XXIII

╔═.✵.═════════════╗
LEGGI!
╚═════════════.✵.═╝

Eccolo qui il capitolo angsty di cui vi parlavo!!!
Buona lettura :') • grab some tissues

┌───── •✧✧✧• ─────┐
capitolo 23
└───── •✧✧✧• ─────┘

»»---- ★ jimin's p.o.v. ★ ----««

Siamo da qualche giorno tornati dalla stupenda vacanza che abbiamo passato a Daegu e presto le nostre vite sono tornate alla normalità. Domani ricominceranno le lezioni all'Università e nel frattempo io e Jungkook abbiamo ricominciato lo studio per portarci avanti, siccome per tutto il resto delle vacanze ci siamo solo divertiti.

Tuttavia oggi sono abbastanza agitato, non riesco a concentrarmi nello studio e allora inizio a pensare a cosa succederà una volta che non ci sarò più. Intendo... legalmente. Non ci ho mai dato tanto peso, ma oggi mi è saltato in mente completamente a caso e adesso ho paura. Quindi inizio a preparare i documenti, per lasciare uno scritto con le mie volontà.

Ecco perché mi alzo immediatamente dalla sedia in cucina dove stavo "studiando" e mi dirigo in salotto, nel quale vedo Jungkook con la testa piegata sui libri mentre cerca di recuperare il più possibile gli argomenti trascurati.

«J-Jungkook, ti...» mi schiarisco la gola «ti disturbo?» domando con un tono di voce talmente leggero da passare quasi inosservato.

«N-no» dice lui distogliendo lo sguardo dal tomo che ha davanti per guardarmi negli occhi. «A dire il vero mi serviva una pausa...» aggiunge chiudendo il libro, senza paura di perdere il segno. Mi ha spiegato infatti che lui ha tutto un suo metodo per ricordarsi a memoria dove si trovano i vari argomenti e che grazie a questo non ha neanche bisogno di usare post it adesivi; invidio questa sua capacità a essere sincero.

«È una questione abbastanza delicata, quindi se vuoi aspettare e sentirti più tranquillo con lo studio va bene». Sembra quasi che io voglia tirare fuori questo peso, ma che allo stesso tempo stia facendo di tutto per rimandare la cosa. Intanto l'ansia sta crescendo sempre di più dentro di me.

«Ora mi hai incuriosito, quindi non penso riuscirò più a studiare senza sapere quello che mi vuoi dire» replica lui e io prendo posto sulla sedia accanto alla sua, posando i documenti sulla scrivania, sperando che non li legga prima che io possa parlargliene.

Respira Jimin, ce la puoi fare. Sono le parole che mi ripeto per fingere con me stesso che sarò capace di essere forte in questo momento, eppure mi sto sentendo crollare da seduto.

«Avanti, dimmi.»

╔═.✵.══════════╗
(separatore)
╚══════════.✵.═╝

»»---- ★ jungkook's p.o.v. ★ ----««

Jimin mi sta facendo preoccupare. Lo vedo da come mi guarda che quello che mi sta per dire lo turba parecchio e ora sta facendo agitare anche me. Conoscendo il suo problema, dal suo sguardo e dal suo tono posso aspettarmi solo il peggio: un peggioramento fisico, un aumento di medicine, un qualsiasi cosa che possa far crollare tutto... non so a cosa pensare e spero me lo confidi al più presto perché sto scoppiando.

«Oggi ho pensato...» dice interrompendosi all'istante e distogliendo lo sguardo dal mio.

«A cosa?» domando prendendogli le mani tra le mie per dargli un contatto fisico di conforto e fargli capire che io per lui ci sono. Qualsiasi cosa sia quella che tanto necessita di dirmi.

«Al dopo...» risponde marcando l'enfasi sulla seconda parola. "Al dopo"... cosa vorrà dire? "Dopo"... dopo cosa? Do- oh...

«Jimin...» inizio, sentendo già qualcosa dentro di me rompersi. «Jimin, non dev-

«No, Jungkook, ascoltami. È importante quello che ho da dirti, molto importante. E vorrei che tu ascoltassi attentamente.»

Non abbiamo mai affrontato questo argomento, non in maniera seria. Se ti fidanzi con una persona che sai che morirà presto, cerchi di passare con la stessa i migliori momenti possibili anziché pensare a quello che accadrà "dopo". Però sapevo che il momento sarebbe arrivato, anche se non mi sento per niente pronto ad affrontarlo adesso.

«Non voglio parlarne» dico egoisticamente. «E non voglio che tu pensi a queste cose» aggiungo per sembrare meno egoista, anche se comunque è la verità.

«Neanche per me è un bell'argomento, ma dob-

«Jimin!» esclamo di nuovo scoppiando a piangere e lui si sporge verso di me per abbracciarmi. «Per favore...»

«Ssh, va tutto bene. Non sta succedendo oggi, mh?»

«Non dovrebbe accadere mai» dico io e sento il tocco della sua mano accarezzarmi i capelli con dolcezza, anche se lo sento tremare insieme a me.

