Ci penserò domani!

mi strofinai parecchie volte gli occhi prima di capire dove fossi e soprattuto con chi... Le sue braccia mi cingevano la vita mentre qualche raggio di sole filtrato dalla finestra semiaperta illuminava il mio viso.
Avevo appena passato una delle notti più belle della mia vita, avevo dormito a fianco della persona che amavo di più al mondo... sapevo che avrei dovuto lasciarlo andare ma in quel momento era l'ultima cosa che avrei voluto fare.
Misi la mia mano sulla sua e gli accarezzai leggermente le dita sperando che non se ne accorgesse e con delicatezza cercai di scostarlo provando a non svegliarlo.
"- dove scappi?" Chiese con la voce impastata dal sonno
"-devo andare all'università" dissi incerta.
"- resta qui con me ti prego, concedimi un giorno... l'ultimo, poi se vorrai andare via lo farai... Non te lo impedirò, te lo prometto!" L'ultimo giorno con lui, come avrei potuto rifiutare? Anche se la mia testa si ribellava il mio cuore aveva già accettato.
Scivolò giù dal letto ordinandomi di non muovermi, mentre lasciava vuoto il posto accanto a me, stavo così bene tra le sue braccia che mi trattenni dal chiedergli di tornare a letto.
Mezz'ora dopo lo vidi entrare nella stanza con un vassoio pieno di cose buone da mangiare.
"- latte macchiato, cornetti vuoti eee...rullo di tamburi.... crostata di ciliegie!! non ho dimenticato che è la tua preferita" sorrise  appoggiando il vassoio sul letto.
Erano passate poco più di due settimane dalla nostra rottura, eppure sembrava un eternità dall'ultima volta che avevo sfiorato le sue labbra.
"- hai programmi per oggi? Beh in tal caso rimanda tutto a domani. Ah e prima che tu cominci ad obbiettare hai accettato di passare un  giorno con me, quindi no! non ti puoi rifiutare" disse prima di sorseggiare il suo caffè
"-che tipo di progetti hai in mente?" Chiesi addentando la mia crostata
"- Mmmh non iniziare con le domande"
Mi arresi, tanto non mi avrebbe detto nulla nemmeno sotto tortura.
Lo osservavo mangiare il suo cornetto, ero così dannatamente innamorata di lui,che amavo anche il suo modo di mangiare, osservavo il lento movimento che faceva la sua mascella contraendosi e rilassandosi.
Si sporcò le labbra con lo zucchero a velo e avrei tanto voluto ripulirgliele con dei soffici e dolci baci... Alzó lo sguardo e probabilmente si rese conto del modo in cui lo fissavo, piegò la testa di lato come se questo lo sorprendesse poi mi sorrise ed io probabilmente arrossì.

