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-Signorina Potter- una voce chiamò la giovane ragazza, che lentamente aprì gli occhi, mentre la luce del sole la accecava.

-Vedo che si Γ¨ svegliata- un uomo alto, con una lunga barba e capelli argenti, degli occhiali a mezza luna e gli occhi di un azzurro intenso, era il preside della scuola, Albus Silente -Spero che stia bene- disse avvicinandosi al letto della ragazza, che si sedette in un lampo.

-Buongiorno preside- disse la ragazza con il tono piΓΉ calmo possibile. Si guardΓ² in giro, in cerca di Ginny, -Scusi se lo chiedo- cominciΓ² Andromeda -ma dove si trova Ginny Weasley?- aveva un tono preoccupato.
Silente sorrise alla ragazzina -la signorina Weasley Γ¨ stata dimessa ieri signorina Potter- rispose l'anziano.

-Oh...- Andromeda si guardo le mani -se posso chiederlo- disse quasi a se stessa che al preside -che cosa Γ¨ successo? PerchΓ© mi trovo in infermeria?- chiese alla fine alzando il volto e anche il tono della voce.

-Beh, lei Γ¨ stata tratta in inganno dal diario di Tom Riddle- sospirΓ² Silente mettendosi le mani dietro la schiena -ed Γ¨ stata portata nella Camera Dei Segreti insieme alla signorina Weasley- l'uomo si accarezzo la barba, pensando a quello che doveva dire -e siete state salvate da suo fratello Harry, che distrusse il diario, la signorina Weasley si Γ¨ svegliata appena l'oggetto venne distrutto, mentre lei si Γ¨ svegliata ora- concluse infine il preside, che si trovava vicino ad Andromeda.

CalΓ² il silenzio, mentre la Serpeverde elaborata le informazioni.

-La signorina Weasley ha detto che ha tentato di salvarla- continuΓ² l'uomo, facendo alzare lo sguardo ad Andromeda verso il suo, mentre uno misto tra gratidudine e panico si mischiava nei suo occhi -come faceva a sapere che poteva morire?- Silente alzΓ² un sopracciglio.

Andromeda non sapeva che dire, rivelare della sua capacitΓ  di previsione, oppure mentire.

Deglutì.

-Me lo sentivo, ho un certo senso verso le persone a cui voglio bene- Silente la guardo, cercando di capire se stesse mentendo o no.

-Comunque sia, il suo gesto Γ¨ stato molto coraggioso, i genitore della ragazza hanno giΓ  ringraziato suo fratello, Γ¨ vorrebbero anche ringraziare te- l'anziano alla fine si avviΓ² verso la porta -le raccomando una buona guarigione- Silente sorrise alla ragazzina prima di uscire.
-Grazie!- riuscì ad escalmare Andromeda prima che il preside chiudesse la porta.

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I coniugi Weasley la aveva ringraziata, le avevano detto che non doveva rischiare la vita, ma che le erano comunque grati.

Alla fine Grifondoro aveva vinto la coppa delle case, Andromeda era felice per suo fratello.

Aveva stretto ancora piΓΉ rapporti con Ginny e anche con Draco, anche se si lamentava che aveva tentato di salvare la "traditrice del suo sangue", nonostante questo se lo sentiva che sarebbe cambiato.

Era felice, il suo primo anno era andato bene, non del tutto alla fine ma le andava bene.

Prima di a fare in cabina con Draco gli disse: -Aspetta un attimo, devo fare una cosa- prese il trasportino con Grattastinchi e uscì. Cerco in ogni sportello una traccia di un fratelli e dei suoi amici, alla fine quando li vide busso.

-Posso entrare?- chiese aprendo un poco la porta.

-Ma certo!- Hermione esclamΓ² aprendo la porta e facendola sedere.

-Harry, ti prego solo di non ammazarmi- iniziΓ² la piΓΉ piccola -perΓ² ho pensato che, gli zii mi ammazzeranno se portiamo un altro animale in casa, Γ¨ poi abbiamo giΓ  Edvige, Γ¨ anche perchΓ© non sembra che Grattastinchi mi voglia tanto bene- rise mostrando alcuni tagli qua e lΓ  per le braccia e gambe -perΓ² si Γ¨ affezionata molto ad Hermione, Γ¨ lei dice tanto che vorrebbe un gatto, Γ¨ poi anche i suoi lo vorreb- Andromeda venne interrotta da Hermione.
-Andromeda non devi! Fidati- esclamΓ² la Grifondoro.

-No, tranquilla, quindi, stavo dicendo, che a vorrei darla ad Hermione- concluse guardando il fratello e i suoi amici.

-Per me va bene- Harry rispose tranquillo.

-Allora- disse porgendo il trasportino ad Hermione -tieni-.

Hermione si alzΓ² e la abbraccio -Grazie- le sussurΓ².

-Di niente- sussurro anche lei -vabbè, io torno alla mia cabina- disse uscendo.

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