𝐈𝐗. ━━ vittoria e tregua

𝟎𝟎𝟗. « 𝖁𝐈𝐓𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀 𝕰 𝕿𝐑𝐄𝐆𝐔𝐀 »
❪ 𝚁𝙾𝙻𝙴𝙿𝙻𝙰𝚈 ❫ ━━ ❛ game of thrones ❜
vittoria e tregua - 𝖓𝖔𝖓𝖔 𝖈𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔

« 𝓒𝒐𝒏 𝒖𝒏𝒂 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒗𝒊𝒕𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒊𝒍 𝒄𝒆𝒓𝒗𝒐 𝒆𝒅 𝒊𝒍 𝒅𝒓𝒂𝒈𝒐 𝒔'𝒊𝒏𝒄𝒐𝒓𝒐𝒏𝒂𝒏𝒐: 𝓔' 𝒊𝒍 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒅'𝒖𝒏𝒂 𝒕𝒓𝒆𝒈𝒖𝒂 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒐𝒓𝒕𝒆 𝒆 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒃𝒂𝒕𝒕𝒂𝒈𝒍𝒊𝒆,𝓤𝒏'𝒐𝒄𝒄𝒂𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅'𝒐𝒓𝒐 𝒅𝒂 𝒔𝒇𝒓𝒖𝒕𝒕𝒂𝒓𝒆 » 

GIUNGE LA VITTORIA di Aerys Targaryen come un caldo raggio di Sole, dopo mesi d'oscure nubi.
Un dolce respiro di sollievo viene esalato nella piena consapevolezza della fine della guerra, nello stesso modo in cui due decadi orsono la popolazione apprese la notizia della dipartita del Re Folle e dello sterminio sua famiglia.
Incredibile è il come un vincitore, a seconda della sua prospettiva, riesca a riscrivere con facilità la storia, descrivendo quelli che prima erano ritenuti "giusti" come "malvagi", e viceversa nel caso opposto: Lance Baratheon non sarà mai più ricordato come il grande salvatore di Westeros, liberatore del popolo dalla tirannia Targaryen, ma le pagine di storia lo avrebbero descritto come un assassino e dato lui l'appellativo di Usurpatore.
Eppur la storia, nemmeno con Aerys Targaryen e Raymont Baratheon sul Trono di Spade avrebbe perdonato le azioni del Re Folle e condannato completamente l'Usurpatore.

La guerra tra Lannister e Tyrell aveva trovato il suo esito, i suoi vincitori, ed un modo per trovare finalmente un degno finale alla ballata del Leone e della Rosa, ad uno scontro che, per per i prossimi anni di governo duale, non si sarebbe certamente ripetuto.
Eppur è impossibile scorgere all'orizzonte un futuro glorioso quando questo è oscurato dalle nubi dell'inverno, portatrici di devastanti bufere e mantello della morte.

Con l'incoronazione dei due Re del Trono di Spade, si chiude un'era caratterizzata da instabilità politica, complotti, omicidi, tradimenti, colpi di scena, assedi e rivolte.. E con finalmente un governo saldo, forte e stabile al comando d'una Westeros provata, s'inagura con l'ascesa dei Targaryen ed il riscatto dei Baratheon una nuova Lunga Notte, un'era caratterizzata da eroi, imprese e tremende battaglie.
Sotto la guida d'Aerys Targaryen e Raymont Baratheon, sarà forse pronta Westeros ad affrontare la minaccia degli Estranei? A vincerla? O le gelide braccia d'un nemico apparentemente invincibile ghermiranno nell'abbraccio della morte l'intero continente?
Sebben la guerra sia ormai vinta, ancor né Lannister né Arryn hanno piegato la testa al governo duale e né si son inginocchiati dinanzi il trono di Spade, giurando alla Corona fedeltà.
Tra molte casate di Westeros ed i Targaryen v'è dell'astio causato dai torti precedentemente commessi da Aerys Targaryen, il quale vanta solo della completa amicizia dei Tyrell e d'un ambiguo appoggio dei Baratheon. Come può una Westeros così frammentata, reduce da una guerra civile, fronteggiare la minaccia degli Estranei?

