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"Non piangere",  ti dicevo,  "E' vero, me ne andrò prima di te, ma quando non ci sarò più ci sarò ancora, vivrò nella tua memoria con i bei ricordi"

Premo le dita sulle mie labbra screpolate.

Distrutta. La cucina sembra un campo minato.

Il ragazzo alto cammina al mio fianco, tenendo la testa bassa.

Immagini violente colpiscono la mia mente: mio marito fugge via con il nostro bambino, gridando il mio nome mentre, un ibrido, lo insegue.
Le zanne sporche di sangue.

Chiudo gli occhi.

La mano del ragazzo cerca la mia, mi stringo al suo corpo. Ha un odore così familiare.
Lui mi accarezza i capelli.

-Sai che non tornerá,vero?-
Chiede e mi rendo conto che sì, quel giorno d'agosto era troppo perfetto.
Era tutto troppo perfetto.
Non era reale Finnick?Non era la veritá? Stavo mentendo a me stessa?
-Chi si prenderá cura di me?-
Potrei cedere, ho così tanta voglia di piangere e urlare.
Il ragazzo mi osserva per poi prendere la mia mano.
-Lui era tutto quello di cui avevo bisogno-
Continuo, con la voce che trema.
-Il mio bambino è morto-
Dico, perchè ho capito che lui non c'è più. Il mio bambino...
-Mi prenderò cura io di te-
Guardo il ragazzo e mi perdo nei suoi occhi, gli occhi che mi ricordano il mare. Il mare dove ho dato il mio primo bacio, il mare dove Finnick mi ha preso in braccio sussurrando quel ti amo che porto sempre con me nelle notti di pioggia.
-Perchè?-
Gli chiedo
-Perchè so cosa vuol dire perdere qualcuno-
Sussurra con gli occhi lucidi
-Non piangere-
Dico
-Non piangere-
Ripeto
-Saremo io e te-
Sussurro e lui sorride
-Ti voglio bene mamma-
Dice e sorrido anch'io,nonostante tutto.

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