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David POV
Sospirai iniziando a stappare la bottiglia di birra che tenevo in mano. Era la terza stasera, speravo solo di non venir ridotto da mio padre una pezza nel mio stato di vulnerabilità quando tornerò a casa, anche se probabilme lo troverò addormentato da ubriaco sul divano con la TV ancora accesa che trasmetteva un film porno.
Poi mi saltò in mente la cosa che più poteva farmi incazzare in quel momento, Michael, quel bastardo, tutto quello che aveva fatto poche settimane prima, madonna se avrei voluto squartarlo in quel momento e dare il suo corpo in pasto ai cani, ma c'era anche una minuscola parte di me che voleva perdonarlo, la mia parte più sottona, infantile e stupida e che più odiavo. Il pensiero di quell'imbecille mi fece fare una smorfia disgustata che mi era pure passata la voglia di bere quella terza birra appena stappata.
Nicholas: dimmi un po', pensi ancora a quello che ti ha fatto Michael?
David: come-
Nicholas: ci conosciamo da quando abbiamo 8 anni, David. Puoi dirmele le cose.
David: **sospiro** e solo che non mi va giù il fatto che lui ha detto in giro che io sono stato a letto con un ragazzo da ubriaco ad una festa a cui nemmeno volevo andare. Adesso sono costretto a subirmi non solo la gente che mi da dell'orfano e mi prende per il culo per la mia situazione in famiglia, ma anche degli stronzi che mi danno del frocio e della troietta
Nicholas: è normale che non ti vada giù, anche io sarei incazzato se mi accadesse e avrei già accoltellato il soggetto in questione che Varg, levati proprio.
Mi scappò una risatina. Nick sapeva far ridere anche nei momenti meno opportuni. Potevi anche essere al funerale di tua madre, ma lui poteva sempre farti ridere con frasi ironiche o citazioni parodizzate e non.
Nicholas: ma da un'altra parte dovrai pur parlarci, è il nostro cantante e bassista e ti ricordo che non conosciamo quasi nessuno in queste zone di Manchester che suona il basso e canta in quel modo
David: **sospiro** vedrò di provare a parlargli domani al solito posto
Il giorno dopo...
Aspettavo Michael in quel vicolo da più di un'ora con le cuffie alle orecchie ascoltando i Darkthron. Merda, perché dovevo fare questo? Ok è il nostro cantante e bassista, sarebbe stato difficilissimo trovare qualcun altro che potesse sostituirlo in caso lui si fosse rotto il cazzo di litigare per cazzate e avesse deciso di lasciare la band, ha pur sempre fatto qualcosa che non mi è andato giù e che mi ha umiliato profondamente.
All'improvviso una mano che mi sfila un auricolare dall'orecchio interrompe i miei pensieri.
David: FIGLIO DI- Ah, sei tu. Come va?
Guardo in alto e mi ritrovo davanti il viso pallido incorniciato dai lunghi capelli neri e ricci di Michael con gli occhi nocciola che mi scrutavano dall'alto in basso come se non mi vedesse da una vita. Però, oggi non era messo male...
Michael: hey, non pensavo di trovarti qui. Cosa ci fai qua?
Mi parlò come se nulla fosse accaduto, ma a quella parte (quella che più odiavo) di me in fondo in fondo piaceva.
David: non è questo il posto in cui ci andavamo a fare due tiri di sigaretta o stavamo fino alle 3 di notte a parlare e bere birra, monster o merda simile?
Michael: beh, solo...non mi aspettavo di vederti qui.
David: senti...vuoi farti due chiacchiere? Niente fumare o bere. Parlare e basta.
Parlammo del più e del meno, pure un po' di scuola visto che entrambi eravamo stati bocciati qualche anno prima (io a 16 anni, lui a 15) e quindi andavamo ancora a scuola insieme a 19 anni*.
*non so quanto durano le superiori in Inghilterra, in caso poi modificherò il capitolo perché non mi ricordo se durano 5 anni come in italia
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David POV
Alla fine stettimo a parlare che erano tipo le 6pm finno alle 9pm, minchia. Non facevamo conversazioni così lunghe da molto tempo e sinceramente mi è piaciuto.
Mi mancava...
Michael: va bene, devo proprio andare. Di norma rimarrei qui fino alle 3 di notte, ma me ne vado.
E detto questo mi abbracciò.
Lo aveva fatto veramente, la sensazione di lui che mi toccava però confermava che quello non era un sogno. Arrossii un po' a quel contatto.
Michael: ci vediamo domani a scuola!
David: c-ciao...
Nel mentre che tornavo a casa ero un po' confuso da quel gesto, che mi stesse prendendo in giro? Non mi fido ancora molto di lui e non dovrei farlo, ma cazzo...
Perché sono arrossito quando lui mi ha abbracciato? Non lo so e non lo voglio sapere. Voglio solo andare a casa e salire in camera prima che mio padre si accorga della mia presenza.
Qualche minuto dopo, a casa...
Quando entrai in casa era tutto come sempre. Il soggiorno inebriava un odore di alcohol abbastanza pesante e sgradevole e potei intravedere mio padre che dormiva e russava rumorosamente (e si era degnato di spegnere la TV). Non stetti a guardarlo troppo e salii sopra, arrivai in camera mia e mi tolsi giacca di pelle, anfibi e tutto il resto ed entrai in bagno solo con i boxer. Fissai per un po' le cicatrici sui polsi che mi ero fatto povo tempo prima e che si stavano rimarginando
David 💭: Non pensarci, ti verrà dolo voglia di farlo di nuovo...
Dopo essermi lavato andai in camera e misi a letto solo con una felpa vecchia (e rigorosamente nera) e un paio di boxer.
Non presi subito sonno e stetti al buio con quella poca luce che passava dalla finestra proveniente dai lampioni della strada e passandosi le mani trai capelli fissando il soffitto con aria vuota.
All'improvviso sentii il cigolio della porta che si apre e mi alzai di scatto spaventato. Poi la porta rivelò una figura bassa e magra con i capelli corti e castani con la solita espressione innocente dei suoi occhi azzurri.
Christine.
David: mi hai spaventato! Cosa ti è saltato in mente e perché sei sveglia a quest'ora?
Christine: volevo vedere se eri tornato, che hai fatto?
David: mmh...sono solo stato con un amico, nulla di che.
Christine: Michael? Non ti aveva umiliato?
David: abbiamo solo riallacciato un po' i rapporti. Non so se posso perdonarlo. Adesso vai a dormire, è tardi.
La ragazzin fece retro-front e se ne tornò in camera sua.
Io mi addormentai qualche ora dopo con il pensiero che forse non ero poi così etero come pensavo.
ANGOLO AUTRICE
QUASI 1100 PAROLE, CAZZO.
Questa storia la volevo fare da molto, sopra il capitolo vi metto la storia da cui ho preso ispirazione per molte parti del libro.
Spero che questa storia non floppi 🤠
E niente, ciao.
Insta: @mikabrineategrass
-Mikabrine
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