admin tag : im_psicopatica

𝚋𝚊𝚛𝚋𝚊𝚛𝚊

❝ In chess, the king can move one space at a time
But queens are free to go wherever they like ❞

quel giorno era estremamente freddo, soprattutto per le persone che vivevano nella città di noril'sk, una delle città più fredde ed inquinate al mondo, che si trova al nord della russia.
è proprio nel meraviglioso teatro dal freddo perenne più a nord del mondo che proveniva una musica che rendeva l'atmosfera desolata del luogo più malinconica, che accompagnava i fiocchi di neve che stavano cadendo in modo lento proprio in quel momento.
la musica impetuosa, quasi destabilizzante, segnava l'inizio del turno all'ennesimo concorso di evlaliya vasiliievna kotova, che entrò sul palcoscenico insieme alla sua accompagnatrice, una donna che sembrava molto più grande di lei, che probabilmente evlaliya non conosceva nemmeno, ma sembrava che avessero una differenza di età assurda.
invece, evlaliya era quella più grande, ma per via di cose che lei stessa non poteva controllare, era intrappolata in un corpo da ragazzina, tanto è che la diciottenne odiava estremamente questa sua situazione e aspetto fisico.
però, con il suo abito color lilla che scendeva sinuoso lungo i fianchi, stringendo il petto in un corpetto costellato di pizzo dal color chiaro, mentre i boccoli biondo chiaro erano sciolti lunghi le spalle, sembrava discesa dal cielo, quasi un angelo, immortale e delicata.
suonare con lei era una garanzia : era già abbastanza conosciuta per la sua musica, in più se le facevi da accompagnatrice per le prossime gare in giro per la russia, avevi il nome assicurato.
e perché proprio stava facendo quel concorso nella sua città natale se tanto mosca la aspettava?
tanto era solamente un piccolo concorso, quasi per principianti, tanto che facevano il tuo nome pure se sbagliavi una nota e sbagliavi di conseguenza tutto il brano eri comunque ammesso alla fase successiva.
ma evlaliya era lì soprattutto per rimarcare il suo nome, soprattutto in quel teatro tanto famoso in quella città che circondava con bellezza la figura eterea.
prese con le dita il suo scott cao, appoggiandolo e poi prendendo in mano l'archetto, iniziando a suonare con eleganza le prime note tempestose dell'estate di vivaldi presto.
era quasi impossibile vincere con un avversario del genere, tanto che in molti volevano che la kotova venisse squalificata dalla gara per far vincere i propri figli, ma si ritrovarono a guardare incantati quella delicata fanciulla, perfetta in qualsiasi angolazione la si scrutasse.
evlaliya nel mentre era concentrata.
cercava un punto fisso nella platea, tanto che gli occhi azzurri osservavano scrupolosamente le persone che erano venute ad assistere alla sua esibizione.
non c'era traccia dei suoi genitori, ma questo non era in grosso problema contando che era abituata a sentir dire che stavano lavorando e non potevano partecipare, ma non riusciva a vedere la sorella maggiore, che solitamente era lì.
forse era nascosta? evlaliya non lo sapeva, ma continuava a suonare velocemente, tanto che la sua compagna stava per staccare le corde da quanto ella stesse andando veloce e fosse irraggiungibile.

quando rientrò dentro casa, eva si ritrovò davanti delle figure che conosceva assai : sua madre e suo padre, che guardavano la bionda con i loro occhi di ghiaccio.
i kotov erano conosciuti per il loro dominio sulla gigantesca nazione russa, tanto che potevano fare gola al presidente in carica.
non erano persone da cavalcare orsi al chiaro di luna, tanto che spesso se ne stavano rintanati nella loro casa, a guardare come andavano i commerci di materie prime minerarie di cui loro si occupavano.
bisogna dire che potrebbero essere considerati dal mondo intero dei villain solo per le voci di come facciano lavorare i loro dipendenti : molto spesso si ha paura dell'estremo potere che esercitano i kotov anche nel solo nascondere cosa succeda nelle loro miniere tanto che nessuno è mai riuscito ad avere prove precise sul loro conto.
erano solo estremamente sospetti nei loro movimenti, decisioni e altro.
il loro matrimonio, puramente combinato, ha dato vita a due splendide fanciulle : anthea, la maggiore ed evlaliya, la minore.
la bellezza sta dalla loro parte, tanto che a noril'sk tutti ambivano, un tempo, ad essere come la madre, svetlana kotova.
ed eccoli lì, seduti sul divano di uno dei salotti della loro villa, chiamata da eva il castello di ghiaccio per via del suo essere sperduto tra le nevi quasi perenni ed essere di un colore bianco, oltre che molto spesso si poteva sentire il freddo entrare nelle proprie vene.
appoggiò il mazzo di fiori, per poi guardare i suoi genitori, che avevano in mano una lettera.
sembrava una lettera rozza, tanto che probabilmente svetlana prima l'aveva disinfettata bene o fatta aprire da qualcuno dei loro camerieri.
parlava di entrare a far parte di una scuola, a quanto pare per villain, e che se avesse rifiutato sarebbe morta?
era davvero una cafonata, o almeno, così sembrava per la fanciulla, ma quando i suoi genitori le dissero che gli scopi erano ben diversi dal solo diventare una villain — per altro, pensavano già che le persone all'interno di essa sarebbero psicopatiche, quasi per nulla, quindi le raccomandavano di non fare amicizie affrettate senza pensarci.
volevano lei e sua sorella come spie, quasi a scoprire i piani dei cattivi giapponesi, sentendosi mischiati con loro.
magari un attacco alle loro industrie, per fermare il loro giogo, sarebbe stata una buona informazione da sapere.
insomma, avevano due figlie, perché non sfruttarle?
eva di certo non poteva dire di no : il volere dei suoi genitori era ciò che non poteva dissentire.

