𝙲𝙰𝙿 6
𝙲𝙰𝙰𝚁𝙰𝙼𝙴𝙻𝙻𝙾'𝚂 𝙿𝙾𝚅
" Caramello i soldi finiranno di essere stampati all' una di domani." Mi informò Sticky.
" perfetto, il treno partirà alle quattro."
" alle quattro partirà il treno con la bara... ma manca il morto." Esclamò Eugene, cercai di replicare, ma una voce femminile ci interruppe.
" ehilà! C'è nessuno?" Entrarono nella stanza la donna che parlò a braccetto di un uomo, suo marito con probabilità e alle loro spalle un ragazzino lentigginoso.
" salve. Dovremmo seppellire un amico." Disse l'uomo.
" i miei assistenti vi indicheranno altre pompe funebri. Noi siamo troppo impegnati." Risposi senza dar loro troppa importanza.
" ma, ma... la cerimonia sarà breve e la sepoltura avverrà a Detroit." Intervenne il ragazzo.
" Detroit?"
" Detroit!"
" oh, bene bene! Allora forse potremmo fare un eccezione." gli feci sapere.
" dov'è il vostro caro estinto?" Chiese il mio scagnozzo più alto.
" beh, è qui dentro." Il più giovane ci mostrò una busta.
" lì dentro?" Iniziammo ad impaurirci.
" c'è stata un'esplosione e questo è tutto ciò che è rimasto di Arthur Fonzarelli."
" Arthur Fonzarelli?"
" si. è tutto ciò che né è rimasto." Vennero poggiati degli scarponi in pelle sopra una bara.
" ci piacerebbe che il funerale ci fosse il prima possibile." Esclamò l'uomo.
" tipo dopo pranzo potrebbe andare bene?"
" va bene. Voi siete i congiunti più stretti?" Volli sapere.
" noi veniamo per conto della madre, vado a prenderla."
La donna uscì e, dopo qualche minuto, arrivò con una signora che si reggeva a fatica in piedi, anche se dovetti ammettere che era un po' strana: tutta vestita un nero e con un velo che le copriva completamente la faccia.
" è lei il signore che provvederà alla cerimonia di mio figlio?" Parlò la nuova arrivata.
" si è lui signora Fonzarelli."
" oh grazie è tanto gentile!" Diede uno scalpellotto al più piccino dei miei aiutanti che si ribaltò come un fuscello, " oh scusi, il dolore non mi fa ragionare!"
" la prego di seguirmi, le mostro i modelli di bare che abbiamo."
" per onorare mio figlio pensavo a qualcosa in pelle ed una chiusura a zip."
Cercammo di distoglierla da quel idea, tanto che optò per una semplice, dopo di che se né andarono per lasciare lavorare noi: Eugene e Sticky abbellirono la stanza munendola di sedie e qualche ghirlanda di fiori sistemati qua e là.
" vi lascio un momento soli. Vado ad ordinare il pranzo." Uscì da lì per andare a prendere l'elenco telefonico e stranamente mi trovai di fronte ad Amber.
" tu che ci fai qui?"
" io? Mi mancavi troppo papà, sono venuta a salutarti." Mi rispose.
" e tua sorella? Portale queste, ieri me le ha chieste poi non l'ho più vista."
" grazie. Gliele porterò, eravamo rimaste in camera nostra visto che voi eravate troppo impegnati nei vostri affari."
" avete fatto bene. Vi ordino maccheroni con formaggio per pranzo?"
" perfetto." Mi rispose prima di andarsene, alzai le spalle e la cornetta del telefono componendo il numero.
Circa un'oretta e mezza dopo, la famiglia del ragazzo prese posto alla cerimonia ma la cosa che mi stupì di più, fu vedere una quantità enorme di ragazze provenienti da chissà dove venire ad onorare il feretro o per meglio dire ciò che né rimaneva di LUI, rimasi orgoglioso di ciò che i miei uomini erano riusciti a fare.
