48. Posso amarti più di cosi?

"Aspettami qua.." mi disse Ash mentre si fermava davanti ad un negozio.

"Cosa perché?" Gli chiesi sorridendo.

Vedevo il suo sguardo, aveva sicuramente in mente qualcosa.

Mi sorrise malizioso e così io annuii e mi girai di schiena.

Ancora incapace di dire di no a quegli occhi color ghiaccio.

Aspettai quasi un quarto d'ora, durante il quale fui molto tentata di girarmi per scoprire cosa stava combinando.

Lottai contro la mia curiosità per resistere e finalmente dopo pochi minuti, sentii le mani di Ash sui miei occhi.

"Pronta?"

"Pronta."

Lui mi tolse le mani dagli occhi e io mi girai verso di lui.

Indossava una maglia nera e i jeans proprio come prima, non vedevo nessun cambiamento.

Feci una faccia interrogativa senza capire.

Poi lui si girò e mi mostrò il retro della sua schiena.

In stampatello bianco c'era scritta una parola, con sotto due numeri.

<< SINCE.

        13>>

Ancora non riuscii a comprendere e infatti mi misi a ridere e a scuotere la testa.

"Ma che cosa..??" Chiesi.

Allora Ash sorrise e da un busta tirò fuori un'altra t-shirt nera identica alla sua, solo di misura inferiore.

Sul davanti era totalmente nera, ma quando la girò capii il significato.

<<TOGETHER.

              
                    20>>

"Questa è per te.." disse Ash passandomela.

La indossai sopra la canotta e poi mi misi alla sinistra di Ash per completare la scritta sopra.

<<Together since 2013
     Insieme dal 2013 >>

"È troppo bella, grazie mille!!" Dissi abbracciandolo, era stata un pensiero davvero dolce.

"Di niente.." sorrise lasciandomi un bacio dolce sulle labbra.

"Che ore sono?" Chiesi guardandomi in giro.

"Quasi mezzogiorno, piccola.." mi rispose circondando le mie spalle con un braccio.

Nonostante fosse quasi ora di pranzo, la gente vagava senza sosta per la città.

Nel mio paesino quando si doveva pranzare o cenare tutti stavano chiusi in casa a preparare, invece qui sembrava che nessuno volesse mai fermarsi.

Era tutto così vivo, dava una scarica d'adrenalina incredibile.

Passeggiammo e dopo aver mangiato un panino visitammo il centro di Las Vegas.

Ricco di casinò, luci e palazzi altissimi.

"Sai sta sera potremmo entrare ad un casinò che ne dici? Così per fare un giro, non ci sono mai stato.." propose Ash.

"Si, mi sta bene.. però ora che ci penso avrei bisogno di alcune cose.."

"Cosa?" Mi chiese dubbioso.

"Shopping!!" Urlai esaltata.

Era da una vita che non facevo un po' di shopping come si deve, e non dedicavo un po' di tempo a me stessa.

Era il mio compleanno me lo potevo permettere.

Ash alzò le mani come per arrendersi alla mia volontà.

"Su questo non posso obbiettare, questo è il tuo giorno, decidi solo tu piccola.." mi disse lasciandomi un bacio sulle labbra.

Ricambiai e poi sorrisi, trascinandolo dentro il primo negozio carino che vidi.

***

"Niente vestiti troppo corti, nè troppo attillati né troppo scollati.." si impose Ash dall'altra parte del camerino.

Scostai la tenda rossa mostrando solo il viso.

"Non avevi detto che decidevo solo io?" Sorrisi maliziosa.

"Beh.." Ash si grattó la nuca imbarazzato.

Gli sorrisi vittoriosa e tornai dentro il camerino.

Provai un vestito rosa chiaro, ma non mi piaceva molto, aveva troppo pizzo, e le spalline erano troppo spesse per i miei gusti.

Così lo misi da parte e ne provai un altro.

"Come va?" Mi chiese Ash dall'altra parte.

"Mhh ho bocciato quello rosa.." gli risposi.

"Cosa? No!!" Esclamò lui.

