improvviso
SALVE AMICIIIIIIIIIII
Vi chiederete cosa io stia facendo qui vero? Bhe non lo so nemmeno io 😎✌🏼
Tutto inizia domenica quando sono andata dai miei nonni.
Al pomeriggio siamo andati a fare un giro per il paese e [oltre ad avere incontrato il professore di fisica e il suo fidanzato e molte persone che non volevo vedere e che oltretutto non mi hanno salutato (una si è coperta la faccia mentre mi passava vicino, a volte mi chiedo se faccia paura la gente)] mi è venuta l'idea per una one shot.
Mi nonna era al bar a prendere il caffè. Nel locale dall'altra parte della strada c'erano delle persone che cantavano. Non è un bar completamente pubblico è tipo di una società, della croce rossa, alpini ecc...(Credo fossero Alpini).
Comunque questi qui cantavano a squarciagola canzoni vecchie che conoscono tutti qui, appunto canzoni degli alpini. La mia testa da fangirl mi ha fatto associare i tizi ubriachi che cantavano agli Howling Commandos (non chiedetemi come) e quindi, mentre mia nonna prendeva il caffè, io sono partita a farmi il mio bel film mentale.
Appena arrivata a casa la sera mi sono messa a scriverla e mentre la finivo mi sono detta "ma spetta, potrei farla finire in quest'altro modo" e sono rimasta fino alle 2 e 30 di notte a scrivere e fantasticare diversi finali, finendo per farne 3 diversi.
Non Fate come Heidi, Heidi non sa più cosa fa, Heidi quando pensa va fuori controllo, non fate come Heidi.
Voi che potete andate a dormire a orari decenti così vi svegliate a ore normali, non prendete spunto da Heidi.
Comunque bando alle ciance e ciancio alle bande ecco qui : Improvviso
Scritta di notte e ispirata dagli alpini piemontesi e liguri con le canzoni con cui sono cresciuta alle sagre della mia valle e che mi cantavano mio nonno, che quando ero piccola era alpino pure lui.
[Se non vi piace la canzone amen, sono cresciuta con quella non insultatela please hahahah]
È ambientata durante la guerra e non ha altri agganci temporali con la timeline MCU. È una Steggy.
Non vi prometto che resterà solo una one shot e che non si collegherà ad altro, chi lo sa 🙂
Era dicembre, quasi natale.
Anche se in guerra il tempo non conta più, al massimo vale solo se si parla di missioni, piani di attacco e ritirata: l'estate, il periodo natalizio, la primavera, l'autunno era tutto uguale, non c'erano momenti che erano "programmati" per essere più felici di altri, si era felici con le piccole cose.
Quell'anno il 107esimo era ormai un punto importante per la guerra, era il reggimento migliore, o almeno lo stava diventando. In quel periodo la squadra era stata mandata in un territorio della Russia dell'ovest. La missione era raccogliere informazioni su una struttura Nazista in quella terra. Dopo quello si doveva andare 100 miglia più a est per eliminare un centro di trasmissione radio, che comunicava con Smith ed era quindi scomodo per l'esercito Americano.
La squadra era ormai la solita: Dum Dum Dugan, Jim Morita, James Montgomery, Gabe Jones, Jacques Dernier, Felice Sam Sawyer, Pinky Pinkerton, Junior Juniper, Bucky Barnes, Steve Rogers e l'agente Carter, gli Howling Commandos al completo.
I soldati avevano camminato per non si sa quanto dopo essere stati lasciati da Howard e il suo aereo lontano dal confine, in un punto dove i sovietici non li potessero vedere.
L'inverno Russo era sicuramente uno dei più rigidi e loro sapevano che non avrebbero potuto continuare la marcia anche di notte.
"Ragazzi dobbiamo fermarci" disse Dugan "Capitano credo sia meglio stare qui stanotte, continueremo domani. Ora andare avanti non servirebbe a nulla, siamo attivi da troppo tempo e ormai siamo stanchi"
"Si, Dugan ha ragione" concordò Steve annuendo leggermente mentre si guardava intorno e studiava la zona "fermiamoci" finì allineando le labbra in una linea ferrea.
I Commandos si tolsero gli zaini dalle spalle e inziarono ad aprirli prendendo le tende e le altre cose per la notte.
