XXIX - prima parte

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capitolo 29: parte 1
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Uh, sometimes life's a mess.
I get high when I'm upset!

Life's A Mess, di Halsey e Juice WRLD

»»---- ★ jungkook's p.o.v. ★ ----««

Odio questa situazione, questa situazione che ormai conosco a memoria. Sono, un'altra volta, nella stessa stanza – seduto allo stesso tavolo – della strega che, nello scorso sogno, si è rivelata essere la mamma di Jimin. E in questo momento mi chiedo quale sia la rivelazione di questo sogno, siccome in ognuno me ne ha fatta una.

«Tesoro mio...» inizia e io alzo gli occhi al cielo. «Quello che ti devo dire oggi è molto importante» continua e io, che ho un pallino in testa che devo tirarmi fuori, sbotto: «Perché lo fai?»

«Che cosa?» chiede spiegazioni.

«Perché mi stai rivelando informazioni sulla...» non riesco a dirlo, quindi mando giù un fiotto di saliva ed evito quella parola come la peste «di Jimin? Perché?»

«Perché anche nell'aldilà ci sono delle regole. E io sto rispettando le mie» risponde cauta.

Non so cosa ribattere, semplicemente mi fermo un attimo ad analizzare le sue parole. "Anche nell'aldilà..." quindi c'è un aldilà? C'è qualcosa dopo?

Scaccio via questi pensieri dalla testa, ricordandomi che me li sta inculcando un sogno e che domani o al massimo tra qualche giorno sarà tutto finito e la realtà lo smentirà.

«Cosa mi devi dire?» domando arrivando subito al dunque.

«Oggi sarò veloce, però sappi che sono informazioni delicate» mi raccomanda.

«Dimmele.» ribatto secco. Se ce l'ho fatta finora ce la potrò fare anche questa volta, anche se sarà più difficile.

«Lo sai che Jimin ha problemi al cuore... e che ha i giorni contati» inizia.

«Potresti essere anche meno fredda, stiamo parlando di tuo figlio!» le faccio notare a denti stretti, sapendo che comunque è come parlare al muro perché non ha mai voluto bene a Jimin neanche in vita, che è la cosa più importante.

Infatti, come pensavo, mi ignora come se non avessi proprio aperto bocca e continua a spiegarmi la situazione: «Qualcuno di importante vuole che tu sia pronto per quando morirà e hanno mandato me a dirti alcune cose» proferisce mentre a me monta la rabbia. Stai zitta!

«Se fosse per me non sarei neanche qui, davvero... però non posso disobbedire ad ordini alti» replica riferendosi al mio "Stai zitta!".

«Parla e lasciami andare!» sbotto.

«Sì, tranquillo, ora ti dico tutto. Jimin morirà per arresto cardiaco» rivela come se niente fosse, come se avesse appena letto gli ingredienti contenuti nelle caramelle.

Io invece inizio a vedere macchie nere davanti agli occhi e sento il bisogno di alzarmi per fermare la cosa, senza neanche sapere il perché.

«Vedi nero, non è così? Hai la nausea, le orecchie tappate che fischiano, tremi... ho ragione?»

«Sì» rispondo rapido, concentrandomi su quello che mi sta succedendo.

«Hai un calo di pressione. Non importa che tu sia in piedi, è un sogno. Quello che conta è che Jimin spesso si è sentito così, come te in questo momento. E tra qualche giorno la cosa sarà irreversibile.»

«Taci!» grido con le forze che mi rimangono, che sono poche a dire il vero. «Stai zitta!» esce come un sussurro, non avendo la forza di urlare ancora.

«Ho ancora una cosa da dirti... oltre al come, è tuo diritto sapere il quando

«E dimmelo allora!» sbotto vedendo sempre più nero.

«La mattina che ti sveglierai accanto a lui e sulla sveglia vedrai segnate le 09:01, significherà che lo starai per perdere. Conta tredici ore e sette minuti da quelle e, scoccate le 22:08, il suo cuore andrà in arresto.»