«La vita non va proprio a richiesta, ma ci sono alcune cose che-» tira su col naso «che si possono scegliere finché si è ancora in tempo. E per questo mi servi tu» continua senza smettere di accarezzarmi. Io nel frattempo sono diventato una fontana di lacrime e di pensieri, pensieri brutti, orribili, tristi. Pensieri che non riesco a sopportare, che fino ad ora ho cercato di evitare. Però non posso cedere, in fin dei conti è Jimin quello messo male eppure sta dimostrando una forza oltre l'umano. Io non posso mollare, devo affrontare l'argomento e farmi forte, per lui.

Alzo quindi lo sguardo e torno composto sulla sedia, asciugandomi le lacrime – cadute copiosamente a causa della notizia – con i dorsi delle mani e riprendendo a guardarlo, con occhi liquidi di tristezza. «V-va bene, dimmi...»

«Q-quando morirò» inizia e io distolgo lo sguardo, sentendo gli occhi pizzicare «non voglio cerimonie funebri e cazzate varie» aggiunge stringendo la presa attorno alle mie mani, presa che io stavo involontariamente allentando, sentendomi debole di fronte a tutto. «Vorrei comunicarti adesso le mie volontà...»

«E quali sarebbero?» domando versando una lacrima e tirando su con il naso.

«Voglio essere cremato. Non voglio nessuno con me, né mio padre, né mio fratello, nessuno. E come ultima cosa... vorrei che tenessi tu l'urna.»

«Jimin...» lo chiamo di nuovo, incapace di rispondere.

«Per favore.»

«Perché non vuoi nessuno? Tuo padre ti ha detto di tua madre e ti ha voluto al funerale, perché tu no?» domando e al ricordo del funerale di sua madre si ritira sulla sedia, lasciando le mie mani e diventando piccolo su quel blocco di legno scolpito e verniciato.

«Perché no.»

«Non voglio che quel giorno tu rimanga solo...» mormoro a sguardo basso mentre lui si sporge dalla sedie esclamando: «Ma io avrò te! Io ho te in ogni momento della mia vita. Voglio solo bruciare senza nessuno che finga che di me gli sia mai importato qualcosa a tal punto da piangere la mia morte. Voglio solo te, come sempre. Puoi farlo?»

«I-io-»

«Te ne prego. Quella famiglia mi ha fatto passare il peggiore degli incubi, mi ha fatto sopportare le peggiori tragedie. La stessa famiglia che non voglio alla cremazione ha rifiutato di aiutarmi a pagare le cure perché un figlio frocio non valeva la pena di vivere. Non li voglio più vedere in vita e sicuramente non voglio averli lì da morto, a ridere della sfortuna che mi è capitata. Non ne hanno il diritto» finisce di parlare e la sua voce si incrina a più riprese, mentre io rimango sconvolto da tutto quello che mi ha appena detto. «L'unica cosa che volevano da me era vedermi morto... non permettergli di avere questa soddisfazione. Ti scongiuro. A me basti tu, non voglio lì gente venuta per stupida ipocrisia o per pura goduria. Voglio lì gente che mi abbia davvero amato e... tu sei l'unico.»

«I-io... v-va... va bene» balbetto con voce quasi robotica, senza neanche accorgermi di aver parlato, senza neanche sapere che cosa gli ho risposto.

«Te ne sono grato, davvero. Serve solo una tua firma qui» mi dice indicandomi il foglio che prima ha posato sulla scrivania. Mi riprendo leggermente e punto con lo sguardo quel documento, prendendo nella mano tremante una penna per firmare.

«Un'ultima cosa che ti voglio chiedere è quella di tenere l'urna. Non avendo noi alcun legame di parentela o matrimoniale non avresti il diritto di tenerla, ma con questo documento scritto da me e firmato da entrambi non ci sarà alcun problema burocratico. Mi faresti anche questo favore?»

«Lo sai che farei di tutto per te» rispondo asciugandomi un'altra lacrima. «Quindi sì, terrò io l'urna» accetto firmando anche la seconda parte di questo accordo, accordo che rende il tutto legale, siccome – come mi ha fatto notare prima – non abbiamo alcun legame matrimoniale. Non ho mai pensato al matrimonio, eppure sentire queste parole mi provoca una sensazione strana, quasi un fastidio...

«Grazie, davvero... mi dispiace di aver tirato fuori quest'argomento dal nulla, ma... era una cosa che doveva essere fatta.»

«Capisco, non devi scusarti.»

«Ti amo così tanto, davvero...»

«Ti amo anche io» replico tirandolo verso di me per farlo sedere sulle mie cosce e stringerlo tra le mie braccia. Oggi avremo anche parlato di "dopo", ma d'ora in poi, finché saremo insieme, l'unica cosa a cui penserò sarà "adesso".

●▬▬▬▬▬๑۩ spazio autrice ۩๑▬▬▬▬▬●

Ventitreesimo aggiornamento! Spero che il capitolo, nonostante fosse solo di passaggio e anche abbastanza corto, vi sia piaciuto!

Jimin si fida tantissimo di Jungkook e quindi ha voluto esprimergli le sue volontà, e poi c'è stato l'accennona qualcosa di bello.

Noi ci sentiamo al prossimo capitolo, grazie per tutto. Ve se ama ❤️

Words: 1413
Published: 09062021
Edited:

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top