𝐈𝐕. ━━ l'inverno è arrivato
𝟎𝟎𝟒. « 𝕷'𝕴𝐍𝐕𝐄𝐑𝐍𝐎 𝐄' 𝕬𝐑𝐑𝐈𝐕𝐀𝐓𝐎 »
❪ 𝚁𝙾𝙻𝙴𝙿𝙻𝙰𝚈 ❫ ━━ ❛ game of thrones ❜
l'inverno è arrivato - 𝖖𝖚𝖆𝖗𝖙𝖔 𝖈𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔
𝑨𝑫𝑹𝑰𝑨𝑵𝑨 𝑭𝑹𝑨𝑵𝑪𝑬𝑺𝑪𝑨 𝑲𝑬𝑹𝒀
❝ 𝒍𝒂 𝒇𝒊𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝓛𝒖𝒏𝒈𝒂 𝓔𝒔𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒆' 𝒈𝒊𝒖𝒏𝒕𝒂,
𝒆𝒅 𝒉𝒂 𝒔𝒆𝒈𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒍'𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒓𝒏𝒐
𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒑𝒊𝒖' 𝒍𝒖𝒏𝒈𝒐 ❞
L'ECO DEI SUOI passi risuonavano per i corridoi in pietra della grande fortezza del Nord, Grande Inverno. Una fortezza dalla rude ed antica bellezza, dall'aspetto tanto imponente e l'aria tanto arcaica: quando giungevi alle sue porte, avevi l'impressione che niente potesse far cadere quel castello, che esso fosse lì da centinaia di anni e che per altre centinaia sarebbe rimasto nello stesso e preciso posto. Come se fosse stata una quercia, le cui forti e profonde radici impediscono ai venti di sradicarla.. La Fortezza di Grande Inverno dava l'impressione di non poter cadere. Ma quella notte, il vecchio mito sarebbe stato sfatato, e niente avrebbe salvato la fortezza dalla gelida stretta della morte, che avrebbe reso quel castello la tomba di coloro che lo abitavano.
Alyssa Tyrell udiva il battere frenetico del suo cuore mischiarsi con quello prodotto dai suoi tacchi, i quali (nello scontrarsi contro il pavimento di pietra) annunciavano la sua presenza a coloro che riuscivano ad udirlo. Tra questi v'era Alyse Bolton, la Dama di Forte Terrore, ma l'udire in lontananza l'imminente avvicinarsi della giovane Tyrell non le permise di capire da quale direzione venisse la ragazza, la cui mente era totalmente assorta nella ricerca del riparo per le donne, i bambini e coloro che non erano in grado di combattere la battaglia. Perciò, appena la Bolton svoltò l'angolo, si scontrò con la ragazzina Tyrell, la quale sussultò per lo spavento. E come biasimarla? Era in arrivo una battaglia, l'ora si stava per fare tarda dato che il Sole lentamente stava sprofondando nel lontano orizzonte, pronto a lasciare lo spazio alla luna, portatrice della notte.. e di altri orrori.
Inoltre, in molti avrebbero scambiato Alyse Bolton per un uomo, dato che ella era priva di una lunga e femminile chioma, e vestiva sempre con vesti scure o nere.
Imbarazzata, la ragazza velocemente si scusò e permise al suo sguardo di esibire un lieve spavento nell'incontrare lo sguardo severo della temuta donna, dalla nota reputazione. Eppur bisogna dire che né Alyssa e né Alyse erano state spaventate o infastidite dalla compagnia dell'una e dell'altra: la prima stava vivendo un clima di terribile e insostenibile tensione causato dalla vicinanza della battaglia e dal fatto che era cosciente di non trovarsi nel posto giusto al momento giusto; la seconda invece cercava il Consiglio di Guerra, nella quale i lord lì presenti avrebbero dovuto rivedere le strategie da usare prima della battaglia. Essendo lei la lady di Forte Terrore, e quindi una lady del Nord, aveva il dovere di difendere la Fortezza di Grande Inverno ( simbolo e centro del Nord ) insieme ai lord del Nord, e tra questi abbiamo Benjen Stark e Lord Manderly ( non l'erede, Federico Manderly combatterà come soldato al fianco del padre ), gli ospiti dovevano stare a riparo, ma ciò non valeva per lord Dagon Greyjoy: futuro consorte della Bolton.
« Non dovreste essere con le donne ed i bambini nelle cripte, lady Alyssa ? »
Domandò la donna, alzando un sopracciglio.
Immaginò il motivo per cui la giovane lady non si trovasse nelle cripte e per cui apparisse con un'aria così spaventata, ma attese la risposta della giovane per ricevere conferme.