«Quindi la sua vita è in mano ad una sveglia?»

«No» risponde lei sorridendo e avvicinandosi a me. «Ma la tua consapevolezza sì» conclude mentre io vado nel più completo panico. Il cuore torna a battere velocemente, ma adesso vedo tutto quanto nero, completamente, e quando mi giro per guardare negli occhi vuoti quella strega, noto che non c'è più.

«Jungkook» mi sento chiamare da una voce acuta e mi volto di scatto, adesso vedendo solamente delle macchie di luce, al contrario di qualche minuto fa. «Jungkook» ripete la voce e capisco a chi appartiene. «Jimin» lo chiamo in risposta.

«Amore, svegliati» mi dice scuotendomi mentre io inizio a vedere sempre meglio. Distinguo il suo volto in controluce, dapprima come una macchia e poi sempre più distintamente.

«Jimin!» mi alzo di scatto gettandomi su di lui e stringendolo a me, avvolgendo le mie braccia attorno alla sua vita per non lasciarlo andare mai.

«Hai fatto un altro brutto sogno?» domanda dopo avermi accarezzato la schiena per calmarmi.

«S-sì...» rispondo perché non ha senso mentire, nascondere la palese verità.

«Ti va di parlarne?» mi domanda, ma sicuramente non posso dirgli quello che ho sognato. Non posso rivelargli che ho sognato come e quando morirà.

«Preferirei di no» rispondo cauto respirando il suo profumo.

«Sicuro? Potrebbe aiutarti...»

«Davvero, grazie, piccolo» mormoro tirando su con il naso. «Ma proprio non me la sento» liquido in questo modo e lui non insiste, perché sa che per certe cose ho bisogno dei miei tempi e di zero pressioni. In questo momento sono un po' chiuso a riccio e questo rende faticoso confidarmi, per non parlare poi del contenuto del sogno che me lo impedisce del tutto.

«Va bene... sappi però che io ci sono» dice stringendo un po' la presa.

«Lo so, piccolo. Ti amo» gli dico dal profondo del cuore, sapendo che lui ci sarà sempre per me. Già, sempre...

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Dopo aver aspettato che Jimin si riaddormentasse, sono sgattaiolato fuori dal letto per andare a prendere una boccata d'aria sul balcone. E i ricordi mi hanno investito. I ricordi di tutte le sigarette che ci ho fumato, di tutte le volte che mi sono sballato con qualche cosa di un po' più forte della semplice e piacevole nicotina.

Dovrei avere un altro po' di erba di sotto, penso inspirando l'aria nei polmoni come se già iniziasse a mancarmi.

Scendo le scale facendo il meno rumore possibile e apro l'anta della cucina che ha uno sportello nascosto all'interno. Non l'ho costruito per tenere nascosto qualcosa a Jimin, l'ho fatto quando ho iniziato a farmi e dovevo nascondere la droga. E adesso lo uso per nascondere dai miei occhi le cose che devo evitare... ma certe volte il detto "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" smette di possedere la sua valenza, soprattutto quando la dipendenza torna a farsi sentire.

Prendo tra le mani quel pezzettino di carta arrotolata riempito di foglietti d'erba tagliata, pronta per essere bruciata ed attaccare i miei polmoni. Tiro fuori anche l'accendino e poi, sempre con passo felpato, torno sul balcone in modo che il forte odore non rimanga dentro casa.

Mi siedo in terra appoggiando la schiena contro il muro e osservando la città di Busan che si staglia di fronte a me. D'improvviso mi viene in mente il mare... e mentre mi accendo la canna mi pento di non averci mai portato Jimin. Forse domani potremmo andarci, penso chiudendo gli occhi, cercando di non pensare al mio cervello che pian piano viene bruciato. Forse potremmo andare in montagna e vivere lì, nel verde, lontano da tutti, continuo a pensare versando una lacrima e buttando fuori il fumo e vedendolo salire verso l'alto sotto forma di piccole nuvolette bianche.

