non ho paura dei film horror.

-Simon, al volo!- esclamò Isabelle, lanciando un coltello corto al suo ragazzo, che se la stava vedendo con un demone Ravener dall'altra parte della piazza. Simon saltò e prese il coltello mentre stava ancora in aria. Con un movimento veloce lo piantò nello stomaco del demone, che esplose in una pioggia di icore. Izzy diede il colpo di grazia alla creatura davanti a lei, poi estrasse la spada angelica e la pulì sull'erba con una smorfia.
-Che schifo l'icore- disse.
-Ormai, dopo tanti anni ancora non ti sei abituata?- Izzy fece una smorfia. -Io sì, ma i miei capelli no.- Simon sogghignò, ma Isabelle lo guardava seccata.
-Cosa c'è ora? Cosa ho detto di così divertente?- chiese, ma l'ex diurno non accennava a smettere di ridere. Izzy cercò di mantenere un'aria sdegnata ma dopo un po' iniziò a ridere anche lei, controvoglia. Dopo un po' smisero, e Simon si avvicinò alla corvina.
-Ti sei ferita- disse lui, indicando un arco rosso sulla tempia di Isabelle. -Non è niente- rispose lei.
-Devi stare più attenta- la rimproverò Simon, senza riuscire ad avere una voce dura.
-Con un Iratze guarirò, sciocchino. È il mio lavoro farmi male.- rispose lei accennando un sorriso e dando un buffetto sulla testa a Simon.
-Non mi interessa. Devi prenderti cura di te stessa. Se ti fai far del male, non te lo perdonerò.- A quelle parole le guance di Isabelle si tinsero leggermente di rosso. Odiava mostrarsi debole, o semplicemente facile da conquistare con una frase. Tossì voltandosi, e si tirò su La Manica della tenuta.
-Mi faresti un iratze?- chiese.
-Certo- disse Simon. Prese lo stilo e lo fece scorrere sulla pelle di Izzy, lasciando linee nere al suo passaggio. Appoggiò una mano sulla schiena della ragazza per avere maggiore stabilità. Isabelle rabbrividì a quel tocco. Quando la runa fu terminata, la shadowhunter si girò verso Simon. -Sono uno Shadowhunter da quasi un anno, ma ancora non mi capacito di come funzionino così velocemente.- disse passando il dito sulla ferita quasi rimarginata. Isabelle mise la mano su quella di Simon, appoggiandosela sulla guancia e socchiudendo gli occhi.
-Ehi- disse Simon, che non era abituato a situazioni del genere.
-C'è qualcosa che non va?- chiese lui. -No- disse la corvina, sorridendo.- Anzi, mi sembra meglio del solito. Simon si grattò la nuca, evidentemente a disagio.
-Andiamo.- disse, distogliendo lo sguardo. -Il mio furgone è qui vicino.- aggiunse, poi sfilò la mano da quella di Isabelle con la scusa di dover cercare le chiavi. Aprì il portellone del furgone, aiutò Isabelle ad entrare, da bravo gentiluomo, poi fece il giro della vettura e si issò dentro. Accese il volume e partì. Si stava facendo sera, e le strade di Brooklyn erano meno chiassose del solito, cosa che faceva accentuare ancora di più il silenzio imbarazzante che si era creato tra i due giovani. Passarono dei minuti, poi Izzy si schiarì la gola.
-Mettiamo un po' di musica?.
-Certo- disse Simon, felice di non toccare un argomento imbarazzante, o almeno così pensava.
-Cosa metto?- chiese Izzy.
-Scegli tu, per me è uguale- Isabelle armeggiò con la radio finché non ne iniziarono ad uscire vari suoni, tra cui un assolo di chitarra fantastico.
-Oh, adoro questa canzone!-esclamò Isabelle, sorridendo. Simon non riuscì a non pensare al fatto che quella ragazza fosse ancora più bella quando sorrideva.
-Davvero?!- esclamò, -è anche la mia! Non pensavo ti piacesse questo genere…-lei lo zittì.
-Non sai molte cose su di me, Simon Lewis.- disse cercando di fare l'offesa, ma non riuscì a non sorridere. Simon ricambiò il sorriso. Circa un quarto d'ora dopo arrivarono all'istituto. I due aprirono il grande portone, ma quando entrarono nell' atrio dell’edificio lo trovarono semideserto. -Alec?!- chiamò Izzy. Nessuno rispose. -Clary?- urlò Simon. Isabelle prese il cellulare.
-Alec mi ha mandato un messaggio. Dice che lui, Clary e Jace sono andati in missione e che tarderanno ad arrivare.- Izzy si morse il labbro. -E così siamo soli. Aggiunse, guardando in basso.
-Già, notte!-disse Simon, girando i tacchi e facendo per andare in camera sua.
-Aspetta!- disse Isabelle, afferrandogli il polso. -Ti conosco, so che andrai a giocare a Dungeons and Dragons… giochiamo insieme? So giocare!- Simon fu colto di sorpresa.
-Va bene Izzy, ti aspetto in camera mia tra 20 minuti? C'è un disordine pazzesco! Devo mettere apposto!-Izzy sorrise.
-D'accordo, non tarderò.
