Tradimento

DAI CAPITOLI PRECEDENTI...

"Bevi"

Mi ordina decisa avvicinando la sua mano a me.

Istintivamente mi tiro indietro mettendo la mano libera davanti a me.

"Ma tu non porgi mai il tuo sangue a qualcuno, hai sempre detto che sarebbe come regalare oro gratis"

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Improvvisamente dalla sua bocca esce un lieve ringhio mentre mi guarda bere. Perdo l'ultimo briciolo di controllo che mi era rimasto in corpo e mi stacco dalla sua mano con il viso leggermente sporco del suo sangue e mi fiondo sulle sue labbra appropriandomene.

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Questa mattina mi sono svegliata con la testa in fiamme, sempre nello stesso freddo letto d'ospedale, sempre nella stessa camera con lo stesso sudicio odore di malattia e disinfettanti nell'aria.

Kevin mi fa visita ogni giorno ma dopo quel biglietto...dopo quella nera figura, quel corridoio di stanze sigillate e quei fascicoli di esperimenti non riesco più a stare serenamente con lui.

"Il diavolo è un angelo dagli occhi di smeraldo. Cerca la verità in colei che gli occhi ha come zaffiri"

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"Che mi succede?!" urlo verso i due che rimangono sconcertati a guardarmi

Qualche secondo dopo qualcuno spalanca la porta della camera e un nervosissimo Peter irrompe correndo verso di me con il suo solito bellissimo viso di angelo dai capelli scuri e io non posso che provare a sorridere vedendolo, ad ogni suo passo più vicino però sento il mio cuore venire stritolato sempre di più tanto da portarmi ad urlare e imperlare la mia fronte di sudore. Lui si ferma a metà strada dopo essersi accorto di ciò che la sua vicinanza a quanto pare provoca

"Peter esci immediatamente" tuona mia sorella

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"Come posso ritrovare il controllo? Questo doveva essere impossibile, come fai ad esserti innamorata di Peter?!"

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Lei mi guarda con un'espressione a dir poco sconvolta mentre Lucifero ha smesso di ridere e ora le sue iridi ghiacciate saettano da me a mia sorella...sorella...mai avrei pensato di chiamarla così.

"Allora?" la incito a parlare

subito scuote quasi impercettibilmente la testa come per risvegliarsi dai suoi pensieri

"Non credo siano cose di cui ora tu debba preoccuparti e comunque sia io non provo alcun sentimento verso Peter, è stato lui a baciarmi" sentenzia con il solito tono impassibile

bacio?! Quale bacio?!

Improvvisamente sento un moto di rabbia crescere dentro di me

"di quale bacio staresti parlando?" la mia frase suona come un ringhio mentre mi avvicino di qualche passo

Perchè Peter avrebbe dovuto baciarla? Quale oscura motivazione potrebbe portare qualcuno a baciare la persona che ha provato ad ucciderlo svariate volte?

Lei si irrigidisce come se quelle parole che non voleva dire le fossero sfuggite dalla bocca senza controllo.

"Senti, è una storia lunga e..."

inizia leggermente in difficoltà, ma decido di bloccarla subito

"Io ho tempo, avanti sorellina, illuminami" sentenzio con stizza e un falso sorriso

"In realtà nessuno di noi ne ha" questa volta è Lucifero a parlare ed entrambe ci giriamo verso di lui con un espressione interrogativa.

"Kevin ormai avrà scoperto che tu non sei più all'ospedale e avrà iniziato le sue ricerche, non impiegherà molto tempo a capire chi ti ha portata via e dove sei" spiega alzandosi e dirigendosi verso la porta con passo elegante.

"Penso che voi due dobbiate parlare di argomenti più importanti di Peter in questo momento"

fa per andarsene ma mia sorella lo blocca

"trovalo e cerca di calmarlo, penseremo a lui dopo" dice queste ultime parole rivolgendosi anche a me, e mi limito a rispondere con un cenno di assenso.

