Capitolo 3

Draco mi aveva preso in parola e non se n'era andato. A volte ero contento di avere compagnia, altre me ne pentivo amaramente.

Malfoy era snervante, mi ridicolizzava sempre, prendeva in giro le mie abitudini da casalingo e per di più affermava che fossi estremamente noioso.

Ed io volevo fargli cambiare idea.

Avevo pregato in ginocchio Ron ed Hermione quel giorno per farli venire a casa mia a passare una serata in pieno relax.

Non ne volevano sapere di condividere il loro spazio vitale con Malfoy, ma gli avevo in qualche modo convinti.

Il biondo poi era stato un altro problema quando aveva saputo che il mio modo per divertirmi era invitare i miei amici a casa, ma l'iniziativa era mia, per cui decidevo io.

La cena fu a dir poco glaciale. Parlarono a mala pena, le uniche bocche che si aprirono furono quelle di Hermione e Draco per insultarsi.

Non volevo ammettere che quella serata stava diventando un vero fiasco, per cui affogai  i dispiaceri nell'alcol, seguito da tutti gli altri.

Perciò eravamo alquanto brilli quando ci sedemmo sul divano, non riuscivo a capire se fossi io a muovermi così velocemente o se erano i mobili del mio salotto che avevano deciso di girare in tondo.

"Quindi" sbiascico' Ron "Giochiamo ad obbligo e verità."

"Cosa sei un adolescente Weasley?! Merlino, queste cose non si facevano nemmeno a Hogwarts, sono superate ormai!"

"Oh sentiamo allora, tu cosa proponi?!" ribatte' il rosso mentre si avvinghiava ad Hermione.

"Io propongo di andare a dormire perché questa serata fa schifo."

"Hey!" Mi sentii punto sul vivo "Non fa schifo la serata, o per lo meno si può rimediare."

"Potter, questa serata non migliorerebbe nemmeno se Weasley infilasse la lingua in bocca alla Granger! Diavolo siete imbarazzanti, dovreste decisamente svegliarvi!"

"Ah sì?!" sbotto' Hermione offesa "Perché non la infili tu la lingua in bocca ad Harry visto che parli tanto?!"

Silenzio.

Mi sentii improvvisamente lucidissimo, come se avessi bevuto acqua tutta la sera.

Vidi il volto di Malfoy farsi pensieroso, come se ci stesse pensando sul serio, poi mi sentii afferrare per le spalle.

"Io non ho problemi a baciare Potter" asserì Draco "Forza, facciamo vedere come si fa!"

Iniziai a sudare, sentivo i palmi delle mani umidi, e perché improvvisamente faceva così caldo?!

"Io non credo sia buona idea" cercai di rispondere.

"È solo uno stupido bacio Potter!"

E non ebbi modo di ribattere perché le labbra di Malfoy furono improvvisamente sulle mie.

E sembro' che tutto sparisse. La stanza si fermò, in quel momento non girava più nulla intorno a noi. Mi dimenticai persino di Ron ed Hermione che ci osservavano con gli occhi spalancati.

L'unica cosa che percepivo erano le labbra di Malfoy che si posavano delicatamente sulle mie. Sembrava deciso, ma anche consapevole di doversi fermare se non avessi voluto continuare.

Ma il punto era che volevo, perché quel sapore che sentivo mi stava dando alla testa. E non capii se fosse colpa dell'alcol o meno quando portai una mano dietro la nuca del biondo per portarmelo più vicino.

Draco socchiuse le labbra e ne approfittai per far scontrare le nostre lingue. Continuammo a baciarci come se avessimo tutto il tempo del mondo, ci mordemmo le labbra a vicenda, e giurai di aver sentito un gemito da parte dell'altro quando gli strinsi un po' i capelli.

Le labbra di Malfoy erano piene, morbide, e scoprii quanto era bello morderle e succhiarle, soprattutto quando il biondo sembrava che miagolasse ogni volta che lo facevo.

