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-Come potete vedere, stiamo tenendo le bacchette nella posizione regolamentare di combattimento-.
Andromeda era appena passata davanti alla porta della Sala Grande mentre sentiva quella parola pronunciate da Lockhart.
-Che idiota- sospirΓ² Andromeda mentre passeggiava con Ginny
-Mh- Ginny si guardava intorno, quasi impaurita.
-Ginny?- la Serveperde smosse la spalla della sua amica -Stai bene?-
Ginny si giro di scatto, -Sisi sto bene, Γ¨ la stanchezza- si stropiccio gli occhi.
"Questa credo sia la cosa piΓΉ falsa che io abbia mai sentito" Andromeda osservo meglio l'amica, camminarono ancora per un po, in un silenzio che veniva disturbato da altri alunni che passavano vicino a loro.
-Devo andare in bagno- la rossa interrumpe il silenzio -Me la tieni?- tese la borsa con dentro i vari libri, la penna d'oca e l'inchiostro.
-Certo- Andromeda prese la borsa e aspetto Ginny che se ne andasse via.
"E ora che faccio?" aveva pensato Andromeda prima che qualcuno la spinse -Oddio scusa- era Zabini, si chino -vuoi che ti aiuto??- chiese prima di prendere una delle cose.
-No tranquillo- la ragazza alzo lo sguardo verso il suo comagno -vai pure- Zabini richiede scusa e se ne andΓ² nella direzione opposta.
Alcune bocciette di inchiostro erano rotte, ma con l'incantesimo reparo riuscì ad aggiustare, e, con un po di fortuna con un Wirgandium Leviosa fece rientrare l'inchiostro dentro.
Mise tutto dentro tranne una cosa, era un diario, lo guardo che era a terra, gli sembrava troppo familiare.
Si avvicinò ancora di più per prenderlo, ma non ci riuscì. Cadde all'indietro, aveva avuto due visioni: la prima era di quel diario, si ricordo in quel momento dove quando lo aveva visto, in altre due visioni, e poi di nuovo quella, Ginny stesa a terra, pallida come una morta.
-Andromeda?- una voce la riscosse da i suoi pensieri, era Ginny, e aveva in mano quel maledetto.
Voleva dire qualcosa, un qualcosa come "dammi il diario" o "non toccarlo" ma non riusciva a parlare, restava li, immobile a guardare sul diario, che aveva appena scoperto, ma che giΓ odiava con tutta se stessa.
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-Draco, per favore, descrivi quel diario- Andromeda supplico il suo amico, erano passati dei giorni ormai, infatti era San Valentino, ma non riusciva a scacciarselo dalla testa, aveva capito benissimo che per colpa di esso Ginny sarebbe finita in quello stato.
-Ok, ok, era marrone con dei angoli d'oro, fine!- esclamΓ² -sicura di star bene?- gli chiese mettendogli una mano sulla fronte.
-Si che sto bene- sbuffo lei, mentendo perΓ², non si sentiva affatto bene.
-Meglio se andiamo in infermeria, mi sembri calda- disse facendola alzare la ragazza.
Appena arrivarono in infermeria Madama Chips misuro la febbre.
-Mh, 38 e mezzo, quasi 39, forse Γ¨ meglio che rimani qui, potrebbe salire durante la notte- disse indicando un letto a caso.
-Se vuoi rimango un po' qui- Draco prese una sedia a caso e la mise al letto dove Madama Chips aveva indicato.
-Sta tranquillo, sopravvivo una notte- ridacchio Andromeda sedendosi sul letto, Draco sbuffo alla risposta della amica.
-Allora a quindi esci, ok?- chiese infine.
-Ok- la Serpeverde sorrise -spero che tu sopravvivere invece- ridacchio seguita da Draco.
I due si salutarono, non prima che Andromeda fece promettere al suo amico di badare alla gatta e che gli avrebbe portato un libro, per i compiti avrebbe chiesto a Ginny.
Alla fine delle lezioni Harry arrivo nell'infermeria, probabilmente lo avevano avvisato.
-Come stai?- chiese il fratello Grifondoro essendosi affianco a la sorella.
-Stanca- Andromeda si sedette sul letto e si stropiccio gli occhi mentre posava il libro, aveva letto per tutto il tempo che era stata li, e nel mentre la febbre su era alzata a 39.
-Tranquilla, tu riposa io vado in bagno- disse Harry toccandogli la testa in modo affettuoso -ci metterΓ² un attimo- e si alzΓ².
Andromeda riprese il libro e ricomincio a leggere, il suo sguardo dopo un po' si rivolse alla sguardo.
Itravide un quaderno, era marrone con gli angoli d'oro. Per un attimo il suo cuore smise di battere. Era lui. Di nuovo lui.
Si guardΓ² in giro, a vedere dove era il fratello, non c'era Andromeda allungΓ² la mano per prendere il diario, chiuse gli occhi aspettando che il flash la colpisse, appena la sua mano tocco il diario riaccende. Ma lo aveva in mano, lo alzo per osservarlo. Era propio come lo aveva descritto Draco, se li giro tra le mani, c'era scritto in nome: Tom Marvolo Riddle.
"Chi sarΓ ?" penso.
-Non dovresti toccare le mie cose!- esclamΓ² una voce scherzosa vicino a lei che gli prese il diario.
-Eheh, si, scusa...- Andromeda continuo a osservare quel diario.
-Hey, sembri stanca, forse Γ¨ meglio se riposi- sospirΓ² Harry guardando Andromeda mentre lei alza a lo sguardo.
-Si, hai ragione-
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