Capitolo 14

Sanemi pov

Mi affacciai per vedere la reazione della ragazza, aveva la testa bassa

"giuro che appena ne ho la possibilità io quello lì lo uccido!"

Kaede:bene per lui.

Giyu:già

Kaede:gia!? Potevi andare anche tu a divertirti con loro!

Rimase in silenzio per qualche minuto, realizzando dopo la farse poco carina che aveva appena detto, Giyu la guardò e lei guardò lui

Kaede:cosa guardi?

Giyu:sei gelosa?

Kaede:io? Gelosa? Pff ma ti pare, ci conosciamo da pochissimo!

Giyu:guarda che ci stà la gelosia.....

Kaede:ma io non sono gelosa....anche se è molto gentile e dolce con me.......NON MI IMPORTA

"è deciso. Giyu non tornerà più a casa"

Giyu fece spallucce alla risposta di Kaede per poi dirigersi verso la fermata dell'autobus. In quel momento uscii dal mio nascondiglio e appoggiai una mano sulla spalla di Kaede, lei si girò e mi guardò in modo freddo

Kaede:oh! Ciao

Disse per poi girarsi e andare anche lei verso la fermata dell'autobus

"devo parlare immediatamente con Giyu"

Vidi Giyu seduto sulla panchina che aspettava l'autobus, Kaede si sedette vicino a lui. Lì raggiunsi, Giyu si alzò e mi guardò negli occhi

Giyu:Kaede, tu vai a casa, non aspettarci

Kaede:ok....ciao

Presi Giyu per il retro della camicia e lo trascina nel punto più lontano possibile, in modo che lei non potesse ne vederci ne sentirci

Sanemi:ti ammazzo!

Giyu:stai calmo

Sanemi:Un cazzo stai calmo! Ti rendi conto di quello che hai appena fatto?!

Giyu:non è grave

Sanemi:giuro che ti ammazzo!

Giyu:rifletti un pò Sanemi! Usa la testa che ti hanno dato per qualcosa! Ora lei pensa che tu sia un tipo semplice che và con tutte. Però di me non si fida molto, quindi avrà preso in parte quello che ho detto, non ci crederà al 100%! Quindi se le dimostri il contrario la conquisterai ancora dippiù! Dille tipo le solite parole dolci che si dicono.......ti voglio bene, sei speciale e tutte quelle robe lì

Sanemi:il punto è che non la conosci abbastanza!

Giyu:nemmeno tu se è per questo

Sanemi:se hai mandato tutto a rotoli ti ammazzo

Giyu:fidati! Provaci!

Sanemi:Tsk.....sappi che non è finita

Giyu:ok

"Che stupido....però in effetti ha ragione. Ma ora dovrò impegnarmi ancora più di prima"

Fine pov

Kaede pov

"Ho sonno, sono stanca e voglio tornare a casa il prima possibile. Comunque non credo molto a Giyu, Sanemi non mi sembra una persona che và con la prima che passa. Ma ricordiamoci che l'apparenza inganna"

Appena arrivò l'autobus ci Salii senza esitare, ero molto stanca. Anche se quello voleva dire mettere piede di nuovo in quella casa, non mi importava, mi sarei chiusa in camera e sarebbe andato tutto bene. Le porte dell'autobus si chiusero. Mi misi le cuffiette e ascoltai la musica finchè non arrivò la mia fermata

Scesi, percorsi un tratto a piedi per poi arrivare a casa. Aprii la porta e quello che vidi davanti hai miei occhi quasi mi disgustò. Vidi mia madre con un altro, lei era in intimo come quell'uomo, chiusi la porta alle mie spalle

Kaede:vi chiedo scusa

Andai in camera mia e mi chiusi dentro, misi le cuffiette ad un volume pericoloso per i miei timpani. Ma non mi importava, meglio perdere l'udito che ascoltare quella nei suoi momenti, l'avevo già sentita abbastanza da piccola

Dopo una buona ora tolsi le cuffiette, non sentii più nessuno quindi decisi di uscire fuori dalla camera. Andai in salotto e la trovai sdraiata tutta sudata sul divano, indossava l'intimo e una maglietta larga

"Non lo toccherò mai più"

La fissai per qualche secondo, per dopo concentrare la mia attenzione sulla cucina, era un casino

Kaede:dovresti sistemare....