Al secondo tiro, forse fatto un po' di fretta, sento i polmoni bruciare e la vista farmisi offuscata. Mi sento come poco fa nel sogno, quando ho avuto quel calo di pressione improvviso che non è finito neanche alzandomi in piedi. Adesso è quasi mattina, sto respirando aria fresca, eppure mi sento allo stesso modo.

E proprio come stanotte, ovvero improvvisamente e senza neanche rendermene conto, mi sento scivolare via dalle mani il rotolino di carta e apro gli occhi, vedendo la figura di Jimin in piedi che mi sovrasta.

«Jimin, cazzo!» sbotto arrabbiato, non perché mi abbia privato del piacere che l'erba stava dando ai miei sensi, ma perché si è portato la canna alle labbra e ha aspirato il veleno che contiene.

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»»---- ★ jimin's p.o.v. ★ ----««

«Che cazzo fai?» quasi urla Jungkook dopo che ho aspirato lo schifo all'interno di questa roba. Sto piangendo? Non lo so, probabilmente sì. Probabilmente è perché Jungkook si sta distruggendo e se lo sta facendo è soltanto colpa mia.

«Non puoi morire e lasciarmi qui da solo!» sbotto dopo aver smesso di tossire, sapendo di aver sbagliato a dire quello che ho detto. So che questa frase lascia il tempo che trova, so che è discutibile e facilmente smontabile, ma così è come mi sento nei suoi confronti. Non voglio che si arrenda, non voglio che lasci perdere solo per colpa mia, non voglio che si rovini la vita perché la mia è destinata a finire presto. Non voglio- però, come ho appena detto, questa mia frase è facilmente smontabile; infatti Jungkook sbotta: «Sei tu che morirai e mi lascerai qui da solo; perciò ora, per favore, permettimi di uccidermi.»

Ero preparato, me l'aspettavo una risposta del genere, ma in ogni caso ha fatto malissimo. Perché tutti i sensi di colpa che stavo cercando di sopprimere, o al massimo di ignorare il più possibile, si stanno ripresentando uno per volta davanti ai miei occhi, come se fossero personificati e fisici. Il mio cuore perde un battito anziché accelerare a causa del nervosismo e non è una cosa buona. Mi porto una mano al petto, cercando di non scoppiare a urlare per zittire i pensieri tossici che ho in testa.

Lo sapevo che dovevo mandare tutto a fanculo e non pensare all'amore che stava nascendo dentro di me. Lo sapevo che dovevo trattenermi, stare per i fatti miei e non far soffrire una persona innocente. E invece ho voluto essere egoista, stare con Jungkook e permettere a me stesso di amarlo; e a lui di fare lo stesso con me.

«Non ti permetterò di morire» mi faccio forza e mi abbasso per arrivare alla sua altezza. «Prendi il buono che ti è stato offerto in questi mesi e lascia stare la malattia» continuo sentendomi lacerare dentro ad ogni parola che pronuncio. «Non arrenderti, Jungkookie» verso una lacrima avvolgendo un braccio attorno alle sue spalle per stringerlo a me. L'odore di erba è forte, lo posso sentire ancora di più adesso che siamo così vicini. Odio la puzza che ha provocato, infatti cerco di trattenermi dal tossire, mentre continuo ad accarezzare Jungkook e a stringerlo a me per confortarlo.

Se dovessi descrivere come mi sto sentendo in questo momento non troverei le parole, ma anche se riuscissi a trovarle sarebbero tutte negative. Vado avanti per inerzia, sto trovando la forza per lui, ma allo stesso tempo sento che tutto quello che gli sto dando lo sto togliendo pian piano a me.

«Ho paura...» si confida asciugandosi le lacrime con i polsi. Sento il rumore del mio cuore rompersi in milioni di piccoli, minuscoli, pezzettini. Ha paura. Dovevo aspettarmelo, ma sentirmelo dire mi fa perdere il poco coraggio che mi era rimasto. La paura è un sentimento a cui ho pensato tantissimo in questo periodo... in realtà ci penso da una vita, da quando so del mio problema, però Jungkook l'ha risvegliata. Sapere che soffrirà quando non ci sarò più mi uccide e pensarci in questo momento non fa altro che peggiorare la situazione.