"Era troppo da vecchia.." gli risposi sorridendo al mio riflesso.

Sapevo esattamente perché era dispiaciuto, era il vestito che mi copriva di più tra tutti.

"No, beh sii ragionevole, è sobrio ed elegante. Non provocherà nessuna strana reazione!"

Aprii un po' la tenda mostrando solo il viso e lo fissai.

Era seduto su una poltroncina rosso e continuava a passarsi la mano nei capelli segno che era molto agitato.

Quando mi vide, puntó i suoi occhi nei miei.

"Solo per questi motivi?" Gli chiesi sorridendo.

"Mmh.. Beh.. si.." mi fece un sorriso tirato e io gliela lasciai vinta.

Avrebbe confessato più tardi ne ero più che sicura.

Tornai dentro e presi in mano due vestiti uno rosso e uno dorato.

Ero molto indecisa.

Il vestito dorato era a tubino, molto stretto in vita, aveva una scollatura a cuore e non aveva le spalline.

Mentre quello rosso era stretto in vita, scendeva un po' più morbido ma aveva uno spacco sul lato destro della gonna, in più era molto aderente sul petto, che era decorato da perline luccicanti.

Decisi di provare quello rosso, mi sistemai i capelli e alzai la cintura sul fianco, mi misi a posto la scollatura sulla schiena e la gonna, poi uscii dal camerino.

Ash era distratto, spostava lo sguardo dalle sue scarpe fino alle vetrine e agli scaffali.

"Mmh.." mi schiarii la voce per farmi notare e quando finalmente mi vide i suoi occhi si spalancarono.

" O merda.." biascicò lui.

Mi corse in contro e mi spinse dentro il camerino dopo aver appoggiato le mani sulle mie spalle.

Poi chiuse la tenda alle sue spalle.

Mi schiacciai contro una parete e misi le mani sui fianchi.

"Perché? Sto così male?" Gli chiesi.

Lui per risposta si girò verso di me e mi guardò dritto negli occhi, poi all'improvviso mi baciò schiacciando il mio corpo con il suo.

Le sue mani finirono sui miei fianchi, mentre le mie, anche se prese alla sprovvista, finirono nei suoi capelli, tirandoli un po'.

Ash fece un gemito gutturale e mi strinse di più a sé.

Mi morse il labbro inferiore e poi lo lenii con un dolce bacio.

Si staccò senza fiato, appoggiando la sua fronte sulla mia e respiró pesantemente sulle mie labbra.

"No." Disse poi lui.

Lo guardai in modo interrogativo.

Non ero ancora riuscita a capire perché avesse avuto questa reazione.

"Tutti quanti potrebbero.. - si fermò strinse i pugni e serró la mascella, chiuse gli occhi, respiró profondamente e poi riprese a parlare - non puoi andare in giro così, attireresti troppe attenzioni da altri.. mhh.. uomini.."

Lo fissai sbigottita.

Tutto questo perché era geloso?

"Sei geloso?" Chiesi sussurrando.

"No... è che.. - fece un passo verso di me e mi circondó con le sue braccia - tu sei mia e non sopporto l'idea che chiunque possa anche solo guardarti.." sussurrò piano.

"Quindi riassumendo sei geloso?" Ero abbastanza divertita dalla situazione, se avessi dovuto ascoltare la mia gelosia, a quest'ora le uniche ragazza salve sarebbero state Sasha e Alexis.

"Si, okay? E anche molto.." ammise sorridendo.

Le sue mani si mossero facendo dai cerchietti immaginare sui miei fianchi e poi quella appoggiato al mio fianco destro scese fino allo spacco e mi accarezzo la pelle nuda.

Amavo questo vestito e se non trovavo una scusa subito, Ash Non me l'avrebbe fatto mettere.

Così presi le sue mani, le posai sulla mia vita, poi mi avvicinai e dopo essermi alzata sulle punte gli dissi sulle labbra.

"L'unica cosa a cui devi pensare è che, tu sarai l'unico che potrà togliermi questo vestito.."

I suoi occhi si spalancarono ancora, e poi la sua bocca si impossessó della mia, senza tregua.