Dovevano accendere un fuoco e fare cena.
Peggy decise di andare a prendere le cose per il fuoco e si fece accompagnare da Bucky.
"Allora" iniziò DumDum appena tutti avevano finito di preparare l'accampamento "che canzoni, ragazzi?"
"Canzoni?" Chiese Steve
"Ohh caro idiota" disse Bucky con tono saccente divertito "Dugan non ti ha ancora fatto sentire la sua musica?"
"Emh no. Dum suoni?"
"Oh si Capitano, e modestamente sono il migliore tra questa banda qui"
"Devo dire che non sta mentendo" disse Peggy mentre mangiava la cena e ridacchiava per la faccia di Steve. Era abbastanza confuso e le sue sopracciglia aggrottate erano molto divertenti.
"Ah si, Carter?"
"Mh mh" confermò mugugniando tra un cucchiaio di zuppa e l'altro "Sì. Dovrebbe provare e giudicare pure lei, Rogers" aggiunse.
"Che canzone vuoi per prima?" Domandò Bucky a Steven
"Emh bho non lo so non le conosco... Dugan, fai quella che preferisci"
"Perfetto Capitano. Hey tu, traduci al nostro francese questo: 'Rogers vuole ballare, come si chiama quella canzone che ti ha insegnato tuo padre?' ".
"Jaques, Rogers veut danser, comment s'appelle cette chanson italienne que ton père t'a apprise quand tu habitais là-bas ?"
"la chanson que Miss Union Jack aime?"
"Oh buon dio" sospirò Peggy,che aveva capito le parole in francese, per poi guardare DumDum con uno sguardo di rimprovero. Era lui che aveva inventato quel nome e lo aveva condiviso con tutti, anche se lei le aveva detto di stare zitto. (Però doveva dire che non le dispiaceva tantissimo). "Numero uno, sono Peggy, non miss Union Jack. Secondo non ho mai detto che mi piace"
"Elle dit que son nom est Peggy. Et elle n'a jamais dit qu'elle l'aimait" tradusse il ragazzo.
"miss, mais tu danses toujours sur cette chanson que tu vois est ta préférée"
"Dice che si vede che è la tua preferita perché balli sempre su quella canzone"
A questo punto la ragazza arrossì un po' e spostò i suoi occhi sulle sue scarpe in imbarazzo mordendosi le labbra perché Steve la guardò alzano le sopracciglia stupito.
"Si esatto quella, Jacque. Come si chiama?"
"Oui Jacque, comment s'appelle-t-elle ?
" Oh it s'appelle 'madonnina dai riccioli d'oro' mon père la chantait quand j'étais petite, c'était en italien"
Dugan disse "sentito capitano? Madonnina dai riccioli d'oro! Non so cosa significhi ma sappi che è molto bella. Vai Jacque!" Urlò prima di iniziare a suonare l'armonica a bocca che aveva nello zaino.
Inziarono tutti a cantare felici.
Era una classica serata di missione con il 107esimo: risate, musica e Wisky portato dall'Inghilterra da Peggy per alleggerire la tensione. Decisamente troppo whisky. Ma quei ragazzi riuscivano a scolarsi litri e litri di qualsiasi cosa quindi era abbastanza normale.
"CARTER NON BALLI?" Urlò Dugan per sovrastare gli altri soldati che cantavano urlando.
Lei ormai si era rassegnata all'idea di non passare una serata tranquilla "non posso mica ballare da sola" disse per reggergli il gioco.
"C'È BARNES! CARTER, SU DAI!"
Bucky si sentiva in imbarazzo per lei quindi decise di aiutare la ragazza, che era come una sorella. Così ingoiò una ultima boccata di Wisky e si alzò camminando verso l'agente e porgendole la mano "mi concede il ballo?" recitò teatralmente.
"Fa sul serio, Sergente Barnes?" Disse continuando a tenere il gioco
"Serissimo, Agente Carter"
"Se la mette così allora" disse alzandosi e mettendo la bottiglia di Wisky per terra mentre lisciò i pantaloni con le mani.