« Mi sono persa, e non trovo lady
Jeyne » disse la fanciulla. Un'ovvia preoccupazione era espressa nella sua voce, mentre il suo sguardo vagava nell'area per ispezionarla, sperando di non veder sbucare da qualche antro un bruto in incognito. Nel mentre lo sguardo della donna Bolton caddé sul suo giovane visino, così ingenuo e delicato che dava l'impressione di essere fuori posto in un ambiente del genere, e dopo uno stanco sospiro ella parlò:
« Lady Stark si dovrebbe trovare dalle parti della Sala Grande, intenta a racimolare le ultime donne e gli ultimi bambini in un gruppo, per portarli al sicuro nelle cripte »
Disse la donna, guadagnandosi un caloroso sorriso da parte della giovane Tyrell. Sorriso che non venne però ricambiato: ella era la Dama di Forte Terrore, per quanto potessero essere teneri i graziosi e cortesi sorrisi di Lady Alyssa.. La Bolton aveva pure una reputazione da difendere!
Perciò, si limitò ad accennare un saluto alla fanciulla, esibendo un inchino veloce e frettoloso: entrambe avevano una certa fretta, perdersi in ossequi e cerimonie avrebbe solo portato i nervi d'entrambe a tendersi ancora di più.
« Grazie Lady Bolton » Disse la giovane Tyrell, accennando a sua volta ad una riverenza, mentre a passo veloce prendeva le distanze da quella particolare figura, affrettando il passo desiderosa di raggiungere le cripte, placando un minimo la sua tremenda ansia con la consapevolezza di essere al sicuro (o almeno in parte).
Il pensiero della giovane fanciulla era rivolto a quello che si sarebbe prospettato per la notte: la mattina non era iniziata nel più piacevole dei modi, dato che presto giunse notizia dell'imminente avvicinarsi del misterioso esercito di Bruti.
Un uomo a cavallo era stato mandato in perlustrazione dell'area qualche giorno prima, ed era tornato alla Fortezza con cattive nuove: raccontava d'aver assistito da lontano alla lenta marcia dell'esercito di Bruti, ma non poté rimanere così tanto da vedere di quali armi usufruivano.
Diceva che sarebbero venuti non troppo tempo dopo il suo arrivo a Grande Inverno. Ed allora, venne data l'allarme. Nessun abitante del castello si fermò dall'inizio di quella giornata, e rapidamente si finirono i preparativi per la battaglia, ma riuscire a racimolare tutte le donne, i bambini ed i vecchi si presentò un'impresa più ardua del dovuto: il panico presto s'era impossessato di tutti gli abitanti del palazzo, portandoli a vagare senza meta ed a fuggire di nascosto dal castello.
Era un incubo, percepito come vivido e reale, preso dai più oscuri antri della mente umana.
Successivamente vennero date istruzioni da Lady Stark nella Sala Grande, la quale sembrava essersi presa la responsabilità di coloro che andavano protetti.
Ma di tutti il discorso della donna, solo le ultime parole colpirono veramente la giovane Tyrell:
".. Sopravviveremo se non faremo diffondere il morbo del panico. Ed anche se la fortezza cadesse, dovremo eseguire con ordine la procedura di evacuazione. Vi spiegherò successivamente il percorso da fare per uscire da Grande Inverno in totale sicurezza, tramite i passaggi sotterranei della fortezza. Andrà tutto bene " C'era veramente la possibilità che un comune esercito di Bruti potesse far cadere l'imponente Fortezza? Si domandò Alyssa, mentre la sua sagoma si perdeva per i corridoi in pietra che portavano alla Sala Grande.
La stessa domanda se la pose lady Bolton, quando finalmente trovò la porta della sala designata per la riunione dei Lord, aprendola senza troppe cerimonie e rivelando ai presenti la sua sagoma vestita di nero, ed il suo viso duro e serio.
Un velo di preoccupazione nel suo sguardo: che tutto quel panico fosse stato originato da altro? Qualcosa che si celava dietro l'esercito dei Bruti?
« Lady Bolton »
Si udì dire da Lord Stark, il cui serio sguardo fungeva da ulteriore peso da sopportare ogni volta che esso veniva alzato dalla cartina sul tavolo.
Su di essa si potevano notare delle pedine con lo stemma della casata dei lord lì presenti, disposte sulla mappa secondo lo schema della battaglia.
« Lord Stark, miei Lord.. »
Salutò la donna, fredda e lapidaria nel suo tono, facendo passare lo sguardo da Benjen Stark agli altri lord lì presenti, soffermandosi sul viso di Dagon Greyjoy, che nascondeva un sorriso lievemente divertito nel veder apparire così tetra la sua dama. E pensare che si sarebbero dovuti sposare in quei giorni!
« .. ho avuto qualche difficoltà a trovare questa sala, ma ora che sono qui gradirei esponeste anche a me la situazione che avete accordato »
Dichiarò la donna, mentre prendeva il suo posto al tavolo accerchiato dai lord. Il suo sguardo scrutò attentamente lo schema scelto, notando con disapprovazione che già le truppe dei Bolton erano state sistemate, senza il suo consenso.
Ma sfruttò anche lo stemma disegnato sulle pedine per capire quali lord eran giunti a Grande Inverno, chi era rimasto nel Nord, dopo il passaggio dell'esercito dei Bruti.
