CAPITOLO III
Superati altri giorni di scuola, con dedizione e costanza mi misi a studiare più veloce che potevo: sabato dovevo essere interamente libera.
Tutto per volere di Michael.
Accendendo la TV, parlavano di lui ovunque e la cosa, non so perché, ma mi infastidiva.
Chissà cosa si provava ad essere così conosciuti a livello mondiale.Forse si vuole avere più libertà? Forse si è contenti della fama e della propria persona? Non pensavo e non penso che Michael facesse parte di quest'ultima categoria. Lui voleva essere riconosciuto solo per la sua persona, per il bambino che c'era in lui. Cosa che, purtroppo, a causa della fama, non è stato possibile.
Sabato mattina, ancora mezza addormentata tra le calde lenzuola, sentii il telefono squillare.
Con una voce stanca e un po' roca risposi dicendo:
"Pronto...?"
"MA EHI! BUONGIORNO!"
Era un rituale ormai sentire la sua voce squillante alle otto del mattino.
"Le mie orecchie chiedono pietà ogni mattina."
Lucas rise.
"Hai qualcosa da dirmi?"
"Si! Oggi ti va di passare una giornata intera assieme a Michael?
Nel frattempo, grattandomi la testa, cominciai a pensare quale grande rapporto di amicizia aveva Michael con Lucas.
Conoscendo mio cugino, non ho mai immaginato che mi potesse affidare a qualcuno.
È vero, mi ha sempre trattato come una principessa... proprio per questo voleva sempre tenermi al sicuro.
"Mh, non so..."
"Su, dai! Ti posso affidare a lui mentre oggi sarà al lavoro."
Bisbigliai tra me e me che volevo passare un'intera giornata con lui e divertirmi un po'...
Egli, come sempre, mi lesse nel pensiero.
"Mi dispiace, non ti avevo informato che il mio lavoro prevede che lavori anche il sabato."
In seguito ad un intenso momento di silenzio mi disse così:
"Perdonami Annie, lo sai che ti voglio bene, vero?"
Sbuffai.
"Va bene, allora mi preparo così mi accompagni da questo qua."
"Sarò lì per le 9.00!"
"Okay..."
In seguito ad altri secondi di silenzio, durante i quali stavo per richiudere gli occhi per riaddormentarmi, Lucas riprese fiato e mi disse:
"Oh, dimenticavo. Volevo dirti una cosa..."
"Dimmi pure" risposi io.
Dalla sua voce intuivo qualche sentimento di preoccupazione.
"Hai sentito parlare di quell'orrendo criminale?"
"Orrendo criminale? No... sinceramente no..."
"Seriamente, Annie!? È su tutti i giornali! Ha già ucciso tre persone!"
"Ahh, i giornali ingigantiscono sempre la situazione!"
Lucas odiava il mio essere superficiale.
"Non si è mai parlato così seriamente di un criminale."
Non gli diedi il tempo di terminare la frase e gli dissi che dovevo prepararmi.
Terminata la chiamata ho fatto colazione e accendendo la radio ho effettivamente sentito parlare di un certo criminale.
Con dieci minuti di ritardo Lucas si presentò sotto casa mia.
"Arrivo subito, Luc!" urlai così dalla finestra.
Ci siamo imbarcati in macchina e pochi minuti dopo ero già allo studio di Michael.
Scesi dall'automobile mentre il vento secco faceva svolazzare i miei capelli, che erano più lisci del solito.
Il sole, alto nel cielo, disturbava la mia vista ma riuscii ad intravedere la figura di Michael avvicinarsi a me. Salutai Lucas scuotendo la mano e lo stesse fece Michael, che era alle mie spalle.
"Grazie Lucas! A più tardi!" esclamò egli con la sua candida voce e sorridendo, come al suo solito.
Ammirai la sua energia, il suo angelico sorriso che mostrava i suoi smaglianti denti e che metteva in risalto i suoi ammirabili occhi che, al sole, sembravano color nocciola.
Rimasi a guardarlo mentre Lucas lo salutava. "Il mio sorriso è sempre timido o freddo" ripetei tra me e me invidiando quello di Michael. Ero leggermente più bassa rispetto a lui, ma ammisi che non era affatto male ammirarlo dalla mia altezza.
Da quel preciso momento cominciai ad essere più attenta al suo sorriso.
"Sei sempre più bella ogni volta che ti vedo, sai?"
Ritornai alla realtà non appena Michael pronunciò queste parole, guardandomi dritto negli occhi.
Mi ero completamente immersa nel suo sorriso e non capivo neanche il perché.
"Che mi prende?" dissi fra me e me.
Sentii del calore nelle mie guance: stavo arrossendo.
Annie: uhm... Eh... Ehmm... Grazie...
Si é seduto subito accanto a me con l'aria da dovermi dire qualcosa.
Michael: devo scrivere una nuova canzone... Ma non so quale...
Annie: cerca ispirazione... Non so vai in giro o guardati attorno...
Michael: é davvero difficile...
Michael però ha seguito il mio consiglio e ha cominciato a guardarsi attorno senza meta finché non é rimasto a fissare me.
Michael: che ne dici se scrivo una canzone su di te...?
Annie: e come?
Michael: non lo so.
Mi sono messa a ridacchiare.
Michael: alla fine ho già pubblicato "Another part of me"...
Annie: Che bello! Adoro quella canzone!
Chissà se alla fine scriverà davvero una canzone su di me...
Michael: quindi oggi trascorrerai una giornata intera assieme a me?
Disse con un'aria contenta.
Annie: si, a quanto pare si...
Michael: YEEE!
Annie: hahaha cosa sono io? L'animatrice di turno?
Michael: no! No! Sei tutt'altro!
Annie: cosa?
Michael: la mia cotta.
Annie: ...
Sono rimasta quasi paralizzata.
Michael era innamorato di me.
Michael: eheh.
Annie: ho bisogno di prendere un po' d'aria...
Ho corso verso il cortile e poggiando la mano al petto, il mio cuore batteva all'impazzata. Più forte che mai. Michael mi ha raggiunto subito...
Michael: scusami, non dovevo forse...
Annie: no no... Tutto ok...
Non riuscivo a capire il motivo per il quale il cuore batteva così. Forse... Forse... Anche io ricambiavo i suoi sentimenti...
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