"ORA ROGERS VEDRAI I PIÙ BRAVI BALLERINI DI TUTTO L'ESERCITO!" Urlò ancora Dum Dum
Steve in tutto questo era rimasto sicuramente stupito. Sapeva che Bucky era un bravo ballerino ma ora non stava aspettando altro che veder ballare l'amico con Peggy. Poteva prenderlo in giro fino alla fine dei suoi giorni. Oppure sarebbe stato Barnes ha farlo, e questo poteva essere meno conveniente.
"IMMAGINO DUM DUM!" Urlò Rogers per farsi sentire sopra la musica.
"Pronta?" Chiese Bucky a Peggy mentre la aiutava ad alzarsi e si posizionavano per ballare .
"Oh guarda Buck, mai stata così pronta" commentò sarcasticamente.
"Immagino" disse ridendo.
I due incominciarono a ballare. Oramai erano abituati a farlo. Ogni volta che andavano a missione con i Commandos ballavano sempre, l'armonica di Dugan li accompagnava e a loro non dispiaceva danzare. Praticamente nessuno li stava guardando se non Steve, gli altri erano ubriachi e cantavano, qualcuno si era pure messo ad accompagnare Dum Dum battendo le mani per tenere il tempo.
Mentre ballavano Bucky sussurrò qualcosa alla ragazza nelle orecchie.
"allora?"
"Cosa allora?"
"Dimmi tu. Novità?"
"Che novità ci dovrebbero essere? Le sai le novità, dobbiamo andare ad elimina-"
"No non quelle novità. Novità su di te"
Lei aveva capito e stava arrossendo.
"Nessuna"
"Guarda che ti vedo, ormai sei come la mia sorellina minore, so come sei se ti senti in un certo modo"
"Ah si? Come dovrei sentirmi ora allora?" disse ridendo.
"Guarda che vedo come guardi Steve"
"Io non-"
"A! A! non dire nulla, tutto può essere usato contro di te, Peg"
"Io non so cosa fare con te, Bucky"
"Quindi sono stato bravo? Ho fatto centro con le mie analisi?" Domandò divertito
Lei lo spinse leggermente con un finto broncio in viso. Voleva ribattere (oppure dargli una spinta o un pugno più forte) ma prima che una parola uscisse dalla sua bocca Bucky urlò: "STEEEVE! VIENI A BALLARE! LA SIGNORINA QUI È STANCA DI BALLARE SEMPRE CON LO STESSO PARTNER!"
Peggy non se lo aspettava e prima di fulminare il ragazzo con una delle sue occhiate gli strinse la spalla con la mano che aveva su di essa e lo stesso fece con l'altra mano che aveva intrecciata alla sua per il ballo. Le labbra delle donna diventarono una linea diritta e deglutì con fatica. Dio, se ne sarebbe pentito.
"Io no-non credo che-"
"NON SENTIAMO, STEVE.VIENI QUI"
Lui si alzò per andare da loro.
"Ho detto che non credo sia il caso, siete più bravi voi a-"
"Oh Steve, andiamo! Non vorrai lasciare Peg senza un partner"
"Io non-"
"Steve tranquillo" disse Peggy scuotendo leggermente la testa "se non ti senti io-"
"Nono aspetta va-va bene, va benissimo" disse timido e agitato.
"Vedi amico, tutto fatto" declamò fiero Barnes, poi girò il viso verso Peggy e le fece l'occhiolino prima di andarsene dagli altri e prendere qualcosa da bere.
Tra i due ci fu un attimo di silenzio, passarono i secondi a guardarsi negli occhi. Non abbassavano lo sguardo, nessuno dei due voleva farlo.
Steve stava per aprire la bocca quando lei lo anticipò
"Capitano"
"Agente" era nervoso, molto.
Per altri 2 secondi si fissarono negli occhi. Tutti e due si ricordavano delle parole che si erano detti in auto, il giorno della somministrazione del siero al ragazzo. A Margareth naque un sorrido sulle labbra ripensando alla scena e le parole di Steve sul ballo.
"Allora, non vorrai rimanere fermo tutta la notte"
"No certo che no" disse poco convinto.
"Allora partiamo"
Lei prese le sue braccia e ne mise una sulla sua vita e una sulla sua mano. Dopotutto lui non sapeva nemmeno da dove iniziare, doveva insegnarlelo. Poi fece scivolare il suo braccio sopra la spalla del ragazzo. Sempre continuando a guardarsi negli occhi.
