One-shot~~Beruani

Premessina prima di iniziare. Nelle storie ci sarò anche io, tanto per rompere le scatole. So che è una cosa stupida, ma è anche abbastanza originale e volevo provare. Se vi piace questa modalità di inserire anche me {addio grammatica} scrivetelo nei commenti, se invece non vi piace ditelo lo stesso ^^
Un'altra cosa che vi devo dire è che quando c'è una fila di ':' vuol dire che passano al massimo 2 ore. Quando c'è una fila di ':' seguita poi da una fila di
' " ' vuol dire che passa molto più tempo.

«Fanculo il latino!» esclamò la ragazza dai capelli biondi lanciando la sua penna, Reiner la guardò male «Quello che ha seri problemi nelle lingue sono io, non tu!» ribatté alzandosi di scatto in piedi «So benissimo che hai problemi, e non solo in latino» disse la ragazza con un ghigno «Ora però ritorniamo alle lingue...» disse Berthold prendendo la penna caduta precedentemente a terra «Okay. Berthold? Come si dice puttana in latino? Potrebbe servirmi per descrivere Annie» chiese sarcasticamente. Berthold sembrò alterarsi, tanto che si alzò di scatto in piedi per poi alzare la voce quasi urlando «ADESSO BASTA!» Reiner rimase sorpreso da come Bert aveva alzato la voce, di solito era molto calmo.
Il ragazzo si riprese subito dopo, chiedendo umilmente scusa.
::::::::::::::::::::::::::::::::::

Una suoneria di un cellulare attirò l'attenzione dei tre che erano finalmente riusciti a studiare. Berthold prese il cellulare per poi leggere il messaggio. Sorrise lievemente «Chi è?» chiese Reiner «È Armin. Ha scritto che Marika ha voluto fare una festa a casa sua invitando tutti, ma sfortunatamente non aveva i nostri numeri, così ci ha contattato lui.» rispose Bert «infatti, dovremmo scambiarci i numeri!» esclamò Reiner sorridendo «Sai che Marika non ti filerà mai, vero?» disse Annie indifferente «Ma perché?! Prima Christa per Ymir, ora Marika per Armin! Insomma, non c'è paragone!» chiese Reiner disperato (?) «ora non c'è tempo di parlare di cose inutili. Piuttosto, ci andiamo o no?» chiese Bert, interrompendo la conversazione dei due biondi. Annie rispose subito dicendo che era costretta, visto che la festa si sarebbe tenuta nel suo appartamento. «Io ci vado. Ora mangiamo qualcosa, non voglio studiare con lo stomaco vuoto.» rispose il ragazzo alzandosi dalla sedia «no, in realtà tu non vuoi proprio studiare» disse invece la bionda per poi controllare che ore erano: mancava un quarto d'ora alle 20, ora stabilita come coprifuoco per i giorni scolastici «Ragazzi, io vado. Fra poco scatta il coprifuoco» informo lei mettendo il materiale usato nello zaino. «Ci vediamo domani!» disse allegramente Berthold, mentre Reiner annuiva. Annie uscì dalla stanza «E chiudila la porta!» urlò Reiner «Bravo! Fatti sentire da tutto il dormitorio!» ribattè Annie, chiudendosi la porta alle spalle.

Annie's P.O.V. (Point of view)
Camminando per quel vasto corridoio incontrai Jean, che mi salutò subito «Annie! Stai tornando nel dormitorio femminile?» gli risposi subito «Mi pare ovvio, tra dieci minuti scatta il coprifuoco.» dissi continuando a camminare. Lui sembro pensarci un po', poi, come ogni volta che ci incontravamo mi urlò da lontano «Allora Salutami Mikasa!» già, sono la coinquilina di Mikasa e Marika. Mikasa mi assomiglia abbastanza, mentre Marika è abbastanza diversa da me; nonostante ciò, loro due sono molto amiche, mentre io non ho avuto mai una vera e propria conversazione seria. Il che è sempre un traguardo, vieto che sono arrivata solo una settimana fa. Scesi le scale del dormitorio maschile e salii quelle del dormitorio femminile. Vagai per un po' in quel grande corridoio, per poi trovarmi davanti alle porta del mio appartamento. Aprii la porta silenziosamente ed entrai. Le mie coinquiline non si erano accorte che ero appena entrata, erano comodamente sedute sul divano a studiare «No! Non si scrive così» disse ridacchiando Marika «E allora come cazzo si scrive?!Ti ricordo che non sono intelligente come te!» esclamò la corvina. Infatti, Marika, insieme ad Armin, era la più intelligente della classe. La rossa le passò il suo quaderno, Mikasa si scrisse la parola che non capiva, riscrivendola altre volte per impararla. La rossa si alzò dal divano, camminando verso di me «Ehi, Annie! Io e Mikasa volevamo vedere un film che trasmettono alle nove, vuoi unirti a noi?» mi chiese quando mi raggiunse «Dipende, che tipo di film è?» chiesi andando verso il frigorifero «Un horror» rispose Mikasa «allora va bene» dissi io per poi aprire il frigorifero «Insalata?» chiese Marika «Insalata» risposi io prendendo la lattuga.