«Anche io... però godiamoci il tempo che ci rimane, mh?» provo a dire. Il tempo che ci rimane... chissà quant'è, mi chiedo versando una lacrima.

«Io non voglio perderti» mormora con la voce spezzata a causa delle lacrime che stanno cadendo copiose dai suoi occhi.

«Neanche io, amore... non voglio lasciarti solo, ma non voglio neanche che tu ti arrenda. Lo puoi fare per me? Puoi resistere per me?» domando piangendo.

Jungkook si volta per guardarmi negli occhi, gonfi e rossi a causa delle lacrime, e prende il mio viso tra le sue mani accarezzandomi le guance con i pollici e portandomi via le gocce di pianto con gli stessi.

«Posso baciarti?» mi domanda riportandomi alla mente i tempi in cui ci frequentavamo da amici. Mi ricordo anche che è stata la prima persona in assoluto a chiedermi se potesse baciarmi, dando importanza anche alla mia opinione. E adesso che siamo sposati da più di un mese me lo sta chiedendo ugualmente. Lo amo.

Annuisco strizzando gli occhi per cacciare via le lacrime e quando li riapro vedo che si sporge verso di me per un bacio dolce, umido a causa delle lacrime, che esprime tutto l'amore che proviamo l'uno per l'altro. Le sue labbra sottili tremano sulle mie mentre si muovono in qualcosa di disordinato. Il sapore di erba mi bagna la lingua, ma non è spiacevole. È semplicemente strano, ma baciare Jungkook è fantastico sempre e comunque.

«Questo mi mancherà fottutamente tanto» commenta sbuffando una risata nervosa.

«Anche a me» rispondo posando la mano a coppa sulla sua guancia, mentre lui si appoggia ad essa e chiude gli occhi, rilassandosi al contatto.

«Vorrei baciarti per sempre. O almeno finché posso...» pronuncia sottovoce, con gli occhi ancora chiusi e accennando ad un leggero sorriso pieno d'amarezza.

«Allora fallo» replico notando i suoi occhi aprirsi alla mia frase e il suo sorriso ampliarsi di poco. È così che voglio vederlo nei giorni che mi rimangono: sorridente e possibilmente lucido, anziché triste e fatto.

«Posso davvero?»

«Siamo sposati, non devi chiedermi il permesso per baciarmi» rispondo sorridendo.

«No, non intendo questo... intendo se posso davvero baciarti per sempre. Per il nostro per sempre...»

«Certo che puoi» mormoro sorridendo.

«Sei la mia vita.»

«E tu la mia. Ti amo» dico, bisognoso di sentire le sue labbra sulle mie.

«Ti amo» risponde azzerando nuovamente le distanze e picchiettando la lingua sul mio labbro inferiore per chiedermi l'accesso, che gli garantisco nello stesso istante. Anche io rimarrei così per sempre, con il suo tocco delicato che mi accarezza, con le sue labbra che sfiorano le mie, con le sue braccia che mi stringono, le sue mani che mi coccolano, e il suo cuore che batte per me.

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Salve a tuttiii! Innanzitutto ringrazio qua per tutte le persone che stanno leggendo "heaven in hiding". I just wiped a tear :')

Seconda cosa... ecco a voi il capitolo ventinovesimo. L'idea iniziale era quella di fare una sola parte che finisse così, ma poi ho avuto in mente un'altra idea e quindi presto uscirà una seconda parte, corta e di passaggio, ma cute (?).

Io intanto spero che questo vi sia piaciuto! Giuro che con i sogni è finita, per davvero. Quattro mi sembrano abbastanza ahaha e poi si sfocerebbe nel ridicolo!

Come al solito VE SE AMA ❤️ e spero di riuscire a postare la seconda parte il prima possibile! 🥰

Words: 2302
Published: 09072021
Edited:

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