Capitolo 10
"Penso che dovremmo venire con voi e che nemmeno dovreste metterlo in dubbio" Thomas sposta lo sguardo su Harry "io e Hanna abbiamo sempre viaggiato da soli, ma questo non vuol dire che anche noi non speriamo in una nuova era, senza Zayn, senza rivalità tra specie. È ovvio che vogliamo aiutarvi"
Spalanco leggermente la bocca nel sentire la frase più lunga che Thomas abbia formulato fino ad ora con noi.
Niall e Harry si scambiano un'occhiata eloquente mentre Hanna, il viso tra le mani, si morde il labbro inferiore con nervosismo.
Il riccio annuisce leggermente verso il vampiro.
"Hanna?" chiede quindi atono alla mora.
Lei a malapena alza il viso su di lui, stringendosi poi nelle spalle con noncuranza.
"Io vado dove va Thomas"
Ottimo.
"Perfetto, allora sveglio Liam e possiamo partire" Niall esordisce con tono allegro, provando a smorzare la tensione creatasi.
"Dobbiamo nutrirci Niall. Non posso rischiare che Bliss, in uno spazio così ristretto, ti salti addosso" Harry fa un rapido cenno col capo nella mia direzione, fermando appena in tempo il biondo dallo svegliare Liam.
Deglutisco a fatica, cercando di sopprimere tutte le immagini delle mie precedenti perdite di autocontrollo.
Mi passo una mano tra i capelli, sospirando pesantemente.
"Harry come.." emetto un piccolo sbuffo spazientito "come.. Con cosa ci nutriremo?"
Sento gli occhi di Hanna puntati su di me come una torcia; il riccio infila le mani nelle tasche dei jeans.
"Qua arriva il bello" quasi ridacchia e un brivido mi percorre la schiena "dobbiamo trovare una zona boschiva con degli animali selvatici"
"Che cosa?" la mia voce è stridula e accanto a me Liam si agita nel sonno, infastidito.
Punto i miei occhi in quelli del riccio; lui ricambia per nulla intimidito.
"Cosa pensavi di fare? Nutrirti da Burger King?" incrocia le braccia sul petto.
Sospiro pesantemente, ignorando il suo tono ironico.
"Non lo so, va bene? Ti devo ricordare che non ho avuto tempo di pensare a come nutrirmi, date le circostanze della mia trasformazione?"
Lui storta il naso in una smorfia e alle sue spalle, Hanna e Thomas si alzano lentamente in piedi.
"Qui non ci sono esseri viventi.. Perderemmo solo tempo prezioso. L'ideale sarebbe spostarsi con l'auto lungo la scogliera e raggiungere una zona abitata" osserva quindi Hanna con tono rassegnato.
Thomas annuisce in accordo, mentre Harry si porta una mano al mento con aria pensierosa.
"Dobbiamo dirigerci verso la congrega di Niall. L'idea sarebbe proseguire a nord e sperare di trovare qualcosa"
La mora sgrana completamente gli occhi, scattando verso il riccio.
"La congrega di Niall? E perché mai?"
"Come sai sembra che Zayn stia cercando una cura al vampirismo. Deve aver capito che la mia congrega c'entra qualcosa quindi.. Dobbiamo solo muoverci. Il tempo non gioca a nostro favore e ho tutto ciò a cui tengo lì" Niall le risponde con tono basso e freddo.
Quando rialza gli occhi su di noi però tenta un sorriso e annuisce.
"Ovviamente tengo anche a tutti voi ragazzi"
Sorrido sinceramente, mentre decido di alzarmi dal terreno come gli altri.
"Qualcuno svegli il cane" rotea allora gli occhi al cielo Hanna "russa peggio di un trattore"
Harry la supera scuotendo il capo e aprendo la portiera del guidatore della macchina.
"Hannie.. Non è come gli altri licantropi. Ti pregherei di riferirti a lui con il suo nome, ossia 'Liam'" le fa notare gentilmente il biondo, per poi iniziare a scuotere il busto del moro con una mano.
La vampira scuote il capo, stringendosi nelle spalle.
"Come ti pare. Andiamo Thomas" raggiungono anche loro l'automobile mentre io decido di aspettare Liam.
Il lupo apre lentamente gli occhi, assumendo un'espressione confusa; quando lo sguardo gli cade sul viso di Niall, scatta rapidamente a sedere.
"Devo essermi appisolato, cavolo" si passa una mano tra i capelli, voltandosi poi verso di me e sorridendo calorosamente "cosa mi sono perso?"
Scuoto il capo, accennando una risata e cercando gli occhi azzurri di Niall.
"Poi ti racconto"
"Allora mi sono addormentato nel momento sbagliato"
Il biondo scoppia a ridere, tirandosi in piedi e sopprimendo uno sbadiglio con la mano.