Purtroppo dalle fatiche della guerra i due nuovi e giovani Re non posson ottenere tregua alcuna: Lannister, Arryn, Tully, Stark, Baratheon, Martell e Tyrell (con gli alleati d'ogni casa) son stati invitati alla corte Targaryen, stanziatasi a Roccia del Drago (ancor reduce dalle ferite e traumi della battaglia navale contro il separatista Aurane Waters, aspirante Re delle Maree), per discutere della pace, stringer nuove alleanze durature per dar la stabilità politica, economica e sociale di cui necessita il continente occidentale, ed affrontar i primi problemi emergenti da questa tragica situazione.
Inoltre, consistenti ondate di migranti continuano a scendere da nord, provando a scappare dal gelo e dalla fame che ormai flagella quelle terre, seguiti a loro volta da nuovi venti freddi e cambiamenti climatici capaci di mutare il territorio, portando la neve a cader nelle Terre della Tempesta ed a nord dell'Alto Piano, e le nubi ad oscurare il Sole del Sud.
L'ombra delle creature della fredda notte sembra volersi espander sino alla punta di Dorne, avvolgendo Westeros in un gelo senza fine, stavolta per farla sprofondare in una Notte Eterna, dal quale l'uomo non si sarebbe risvegliato.

Il nuovo Lord Arryn, Artys Arryn, ha già dato istruzioni per il  trasferimento della popolazione della Valle in altri territori, dal momento che la sua terra sarà la prima delle regioni del Sud ad accogliere l'armata dei non morti. Ma dove sarà possibile collocare questi profughi senza portar questi a morire di fame e freddo nel viaggio?
Il freddo sta ormai bloccando l'agricoltura, devastando i campi ed uccidendo le piante: ogni regione potrà sol far affidamento sulle proprie scorte, come ogni singolo uomo sul suo raccolto.
Vi sono inoltre i danni della guerra civile da riparare, eserciti da ricostruire e rifornire, fortezze la cui ricostruzione deve esser accelerata, debiti e danni da ripagare con le casse vuote.. Urge il bisogno d'una rigida politica economica e militare per rimetter in piedi il continente occidentale, e questo dopoguerra potrebbe fornir a molti occasioni d'oro da sfruttare: che si voglia ottener vendetta, stringer alleanze o  ricostruir la propria casata.. Il momento giusto è ora.

Ma anche altri problemi, di natura più privata, affliggono i Re di Westeros: entrambe le sorelle d'entrambi, Catlyne Baratheon e Saoirse Targaryen son nelle mani di nemici; se la prima sembra non trovarsi particolarmente in pericolo, la seconda purtroppo è caduta nelle mani di Aurane Waters l'unico membro di spicco dei Separatisti.