𝚌𝚎𝚌𝚒𝚕𝚒𝚊 𝚔𝚊𝚜𝚕𝚊𝚗𝚊
𝚑𝚘𝚠𝚕

❝ scacco matto ❞

la voce della fanciulla sembrava sollevata davanti all'amico, uno dei camerieri, che stava giocando con lei ad una semplicissima partita a scacchi.
sembrava quasi che la delicata fanciulla stesse sorridendo per via della vittoria che aveva appena compiuto, anche se ovviamente non era cattiveria ciò che provava quando vinceva, ma semplice soddisfazione.
dimitri, d'altro canto, non sapeva nemmeno giocare, ma il solo riempire i momenti vuoti della violinista lo rendeva felice.
❝ devo partire per il Giappone tra un po' di giorni e non so nemmeno cosa portarmi perché lì sicuramente farà più caldo che qui : mi aiuteresti? ❞.
non poteva sicuramente dire di no alla padrona di casa.
mentre stava posando i suoi vari abiti dentro più valige, le venne in mente una persona : non la vedeva da un po', probabilmente ella era già arrivata viva e vegeta alla scuola giapponese per villain.
parliamo ovviamente della sorella maggiore, anthea, una ragazza misteriosa quanto bella.
eva ambiva ogni giorni di più ad essere come lei : alta, bellissima e dal fisico perfetto, cose che lei poteva solo sperare di avere nella sua vita in futuro.
erano molto simili tra loro due, infatti le sorelle russe sembravano essere fatte con lo stampino da propria madre.
evlaliya era quasi invidiosa della fortuna di sua sorella, del suo aspetto maturo, non come il suo, estremamente piccolo, fanciullesco.
aspettava con ansia il giorno in cui sarebbe potuta arrivare a guardarla dritto negli occhi, senza dover alzare lo sguardo o andare sulle punte dei piedi per abbracciarla.
❝ signorina kotova, quindi è questo il vostro costume ? ❞ chiese dimitri, mostrando un abito dalle fatture cristalline, che sembrava decisamente tutt'altro che da villain.
fatto appositamente per evlaliya, esso si adatta al suo quirk, nymph, che le da tutte le fattezze di una ninfa, ciò rendendola tutt'uno con la natura.
essendo una creatura divina, evlaliya non invecchierà, rimarrà sempre una fanciulla, ed è destinata a spegnersi quando ancora sarà nel fiore della sua vita, ma non morendo come le persone normali, semplicemente riconducendosi con il proprio spirito alla natura, cadendo in un sonno perenne.
così morirà evlaliya, dormendo per tutto il resto della esistenza della terra.
❝ io sono una naïade, la ninfa delle correnti ❞ spiegò ❝ io sono la natura, pertanto devo avere un abito che riconduca alla natura stessa ❞.

𝚖𝚒𝚘 𝚝𝚊𝚔𝚊𝚖𝚒𝚢𝚊 

ok, detto questo ho finito la mini-scheda di eva!
mi sono pure dovuta inventare una scusa per farla sembrare piccola tutta colpa di aiko
allora, gli edit sono tutti stati fatti da me in persona tranne il gif ( fatto da fei )
se copiate vi stacco le dita una a una e faccio il minestrone
e vi obbligherò a berlo.
Vabbé detto questo mwah ora taggo persone carine che partecipano alla role
wvzwld
edwlnyx
opossvm
salsagiapponese
hentaiss