"Stiamo andando alla mia congrega, e viaggeremo in macchina. Hai la patente?" si stiracchia ancora le braccia mentre il moro lo imita mettendosi in piedi.
"Non penso di aver mai dato l'esame. Ho rimandato troppe volte e alla fine ho proprio accantonato la cosa"
"Tu hai la patente Niall?" chiedo allora io, una mano dietro al collo.
Lui annuisce con orgoglio, sempre sorridendo.
"Super patentato. Ho lasciato la mia macchina da qualche parte ora ma.. So ancora come metterne una in moto"
Corrugo la fronte confusa, mentre iniziamo a raggiungere il catorcio a quattro ruote.
"Non sai dove hai lasciato la tua stessa macchina?" Liam mi fissa ridacchiando.
Niall si gratta il naso con una mano, gli occhi persi nella memoria.
"Già. Forse aveva ricevuto troppe multe e l'ho abbandonata in qualche parcheggio a pagamento"
"Che cosa?" scatto incredula.
"Non sono sicuro di voler far guidare Niall" si lascia scappare allora Liam con espressione preoccupata.
Harry ha le braccia piegate sul tettuccio dell'auto, l'espressione tesa. Con una mano picchietta la lamiera del tetto del mezzo per attirare la nostra attenzione.
"Ci muoviamo? Non stiamo partendo per una scampagnata di famiglia, sapete?"
Roteo gli occhi al cielo ed entro in macchina attraverso la portiera mancante, accomodandomi lentamente sul sedile posteriore.
Ho il terrore di compiere un movimento di troppo e sfondare qualcosa.
L'odore di vecchio e chiuso mi invade le narici e dei piccoli sbuffi di polvere emergono dal tessuto del sedile.
"Bliss è un conto, ma voi altri aspettate ad entrare, dobbiamo decidere chi sarà l'autista"
Roteo gli occhi al cielo ed incrocio le braccia in grembo con aria stizzita.
"Harry ti sento anche da qui dentro, lo sai?"
I suoi occhi verdi fanno capolino nel mezzo.
"Tesoro, se guidassi tu morirebbero anche gli immortali"
Non faccio in tempo a ribattere che il suo viso scompare nuovamente all'esterno.
"Personalmente è da molto che non ho a che fare con una macchina, e Thomas non ha mai nemmeno preso un mezzo pubblico" riconosco la voce di Hanna.
Perché parla sempre per Thomas? A quanto pare deve avere il vizio di intrufolarsi nella vita di tutti, non solo in quella di Harry.
"Anche io, come già stavo dicendo a Bliss, non saprei da che parte iniziare per far partire questo catorcio" la voce calda di Liam.
"Io voglio restare sui sedili posteriori con Bliss. Non mi fido proprio a lasciarti da solo con lei Niall"
"Non c'è problema Haz"
Aiuto.
Scorgo quindi Liam accomodarsi sul sedile di fronte al mio; l'espressione schifata per le condizioni degli interni del mezzo.
"Non è proprio la definizione di macchina in regola, eh?"
Ridacchio leggermente.
"Direi proprio di no"
Harry intanto si siede accanto a me, un piccolo sorrisetto tra le labbra.
Gli lancio un'occhiataccia.
"Perché sorridi in questo modo? Cos'hai combinato?" chiedo con aria rassegnata.
Lui scuote il capo, la sua coscia a contatto con la mia che mi mozza il fiato.
"Bliss, puoi fare spazio? Io e Hanna non ci stiamo"
La voce di Thomas mi riporta bruscamente alla realtà.
Metabolizzando a stento le sue parole mi guardo intorno con aria confusa, abbassando gli occhi sui posti a sedere rimasti.
Solo quello del guidatore.
Alzo gli occhi sul riccio, che trattiene a stento una risata mentre punta l'indice verso le sue gambe.
"Ti muovi biondina? Non è così scandaloso sedersi in braccio ad un ragazzo, sai?"
Ignorando a stento le parole velenose di Hanna, mi accomodo titubante sulle cosce del riccio.
I suoi muscoli premono contro le mie gambe e, cercando di sfruttare al meglio lo spazio ristretto che condividiamo, provo a non appoggiare la schiena contro al suo petto.
Dio è tutto così imbarazzante e voglio solo buttarmi fuori dal finestrino.
Lui ridacchia, e il suo busto freme contro al mio corpo; con orrore sento le sue braccia circondarmi il petto per avvicinarmi di più a sé.
Il sangue mi affluisce rapidamente alle guance e trattengo il fiato.
Ora i miei piedi non toccano il tappetino della macchina.
"Ehi, rilassati un po'" le sue labbra sfiorano il mio orecchio, scendendo poi lungo il collo con un piccolo soffio caldo che mi dà i brividi "ormai dovremmo aver superato la fase del 'non ci sopportiamo e ci ignoriamo' no?"
