Quando si dice, "Ho perso la testa"

La vedi, la soluzione, è qui davanti a te.
Apri gli occhi.

«Chi sei?» mugugnò nel sonno, ancora con gli occhi chiusi, Tn.
«Emh, sono io, Enid» la c/c scattò seduta e la prima cosa che vide fu il volto di Enid, che la guardava confusa.

Eppure qualcuno le aveva parlato, ne era certa.
«Niente, tranquilla era solo..un incubo» mentì, «Oh, capisco, anche io a volte li ho, non preoccuparti!» Enid era così: dolce e ingenua, e Tn voleva che rimanesse tale.
C'era così tanto male attorno a lei, e un piccolo spiraglio di luce non guastava affatto.

***
Pulí la bocca con il tovagliolo e si lasciò cadere sulla sedia.
Guardó l'orologio, di Mercoledì non c'era neanche l'ombra.
Era ormai mezz'ora che la stava aspettando,  e pensò che questo non fosse un comportamento che le si addiceva, se lei diceva una cosa, la faceva.
Il motto degli Addams, no?
Sbuffò ordinando il terzo muffin, «Chi aspetti?» chiede Tyler posando il dolce davanti a lei, Tn le mangiò un pezzo, «Prova ad indovinare» ribatté sarcastica con la bocca piena, «Mh, una ragazza stramba con le trecce, ho indovinato?» «A chi hai dato della stramba?» Tyler sgranò gli occhi, «E finalmente! Dove eri finita?» chiede Tn infastidita, Mercoledì si sedette davanti a lei spintonando Tyler, Tn gli rivolse uno sguardo di scuse, come per dire: è fatta così.
Che poi, era la verità.
Si schiarì la voce, e una volta che il ragazzo se ne fu andato, Mercoledì sbatté un grosso libro viola sul tavolo.
«Guarda» Tn inarcò un sopracciglio, perplessa.
«Cosa vedi?» «Onestamente, un libro» rispose piatta.
«Adesso?» le mostrò il disegno che aveva visto la notte precedente, quello che raffigurava Mercoledì e la scuola, ma ancora non riusciva a capire quale fosse il collegamento fra i due oggetti.
Lo prese fra le mani, «Angolo sopra a destra» sbuffò la corvina, «Un simbolo» «Bingo, è la filigrana di un club chiamato Club della Belladonna» spiegò Mercoledì.
«Metti via tutto subito Mercoledì» la interruppe, «Ora!» la ragazza obbedì, senza però capire quel gesto improvviso.

«Sta zitta ti prego» sussurrò, Mercoledì ancora non capì il terrore nella voce della ragazza di fronte a lei, «Ciao Padre» l'uomo che aveva visto un paio di giorni prima inruppe nella caffetteria senza alcuna gentilezza.
«Vedo che, come sempre, non mi hai dato ascolto» Tn abbassó lo sguardo, «Quante volte ti ho detto che mi devi guardare quando ti parlo?» «E quante volte penso che dovrebbe chiudere la bocca» Tn sgranò gli occhi, terrorizzata.
«Stai zitta» sussurrò ancora.
«Tu, sei una Addams» «Si» «Lo avevo sempre detto, siete davvero degli strambi» sputò l'uomo, «Lei si crede migliore? Mi faccia il piacere» rispose senza alcuna paura, l'uomo digrignò i denti, per la prima volta, le parole gli sfuggirono.
«Mercoledí» sussurrò per la terza volta Tn, «Mi dispiace molto Mercoledì ma credo che mia figlia ora debba proprio andare via, non è vero?» Tn deglutì a vuoto e tremò dalla paura, annuendo leggermente.
«Ci vediamo a scuola» si alzò dal tavolino con sguardo rassegnato, seguendo suo padre fuori dal locale.

«Ecco il tuo quadruplo, cosa è successo con Tn?» chiese Tyler sedendosi nel posto occupato da Tn, «Non ne ho idea, ma sicuramente niente di buono» rispose guardando la porta, «Beh, di cosa parlavate?»  «Niente» Tyler colse il segnale, così non insistette.
Conosceva Mercoledì, e sapeva che non gli avrebbe mai rivelato nulla.

***

Mercoledì passó la lezione ad osservare Tn, che, seduta vicino a suo fratello, aveva un'aria stanca e triste.
«Oi?» «Mh?» «È suonata la campanella» la voce squillante di Enid la fece tornare alla realtà, sbuffò e prese i libri dal banco, ma quando raggiunse la porta, esitò a spingere la maniglia.
«Sh Mano, so che non è educato origliare ma io non sono una che rispetta le regole, taci» rimproverò Mercoledì, Mano obbedì immediatamente.

«Ho saputo ieri con papà» udì la voce sfottente di Xavier, «Prevedibile» sibilò Tn irritata, «Vedo che non cambi mai eh? Sei nato stronzo e probabilmente morirai da stronzo. Mi odi, no?» lo sfidó, «Non sono io quella che non sa fare un bel cavolo, vediamo un po', che cosa sai fare se non rompere le palle?» «Potrei farti la stessa domanda» «Non lo capisci, tu sei» avvicinò il suo viso a quello di Tn, «Nata sbagliata» la c/c fece un passo indietro, «Non credo che potessi arrivare a tanto ma, evidentemente mi sbagliavo».

Tn si sentì prendere per un braccio, «Mercoledí, non sono dell'umore, ti prego» la corvina scosse la testa, «Ci penso io a tuo fratello, tranquilla» Tn aprì e chiuse la bocca più volte, sorpresa.
«Ascolta, mi dispiace di averti messa in questa situazione ma, mio padre-» «Tuo padre non mi fa paura, ti ricordo che nuoto con gli squali» «Okay, facciamo come dici tu, cosa hai scoperto?».
«Guarda» Mercoledì confortò i due disegni, che si scoprirono incredibilmente complementari.

Tn, la risposta è davanti ai tuoi occhi
Il nemico è fra noi

«Mi stai ascoltando?» Mercoledì le sventolò una mano davanti al viso, «Si ho solo..niente ero sovrappensiero» mentì ancora, «Ti stavo dicendo che Mano ha scoperto che Rowen è morto, quello che abbiamo visto era un mutaforma, che semplicemente ha preso le sue sembianze. E sorpresa delle sorprese, quel mutaforma è proprio quell'avoltoio della Weems» «Oh, hai proprio una mente sadica, lo sai?» «Si, lo so. Ora però dobbiamo andare più a fondo, inoltre sto avendo  continuamente delle visioni. Accade ogni volta che tocco qualcosa o qualcuno, vedo cose passate o cose che accadranno in futuro, ricordi la notte del tuo tentato suicidio?» Tn annuì, «Non è stato un caso che io sia apparsa lì. Ho avuto una visione su di te, mentre stavi per buttarti così l'istinto mi ha portata da te» «In effetti è strano che tu sia comparsa nel dormitorio di qualcun'altro senza saperne la posizione».
«Direi che è venuto il momento-» «-Di indagare».

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