Quando si staccò gli sorrisi e sussurai con voce dolce.

"Posso prenderlo?"

Lui sorrise e annuì.

Lo spinsi fuori e mi cambia i tornando la semplice Jo.

Presi il vestito rosso e uscii trovando Ash fermo immobile ad aspettare.

Gli sorrisi e poi per mano andammo a pagare.

Facemmo altri giri per i negozi e senza accorgercene arrivó la sera.

Tornammo verso il pick-up salimmo e Ash guidó fino in centro e posteggió in un vicolo in disparte.

Mentre lui scese per prendersi dei vestiti di ricambio io da dentro il pick-up iniziai a cambiarmi.

Fu un tantino scomodo ma ce la feci.

Mi sistemai i capelli velocemente lasciandolo sciolti sulle spalle e mi misi un paio di scarpe nere con il tacco che avevo comprato durante il pomeriggio.

Quando finii, scesi dal pick-up e trovai Ash appoggiato al retro del pick-up intento a fumare una sigaretta.

Indossava una camicia bianca e dei jeans scuri, nonostante indossasse cose semplici era bello da togliere il fiato.

"Eccomi.." dissi felice, lui fece un ultimo tiro alla sigaretta e poi mi guardò.

"Wow... sei bellissima piccola.." disse sorridendo e avvicinandosi a me.

"Grazie.." gli dissi mentre mi stringeva a lui, lasciandomi un bacio sulla fronte.

Chiuse a chiave la macchina e poi mi prese per mano, uscimmo dal vicolo e ci ritrovammo dentro la Strip, la strada più famosa di Las Vegas.

Sembrava una città diversa da quella di quel pomeriggio.

Una miriade si suoni, colori, luci mi investii.

C'era gente di ogni tipo che camminava in tutte le direzioni.

Las Vegas era un inferno sublime, l'unico posto al mondo dove probabilmente ballerine truccate e vestite di piume, uomini d'affari, gente comune e prostitute potevano vivere pacificamente gli uni con gli altri.

Le strutture intorno a noi erano ricche di luci e illuminavano la notte.

Gli alberghi, i casinò erano enormi, si estendevano altissimi quasi volessero arrivare a toccare il cielo notturno.

"Wow.." biascicammo io e Ash contemporaneamente.

Sembrava di essere stati catapultati in un grande luna park vivente.

La città del peccato.

Il nostro sogno venne interrotto da molte persone che spingevano per camminare sui marciapiedi.

Ci spinsero e noi continuammo a camminare, passammo davanti ad una mini Venerizia, a quasi tutti i grattacieli si New York, a Parigi e a tanto altro.

"Che ne dici di questo?" Chiese Ash indicando un casinó.

Io annuii, così entrammo.

Ci mettemmo in fila e poi notai il cartello.

"Si può entrare solo se si ha 21 anni.." sussurrai ad Ash.

"Merda.. mi ero scordato.." fece per andarsene ma lo trattenni. Quella sera era il mio compleanno e io ero decisa a giocare in un casinò di Las Vegas.

Sussurrai ad Ash il mio piano e lui si mise a ridere, annuendo.

"Non penso che funzionerà, ma provaci!" Disse.

Gli mollai la mano e quando rimasero solo tre persone davanti a noi, mi tirai un po' su il vestito, aprendo un po' di più lo spacco, e abbassai un po' la scollatura, mi ravviai i capelli e mi morsi il labbro dipinto di rosso come il vestito.

"Salve signorina.. età?" Chiese un butta fuori.

"21.." dissi sicura io.

"22" disse Ash al mio fianco guardando l'altro butta fuori.

"Documento prego.." mi chiese di nuovo l'uomo alla mia sinistra

Mi misi una mano sulla fronte e scossi la testa, fingendomi disperata e dispiaciuta.

"Ecco mi sembrava di aver dimenticato qualcosa.. " poi mi infilai una mano nella scollatura alla ricerca del finto documento.

Vidi i due uomini deglutire rumorosamente e mettersi a posto la cravatta.

"È uguale, signorina può passare..." disse il buttafuori.