I signori Cunningham si alzarono per salutare il loro caro e la signora non riuscì a trattenere le lacrime; poi alcune delle sue amiche più intime si avvicinarono, una di loro dalla disperazione cercò di portare via uno stivale, ma riuscirono a farle cambiare idea e si limitò a lasciare qualcosa sopra la bara, poi fu la volta "del corpo di ballo" e di altri che portarono al ragazzo una ghirlanda enorme con fiori rossi: la cerimonia tirava per le lunghe e ammonì Sticky per far dar loro una mossa.
" la cerimonia è finita."
" oh no. Non abbiamo ancora cantato. Cantiamo un inno!" Ci interruppe il migliore amico di Fonzarelli alzandosi.
" gli inni si pagano apparte."
" forza. Via la cerimonia è finita." feci accomodare tutti fuori.
Una volta solo mi avvicinai alla bara e la riempì di banconote false.
" beh. Fonzarelli mi è dispiaciuto che tu, caro mio, sia dovuto morire. Ma come dicono meglio tu che noi. Buon riposo stupidone."
𝙰𝙼𝙱𝙴𝚁'𝚂 𝙿𝙾𝚅
Se né erano andati tutti o per meglio dire i miei amici si erano nascosti nella nostra stanza.
Andai da mio padre per dare a Tasiel più tempo per finire l'operazione, sicuramente pur non rendendosene conto era è una ragazza coraggiosa ed ero orgogliosa di lei.
Entrai nella stanza e mi accorsi immediatamente che stava armeggiando in maniera sospetta, ma capì immediatamente cosa stava facendo.
" cosa ci fai qui? Non ti avevo detto di non lasciare la tua stanza?" Mi ammonì, non appena si accorse della mia presenza.
" si mi ricordo bene ciò che ci avevi chiesto, infatti mia sorella come ben saprai non ti ha disubbidito. Però io mi ero incuriosita per via di quel cappanello di ragazze qui fuori, non mi è mai capitata di vedere una cosa del genere. Chi è morto papà?"
" dovresti prendere esempio da lei Amber. Era un ragazzo, un motociclista per l'esattezza. Ma tu non lo conosci comunque."
" per caso si tratta di un certo Arthur Fonzarelli?"
" si, come... come... come... lo conosci?" Sbiancò.
" di persona non lo conosco. Ma sono a conoscenza delle sue prodezze da meccanico, di come ritocca bene le macchine, di quanto ci sa' fare coi motori ed è popolare per far stragi di cuori. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo, è davvero una gran perdita. Tutta Milwaukee sarà in lutto!" Cercai di fare la voce più affranta che riuscì a fare.
" eheheh! Fonzarelli, ha avuto proprio una bella lezione." Esclamò interrompendoci Sticky.
" ehm papà!?! Cosa intende dire?" Chiesi.
" niente, niente Amber. Scusaci, ma come sempre abbiamo alcuni affari da sbrigare. Dopo ceniamo tutti e tre insieme?" Disse appoggiando un braccio intorno le mie spalle.
" certo, volentieri! Devo ordinare qualcosa? Tipo il tuo piatto preferito? Oppure io e Tasiel dobbiamo cucinare la cena? O ancora meglio: ceniamo fuori? È tantissimo che non lo facciamo."
" lascio decidere a voi due. Ora è meglio se vai."
Dovevo guadagnare altro tempo, non mi rimase che una cosa fare: lo abbracciai calorosamente, se non ricordavo male erano anni che non ricevevamo gesti affettuosi da parte sua.
" oh Amber sono contento che tu mi voglia bene e che sei felice che finalmente potremmo stare un po' insieme, ma ora devi lasciarmi finire questo lavoro. Poi se non perdiamo altro tempo riesco a liberarmi prima!"
A quel punto mi accompagnò fuori dalla stanza.
Speravo con tutto il mio cuore che mia sorella fosse riuscita nell'impresa.
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