::::::::::::::::::::::::::::::::::
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""

Mi svegliai a causa di un grido di Marika. Mi alzai e andai a vedere «cosa è successo?» chiesi stropicciandomi gli occhi. La ragazza che aveva precedentemente gridato aveva una espressione sconvolta, mentre la corvina, indifferente, stava chiudendo la porta aperta. «Hanno... M-messo...» parlò la rossa «Hanno inserito una divisa scolastica» concluse Mikasa prendendo uno dei completi che Marika aveva in mano, li notai solo in quel momento. «Che sarà mai» dissi io prendendo uno dei due completi che aveva lei in mano. Lo misi sul mio letto, solo in quel momento mi accorsi che comprendeva anche una gonna. Le altre due coinquiline venuto o della mia stanza e contemporaneamente dissimo scioccate «Dobbiamo sul serio mettere questa roba?». La divisa era formata da: una camicia bianca a mezze maniche, un maglioncino senza maniche verde acqua chiaro, una gonna corta dello stesso colore, delle calze che arrivavano al ginocchio bianche e delle ballerine verde acqua.

::::::::::::::::::::::::::::::::::

«Almeno il maglione è comodo» osservò Mikasa, per poi aprire la porta che conduceva al corridoio del dormitorio. Ci incamminammo verso il bar dove facevamo sempre colazione. Quando arrivammo, notammo che Christa e Ymir erano già arrivate. Le salutammo e ci sedemmo con loro. «Allora, venite alla festa di sabato?» chiese, dopo aver ordinato, Marika «Io non vengo» rispose Ymir «Io, invece, vengo!» esclamò Christa bevendo un sorso del suo cappuccino «Allora vengo anch'io!» esclamò Ymir sorpresa. In poco tempo ci riunimmo tutti, mancavano solo Eren e Armin. Anche loro, dopo un po', arrivarono «Ehi, ragazzi! A voi come sembra l'uniforme?» chiese Eren, prendendo posto vicino ad Armin e Mikasa «Diciamo che ne esistono di migliori» rispose Berthold, mi venne spontaneo ridacchiare e tutti ne rimasero stupiti. Ormai mi conoscono abbastanza da sapere che io non rido mai, infatti rimasi anche io sorpresa. «Non è poi così male!» esclamò Armin sistemandosi la giacca verde acqua dell'uniforme. «Perché tu non devi indossare una gonna!» esclamo la rossa sistemandosi le calze.

::::::::::::::::::::::::::::::::::

«Annie, mi fai copiare?» chiese sussurrando Reiner. Era metà della terza ora, avevo appena finito di rispondere alle domande. «No, cavatela da solo» dissi forse con un tono troppo alto, visto che la professoressa mi sentì «Leonhardt, dammi il compito, quattro!» disse severa la professoressa. Stavo per ribattere, quando Berthold mi precedette «Scusi prof., è stata colpa mia. Gli ho chiesto se mi poteva prestare una penna» disse mettendosi una mano dietro la nuca «per questa volta chiudo un occhio» disse la professoressa, per poi continuare a correggere i compiti di un'altra classe. Tirai un sospiro di solievo, e mi accorsi che stavo sorridendo di nuovo.