Io feci finta di sospirare sollevata e prima di sorpassarli misi una mano sul petto di uno dei due e lo ringraziai all'orecchio.

Sentivo Ash al mio fianco trattenere le risate.

Quando li superammo e fummo fuori dalla loro vista, scoppiai a ridere e Ash mi seguì.

"Non posso credere che tu li abbia convinti!!" Mi disse lui sogghignando.

"Dove cavolo hai imparato a fingere così?" Mi chiese guardandomi sbalordita.

Io mi strinsi nelle spalle aggiustandomi il vestito.

"Ero solo determinata ad entrare..." dissi io.

Ash mi strinse a sé e mi baciò.

"Non pensavo di poterti amare di più,ma mi sbagliavo..." disse ridendo.

Lo presi per mano e dopo aver cambiato un po' di soldi in gettoni, superammo file e file di slot machine, i tavoli di black-jack e di roulette, finalmente vidi i tavoli da poker.

Li scrutai e poi sentii Ash trattenermi.

"Piccola che ne dici se giochiamo a roulette.." propose lui.

"Mmh no, voglio provare poker.." dissi sorridendo.

Lui annuii e io lo trascinai ad un tavolo che era occupato da 5 uomini abbastanza anziani, sembravano esperti.

"Resta qua, avvicinati dopo.." dissi ad Ash.

Lui annuii senza capire.

Io mi avvicinai al tavolo e mi sederti sull'unica sedia libera.

"Buona sera signori, possi unirmi a voi?"

Tutti si girarono e mi guardarono sorpresi.

"Ummh si siediti e stai in silenzio.." rispose un uomo dall'altra parte del tavolo.

"Oh no io vorrei giocare.." dissi sporgendomi un po' sul tavolo e posando tutti i miei gettoni sul banco.

"Ragazzina prova alle slot, o alla roulette, questo non è un gioco da principianti.." mi rispose un signore seduto a due posti di distanza da me.

"Lo so, ma oggi è il mio compleanno e ho sempre voluto giocare a poker a Las Vegas!!" Esultai.

"Eh va bene, ma non metterti a piangere quando perderai ragazzina.."

Il mazziere davanti a me scosse la testa e fece la sua puntata.

Un uomo si presentò, presentandomi anche i suoi compagni di gioco.

Io strinsi la mano a tutti, e mi finsi ansiosa mentre aspettavo la prima mano.

Continuai a toccarmi i capelli e a mordermi le labbra.

Persi le prime due manche, ma poi mi rifeci subito dopo.

"Tu non sei una principiante vero?" Mi chiese uno.

Io sorrisi maliziosa.

Ash si avvicinò e si mise dietro di me.

Restò fermo immobile.

"Ragazzo la tua ragazza ci sta stracciando.." disse un signore ad Ash.

Un'ora dopo avevo guadagnato duemilaquattrocento dollari e i signori intorno a me, avevano ormai capito che non era solo fortuna del principiante.

Quando raggiungi i tremila dollari, smisi di giocare dopo aver preso quasi tutti i soldi di quei signori.

"Dove hai imparato ragazzina?" Mi chiese l'uomo al mio fianco.

"Beh, mio padre giocava e ho 6 fratelli maschi più grandi di me.."

Mi alzai presi i miei gettoni e sorrisi vittoriosa.

Era vero, non ero una principiante mio padre aveva insegnato a giocare ai miei fratelli e io avevo imparato guardandoli, poi a tredici anni iniziai a giocare contro di loro e li stracciai uno alla volta.

Ormai nessuno riusciva più a battermi in famiglia.

Non giocavo a poker da quando avevo 15 anni, ma i trucchi me li ricordavo ancora tutti.

Riattraversai la sala con Ash al mio fianco che era tanto incredulo da non riuscire a parlare.

"Tu eri capace e hai fatto finta?" Mi chiese mentre mi guardava con occhi luccicanti.

"Mmhh" sorrisi io.

Lui scosse la testa e si mise a ridere.

"Quante sorprese hai ancora per me sta sera piccola?" Mi chiese lui.

