Capitolo 6

RAVEN

"Rachel, alzati Rachel! Forza, si sta facendo tardi." mi svegliò mia madre.

"Mmm... va bene." mugugnai.

"Andiamo, dopo che avrà finito con tuo padre, ci sarà Niall ad aspettarti per la lezione." mi sussurrò nell'orecchio.

Mi alzai di scatto e sorrisi raggiante alla figura serena seppur esausta di mia madre.

Infilai il mantello e sgattaiolai per il corridoio.
Vivevo per le lezioni di Niall.
Era meraviglioso passare del tempo con lui, era... non lo so.
<<Sono felice di dover sposare lui.>> ammisi arrossendo.
Stavo passando davanti alla stanza proibita e come al solito accelerai il passo.
Tuttavia delle voci al suo interno mi fecero fermare.

"Non potete chiedermi questo! È la mia famiglia! Il mio stesso sangue!" gridò Niall.

"Non te lo sto chiedendo, te lo sto ordinando. Se vuoi un posto in alto quando l'ora sarà giunta, allora devi fare quello che ti dico. Sono stato chiaro?" replicò mio Padre.

Rosa dalla curiosità sbirciai attraverso il buco della serratura.
La figura alta ed imponente di mio Padre sedeva sul trono di marmo nero, mentre un ostinato Niall sosteneva fiero il suo sguardo.

"No! Potete ordinarmi di tutto, ma mai mi metterò contro la mia stessa famiglia!" urlò.

"Sei davvero coraggioso... Oppure molto stupido. Azarath, Metrion, Zinthos!" gridò ed un raggio di magia colpì il petto di Niall.

Lo sentii gridare, lo vidi contorcersi mentre la magia rossa lo avvolgeva completamente. Quando si accasciò a terra la potente aura di magia svanì e lui si ritrovò ansimante sul duro e freddo pavimento.

"Farai come ti dico. Sono stato chiaro?" chiese mio Padre avvicinandosi e fermandosi davanti a lui.

"S-sì, signore." balbettò tremante.

Mentre si dirigeva verso la porta gli sferrò un poderoso calcio nella pancia, lasciando che il gemito uscito dalla sua bocca gli facesse tornare il buonumore.

Vedendolo avvicinarsi arretrai spaventata e corsi via.

"Raven... Oh, ti prego Raven svegliati!" sentii chiamare.

Aprii con grande sforzo le palpebre e mi ritrovai con l'immagine offuscata di Beastboy davanti agli occhi.

"Raven!" esclamò stringendomi a lui.

Troppo debole per fare qualsiasi cosa cercai di capire dove mi trovassi.
Vedevo il pavimento allagato e la vasca strabordante d'acqua.
Il vapore aveva appannato lo specchio, ma io tremavo per il freddo che mi era arrivato fino alle ossa.
Vidi il mantello e il body scaraventati dall'altra parte della stanza e notai solo allora che ero in biancheria intima, per di più tutta inzuppata.
Mi sentii avvampare e provai a staccarmi da BB.

"Aspetta Raven, ti dò una mano." disse BB aiutando ad alzarmi in piedi.

"Posso fare da sola..." cercai di dire mentre le gambe cedevano.

Lui mi sorresse e parve ignorare la mia protesta. Prese un asciugamano e mi avvolse nel tessuto asciutto come se fossi una bambina.
Poi mi prese in braccio e mi portò in camera mia chiudendosi la porta alle spalle.
Mi lasciò sul letto tremante e mi baciò delicatamente la guancia.

"Emh, non hai intenzione di andartene, vero?" dissi schiarendomi la voce.

"Assolutamente no! Non ti lascio da sola. Dai vestiti, su." mi sorrise.

"Appunto, mi devo cambiare. Se tu volessi almeno girarti dall'altra parte..." continuai.

Dopo un secondo le sue guance e le orecchie a punta si fecero scarlatte e tossì nervosamente.

"Eamh... sì, scusami... Beh, allora io guarderò questa bellissima parete..." balbettò voltandosi dalla parte opposta.

Sorrisi divertita e mi finii di asciugare. Poi mi spogliai sempre tenendo d'occhio BB ed infilai dei vestiti asciutti.

"Puoi girarti." ridacchiai.

Beastboy si voltò e sorrise imbarazzato.
Poi si avvicinò recuperando la sua aria idiota e mi porto sul letto.