2 ore dopo mi ritrovavo già pronta sulla sua X5 nera, allacciai la cintura e accesi lo stereo godendomi le parole di quella canzone che sapevano leggermi l'anima...
" e se mi mancherai proverò a non affidarti alle foto in cui ridiamo, senza avere niente al mondo in fondo il mondo lo avevamo..."
Asciugai con il pollice una lacrima che si era fatta strada sulle mie guance, non volevo farmi vedere da lui, non volevo mostrargli la mia debolezza, il male che avevo dentro e che mi stava opprimendo... Da quel maledetto giorno avevo passato tutte le notti stretta al cuscino ad immaginarlo con una donna che non fossi io, una donna che anche se per una notte aveva avuto in mano tutto il mio mondo, quel mondo che io non volevo più dopo che era stato violato bruscamente.
Con un movimento svelto cambiò il cd, probabilmente si era accorto dell'effetto che mi aveva fatto, mise in moto e partì senza dire nulla.
Osservavo la strada che sembrava muoversi sotto i miei occhi, assorta in chissà quali pensieri, da dimenticarmi di chiedere quale fosse la meta... Ma infondo cosa importava? Quando ero insieme a lui smettevo di farmi domande, mi sarei accontentata anche di una stanza vuota pur di riviverlo per poche ore... Ancora poche ore e poi tutto sarebbe cambiato.
"-️pronta?" Chiese
"Per cosa?" Sussultai quando i miei pensieri furono interrotti
"- a conquistare il mondo" scherzó
Lo vidi introdursi in un piccolo viale che portava di fronte un enorme cancello dove si scorgeva un grandissimo parco giochi, i miei occhi si illuminarono alla vista di tutte quelle giostre.
"- pensavi ti avrei fatta annoiare?" Chiese
"- se il tuo concetto di annoiare è questo, beh allora lo farò volentieri" dissi saltando giù dalla macchina
"- questa è la tua giornata, decidi tu cosa fare e cosa non fare, andiamo!" Disse raggiungendomi
Ci incamminammo verso l'ingresso, mi sentivo come una bimba di 5 anni, volevo provarle tutte, non stavo più nella pelle.
Per un attimo mi dimenticai di tutto e mi aggrappai al suo braccio, ma appena lui portó la sua mano sulla mia guancia mi staccai immediatamente da quel tocco.
"- iniziamo da questa" dissi eccitata
Vidi il suo sguardo posarsi in alto mentre osservava la giostra salire e il pomo d'Adamo andare su e giù, questo mi fece ridere di gusto
"- non dirmi che hai paura" insinuai
"- paura io?"disse trascinandomi verso la fila di ragazzi che aspettavano i biglietti.
Una ragazza davanti a noi si voltò e notando Daniel arrossì, era quello l'effetto che faceva a tutte e avrei dovuto abituarmi all'idea che non potevo più marcare il territorio,quindi feci un respiro profondo e mandai giù il boccone amaro.
Il sole era tramontato da un po, e noi avevamo provato quasi tutte le giostre presenti, compresa la casa degli orrori, in cui ero stata avvinghiata a Daniel per la maggior parte del tempo.
Avevo trascorso una giornata bellissima, senza brutti pensieri, mi ero goduta a pieno la sua risata, i suoi abbracci, le sue parole e soprattutto le sue facce buffe che mi facevano ridere un sacco. In un giorno era riuscito a cancellare tutto il dolore delle due settimane precedenti...
"- posso esprimere un ultimo desiderio prima di andare via? Chiesi
"-tutto quello che vuoi, è la tua giornata" si incupì di parecchio ma non capì bene il motivo
"- voglio quello" dissi indicando un  piccolo orsetto di peluche.
"-vieni" disse trascinandomi verso la bancarella piena di pupazzi
"-vogliamo vincere quello" disse Daniel indicandolo alla signora prosperosa che gli affidó un fucile.
"- se butti tutta la prima fila è tuo"disse la signora dietro il bancone.
mi guardò, impugnò il fucile e buttò giù tutte e quattro le file delle lattine.
"- una mira impeccabile" disse la signora congratulandosi.
"- puoi scegliere 2 peluche piccoli o uno di quelli grandi" continuó
"- a te la scelta" disse Daniel  
guardandomi divertito
decisi di prendere l'orsacchiotto bianco che mi aveva rapito il cuore, e feci scegliere a lui l'altro, staccó tre cuoricini di peluche  attaccati uno sopra l'altro con la scritta "ti amo" sul cuore al centro
sorrisi appena me li porse ma non riuscì a dire nulla.
️prendemmo dello zucchero filato dalla bancarella a fianco e Daniel si fece dare un sacchetto pieno di caramelle colorate, "-le mangeremo lungo il tragitto del ritorno" aveva aggiunto quando il mio sguardo si era fatto perplesso, avevo mangiato più quel giorno che nelle ultime due settimane.
"- credo sia ora di tornare a casa" dissi prima di staccare un altro pezzo di zucchero filato dal bastoncino.
"- si" disse serio
Durante il ritorno a casa parlammo un po di tutto, dei progetti per l'estate, dell'Università, del rapporto che aveva con i suoi genitori, dei problemi che lo incupivano. Parlammo così tanto che mi resi conto del tempo passato quando fu vicino al viale di casa mia.
"- siamo arrivati" disse quasi nostalgico
"- lo vedo " sorrisi
Lo fissai per un attimo in quegli occhi limpidi che quel giorno avevano spesso cambiato espressione, avevo imparato a leggerli così bene che sembrava che lo conoscessi da una vita, riconoscevo quello sguardo aveva paura, come me, paura che quella sarebbe stata davvero l'ultima volta.
"- grazie per oggi" dissi per interrompere quel silenzio
"-vederti sorridere in quel modo è stato come vincere alla lotteria, anzi è stato molto di più, amo vederti ridere, amo di più quando la causa del tuo sorriso sono io, quindi non devi ringraziarmi."
strinsi la sua mano per cercare di placare l'istinto di baciarlo, credo che lui fece lo stesso.
Scese dall'auto e corse ad aprirmi la portiera.
L'aria gelida investì il mio corpo e mi creò subito dei forti brividi.
"- ti vedrò ancora?" Chiese
"- ci penserò domani" dissi chiudendo lo sportello
"- io non posso aspettare a domani per poter fare questo" disse tutto ad un fiato prima di posare le sue labbra sulle mie.
Il mio cuore accelerò i battiti e il mio stomaco iniziò a fare  le capriole.. Nonostante le settimane che ci avevano allontanati le sensazioni che provavo al suo tocco non erano cambiate, anzi si erano moltiplicate.
Strisció il suo pollice sulle mie labbra che si erano appena staccate dalle sue
"- scusami, volevo farlo da quando sta mattina ho aperto gli occhi e come in un sogno ti ho trovata accanto a me, pensaci Jas, pensaci... Non buttare via tutto. Sento ancora l'effetto che ho su di te.. Non ti farò mai più del male te lo prometto ma permettimi di starti accanto ancora" quasi sussurró
"-devo andare" dissi allontanando la sua mano ancora posata sul mio viso
"- promettimi che ci penserai. Sul serio"
"- te lo prometto" dissi e mi inoltrai nel buio per raggiungere casa mia.

Ecco il 21esimo capitolo, devo dire che ad ogni capitolo mi emoziono sempre di più. Spero anche per voi sia così. Comunque per chi non lo sapesse ho inserito il cast,inoltre ad ogni capitolo ci sono le immagini corrispondenti ai personaggi, almeno potrete dargli un volto. Vi auguro una dolcissima notte baci Karol .
Ps. Se avete domande o altro chiedete pure 😘

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