Il Tè Incriminato C.10

"Freddie! Apri!" urlò Roger mentre era ancora nel parcheggio.

Freddie stava ascoltando la musica, e non sentiva nulla.

"Cazzo! Aprimi!" continuò a gridare il Biondo.

Niente da fare, il cantante non sentiva.

Il biondo corse verso l'ingresso il più velocemente possibile, attaccandosi al campanello della porta.

Il biondo continuava a suonare e a dare calci alla porta, urlando porco qui, porco lì ai quattro venti, svegliando tutto il vicinato.

La porta si aprì velocemente, e prima che Roger potesse entrare, uno zoccolo gli arrivò in mezzo agli occhi.

"C'è gente che vorrebbe riposarsi!" sbraitò Freddie appoggiandosi alla porta.

Il biondo era per terra, e si stava contorcendo dal dolore.

"Fanculo!" imprecò il batterista massaggiandosi la fronte e il naso doloranti.

"Ti ho fatto male, tesoro?" sorrise Freddie malignamente.

Roger non rispose e si alzò, togliendo le mani dal naso.

Le mani erano sporche di sangue e il naso era una fontana di sangue.

"Hai starnutito mentre bevevi il ketchup?" disse Freddie ironicamente, ma Roger, che in quel momento non era in vena di ridere, lo spinse contro la porta e gli diede un piccolo bacio a stampo sulle labbra.

Freddie rimase spiazzato, e si toccò le labbra. Poi se le pulì con un fazzoletto e chiuse la porta, rimanendo lì fermo a fissare Roger.

"Lo so che ti è piaciuto puttana'' scherzò Roger.

Freddie rise un po', poi disse
"Ci facciamo un tè? Così mi racconti cos'hai fatto".

"Credo che mi abbiano visto, mi ha inseguito la polizia, ma io sono scappato a piedi e mi hanno perso di vista." Roger aveva evidenti scatti nervosi.

"Hai ucciso già troppa gente tesoro, forse è meglio smettere?" disse il cantante preoccupato.

"Non ci riesco". Fu quella la giustificazione del batterista.

"Ho bisogno di una doccia'' aggiunse il biondo voltandosi di scatto e togliendosi le scarpe.

Freddie guardò Roger finché non sparì dietro la porta bianca del bagno.

'Mi farò un tè da solo' pensò il moro fra sé e sé.

Brian's pov

Era stato con Chrissie tutta la sera. Avevano giocato a Scarabeo, poi erano andati a prendere un gelato.

Arrivato a casa, il riccio non vide nessuno.

Decise però di non chiamarli, Freddie lo avrebbe tempestato di domande su com'era stata la serata e su tutto quello che Chrissie faceva e diceva.

Roger era di sicuro a fare la doccia, era la sua voce quella che proveniva dal bagno.

Brian appoggiò la giacca sull'attaccapanni e andò in cucina.

Sul tavolo c'erano due tazze di tè fumanti.

Accanto alle tazze c'erano due biglietti, uno con scritto "Per Rog" e l'altro "Per Bri".

Poco stranito dal perché dei bigliettini, prese la sua tazza, e ne bevve il contenuto.

Si mise a sedere sul divano, a guardare la TV.

Roger's pov. (in prima persona)

Esco dal bagno con addosso il mio accappatoio, e vedo la mia tazza di tè sul tavolo.

Ovviamente io la svuoto nel lavandino, perchè non mi fido di quel mascalzone di Mercury.

In verità, da quando John è sparito, noi tre passiamo il tempo a farci scherzi di pessimo gusto. E questo va avanti ormai da due settimane.

La cosa che c'è stata fra John e Freddie mi ha fatto arrabbiare parecchio, e così ho cercato di trovarmi una nuova ragazza, e l'ho trovata, ma penso che durerà poco.

Dopo aver svuotato la tazza e sciacquato le altre due tazze, vedo un barbone sdraiato sul divano.

Rimango a fissarlo, e mi accorgo che è Brian.

Gli ho detto tante volte di tagliarsi la barba, ma lui non mi ascolta.

Dopo che si è mollato con Fred, ha messo da parte il rasoio, solo perché dice che alla sua nuova donna piacciono barbuti.

Ma io dico "Ma che cazzo me ne frega a me se a lei là piacciono i peli! Io non voglio morire di paura ogni volta che lo vedo!"

Io ieri giravo per casa con la luce spenta, quando mi sono girato ho urlato "Un orso!" e quello mi ha risposto "Dove!".

Aveva la stessa voce di Brian, e mi sono detto "No, hai mangiato Brian! Bastardo!" e poi ho realizzato che l'orso era Brian, ma solo dopo avergli dato un pugno nello stomaco.

Io non posso vivere così!

Ad ogni modo devo svegliarlo, il sabato sera il divano è mio.

Gli lascio andare un ceffone che gli fa girare la testa dall'altra parte, ma non si sveglia.

Sono preoccupato, così decido di lasciarlo dormire e di fare finta di non essere mai stato lì, e corro in camera mia.

Mi metto a fare le cose che Brian odia, tipo saltare sul letto con le ciabatte.

Visto che sono scalzo, mi metto le ciabatte, e corro in camera di Brian.

Apro tutti i suoi cassetti e vedo una corda per saltare.


Senza pensarci due volte la afferro e corro sul letto del mio caro amico Yeti barbuto.

Inizio a saltare saltare la corda sul letto, mentre indosso le ciabatte.

Poi mi metto a cantare a voce alta
"NOVANTANOVE SCIMMIE SALTAVANO SUL LETTO, UNA CADDE IN TERRA E SI RUPPE IL CARVELLETTO".

Non per vantarmi, ma salto veramente bene la corda.

Dopo aver disfatto il letto di Brian, vado in camera mia, portandomi dietro la corda per saltare, a cui ormai sono affezionato.

Mentre camminavo per andare verso l'armadio, la corda mi si ingarbuglia fra le gambe e cado per terra, e vedo qualcosa sotto al letto.

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Era da un po' che volevo che volevo farvi fare un viaggio nella mente del nostro Roger delirante.

Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e buon proseguimento.

Scusatemi ma per un po' non pubblicherò, ho molte cose da fare.

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