Lucifero esce dalla stanza ed ora siamo solo lei ed io.

Effettivamente ho un bel po di cose da chiederle

"Cosa è successo dopo la nostra separazione? Come sono finita in quel posto e soprattutto perché avevo tutta un altra vita e aspetto?"

lei si siede sul divanetto dove poco prima sedeva il re dei demoni sospirando, solo ora che la vedo muoversi a fatica noto che ha un aria stanca.

"Dopo che te ne sei andata io sono rimasta qui con Lucifero e Peter ci ha raggiunti qualche settimana dopo, era in fin di vita, lo abbiamo trovato fuori all'ingresso che delirava su una tua presunta scomparsa, solo dopo abbiamo capito che i suoi non erano deliri ma visioni"

spiega tutto con aria calma, ma c'è una scintilla nei suoi occhi che non riesco a comprendere, che sia...dolore? Per lo stato in cui era ridotto Peter?

"In fin di vita?" domando confusa

"Si, nessuno si era potuto occupare dei suoi poteri, non conoscendone la natura, e come avevamo previsto, questi hanno cominciato a crescere troppo al suo interno, portandolo quasi alla morte"

sapevo che sarebbe successo prima o poi ma non avevo idea che sarebbe corso da lucifero e...lei...per farsi aiutare.

"Lucifero lo ha aiutato come meglio ha potuto, anche se nemmeno noi siamo stati in grado di capire i suoi poteri. Dopodiché ci siamo concentrati sulla tua scomparsa e abbiamo scoperto che Kevin, in un modo a noi sconosciuto, ti ha messa fuorigioco e tenuto in quella sede per mesi, riempiendoti di farmaci sperimentali che sopprimevano la tua parte non-umana"

"Le pillole celesti e verdi..." sussurro...ora è tutto più chiaro

"Esatto" continua lei "quelle pillole contenevano il risultato di anni e anni di ricerche su di te, volevano trovare un modo per farti tornare umana così non saresti più stata un pericolo per loro, e allo stesso tempo potevano usarti come fonte"

Dice l'ultima parola con rabbia facendomi sussultare

"Che intendi con 'fonte'?"

Mi guarda attentamente negli occhi mentre io mi sono seduta accanto a lei, sembra quasi che stia soppesando le parole per non farmi esplodere.

"Kevin ha estratto grandi quantità del tuo sangue prima di iniziare a darti il trattamento per l'inibizione dei poteri" afferma cauta "distillandolo e usandolo come 'siero' per i suoi esperimenti, tentava di creare un'altra entità come noi due, in grado di contrastarmi e, magari, uccidermi"

La sua espressione è furente, ma la mia non è da meno.

Kevin...come ha potuto osare?! Mi fidavo di lui...era il mio migliore amico, mio fratello, l'unico a cui permettevo ogni tanto di sbirciare nei miei ricordi, al quale ho raccontato le mie insicurezze...

Stupida! Stupida! Stupida!

Ma c'è ancora una domanda che mi tormenta

"Come avete fatto a tirarmi fuori di li?" domando curiosa voltandomi di nuovo verso la mia gemella che era intenta a guardare le sue mani torturando le pellicine

segni di nervosismo? Su di lei?

"Ho fatto visita numerosissime volte a quel posto, a volte con sembianze diverse e a volte tentando di intrufolarmi senza essere vista, ma non ti ho mai percepita" dice con rabbia a denti stretti "Probabilmente quel bastardo ha schermato l'intero ospedale per ovviare alla possibilità che io ti trovassi. Un giorno però ho sentito come un fremito, entrando li dentro ho sentito come se qualcuno mi stesse guidando da te, e ti ho trovata in quel corridoio, fidati, ero spaesata quasi quanto te, non mi ricordo nemmeno come ci sono arrivata li" afferma sempre più confusa.

