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Percy, Grover e Annabeth erano appena entrati al casinò Lotous, per cercare Hermes e chiedergli aiuto per l'impresa.
Percy, ammirando la grandezza dell'interno della struttura, disse: "So che siamo venuti qui per salvare il mondo... Ma sarebbe poco professionale se ci divertissimo un po'?"
Annabeth lo guardò storto, come per capire se era scemo davvero o se faceva solo finta.
"Troviamo Hermes, lo convinciamo a fornirci un trasporto per Los Angeles e un piano per entrare negli inferi, e usciamo da qui dieci secondi dopo."
"Scherzavo..."
Le rispose il figlio di Poseidone, ricevendo un altro sguardo severo dalla ragazza.
"Aspettate" li interruppe Grover.
Tornando serio, Percy gli rispose: "Che c'è?"
"Tua madre ti ha raccontato tante storie, ti ha letto anche l'Odissea?"
"..La versione a fumetti"
Annabeth lo guardò di nuovo male, e Percy le disse di rimando "È uguale".
Il satiro espirò. Possibile che riuscivano a litigare anche in un momento del genere?
"Odisseo approda su una spiaggia, trova delle persone che non sanno da dove vengono, che hanno dimenticato tutto quello che contava per loro, ed è così perché avevano mangiato-"
"I fiori di loto." Finí la frase il semidio.
Si guardarono tutti e tre attorno, fino a quando Grover interruppe di nuovo il silenzio.
"Se entrando lì dimenticassimo tutto, sarebbe una catastrofe, sotto tanti punti di vista!"
"Ma che alternative abbiamo se Hermes si trova qui? Tu che ne pensi, sapientona?"
Annabeth, sempre silenziosamente come era solita, lo guardò interrogativa.
"Basta non mangiare niente."
Non ne sembrava molto sicura, avrebbe preferito controllare meglio la sicurezza dei suoi amici, ma era l'unica opzione fattibile.
I due semidei annuirono al satiro, e si incamminarono.
"Perché mi hai guardato mentre lo dicevi?!" Chiese alla fine Grover.
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Il casinò era molto rumoroso, tra le urla delle persone e la musica pop in sottofondo.
"Questo posto è molto più grande di quanto non sembrasse dall'esterno" Notò il satiro, non ricevendo però risposte dai suoi amici.
"Lui può essere ovunque!"
"Separiamoci." Disse finalmente la figlia di Atena.
"Credevo non l'avremmo più fatto" Ribattè Percy.
"Inoltre, voi due conoscete Hermes. Ma io no, da solo non sarò molto utile."
Annabeth sembrò rifletterci. Per una volta, Percy aveva ragione.
Si rivolse poi a Grover: "Tu controlla da quel lato laggiù. Io e Percy andiamo di qua. In ogni caso ci ritroviamo qui nell'atrio fra 20 minuti."
"Cosa gli dico, se lo trovo prima io?"
"Niente. Raggiungimi e mi porti da lui."
"...Sì, ma certo" rispose il satiro, un po' incerto.
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"Cosa puoi dire a Hermes che Grover non può?"
Dopo qualche secondo di silenzio, Annabeth parlò.
"Sono stata con Luke a lungo, prima che Grover ci trovasse. Ho visto cose che Grover non ha visto."
"Hai conosciuto il padre di Luke?" Le chiese Percy, diventando più serio.
"...Ho conosciuto sua madre. È una veggente. Un umano che vede attraverso la foschia... qualche volta vedono cose che li sconvolgono. Cose spaventose, cose che ancora non sono avvenute, cose che sanno che avverranno. Forse è successo anche a lei. E Luke incolpò Hermes, che farebbe qualunque cosa per riconquistare il figlio. Potrebbe iniziare aiutandoci."
Percy non sembrò molto sicuro dell'ultima frase, ma non si fece domande, continuando a camminare.