Mamma:tu mi dici di pulire? In bagno hai lasciato un porcile!

"Non è vero.....ho solo piegato un telo e lo messo a mollo sul lavandino"

La donna si alzò e si avvicinò a me. Prese il pacchetto di sigarette che era appoggiato sul tavolino, ne prese una e la accese. Fece un tiro per poi soffiarmi il fumo in faccia

Mamma:chiedi scusa......bambina viziata

Kaede:scusa se ho lasciato un "porcile" in bagno

"Guarda quello che hai fatto tu però"

Mamma:non ho sentito!?

Mi prese per I capelli e mi costrinse a guardarla negli occhi. Quegli occhi così simili hai miei, li odiavo! Li odiavo! La guardai in modo freddo. Lei si arrabbiò e mi mollò uno schiaffo, aveva degli anelli nella mano e uno di quelli mi tagliò la guancia

Mamma:sei proprio una merda errore, perchè sei nata? Sei come tuo padre, uno scarto umano

Kaede:stai zitta brutta strega che non sei-

Me ne mollò un altro, stavolta così forte da farmi cadere a terra. Mi appoggiai la mano sulla guancia colpita prima dell'altra. Con le dita potevo sentire il sangue che colava

Mamma:per me sei solo un oggetto.......da maltrattare a mio piacimento, sò che non hai le palle di dire tutto alla polizia, perchè sai che se lo farai ti verrà a cercare il tipo di prima, e per te sarà la fine

Il suo sgrado si assotigliò, e i suoi occhi diventarono lame di vetro sui miei. Distolsi lo sguardo, lei si Abbassò e mi prese il volto costringendomi a guardarla in faccia

Mamma:se avessi potuto ti avrei uccisa prima......ma sei così bella sarebbe un peccato, ti userò a mio piacimento. Per soldi ovviamente

Mi prese il braccio, alzò la manica della maglietta e mi spense la sigaretta sulla spalla. In quel momento sentii un dolore atroce, ritrassi subito il braccio è corsi in bagno a bagnare la ferita con l'acqua fredda

"Cazzo brucia, brucia"

Mamma:non ti ho fatto nulla dai

Strinsi I denti per il dolore. Dopo qualche minuto tolsi il braccio dall'acqua. Tamponai la ferita per asciugarla dall'acqua. Presi una decisione affrettata. Molto affrettata, uscii dall bagno, presi la mia uniforme scolastica, un cambio, il carica batterie del telefono e le cuffiette. Misi tutto dentro lo zaino, presi le mie chiavi di casa ed uscii

"Passerò una notte da Genya e due da Mitsuri. Credo che se li spiego a grandi linee capiranno"

Mi incamminai verso casa di Genya. Bussai, mi aprii Sanemi, ci guardammo allungo

"Non piangere! Non piangere! Non farlo! Resisti"

Sanemi:tutto ok Kaede?

La sua voce così calda e gentile mi liberò il cuore da un peso, provai a risponderli ma la voce cominciò a tremare, mi morivano le parole ancora prima di dirle

Shizu:Hey Tesoro.....cosa c'è? Va tutto bene?

Scoppiai a piangere, le ginocchia mi abbandonarono e caddi all'entrata, si allarmarono subito, Sanemi si avvicinò a me e si abbassò alla mia altezza, mi mise una mano sulla spalla. Alzai lo sguardo e lo guardai negli occhi. Lo abbracciai, allacciai le braccia al suo collo e lo strinsi, lui un pò titubante ricambiò l'abbraccio

"Scusate......"

Fine pov

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