Sentii le mani dell'altro avvolgermi il viso, e gliene fui silenziosamente grato perché avevo bisogno di qualcosa a cui aggrapparmi, a cui sostenermi,  perché mi sentivo letteralmente perso, come in una bolla d'aria.

Poi qualcuno tossì, e ci ritrovammo catapultati nella realtà.

Ci staccammo di corsa, rimasi fermo immobile per quelle che mi parvero ore, ma che probabilmente furono solo pochi secondi, stavo cercando qualcosa da dire per sollevarci da quell'imbarazzo ma ci pensò Hermione a salvarci.

"Avete appena limonato davanti a noi? Sul serio?!"

Se non fosse perché anche io ero alquanto sconvolto, sarei scoppiato a ridere per la sua faccia, ma non feci in tempo a prendere parola che mi precedette di nuovo alzandosi dal divano.

"Bene...Direi che la serata si può considerare conclusa...Buonanotte!" disse, afferrando Ron per una manica e trascinandolo fuori dall'appartamento, senza prima però lanciarmi un'occhiataccia.

La ignorai, e mi trovai improvvisamente da solo, io ed i miei pensieri.

Mi girai per cercare Draco, ma capii che era troppo tardi quando sentii la porta della camera chiudersi.

Evidentemente nessuno voleva parlare di cosa fosse appena successo, tanto meno lui. Forse se avessimo fatto finta di niente, ci saremmo presto dimenticati dell'accaduto.

Mi accasciai così sul divano, cercando di riordinare le idee.

Non era possibile fosse successo davvero.

"L'alcol tira brutti scherzi Harry" mi dissi, sistemando meglio il cuscino sotto la testa.

Ma poi mi passai  la lingua sulle labbra e percepii ancora quel sapore di buono.

Per cui si, era successo, avevo baciato Draco Malfoy, ma...Era solo uno stupido bacio.

•••

La mattina dopo mi ritrovai  sul divano con una coperta a coprirmi.

La casa era silenziosa, a differenza della mia testa. Sembrava che qualcuno mi stesse martellando il cervello.

Mi misi a sedere cauto, notando con piacere che almeno la stanza avesse smesso di girare.

Non feci in tempo ad alzarmi che la porta di casa si aprì, lasciando entrare Malfoy, avvolto nel suo cappotto elegante, con vari sacchetti in mano.

All'improvviso, tutto quello che era successo la scorsa sera ritorno' a galla.

Le labbra del biondo sulle mie, le sue mani fra i capelli e ok, dovetti sistemarmi il cavallo dei pantaloni che iniziava a starmi un po' stretto.

Non potevo avere quei pensieri, assolutamente no, era Malfoy per diamine!

"Ho comprato l'aspirina" disse a quel punto il ragazzo, allungandomi un bicchiere "Ho pensato avessi mal di testa."

"Hai pensato bene" lo ringraziai,  mandando giù quella roba effervescente "Tu invece sei messo piuttosto bene per aver bevuto così tanto."

"Perché io non sono un dilettante Potter" mi rispose "Riprenditi in fretta però, sta sera si esce."

Strabuzzai gli occhi.

"Non ho nessuna intenzione di uscire."

No, non ne avevo nessuna, la serata appena trascorsa mi era bastata. Volevo passare la domenica a poltrire sul divano e prepararmi per la nuova settimana di lavoro.

"Sei noioso Potter, ed io mi sto stufando" asserì allora Malfoy, togliendosi il cappotto e lasciandolo sull'attaccapanni "Le serate con i tuoi amici sono pessime, ho pensato di farti vedere come ci si diverte davvero, per cui sta sera faremo una serata con i miei di amici."

"Ma..."

"Niente ma, stai zitto per una buona volta!"

Decisi di non replicare, i postumi della sbornia erano ancora attivi in me. Mi incamminai mogio fino alla mia stanza, tuffandomi nel letto a pancia in giù, ritenendo opportuno svenire lì per qualche ora.

Potevo fingermi morto, così magari Malfoy sarebbe uscito da solo e mi avrebbe lasciato in pace.


Capitolo leggermente più corto, ma il prossimo e' decisamente succulento.

TPWK

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