138) Haneul's PoV

Chiudo velocemente casa e mi dirigo quasi di corsa verso il luogo in cui penso di poter trovare Yoon. Non so come mi possa esser venuto in mente, forse perché gli ricorda il passato, quando non eravamo altro che amici. Potrebbe inoltre non essere lì, potrebbe aver scelto un posto suo di cui non mi ha mai parlato, oppure si fa un semplice giro per la città. Cavolo, spero non gli sia successo niente.

Arrivata, con il fiatone, al posto in cui credevo di trovarlo, mi guardo intorno. Vorrei urlare a squarciagola il suo nome, cercarlo per lungo e per largo, ma lo conoscono in molti, non farebbe altro che aumentare le voci su di noi.

Di Yoongi nessuna traccia. Ma se non è vicino alla mia vecchia casa, allora dove potrebbe essere?
Dopo aver controllato in ogni luogo possibile nel quartiere senza trovarne nemmeno l'ombra, decido di tornare a casa. Spero che torni il più presto possibile.
A testa bassa cammino sul marciapiede, con mille pensieri e un solo soggetto al centro di essi.

Un singhiozzare attira la mia attenzione, mi giro allora di scatto verso la fonte del suono.
«Yoon?»
Il ragazzo, coperto da un cappuccio, mascherina e occhiali da sole, si gira verso di me e subito dopo si porta le ginocchia verso il petto e abbassa la testa. È per forza lui, nessuno indossa degli occhiali da sole quando il sole è già calato, sta cercando di nascondersi.
Lo raggiungo quasi di corsa e lo abbraccio, coprendolo quasi completamente con le mie braccia e il mio corpo.
«Yoon, hai fatto preoccupare tutti»
«Vattene, per favore. Torno a casa quando starò meglio. Non mi piace farmi vedere così»
«No Yoon, non ti lascio, scusami», mantengo le braccia intorno a lui, non oso nemmeno innaginare a come stia in questo momento.
Restiamo in silenzio per qualche secondo e io decido di togliere le braccia da intorno a lui per lasciarlo comodo e mi siedo al suo fianco. Gli prendo la mano, congelata. Appoggio la testa sulla sua spalla e semplicemente rimango ferma a tenergli compagnia. Passano i minuti, completamente in silenzio, e mi viene in mente Hoseok. Gli scrivo quindi un semplice e veloce messaggio per tranquillizzarlo.

‹Haneul:
Sta bene›

La risposta non tarda ad arrivare, probabilmente era realmente molto preoccupato per lui.

‹Hoseok:
Menomale, grazie›

«Torniamo a casa?» mi chiede Yoon da dietro la mascherina con un filo di voce dopo che le lacrime si sono fermate e il respiro è tornato regolare.
«Certo, andiamo» mi alzo e continuo a tenere la sua mano. Lui si alza poco dopo e lentamente, mano nella mano, torniamo a casa.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top