La serata, Aurane Waters l'aveva passata nella sua cabina, lontano dal fragore dei suoi uomini e dai loro modi volgari.
Era di buon umore.
Prima di tornare lì, era passato dal suo medico di bordo per farsi esaminare le ferite al volto, e con suo enorme piacere, era stato informato del fatto che non sarebbero rimaste cicatrici.
Doveva solo attendere che il tempo facesse il suo lavoro e sarebbe tornato bello come prima.
Si stava ammirando nello specchietto che temeva sulla scrivania di mogano, leggermente illuminato da una piccola candela.
Studiava le sue ferite, e di come sarebbero presto scomparse, ma onestamente, anche ora che era sfigurato era comunque l'uomo più bello del creato.
Il suo naso dritto e piccolo. I suoi capelli praticamente bianchi e morbidi come la seta. I suoi strabilianti occhi viola. I suoi zigomi alti. La sua mascella volitiva.
In vero spettacolo...
«Ammiri quanto mio fratello ti ha fatto bello?»
Una voce piena di scherno era uscita dall'oscurità, disturbando la visione dell'uomo, che voltò leggermente il capo verso l'origine del suono.
Non si arrabbiò, ed anzi, sorrise a colei che aveva detto quelle parole.
Aguzzando la vista poteva quasi vedere il suo sguardo brillare nell'oscurità, la quale, era l'unica cosa che celava il suo corpo nudo e pieno di ferite.
Quante volte era stata percossa dai suoi pirati? Aveva perso il conto. Ma ogni volta si rimetteva su, e da quella boccuccia petulante uscivano insulti e sangue, anziché suppliche e preghiere di salvataggio.
Doveva ammettere che aveva spirito la ragazza, oltre che ad un aspetto non indifferente.
Condividere il talamo con lei non gli sarebbe dispiaciuto...
Peccato solo che fosse una sporca Targaryen, e che quindi non meritasse l'onore di poter amare uno come lui.
«È molto tardi Saoirse, perché non vai a dormire?» Domandò, con gentilezza mentre posava lo specchio sul piano di legno ed iniziava a rovistare nei suoi cassetti.
«Non ho sonno. E poi la tua presenza di da fastidio. Non riesco a rilassarmi con te in giro» si mosse, facendo cigolare le catene con cui era bloccata al muro della cabina.
L'uomo non sembrava nemmeno averla sentita, la sua prigioniera.
Era troppo occupato a tirare fuori degli oggetti dalla scrivania e mettendoli davanti a sé.
Un calamaio. Una penna. Alcuni fogli bianchi.
Voleva scrivere una lettera?
Saoirse assottigliò lo sguardo.
«Scrivi? Faresti meglio a comporre il tuo testamento. Non ti rimane tanto da vivere sai? Appena mio fratello ci troverà, verrai dato vivo in pasto a Meraxes»
«È molto buffo che tu lo stia citando. Sto scrivendo proprio a lui, sai?»
Aurane preparò tutto quello che gli serviva, e prese la sua penna d'aquila.
Spese qualche secondo per guardare il foglio bianco davanti a lui, organizzando il discorso che voleva fare nella sua mente, e partì a scrivere il suo messaggio per Aerys Targaryen.

"Mio carissimo Aerys Targaryen

Le ferite che hai inferto al mio viso stanno guarendo molto bene. Il fastidio però è perenne e mi ricorda di continuo di te, Aerys.
Ti rendi conto che non posso passare sopra questo affronto?
Ormai prendermi cura di tua sorella non mi basta, e mi sono stancato di tutte queste guerre, rivoluzioni e altre idiozie che mi tengono lontano dal Trono di Legno.
I Separatisti devono vincere, sarai d'accordo con me, per cui, ecco cosa faremo: entro un mese a partire da adesso, tu dovrai cavalcare il tuo amato Meraxes e volare sui cieli di Westeross e dar fuoco a qualsiasi esercito di tutte le casate che non appartengono ai Separatisti.
Non ti nascondono che è quasi sicuro che tu e la viverna potreste essere abbattuti, ma non preoccuparti, per c'è problema per me.
Avere un Targaryen in meno mi aiuterà comunque un sacco nella riuscita del mio piano.
Se il mese passa senza che tu abbia fatto niente di quello che ti ho detto, libererò tua sorella.
La regalerò ai miei uomini.
Dopotutto se lo meritano un bel giocattolo nuovo, ed io sono un sovrano giusto perché penso alla mia gente.
Devo però avvertirti che sono un pò rudi.
Per usare una specie di paragone senza cadere nel volgare: Certi bambini sono un pò scalmanati e per apprezzare davvero i loro giochi li devono un pò ammaccare.
In quel caso, potrei aver bisogno del tuo aiuto.
Posso mandarti i pezzi perché tu mi aiuti a rimetterla a posto?
La conosci meglio di me, tua sorella, sono certo che riuscirai nell'impresa e sono pronto ad acquistare tutta la colla che ti occorre.
Aspetto tue notizie.