"Comunque, ormai ti avevo tracciata ed era solo questione di tempo, ma non potevo portarti via di li senza essere vista, così ho inserito una delle nostre piume dentro alla mattonella che hai sradicato e quando l'hai toccata hai aperto un tramite diretto fra te e il posto in cui si trovavano le tue ali, cioè gli inferi e da li mi ci è voluto poco per usare uno degli incantesimi di Lucifero e portarti qui" finisce il discorso con aria soddisfatta.

"E perché ho provato tutto quel dolore?" domando confusa, se quella era solo una piuma non avrebbe dovuto farmi soffrire.

A questa domanda lei sorride colpevole e si sfrega le mani nervosamente

Perché quasi non la riconosco più?

"Bhe...per tracciarti avevo bisogno di riconoscere il tuo sangue così ho intriso la piuma di un incantesimo marcatore, ciò che ha fatto diventare il tuo sangue di colore nero" dice aspettandosi una mia imminente esplosione che non tarda ad arrivare.

"Un incantesimo marcatore?! Ma tu hai idea di quanto siano pericolosi per gli esseri umani quei tipi di incantesimi?! Io ero quasi una di loro!" urlo contro di lei in preda alla rabbia, ha rischiato di uccidermi con mille agonie e sofferenze!

"Lo so ma non avevo un altro modo e avevo sentito che di li a breve saresti stata spostata in un altra struttura, non potevo perdere di nuovo le tue tracce!" alza anche lei la voce gesticolando "Quando sei arrivata qui ti ho pugnalato il cuore con il coltello delle maledizioni che ha assorbito l'incantesimo, ed ora stai bene, perciò non frignare per il dolore, inizio a rimpiangere di non averti lasciata li a diventare un'insulsa umana" sputa le ultime parole come fossero veleno ed è adesso che la riconosco.

Ma c'è ancora qualcosa che non mi convince.

"Tutto questo non ha alcun senso, se quel posto era schermato allora nessuno poteva guidarti da me..." affermo pensierosa "a meno che..." mi blocco e spalanco gli occhi

"a meno che quel qualcuno non fosse all'interno!" affermiamo entrambe contemporaneamente.

Ammetto che mi era mancato condividere la mia testa con qualcuno, mi sembra ancora che sia così nonostante ora la vedo davanti a me che mi guarda con quell'espressione confusa in volto.

"Ma chi ha un potere tanto grande da riuscire a rompere una barriera psyon e guidare il mio corpo e il tuo verso lo stesso posto contemporaneamente?"

si domanda toccandosi il labbro inferiore con l'indice, gesto che ricordo di aver sempre fatto.

Solo ora mi rendo conto di quanto debba essere stato difficile per lei sentirsi in secondo piano nella sua vita, vivere per poi essere scavalcata e resa solo una spettatrice da me. Ma ora che la guardo, con il proprio corpo, le proprie abitudini, libera di muoversi come vuole, il suo viso appare molto più rilassato, e non più contornato sempre da quella smorfia di fastidio e rabbia.

"Comunque, volevo dirti ch-" non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che bussano alla porta e mia sorella dice un annoiato 'avanti' prima che questa si apra e lasci entrare proprio l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere.

"Aiden?!"




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Non so esattamente cosa dire lettrici, il punto è che da quando ho aggiornato l'ultima volta sono successe moltissime cose spiacevoli nella mi vita, che mi hanno portata a soffrire di una pesante depressione debilitante, non potevo continuare a occuparmi della storia e contemporaneamente della mia "vita" perciò mi sono assentata tutto questo tempo. Ancora non sono riuscita a stabilizzarmi come si deve ma sto migliorando e spero di guarire presto, so che alcune di voi avranno smesso di seguirmi o leggere la mia storia per il troppo tempo di attesa e comprendo benissimo, voglio solo dirvi che mi dispiace immensamente e spero che questa mia decisione di tornare a scrivere possa sia aiutarmi e sia essere una bella notizia per voi. Detto questo, ci sentiremo presto <3.

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