Deglutisco a fatica, annuendo lentamente.
Con la coda dell'occhio noto Hanna bruciarmi con lo sguardo; se mi concentro posso sentire l'odore della mia carne bruciata.
È seduta su Thomas, senza alcuna forma evidente di imbarazzo, le mani contro al sedile che occupa Niall.
Il biondo finisce di gesticolare con Liam e, aggiustando con una mano lo specchietto retrovisore crepato, si sporge un poco verso di noi.
"Se siete tutti d'accordo, possiamo partire"
Harry aveva ragione, ho il mago praticamente ad un palmo dal naso ed il suo odore riesce a superare quello intenso della macchina.
Senza accorgermene, per la tensione stringo le dita di una mano contro il tessuto dei jeans del riccio. La vista mi si appanna lentamente e se solo Harry non mi trattenesse io..
"Bliss"
La voce roca del riccio mi arriva lontana ma chiara; sgrano gli occhi e deglutisco a fatica il groppo che mi si è formato in gola.
"Concentrati su qualcos'altro, qualcosa che ti faccia superare la sete"
Abbasso di scatto lo sguardo sulla sua mano morbida, ora stretta contro la mia.
Inspiro lentamente, rilassandomi contro il suo petto; il ritmo della sua cassa toracica scandisce i miei pensieri.
Immagini tinte di rosso purpureo e schizzi immaginari di sangue che zampillano dal collo del biondo iniziano a dissolversi come in una nube di fumo.
Niall ha fatto partire la macchina e me ne rendo conto solo ora.
La sua andatura non è calma e costante, ogni tanto un leggero scoppiettio proveniente dal motore fa sollevare dal terreno i suoi copertoni e una forte corrente d'aria fluisce attraverso la portiera mancante, scompigliandomi i capelli sulla fronte.
Mi volto verso il finestrino polveroso alla mia sinistra, perdendomi a contare gli alberi che accompagnano il sentiero.
Il mio respiro è finalmente tornato al suo ritmo naturale; i discorsi di Liam, Hanna e Thomas compaiono dal nulla come se fino ad ora avessi impostato il silenzioso del telefono alle mie orecchie.
"Brava la mia biondina" sussurra Harry contro la mia tempia, per poi lasciarvi un piccolo bacio che mi infuoca il petto.
La naturalezza del gesto è disarmante ma a malincuore piacevole.
È qui con me, è sempre stato qui con me e ci starà se occorre: forse anche contro al mio volere.
"Grazie" mi lascio quindi scivolare fuori dalle labbra, gli occhi che sorridono.
Lui aumenta la sua presa su di me, sospirando quasi con aria rassegnata.
"Per così poco"
Cerco di rimettermi a sedere per ribattere ma lui mi ferma.
"Lascia stare. So cosa stai per dirmi e ti ripeto che per me è il minimo. Non farti strane idee, c'è in gioco la vita di Niall"
Roteo gli occhi al cielo, iniziando a giocherellare con le dita della sua mano.
Ha delle mani davvero grandi; forse sono nate con queste dimensioni proprio per poter essere tatuate il più possibile.
Ha così tanti tatuaggi che a fatica riesco a capire dove ne inizi uno e finisca l'altro, ma cattura particolarmente la mia attenzione la croce nera che ha sul pollice.
Il mio indice ne traccia quindi con delicatezza i contorni, la sua pelle che sotto al mio tocco si scalda.
"Avanti, so che vuoi sapere il perché abbia una croce tatuata. Dammi la tua interpretazione"
Ridacchio leggermente.
"Beh" mi mordo il labbro "da te mi aspetterei di tutto. Ironia della vita? Segretamente credi in Dio? Non saprei, davvero"
Mi sposta una ciocca di capelli che doveva coprirgli la vista dietro il mio orecchio.
"È per mia madre. Lei era molto religiosa e ha sempre cercato di avvicinarmi alla chiesa. Inutilmente ovviamente" fa schioccare la lingua contro il palato "però è un bel simbolo. Mi piace tutta la storiella dietro, sai no? La cosa che ognuno può ottenere il perdono"
"Non è una favola per bambini Harry, tutti possono essere perdonati.. Se sono veramente pentiti di quello che hanno fatto, ovvio. Non credo che si nasca per vivere eternamente con un peso sul cuore, no?"
Sposto la testa contro la sua spalla, in modo da poter osservare meglio il suo viso. Ha gli occhi chiari puntati sulle nostre mani, inespressivi.
"Se Louis.. Se Louis tornasse" riprende dopo qualche minuto di silenzio con voce incerta "pensi che potrebbe valere ancora tutto questo discorso?"
Gonfio le guance d'aria, stortando il naso in una smorfia.