Cordiali saluti.
Aurane Velaryon, figlio di Maelys Velaryon.
Unico vero Lord delle Maree.
Protettore di Driftmark.
Comandante della Flotta Velaryon.

P.s mi è giunta voce che Raymont Baratheon è ancora vivo e che il mio amato nipotino è sopravvissuto alla freccia.
Potresti per favore donare un riposo eterno a quei due?
Svegliarmi ogni mattina e pensare che respirano, è un insulto verso chiunque abbia cervello."

Aurane aveva scritto la lettera con grande gusto e ridacchiando di tanto in tanto. A lavoro ultimato mise ordinatamente a posto la penna nel suo calamaio e soffiò lievemente sul foglio per permettere all'inchiostro di seccare bene. Lo prese tra le dita, avvicinandolo alla fiamma della candela per illuminarlo bene e lo lesse un paio di volte per assicurarsi di non aver fatto errori di ortografia o sbavature.
Sorrise soddisfatto, lasciandosi andare sullo schienale dopo aver constatato che quello che aveva scritto era perfetto, ma non c'era tempo per rilassarsi. La lettera andava consegnata dopotutto.
Nel frattempo, la puttana aveva continuato a blaterare, ma non la reputava così importante da perdere tempo per scoprire cosa aveva detto.
Dunque prese la lettera, si alzò, indossò il suo cappello e il raffinato cappotto di seta e dopo aver rivolto un'ultima occhiata di supponenza a Saoirse, uscì, lasciandola da sola con la luce della candela.