"Io però credo di non essere proprio bravo come Bucky" disse.
"No non credo pure io" concordò ridendo.
"Non ho mai ballato su questa musica e non ho mai visto nessuno farlo, non so i passi".
"Oh nemmeno io so i passi. La prima volta che Jacques e Dugan si sono messi a suonare questa canzone nessuno la conosceva, io nemmeno. Però bhe, abbiamo incominciato a ballare come volevamo, non c'è un passo da seguire. Basta che tu non mi schiacci i piedi"
"Ma tu e Buck prima sembravate sicuri dei passi che stavate facendo"
"Si chiama bravura, capitano"
"Oh allora complimenti ai ballerini"
Continuavano a guardarsi negli occhi, sembrava quasi una sfida a chi abbassava prima lo sguardo ma nessuno voleva farlo.
"Okay quindi posso-..."
Steve fece due passi e prendendo alla sprovvista la ragazza capovolse le posizioni e incominciò a condurre la danza.
"Cosa fai(!?)" Disse Peggy ridendo stupita.
"Improvviso" rispose : "Lo hai detto tu che non ci sono passi giusti, se non si sanno le parole di conseguenza non si dovrebbero sapere nemmeno loro, quindi posso improvvisare questo" disse con un sorriso quasi fiero.
"Puoi improvvisare questo"concordò ridendo, ancora stupita dalla sua mossa. "Però devi ammettere che non sai i passi di qualsiasi altro ballo" disse lei ridacchiando e mordendosi il labbro inferiore.
"Non vedo l'importanza di una mia risposta, Carter"
"Hai ragione"
Così incomiciarono a volteggiare vicino al fuoco del campo che avevano creato poche ore prima. Gli altri Howling Commandos continuavano a cantare e ubriacarsi sulle note delle canzoni scelte da Jaques. Ormai avevano fatto passare tutte quelle italiane e stavano finendo l'ultima.
Bucky aveva guardato i due ballerini muovere i primi passi. Ok, da cosa poteva pensare, Steve stava migliorando, e i due non abbassavano lo sguardo dagli occhi dell'altro.
Così andò vicino a Dum Dum.
"Hey Dum, finita questa canzone risuona la preferita di Carter"
"Ma certo, soldato!" Dugan era estremamente ubriaco, ma menomale, almeno si sarebbe scordato, insieme a tutti gli altri, che Margareth e Steven avevano ballato per non so quanto tempo senza smettere, e li avrebbe presi in giro a vita.
"Questa non è la tua preferita?" Chiese Steve sentendo dinuovo la canzone.
"Mmm te la sei ricordata dopo un solo ascolto, direi ottime capacità di udito".
"Aveva catturato la mia attenzione".
Lei sorrise, sapeva cosa intendeva. In quel momento si sentiva come quel giorno in cui era tornato dalla missione dove in teoria non doveva andare, ma che grazie alla loro fiducia era stata compiuta. Sembrava un deja-vu di quel momento, del ritorno dalla missione di Bolzano in Austria, si vedeva dalle loro facce, erano uguali.
Steven ormai aveva preso la mano a condurre il ballo, sembrava avessero quasi creato dei passi e una coreografia da quanto erano sicuri, da quanta sicurezza avevano l'uno nell'altra.
"Cosa fai?" Chiese Steve
"Improvviso" disse lei prima di prendere il colletto della sua uniforme e baciarlo.
Eccola quiiiii
Non è niente di che, anzi. Non so quanto si possano capire le espressioni e i toni di voce dei personaggi. Il mio problema è appunto questo, lo immagino così dettagliatamente che mi viene difficile poi scrivere i loro piccoli movimenti del viso, le pause nella frasi, i toni che usano, la velocità e tutte le altre cose che nella mia testa prendono spazio. Spero un po' che si capisca.
Se vi sono errori, di battitura e grammatica (coff coff tempi verbali coff coff punteggiatura coff coff) o se pensate che magari una frase sarebbe stata più bella e scorrevole se fosse stata girata in un'altro modo aspetto i vostri aiuti.
E basta direi, aspetto i vostri pareri e consigli.
You know your value
☆Heidi☆
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top