::::::::::::::::::::::::::::::::::

Finalmente, la campanella che segnava la fine del giorno scolastico suonò. Uscii subito, incamminandomi verso il ristorante dove cenavo con tutto il gruppo. Berthold corse verso di me e mi salutò con un grande sorriso «Ehi, Bert!» lo salutai
«B-Bert?» ripetè lui arrossendo. Abbassai lo sguardo «Grazie per oggi» dissi sorridendo «Oh, non c'è di che'! Ah, volevo chiederti se... Volevi cenare insieme a me oggi!» disse arrossendo ancora di più. Mi si illuminarono gli occhi.
<Aspetta... Cosa?! Da quand'è che mi comporto così?! Annie, ritorna in te!> pensai per poi arrossire <Oh mio Dio! Annie, basta!> scossi leggermente la testa per poi rispondere di sì. Ci incamminammo verso il ristorante.

::::::::::::::::::::::::::::::::::
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""

Appena finito i compiti, chiusi i libri, sistemandoli nello scaffale. Guardai l'orologio, erano le 6:00.
Pensai che era meglio iniziare a prepararsi. Mi feci una doccia calda per poi ritrovarmi faccia a faccia con l'armadio, che la guerra abbia inizio <pensa, Annie! Cosa metteresti per uscire con un amico? ...Amico...> scossi nuovamente la testa arrossendo <Che mi prende?! Da quando arrossisco così tanto?!> aprii l'armadio, quando quella rompiscatole aprì la porta. «E così hai un appuntamento, eh?» disse lei elettrizzata. Sbuffai, rispondendogli subito dopo «Non è un appuntamento, è un'uscita! Fatto sta che non so cosa dovrei indossare» ammisi sedendomi sul letto. Lei sembrò pensarci su, poi corse via «Grazie tante,eh!» esclamai. Come non detto, entrò poco dopo con un vestito bianco in mano «Tieni, sono sicura che io non lo metterò mai nella vita, quindi te lo regalo... Allora, che te ne pare?» chiese lei sorridendo. Io annuii sorpresa «Bene... Il mio lavoro è finito...» disse avvicinandosi alla porta e, prima di uscire, urlò «Divertiti all'appuntamento!»e chiuse la porta «Non è un appuntamento!» dissi ad alta voce arrossendo «Si vede lontano un miglio che vi piacete!» Ribattè urlando lei «ORA BASTA! Annie, preparati all'appuntamento!» urlò Mikasa, diventai rossa come un pomodoro.

{Nah, la preferisco con la divisa XD No, dai, un po' coccolosa lo è. Lontanamente.}

::::::::::::::::::::::::::::::::::

Uscii dal dormitorio e andai al ristorante, il luogo stabilito per incontrarci. Lo trovai ad aspettarmi all'ingresso «Ehi, Bert!» lo salutai io, lui arrossì «Ciao, Annie. Stai davvero bene» disse lui. Arrossii leggermente <eh, ma cazzo! Oggi quante volte ho arrossito?!> ci sedemmo in un tavolo per due persone. «Allora, come è andato il compito?» chiese lui sorridendo, ridacchiai un po' prima di rispondere «La fine la sai già! Ma per quanto riguarda le domande, ho risposto a tutto! Tutto merito tuo!» dissi sorridendo. Arrivò il cameriere che prese le ordinazioni. Tutta la cena proseguì in totale silenzio.
Finita la cena lui mi chiese lasciando i soldi sul tavolo «facciamo un giro al parco?» annuii. Uscimmo dal ristorante, dopo che Berthold disse al cameriere che i soldi erano sul tavolo. Ci sedemmo su una panchina a guardare i fiori colorati. Mi girai verso Berthold <è così... Carino> sorrisi e continuai a guardarlo. «Annie... Ti devo parlare» disse il ragazzo, girandosi verso di me. Annuii interessata «Ecco... Io... V-volevo dirti c-che» lo interruppi «Devo dirti qualcosa anch'io...» i nostri visi erano vicinissimi

Allora avevano ragione... Gli opposti si attraggono.

Autrice dell'angolo
Ma shauh (?) scusate se fa leggermente schifo. Ma è la mia prima one-shot, migliorerò :P
Scusate se ci sono errori, ma sono impaziente e voglio pubblicarla. Poi mi sono contraddetta da sola perché prima Annnie aveva detto che odiava le gonne, poi si è messa un vestito.
Conigliatemi un'altra ship, please!
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO!
CIAUH!

~ Marika ~

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top