Io cambiai i gettoni e mi diedero i miei soldi, poi uscii vittoriosa.

"Che ore sono?" Chiesi ad Ash.

Là dentro avevo perso la cognizione del tempo.

"Mezzanotte passata.." Mi rispose mettendo un braccio intorno alle mie.spalle.

Entrammo in un bar e ci sedemmo al bancone.

"Due Sambuca, grazie.." dissi io al barista.

"Bevi la Sambuca?" Chiese Ash.

"Si, l'ho bevuta anche al Cobain.." gli risposi.

Il barista ci servii e dopo aver mandato giù il primo shottino, Ash si avvicinò e mi baciò.

"Buon Compleanno amore.." Mi disse.

"È il tuo compleanno?" Chiese il barista.

Io annuii.

"Allora questi li offre la casa, è tradizione.." mise davanti a me altri 5 shottini e io li bevvi tutti, mentre Ash al mio fianco rideva.

"Direi che per oggi basta.." mi disse Ash trascinandomi fuori dal locale dopo aver pagato.

In effetti la Sambuca stava facendo i suoi effetti.

La testa iniziava a girarmi e vedevo tutto sfocato.

Mi aggrappai a lui mentre camminavano per la Strip.

"Ti amo!" Urlai ridendo.

Ash rise e mi trascinó fino al pick-up.

Mi misi ad urlare nel vicolo quanto ero felice e quanto amavo Ash, provocandogli solo delle forti risate.

"Si si, ho capito!!" Mi rispose Ash mettendomi nel pick-up.

Non passarono neanche due minuti che mi addormentai.

***

Mi svegliai e dopo essermi stropicciata gli occhi notai di essere nel pick-up che era ancora fermo nel vicolo.

Ash mi aveva tirato giù il sedile e lui era steso sul suo mentre dormiva.

Avevo ancora dell'alcool in corpo ma non tanto come prima.

La testa non mi girava più e vedevo bene.

Guardai Ash e mi venne voglia di baciarlo.

Così mi misi a cavalcioni su di lui e mi abbassai lasciando dei baci sul suo collo.

Lui si sveglió e quando mi notò mi sorrise.

"Piccola.." mugugnó.

Io in risposta gli tolsi la camicia e posai le mani sul suo corpo caldo.

"Ti amo.." dissi baciandolo.

"Anch'io.." mi rispose in mezzo al bacio.

"Ho bisogno di te.." sussurrai io al suo orecchio.

Qualcosa in Ash si risvegliò e da quel momento mi accolse dentro di lui, dentro il suo cuore.

Come promesso fu l'unico che ebbe il permesso di togliermi quel vestito.

Fu come viaggiare sulle montagne russe, il suo profumo, i suoi baci mi mandarono in estasi finché non crollai su di lui.

Ash mi strinse forte e poi mi sussurrò.

"Non posso amarti di più di così.."


~~~~~~~~~

Oddio mio, questo captitolo è stato un parto!
Ma eccomi ce l'ho fattaaa!!!

Scusatemi per il ritardo, ma come ho già detto le feste invece di essere rilassanti sono più faticose del solito.

Buon Natale e Buon Santo Stefano a tutte quante, anche se in ritardo.

Che dire, ragazze ci siamo quasi!
Nel prossimo capitolo incontreremo...... non ve lo dico!

Boh spero vi sia piaciuto.

GRAZIE PER LE 97K DI VISUALIZZAZIONI!!

E grazie a tutte le nuove fan che votano la storia, ma ancora un grazie più grande a quelle che mi seguono fin dall'inizio!

Vado, ciao bellee!!
Alla prossima.

COMMENTATE E DITEMI CHE NE PENSATE.

ULTIMA COSA:

Se avete voglia, mi piacerebbe che tramite commenti o messaggi privati mi mandaste delle domande o curiosità che avete sulla storia, cosi che io possa rispondervi!
Dato che in tante mi chiedono delle cose, alla fine avevo pensato di fare una piccola rubrica prima o dopo il prossimo capitolo con le vostre domande e le mie risposte.

CHE NE PENSATE?

Ho finito giuro.

Bye.

xoxome













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