Simon entrò nella sua stanza. Sentiva le farfalle nello stomaco e aveva tutti i sintomi tipici dei ragazzi nei romanzi che gli piacevano tanto. Stette due minuti a guardare il soffitto, sdraiato sul letto, poi ritornò in se. Tra meno di venti minuti la bellissima Isabelle Lightwood sarebbe venuta nella sua stanza, che nel frattempo non era in disordine, aveva mentito, lui era un maniaco dell'ordine ma la stanza era piena di lettere d’amore mai spedite per lei. Sulla scrivania, nei cassetti, e persino qualcuna attaccata alla parete! Saltò giù dal letto e mise tutto via con una velocità che non pensava di aver mai avuto, solo magari quando era un vampiro. Si mise il pigiama, una maglietta con scritto: “che la forza sia con te" e un pantalone di tuta. Prese una scatola dalla sua riserva di pop corn e la svuotò in una ciotola più grande. Accese la TV e collego 2 joystick. Appena ebbe finito di preparare qualcuno bussò alla porta. Aprì ed entrò una Isabelle stranamente in disordine, con i capelli ancora umidi legati male sulla testa e il pigiama non bene stirato. Era la prima volta che Simon la vedeva senza trucco e tacchi a spillo. Era così vulnerabile… così bella. Simon le face posto accanto a se e le diede un joystick.
-Quindi sai come si gioca?- le chiese Simon.
-Certo- rispose lei, con una certa fierezza.
-Allora cominciamo, tranquilla ci andrò piano con te.- Isabelle a quelle parole decise che avrebbe dato il massimo: nessuno sottovaluta Isabelle Lightwood. La partita iniziò, e fu molto combattuta, ma alla fine vinse Simon.
-Sei brava, lo devo ammettere.- disse il ragazzo.
-Non mi credevi sulla parola?- chiese lei.
-Speravo di essere migliore di te almeno in un campo- disse Simon, facendo spallucce. Izzy gli diede una spinta e lui cadde sul letto.
-Ehi!- disse lui, e le tirò un cuscino. Lei lo schivò abilmente.
-Però hai ragione. Io sono la migliore.- disse Isabelle facendogli l'occhiolino. Simon si rialzò.
-Che facciamo ora?- chiese.
-Che ne dici di vedere un film?- propose Isabelle.
-Che genere?- chiese Simon.
-È uguale, scegli tu- disse Izzy, sorridendo.
-Horror?- chiese lui con un ghigno. “oh dio" penso la ragazza. Lei odiava i film horror, la terrorizzavano. Ma non l'avrebbe mai ammesso. Una Shadowhunter grande e grossa, che era stata a Edom e aveva combattuto tutta la vita contro i demoni, non poteva avere paura di un film! -Okay.- rispose. Simon si alzò e consultò il suo lungo ripiano di CD. Ne scelse uno particolarmente pauroso e lo inserì nel lettore DVD. Dopo qualche minuto iniziò il film. All'inizio era tutto tranquillo, non succedeva quasi niente, e la corvina sembrava tranquilla. Ma dopo un po' il film diventò davvero spaventoso. Isabelle non emetteva suoni, si limitava ad infilare pop corn in bocca per non gridare. Ma ad un certo punto ci fu una scena raccapricciante. La bambina protagonista era in un corridoio dove le luci sfarfallavano. Non c'era musica di sottofondo, si sentivano solo i suoi passi che rimbombavano. Poi le luci si spensero e si sentì un grido. Le luci si riaccesero e il corpo della bambina giaceva martoriato a terra, mentre un uomo mezzo mostrò rideva malignamente. Isabelle saltò in braccio a Simon, coprendosi gli occhi. Simon fermò il film alla vista della ragazza in quello stato.
-Izzy cosa è successo? Ti fa paura il film?- Izzy annuì, ormai non poteva nascondere l'ovvio.
-E non potevi dirlo prima?- chiese Simon. -non lo avrei proprio messo!- Isabelle si strinse ancora di più contro la sua maglietta.
-Non volevo che pensassi che fossi una fifona.- disse.
-Isabelle Lightwood una fifona?- disse Simon arricciando il naso. -Questa mi è nuova. Scusa Izzy ma sei una delle persone più coraggiose che io conosca. E non cambio giudizio su di te. Tutti hanno paura di qualcosa. Pensa a Jace. Dicono che sia lo Shadowhunter migliore della sua generazione, e ha paura delle anatre!- Isabelle non riuscì a trattenere una risata. Si staccò di dosso a Simon. Passarono alcuni secondi in silenzio, poi Simon disse:
-Allora lo finiamo il film?- Isabelle per un attimo ha pensato che dicesse sul serio e gli ha lanciato un'occhiata sorpresa. Simon rise.
-Scherzo! Avresti dovuto vedere la tua faccia! – Izzy sorrise.
-Grazie Simon.- disse. -Per questa serata.- detto ciò gli diede un bacio sulla guancia. -Io vado.- La ragazza fece per andarsene, ma Simon la fermò.
-Sai, Drusilla mi ha detto che dopo aver visto un nuovo film horror particolarmente pauroso, non riesce a dormire o fa incubi. Se dovessi avere problemi a dormire la mia porta è sempre aperta.- disse sorridendo.
-Sai una cosa, Simon?- chiese la ragazza. -Sono sicura che li avrò.- disse, togliendo i pop corn dal letto e andando a spegnere la luce. -Quindi, perché aspettare?- chiese, e si infilò nel letto. Simon all'inizio era perplesso, poi sorrise, si tolse gli occhiali e si mise sotto le coperte vicino ad Isabelle.
-Notte- disse Isabelle.
-Notte- disse Simon. -Aspetta, tu non russi, vero Izzy?- Era buio e Simon non vedeva che il contorno della figura della ragazza, ma avrebbe potuto giurare che stesse sorridendo.

Ciao ragazzi! Oggi one-shot Sizzy! Vi è piaciuta? Spero di sì. Isabelle e Simon sono una delle mie coppie preferite di TMI. Quest'estate scriverò tante one shot.
Ora vi saluto.
Byeee

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