondo te dove pensavi che stavo durante l'estate?
Se lui non mi avesse salvata dalle grinfie di quella Troia di Samara, ora io sarei morta!"
Dico tutto d'un fiato e chino il capo.
Spero che lei capisca, papà è innocente e gli voglio bene.
Sento una pressione sulla spalla, alzo la testa, Ginny è davanti a me con sguardo addolcito.
"Avresti dovuto dirmelo, Sira".
"Si lo so, scusa, ma non mi avresti mai creduto".
Lei abbozza un sorriso
"Se in lettera ti chiama amore, allora vuol dire che ci tiene a te".
"La cosa è ricambiata" dico ricambiando il sorriso.
"Bene avremo modo di parlare di questo un'altra volta, ora dobbiamo prepararci per il ballo tutta la mattina".
"Non cambierai mai, vero?" Dico ridendo.
"E no e ora fila in doccia che ti devo sistemare i capelli, non penserai mica di andare al ballo con il cespuglio ribelle, quindi fila".
Senza che io dica qualcosa, la rossa mi spinge in bagno e chiude la porta.
"E sbrigati! Il ballo ci aspetta".
Ammazzatemi.

Buongiorno ragazzi.
Per consolarvi dall'allerta meteo ecco un capitolino spero vi piaccia nella parte ci saranno cose mooolto interessanti.
Ciao ciao stellinate e commentate.
😘😘  
 

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