"Adesso dormi, vado in bagno ad asciugare il macello." mi disse spingendomi sotto le coperte.

Prima che lui potesse alzarsi lo trattenni per un braccio e lo supplicai:
"Resta... finché non mi addormento."

Lui mi guardò stupito e poi si infilò sotto le coperte, stringendomi.

"Come potrei fare a meno di te?" mi domandò.

Non voleva una risposa, lo sapevo benissimo. Lui mi amava senza chiedere che rispondessi con altrettanto sentimento alle sue parole, ma quella volta volevo ringraziarlo.

"Potresti, se volessi. Ma non vuoi, perché mi ami. Quasi quanto io amo te." mormorai sentendomi a casa.

BEASTBOY

<<Non le ho detto di Sunny.>> realizzai quando ormai il suo respiro si era fatto regolare.
<<Cosa succederà ora che le sue emozioni sono sparite? Non che mi sembri molto diversa...>>
Sgusciai fuori dalle lenzuola e raccolsi i pezzi dello specchio che grazie a Dio non aveva notato.
Corsi in bagno e cominciai ad asciugare per terra quando Cyborg entrò.

"Ma che... che cosa hai combinato, bestiolina?" chiese stupito.

"Beh... Ho lasciato il rubinetto aperto e mi sono dimenticato di venirlo a chiudere. Andiamo Cy, aiuta il tuo migliore amico in difficoltà!" esclamai sventolandogli una spugna davanti.

"Ah, d'accordo!" sbuffò fingendosi contrariato.

Gli consegnai la spugna e lui prese a strofinare per terra.
Iniziammo a parlare, a raccontarci barzellette e a discutere del nuovo videogioco che Cyborg aveva acquistato.
Insomma... era tutto come prima.
Da un bel po' io e Cy non parlavamo così, distratti da tutt'altro. Ma avere di nuovo il mio migliore amico mi fece sentire meglio.

"Senti BB... devo confessarti una cosa riguardo alla ragazza di cui vi ho parlato..." cominciò.

"Oh mio dio, non dirmi che te la sei inventato!" esclamai.

"Ma no, non intendevo quello! Volevo dirti di chi si tratta prima di farlo sapere anche agli altri." disse sdegnato.

"Bene, non vedo l'ora di sapere chi è questa fortunata pazza che si è messa con te!" commentai beccandomi una spugna in faccia.

"Che divertente che sei. Ahah. Sono serio, potresti non prenderla bene." borbottò.

Lo guardai perplesso.

"È... Iella." disse infine.

Per poco non mi strozzai con la mia stessa aria. Iella? La stessa ragazza contro la quale combattevamo tutti i giorni?

"Cos... Iella... Ma tu sei pazzo! Robin ti ucciderà!" esclamai senza nascondere il sorriso di gioia che mi era spuntato sulla faccia.

Ero comunque contento per lui, dato che sapevo che quando c'era stata l'occasione aveva ignorato ciò che provava per portare a termine una missione.

"Affari suoi, si dovrà cercare un altro mezzo robot. Qui abbiamo finito, che ne dici di collaudare il videogame che ho comprato? Scommetto che non riesci a battermi." propose con un sorriso.

"Vedremo, signor faccia di latta!" lo provocai facendomi inseguire.







Lettore: Mi dispiace annunciare che... Elena è morta. Prenderò io le sue veci, nonostante questo mi ricordi di quante meravigliose avventure abbiamo vissuto insieme. Vorrei cominciare...

Io: Cosa stai facendo con la mia roba?

Lettore: ... Cavoli...

Tutti: Ma non era morta?

Io: Morta? Ma che dite, ero solo andata in bagno.... Lettore...

Lettore: Io, emh, ti posso spiegare!

Io: Lo farai, ma solo dopo che avrò terminato qui. Vattene.

Lettore: Uffa... *esce dalla stanza*

Io: Bene, come possiamo notare Niall non è sempre stato un... Beh... insomma, un bastardo, e scusate il francesismo.
Una volta persino Raven aveva smania di sposarlo, quindi lascia intendere che Trigon l'ha fatto cambiare radicalmente.
Come farà Raven con le sue emozioni? BB glielo dirà prima che succeda un casino? Siete curiosi di sapere cosa succederà alle nostre OTP e alle amicizie?

Lettore: Restate collegati e seguiteci ancora!

Io: VATTENE! *gli lancia un libro in testa*

Ciaoo

Lena

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