Piccoli Imprevisti C.8

Freddie's pov

Era sera, Freddie aveva messo a bollire l'acqua per il tè.

Era solo in casa, erano usciti tutti, lo avevano lasciato solo, assieme ai suoi gatti.

Quando l'acqua fu calda al punto giusto, la mise in una tazza assieme alla bustina, spense il fuoco a gas, e decise di andare a fumare una sigaretta, mentre il tè si preparava.

Così accese la sigaretta e si diresse verso la porta sul retro, ma visto che il vento soffiava in quella direzione, decise di andare a fumare davanti a casa.

Il chitarrista odiava da morire l'odore del fumo dentro casa, mcome l'odore della carne che si cuoce.

C'era un bellissimo cielo stellato; tutto ciò gli ricordava Brian.

I bellissimi baci che si davano, le carezze, gli abbracci, erano delle cose stupende secondo lui.

L'unico problema? Brian non era la prima persona con cui sperimentava delle cose così belle.

La prima fu John.

Freddie prima di conoscere John aveva fatto l'amore altre volte, ma non si era mai divertito così tanto prima come con quel ragazzo dagli occhi grigi.

Il solo pensiero, però, del lavoro che faceva il più piccolo gli fece venire una sensazione di tristezza, mescolata all'eccitazione dei tempi passati.

Un fischio improvviso all'interno della casa catturò l'attenzione del moro.

Brian era uscito a cena con degli amici, quindi non poteva essere lui.

Roger e John erano spariti, quindi non erano stati loro.

Ne mancavano ancora alcuni all'appello: Lily, Romeo, Oscar, Miko, Delilah, Goliath, Tiffany, Gerry e Tom.

'I gatti non possono usare il Flessibile' pensò Freddie ridacchiando.

Poi il cantante realizzò: aveva lasciato aperta la porta sul retro, forse qualcuno era entrato.

"Stanno aprendo la cassaforte!" urlò Freddie, mentre correva il più velocemente possibile verso la porta.

Il tempo sembrava non passare, e la paura di non riuscire a difendersi dai ladri si diffondeva nel corpo del ragazzo.

Finalmente entrò in casa, ma non appena fu dentro, il buio totale prese possesso della sua mente.

Brian's pov

Uscì ridendo dal locale assieme ai suoi amici, gli stavano raccontando di certe figure di merda fatte con le donne.

Su dodici persone, Brian era l'unico a essere rimasto sobrio.

A un certo punto, una ragazza castana con i capelli lunghi che stava uscendo dal ristorante assieme a delle altre ragazze, attirò l'attenzione del riccio.

Anche lei era l'unica sobria in mezzo al gruppo.

Le ragazze stavano tutte facendo battute sui ragazzi del gruppo del chitarrista, e vedendo ciò, i maschi decisero di avvicinarsi per conoscerle meglio.

Subito, il riccio e la ragazza si misero a parlare, lasciando indietro gli ubriachi, che intanto stavano cantando "Yellow Submarine" tutti assieme.

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Brian e la ragazza, che si chiamava Chrissie, avevano camminato per circa un'ora.

I due si sentivano molto bene assieme, c'era molta intesa.

Passarono per caso davanti a un Night club, quando la porta si aprì.

Uscì Roger ammanettato con delle menette peluche a una ragazza, con un drink in mano, era a torso nudo, e aveva delle mutandine femminili in testa.

"Eeeehh Chrissie, scusami ma devo andare!" salutò Brian

"Ciao Brian, è stato un piacere" i due si scambiarono un tenero bacio sulla guancia e poi si scambiarono i numeri di telefono.

Chrissie si allontanò, e appena fu lontana, Brian corse verso Roger, che stava limonando due tipe allo stesso tempo.

"Roger!" urlò il riccio attirando l'attenzione del biondo.

"Oh, MaMmA nOn VoGlIo AnDaRe A cAsA!" provò a dire il batterista tra i singhiozzi.

A un certo punto la tipa ammanettata, toccò la zona privata a Roger, che emise un gemito.

Il sospiro però si interruppe per colpa del singhiozzo.

"Singhiozzo frocio!" urlò il batterista per poi ricominciare a baciare le due tipe.

"Basta Roger! Andiamo!" il chitarrista prese per un braccio il batterista, ma si liberò facilmente dalla presa
"Bastardo, devi morire" disse il biondo.

A un certo punto Roger si strinse la pancia con le braccia e si mise a vomitare.

Le due ragazze ridevano come matte, e sculettavano contro gli uomini che passavano.

Il biondo, dopo aver vomitato anche l'anima si riprese
"Saresti contento se John ti vedesse così?" sospirò Brian dispiaciuto per l'amico.

Non appena Roger sentì quel nome si fermò e prese la chiave per togliere le manette.

Dopo essersi tolto le manette si accasciò a terra, e lancio il drink sul muro, mettendosi a piangere.

Il riccio vedendo l'amico troppo ubriaco, decise di aiutarlo ad alzarsi e di portarlo in macchina.

"Oh cazzone! Ho lavato i sedili da poco, se solo li sporchi ti taglio i capelli e te li infilo su per il naso!
Intesi!" chiarì Brian prima di mettere in moto.

"Sì RiCcIoLiNo!" ammiccò il batterista ridacchiando.

"lo sai che mi chiama così solo chi vuole morire giovane!" ribattè brian battendo le mani sulle gambe.

"Che bel sedanone che sei" rispose Roger

Brian si diede una manata in fronte, era il caso di non dare ascolto a quello che l'amico diceva, era ubriaco.

Il riccio mise in moto e uscì dal parcheggio e si avviò verso casa.

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Popolo! Dovevo pubblicare oggi pome, ma dal caldo mi sono addormentata. (Perdonatemi)
Ho una buona notizia e una cattiva.





Quella buona è che ho iniziato a scrivere la nuova storia, si chiama "Friends Will Be Friends (The origins of Deacury)"




Quella brutta è che sono tornata dal mare, e per me le vacanze sono finite!
A casa da me è caldissimo ma va beh!






Poi mi sento in colpa per qualcosa e non so cosa, quindi vi faccio un regalino per togliermi il pensiero.

Fatene buon uso!


Spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima.

P.S. Ma quanto è kdkrhkdldlfb Deaky in quella foto❤️❤️❤️❤️❤️❤️😍😍

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