Il ponte della Signora delle Acque era avvolto dal freddo e dal buio.
L'alba sarebbe arrivata presto e la poca luce rendeva quasi irriconoscibile la nave agli occhi del suo stesso capitano, che passeggiava piano ammirando quel che restava della flotta che aveva usato nella battaglia.
Le sue barche avanzavano lentamente nelle ombre e per un pò Aurane fu ipnotizzato dallo spettacolo delle imponenti imbarcazioni che tagliavano silenziosamente il mare sotto di loro.
Dopo qualche minuto di contemplazione, portò due dita alla bocca e fischio, portando lo sguardo verso il cielo e scorgendo subito dopo un'ombra chiara volare verso di lui.
Sollevò di poco un braccio, ed un esemplare di corvo bianco si poggiò con leggiadria su di esso.
Aurane prese a coccolarlo sotto il becco, mentre dietro di lui il legno scricchiolava sotto i passi di qualcuno che si stava avvicinando al suo suo commandante.
Senza smettere di coccolare l'animale, girò la testa, trovandosi davanti un giovane alto e robusto. I capelli buondi come il grano. Grano, che aveva anche sullo stemma che portava sulla tonaca di lana che indossava sopra l'armatura d'acciaio.
Aurane lasciò che la sua attenzione fosse catturata da quel simbolo: una spiga di grano d'oro su campo azzurro.
Personalmente era un pò pacchiano per lui, ma sapeva che dietro la scelta dello stemma c'era un significato preciso. Peccato solo che quando chi l'aveva scelto glielo aveva illustrato, lo stesse a sentire a malapena, troppo occupato a pensare a cose più importanti, che di certo riguardavano se stesso.
Era qualcosa sul "ricordare le proprie origini" o altre sciocchezze varie.
Sorrise comunque. Forse non apprezzava lo stemma, ma questo non si poteva dire del suo possessore.
«Ser Ben Aur. Vedo che sei mattiniero. Buongiorno»
Il giovane cavaliere non dette alcuna riposta a quel cordiale saluto, e sembrava piuttosto focalizzato alla lettera accuratamente piegata tra le dita del suo comandante.
Accennò ad essa con un'occhiata severa.
«È ciò che penso?»
Chiese, facendo sospirare l'altro, che subito iniziò a legare la lettera alla zampa del corvo.
Sapeva perfettamente che il suo cavaliere era preoccupato per tutta quella faccenda.
In effetti, tutti gli uomini della sua flotta erano in ansia per quello che stavano affrontando e che avrebbero dovuto affrontare in futuro.
Probabilmente avevano ragione.
Dopotutto chiunque sarebbe stato intimorito dopo un combattimento contro dei draghi.
Per Aurane invece erano solo una mandria di vigliacchi.
«Per favore Ser, non ricominciare con le tue paranoie. Per noi sarà una vittoria in ogni caso. Se Aerys fa come gli ho detto, i Separatisti si saranno levati dai piedi un bel pò di ostacoli. Se invece rifiuta, uccideremo Saoirse e noi dobbiamo solo scommettere quanti giorni ci vorrà prima che quell'idiota perda la testa per il dolore e si metta a fare a pezzi il suo bel regno. In ogni caso, noi staremo a goderci lo spettacolo con il calice di birra in pugno ed una puttana seduta sulle gambe»
Finì proprio in quel momento di legare la lettera alla gambina dell'animale, il quale spiccò il volo verso la terraferma.
Aurane e Ben seguirono il suo volo, finché la loro attenzione non venne attirata dall'alba che stava spuntando, illuminando il loro mondo e le loro navi.
Uno spettacolo così, era degno di uno come lui...
Sembrava fatto dagli dei apposta per i suoi occhi. E forse era veramente segno...
Perché tutta quella nuova luce, che aveva rischiarato il cielo ed il mare, aveva permesso ad i pirati di vedere bene l'orizzonte.
«Terra!» annunciò uno dei pochi uomini che erano sul pontile insieme a loro.
I presenti votarono lo sguardo davanti a loro.
Sulla loro rotta, in lontananza, c'era un minuscolo puntino, posto in mezzo al blu.
«Driftmark» Disse Ben, semplicemente, ma con una certa luce nello sguardo.
«Finalmente siamo a casa. Finalmente siamo tornati nel mio futuro regno...»
Camminò fino ad arrivare alla prua della nave, guardando la sua amata isola, sentendo il cuore farsi più leggero.
Adesso che il re era tornato, tutto sarebbe andato per il meglio.
E dal quel che vedeva, non erano nemmeno gli unici ad aver preso Driftmark come meta.
In lontananza, Aurane poté scorgere una piccola flotta di navi muoversi a gran velocità verso l'isola.
Si fece portare il cannocchiale d'oro e diede un'occhiata su chi potesse essere.
Di solito i mercantili assumevano delle navi scorta, e formavano delle piccole flotte, ma non raggiungevano mai il numero di imbarcazioni che stava vedendo in quel momento.
Forse erano le famose navi fantasma di Driftmark?
Ragionava divertito su chi potesse essere, e mise a fuoco l'obbiettivo.
Non appena vide di chi si trattasse, una risatina uscì fuori dal valyriano, mentre abbassava il binocolo.
«Mi ero quasi dimenticato che stavano arrivando i miei rinforzi…»

❪ 𝘢𝘥𝘳𝘪'𝘴 𝘴𝘱𝘢𝘤𝘦 ☕ ❫
Finalmente ho pubblicato il capitolo! Certo, in un orario a dir poco indecente ma oggi non ho potuto prima, perdonatemi per il clamoroso ritardo, mi dispiace tantissimo!
Questo capitolo rappresenta una situazione di stallo e tranquillità, forse anche una sorta di finale per il secondo atto, dal momento che dal prossimo capitolo ho intenzione di iniziare con le cose "interessanti", ovvero con la guerra contro gli Estranei.

Inoltre, in questo capitolo avremo qualche situazione interessante da ruolare oltre le reniun: come abbiamo anticipato sul gruppo, ci saranno dei matrimoni ed anche un processo (al quale verranno processati i criminali di guerra), e si dovrà decidere cosa fare con gli Estranei.
BENE, DAL MOMENTO CHE MI STATE ESORTANDO A PUBBLICARE IL CAPITOLO, LASCIO LO SPACE A METÀ E LO AGGIORNO DOPO, COSÌ PUBBLICO

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top