"Louis.. So troppo poco di lui. Ma penso che nel caso di un suo ritorno sarei pronta a scoprire di più sul suo conto, andare oltre. Le persone vanno e vengono nella mia vita come se sia d'obbligo farlo. Vorrei provare ad oppormi a tutto ciò per una volta e vedere dove si arriva"
Sorride leggermente, un dito che mi sfiora la punta del naso.
"Sei tutta matta"
Mi stringo nelle spalle, accennando un sorriso identico al suo.
"Si diventa poetici da vampiri o sbaglio?"
Il suo dito raggiunge il mio mento, accarezzandone la pelle e causandomi brividi lungo tutto il petto.
"Già"
Fuori dal vetro il paesaggio è cambiato: il cielo è più chiaro e luminoso e gli alberi hanno ceduto il posto a spoglie e vuote colline verdastre.
Un nuovo giorno ha inizio e non so più cosa potrei aspettarmi; sono però qui, accanto anzi seduta su Harry e sembra che finalmente la vita abbia ripreso a sorridermi.
La luce solare filtra a stento attraverso lo sporco dei finestrini, ma il riccio mi ripara da esse con le sue braccia.
Voglio provare a vivere con questo spirito e questa apparente tranquillità, giusto per un po'.
"Ragazzi" l'accento marcato di Niall emerge sulle parole degli altri per un momento "sembra che a pochi metri vi sia una città. Sinceramente non l'ho mai sentita. Cosa faccio?"
Hanna e Harry sporgono il collo oltre il sedile del guidatore.
Sposto leggermente il collo di lato ed intravedo tra le teste di Liam e Niall un cartello arrugginito dal tempo e dalla pioggia impiantato al suolo accanto ad un masso.
"Ballylongford? Dove siamo finiti?" esclamo ad occhi sgranati, facendo sogghignare Liam.
"Precisamente nella contea meridionale irlandese del Kerry. Dovrebbe essere uno dei tipici centri storici del luogo, tante bettole e turisti per intenderci, e pochi residenti"
Mi volto verso Hanna con un sopracciglio alzato.
"Potresti farci da guida, sembri conoscere molto bene la zona" osservo con sincera ammirazione.
Lei si stringe nelle spalle, appoggiandosi contro il petto di Thomas.
"Io e mio cugino conosciamo alcune zone particolari dell'isola per averci speso diversi mesi in passato, nulla di più"
Lancia un'occhiata al riccio per poi tornare a sbirciare fuori dal finestrino con disinteresse.
Mi mordo il labbro inferiore coi denti mentre Niall, ridacchiando, fa sterzare la macchina nella direzione indicata dal cartello.
"Molti turisti eh? Harry direi che siete stati proprio fortunati" aggiunge quindi con un piccolo occhiolino contro allo specchietto retrovisore.
Corrugo la fronte confusa e mi volto verso il vampiro, che mi posa una mano sulla spalla.
"Ti sei già scordata la regola che seguivamo io e Louis non appena visitavamo una nuova città? Cercare di non dare nell'occhio a qualsiasi costo"
"Oh" mi lascio sfuggire "dici che nessuno si accorgerà della presenza di un gruppo di vampiri che.. Uccide turisti?"
"Uccide" sbuffa in una risatina Hanna.
La squadro da capo a piedi, indecisa su come reagire al suo commento.
"Bliss, non uccideremo nessuno. Beviamo dal loro corpo sudaticcio e coperto da magliette comprate in un negozio di souvenir per poi andare via prima che la loro guida possa accorgersi della loro momentanea assenza"
Annuisco, anche se ancora incerta, alla spiegazione di Harry; Liam invece sbuffa sonoramente poco più avanti a noi.
"Non fateci cacciare nei guai"
Il riccio sorride allora sghembo, le mani che iniziano a giocherellare con una ciocca dei miei capelli.
Le mie mani invece iniziano involontariamente a contorcersi tra di loro per l'ansia.
"Harry, come..? Io non ho mai.." inizio quasi a balbettare.
"Dovrai solo starmi accanto e non fare mosse azzardate. Al resto penseremo io, Hanna e Thomas"
La mora accanto a noi scatta verso Harry con aria stizzita.
"Ovviamente. Babysitter ad un neo vampiro e senza avere nemmeno qualcosa in cambio" sibila.
Deglutisco a fatica, respirando pesantemente.
"Smettila di fare la difficile per una buona volta, Hannie. Ti devo ricordare com'era per te all'inizio?" il riccio la ammonisce.
La vampira scuote il capo.
"E Liam" riprende quindi Harry "non ti preoccupare. Non ci accadrà nulla"
🎀 Ay readers ayyy🎀
Volevo solo specificare che le città riportate in tutta la storia, compreso il primo libro, sono reali. I fatti narrati ovviamente no (purtroppo).
E nulla spero vi piaccia il capitolo, e come sempre grazie se siete ancora qui a leggere!
Laborlimes xx
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