Capitolo 27
Kaede pov
Sanemi:Kae
Alzai lo sguardo e me lo trovai davanti, sgranai gli occhi
"La mia fortuna si fà sentire come sempre"
Kaede:oh! Ciao Sanemi! Che ci fai qui? Non dovresti essere a casa?
Sanemi:Kanae mi ha fatto fare dei giri con lei, sto tornando ora a casa
Kaede:bene, allora ci vediamo!
Dissi sorridendo, lì passai di fianco. Mi fermai quando eravamo spalla con spalla, sospirai
Kaede:se quello che ho sentito ieri è vero....bè potrei farci un pensierino pure io..
Andai avanti per di qualche passo prima di sentire la sua presa sul mio polso, mi girai e lo guardai. Era tutto rosso in faccia, sospirò per poi dire tutto d'un fiato
Sanemi:senti Kaede.....sei una delle poche ragazze che non mi ha scartato per il mio carattere difficile. Sò di essere difficile, non lo nego quindi-
Li misi una mano sulla guancia e mi avvicinai al suo viso, stavo fissando le sue labbra. C'erano pochi centimetri a dividerci, ma quei pochi centimetri sembravano metri, rimasi lì in mobile per un pò
Kaede:posso?
Il ragazzo non rispose, alzò una mano e l'apoggiò sulla mia che era sulla sua guancia, lo guardai negli occhi. Lui fece lo stesso
Kaede:e dopo dicono che gli occhi non parlano eh?
Sanemi:già
Mi avvicinai piano piano finchè non sentii le sue labbra poggiare sulle mie. Per un attimo esitai e mi tirai in dietro, scossi la testa e mi buttai. Lei mie labbra premevano sulle sue, abbassò la mano e mi abbracciò facendo avvicinare anche i nostri corpi. C'era un tepore così rilassante che non avrei mai voluto staccarmi. Ci staccammo, aveva le guance rosse, anche io le avevo, ma non mi interessava. Li sorrisi
Kaede:prendilo come un'inizio
Lui mi guardò, e mi sorrise a sua volta. Aveva la punta del naso rossa, come le guance e le orecchie. Era una scena così carina
Kaede:ti sei imbarazzato
Sanemi:ma figurati....ho freddo..
Kaede:per questo ho la soluzione!
Dallo zaino presi il pacchetto, le lo porsi
Kaede:bè....buon compleanno Sanemi
Dissi mettendo le mani in tasca e sorridendo. Il ragazzo aprii il pacchetto e ci trovò la sciarpa, all'inizio rimase un attimo stupito, ma dopo realizzò. Se la mise al collo per poi sorridermi
Sanemi:grazie....è bellissima
Kaede:contenta che ti piaccia....io torno a casa
Si avvicinò e mi lasciò un leggero e veloce bacio sulle labbra. Li sorrisi e mi incamminai per tornare a casa
"Va bene così....deve stare con i sui amici"
Time skip
Zia:EH!? NON SEI ANDATA?!
Miya:mamma non urlare
Zio:tesoro
Zio:Ma Kae!
Io ero seduta sul divano a guardare il telefono, sospirai e mi girai. La zia era dietro di me che spreparava la tavola, aveva appoggiata così forte i piatti che pensavo si fossero rotti. Li sorrisi
Kaede:va bene così zia...fidati
Zia:No che non và bene!
Kaede:si zia fidati
Miya:sai che la mamma è fatta così
Disse la bambina alzando la testa dai suoi giochi, la guardai e li sorrisi dolcemente
Kaede:lo sò....è non ci possiamo fare nulla
Zia:mi sento tradita
Kaede:parlando di cose serie.....sai dove si trova mio padre?
Zia:è scomparso quando tua madre l'ha lasciato, non ci sono tracce di lui da nessuna parte
Kaede:capito....
Accesi il telefono e andai su contatti, tra quelli c'era un numero sconosciuto. Mi alzai dal divano ed andai in camera, chiusi la porta e chiamai il numero sconosciuto. Suonò a vuoto per un bel pezzo finchè non sentii una voce dall'altro lato
???:sei Ishigawa?
Kaede:sono la figlia....chiamo per un informazione veloce
???:non dò informazioni private a sconosciute che si spacciano per qualcuno che non sono
Kaede:le conviene credermi....dove si trova mio padre
???:come hai trovato questo numero?
Kaede:era nella mia rubrica oramai da tempo
La persona dall'altro lato del telefono riattacco lasciandomi con le mani in mano. Soprirai, lanciai il telefono sul letto e mi sedetti sulla sedia della scrivania. Da sopra la scrivania presi una collana, alzai il braccio e la guardai bene
"Avevi detto che mi saresti venuto a prendere...."
Flashback
Stavo giocando con le bambole, quelle bambole che amavo tanto e che mi facevano sognare ad occhi aperti. Inventavo storie con quelle bambole, dove io ero la principessa e il principe mi salvava. Insomma, le cose che fà una bambina di sei anni. Quando la mamma non era in casa, io e il papà giocavamo a quel gioco. Mi divertivo tantissimo, mi faceva sempre sorridere. Però quando la mamma tornava a casa la gioia se ne andava all'improvviso, chissà quanto l'ha sopportata prima di lasciarla
Un giorno mio padre tornò con un giocattolo. Li vedevo di raro, quindi quando me ne capitava uno per le mani ci giocavo sempre. Era una macchinina telecomandata. Una semplice ed innocente macchinina telecomandata rossa
Papà:mi raccomando però. Non giocarci quando la mamma è a casa ok?
Kaede:si!
Ero al settimo cielo, corsi in camera e ci giocai immediatamente. Il giorno dopo stavo giocando con quella macchinina, però mi dimenticai della raccomandazione di mio padre e ci giocai mentre la mamma era in casa. Non serve neanche dire che mi scoprii e la ruppe davanti hai miei occhi urlandomi in faccia
Mamma:Sei una femmina! Devi giocare con le bambole! Stupida bambina viziata!
Disse dandomi uno schiaffo sulla guancia. Quella sera la mamma è il papà litigarono. E il giorno dopo il papà se ne andò via di casa, lasciandomi solo con quella strega
Kaede:dove vai papà!
Papà:non molto lontano, ti verrò a prendere, abbi cura di te...tieni
Disse togliendosi la collana con la mia iniziale incisa sopra, la presi. Ma continuavo a non capire. Mi mise una mano sulla testa e mi sorrise dolcemente
Papà:ci vediamo
Fine flashback
"Da quel giorno sono passati quasi dieci anni, comincio a non ricordarmi più il suo volto"
Scossi la testa e riappoggiai la collana sulla scrivania. Mi alzai e mi buttai sul letto, guardai il soffitto
"Non pensiamoci ora.....pensiamo, alla mia relazione.......relazione? Ah si relazione......"
Sentii il mio viso andare a fuoco
"ODDIO NON CI CREDO! NON CI CREDOOO!"
Dissi rigirandomi nel letto. Sospirai e sorrisi
"Chissà se la mia antenata ne è contenta...."
Fine pov
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