Il corpo di Lexa era cambiato. Non aveva nulla a che vedere con il fisico esile della ragazzina che Clarke aveva conosciuto tre anni fa.

Ora era muscoloso e tonico, ma non era solo questo. Le sue forme erano cambiate più femminili, più tonde, più morbide...Lexa era diventata una donna bellissima e Clarke non riusciva a fare a meno di guardarla ma Clarke si vergognava da morire perché quella era la sua migliore amica, e sentendo tutte quelle cose si sentiva come se l'avesse tradita.

Aveva cercato di giustificarsi, dicendosi che era normale a 16 anni provare tutte quelle sensazioni e avere ogni cellula del proprio corpo in costante fibrillazione. Aveva provato a sfogare tutta questa sua frustrazione in altri modi.

Una sera Thomas, uno dei tredici natblida, aveva tentato di baciarla e lei non aveva opposto resistenza ma non sentendo assolutamente nulla.
Quando lo aveva raccontato a Lexa, aveva visto il suo sguardo trasformarsi e assumere una sfumatura che non aveva mai visto.
Non le aveva rivolto parola per giorni. Clarke non capiva. Come avrebbe dovuto? Era così presa dai suoi dubbi mentali, che non aveva fatto caso nemmeno una volta al modo in cui Lexa la guardava; al modo in cui cercasse contatto con ogni minima scusa.