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Grover arrivò fino ad un tavolo colmo di persone, girando la testa per cercare meglio il dio.
Ad un certo punto, vide un altro satiro, più adulto.
Fece cenno di saluto, ma quando quello lo vide, scappò.
"Aspetta!"
Il satiro più piccolo iniziò a correre, urlando.
"Augustus, aspetta!"
Una volta raggiunto, lo fermò, mettendogli una mano sulla spalla per evitare che scappasse di nuovo.
"Augustus, sono io, Grover. Ti ricordi di me?"
Augustus lo guardò confuso, continuando a mangiare il contenuto di un sacchetto di carta.
"No... Non ti ricordi... Hai mangiato i fiori di loto."
L'altro continuò a mangiare, come se Grover parlasse un'altra lingua.
"Posso dirti solo un paio di cose?"
Augustus annuì leggermente.
"Eri molto importante per la mia famiglia. E hai avuto una grande influenza su mio zio Ferdinand. Quando si stava preparando per la sua ricerca, parlava sempre di te."
"Ferdinand.."
"Sì. Volevo solo farti sapere che l'ho trovato. Nel New Jersey. Nella sua ricerca di Pan è arrivato fino a lì. Non so perché te lo sto dicendo, forse perché è difficile parlarne con i miei amici. Non so se capiscono-"
"L'ho trovato."
Grover gli rivolse la parola come se dovesse parlare con un bambino che si ostina a non capire.
"No, io ho trovato Ferdinand.. Ok, non avrei dovuto disturbarti"
Fece per andare, ma venne interrotto dall'altro.
"No, non Ferdinand. Io ho trovato Pan"
"Cosa?"
"Quasi. È qui. Ce l'ho quasi fatta. Grover, stavo solo aspettando qualcuno che mi aiutasse a raggiungerlo. Ed eccoti qua. Mi aiuti?"
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I due si misero in cammino, mentre Grover riempiva Augustus di domande.
"Aspetta un attimo. Non credo di potere... Non penso di avere il permesso di farlo. Non ho la Licenza da Cercatore, per trovare Pan"
Appena lo disse, Augustus si fermò, girandosi verso l'altro.
"Sarà il nostro segreto"
Grover sorrise speranzoso, raggiungendo l'altro satiro.
"Potrà essere una domanda stupida: cosa ci fa Pan in un casinò di Las Vegas?"
"È qui, poco più avanti."
"Il dio della natura si è nascosto qui per tutto questo tempo? È il posto meno naturale del mondo, sembra una scelta strana.."
Erano arrivati ad una zona ampia, piena di ragazzini con dei visori per la realtà virtuale. Non erano molto rumorosi, se non per un bambino che stava urlando un nome.
"..Augustus?"
"Scusa, ci conosciamo?"
"Sì... Sì, ci conosciamo."
"Ne vuoi un po'?"
Disse, offrendogli il sacchetto di carta.
"Non posso mangiare i fiori di loto-"
"Sono patatine. Ne vuoi un po'?"
"Non capisco... Se non mangi i fiori di loto, perché dimentichi le cose?"
Si guardò attorno, ora spaventato.
"Cosa succede qui? Devo dire ai miei..."
Si fermò, guardando indietro, in cerca di una qualche risposta.
"Devo... Aspetta, ero qui con... Qualcuno, no?"
"Sei qui con me."
"Cosa stavo dicendo?"
"È qui, poco più avanti. Mi aiuti?"
"Sì!"
✪ANGOLO AUTRICE✪
Ed è uscito il primo capitolo!!
Lo so, è molto introduttivo, ma non potevo iniziare la ff con cose a caso.
È da giorni che lo scrivo, e finalmente è pronto.
Non ero sicura se tenere la parte tra Percy e Annabeth, secondo voi è utile? Io l'ho tenuta perché parlava dei veggenti.
Che ne pensate quindi?
Non dimenticate di lasciare una stellina se vi è piaciuto!
-Bea🪻
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