Erano sopravvissute le casate Glover, Ryswell, Manderly, Dustin, Tallhart e Reed. Le altre, Karstark, Umber e Mormont, erano state spazzate via dall'esercito di quei selvaggi.
Una terribile angoscia la prese impreparata: accettava la dipartita dei lord, ma le dispiaceva per la loro fine, per la fine delle loro famiglie e per la fine della loro gente. Metà nord era stato sterminato da dei barbari, poteva trattarsi solo di semplici e comuni Bruti?
La voce di Lord Stark la risvegliò dai suoi cupi pensieri, e fece cambiare obbiettivo ai suoi occhi, passando dalle pedine al viso stanco dello Stark.
« A difendere il lato frontale della Fortezza, avremo le truppe dei Manderly, per il lato laterale di destra della Fortezza avremo le truppe dei Glover e dei Ryswell per la sinistra. Gli arcieri staranno infondo alle truppe, e lanceranno frecce infuocate per illuminare la notte.. »
Iniziò a spiegare il Lord, indicando le varie pedine per aiutare il suo discorso, illustrando lo schema.
« .. Quindi Lord Manderly, Lord Glover e Lord Ryswell, sarete i primi a vedere la battaglia. Sulle mura avremo gli arcieri dei Bolton, e dal lato opposto a quello frontale di Grande Inverno le truppe di terra: i soldati Bolton agevoleranno la fuga, se la fortezza cadrà »
Lo sguardo del lord vagò dalla cartina sino al viso di Alyse Bolton, ovviamente contrariata dal fatto di non essere stata interpellata per la collocazione delle sue truppe.
Ma non v'era tempo per mettersi a fare i capricci e mettere a soqquadro l'intero schema, a poche ore dall'inizio della battaglia.
« E le truppe Stark ? »
Domandò lady Bolton, apatica nel freddo tono, necessario a nascondere il suo disappunto. Benjen rispose prontamente, evitando di farsi distrarre: « Dentro la fortezza, insieme a quelle dei Reed che verranno messe a guardia delle cripte. Le truppe dei Dustin aiuteranno gli Stark se i Bruti riusciranno ad entrare. Gli arcieri Tallhart aiuteranno sulle mura i Bolton »
Disse egli, facendo una pausa per riprendere il fiato necessario a continuare il suo discorso.
« Se le truppe fuori dalle mura non bastassero a fermare i Bruti, i soldati rimasti rientreranno in ordine tramite il ponte che porta al portone principale. Quando i soldati saranno rientrati, il ponte verrà fatto cadere, impedendo ai Bruti di avvicinarsi grazie al fosso pieno di spuntoni di legno. La paglia che è stata messa al bordo del fossato, prima degli altri spuntoni che costeggiano il bordo del medesimo, è stata cosparsa di pece e verrà incendiata al momento opportuno con una freccia infuocata lanciata da un arcere. Il fuoco ciconderà la fortezza, ma i soldati Bolton a guardia dell'uscita sotterranea saranno al sicuro: scortati dai soldati Reed, donne e bambini verranno fatti evacuare dalla fortezza, e scortati dai Reed e dai Bolton, arriveranno sino alle Piovre Dorate di Dagon Greyjoy, che li scorteranno verso una nave che prenderà il primo canale che li porterà al mare, e poi alle Isole di Ferro.. » disse l'uomo, facendo una minima pausa in cui però venne interrotto, da Lord Greyjoy.
« E lì, io e Alyse Bolton ci sposeremo »
Il commento fuori luogo venne ignorato, tranne qualche lieve ed accennata risatina ed un girare gli occhi al cielo della Bolton.
Benjen finì il suo discorso, gettando rapidamente uno sguardo al cielo fuori dalla finestra. Il sole era tramontato. « I vari lord guideranno le proprie truppe, con chi desiderano. Ad esempio, Lord Manderly porterà con sé il suo erede. Voi, lady Alyse, starete sui bastioni a gestire i vostri arcieri affiancata da un generale, invece lord Dagon attenderà a bordo della sua Utopia »
Benjen ripeté e rivedè lo schema un altro paio di volte, perfezionandolo con i lord lì presenti il piano più di una volta, andando a curare ogni minimo dettaglio.
Lesto il tempo scorreva senza che nessuno se ne rendesse conto.
Né gli uomini a bere sui bastioni, ed i giovani abbracciati nudi nei loro letti, né gli amici che chiaccheravano dinanzi una birra o una bevanda calda e neanche i lord nelle loro armature. Sino a quando tre squilli di un corno non li destarono.
Erano arrivati.
Un tetro ed inquietante silenzio, pieno di tensione, cadde all'interno della sala a seguito delle parole di lady Cerelle Baratheon, la quale esibiva sul grazioso viso un'espressione seria ed afflitta. Le sue labbra avevano appena finito di raccontare la più scioccante tra le nuove, giunta al suo orecchio portata dal vento proveniente da ovest. Qualche incertezza venne chiarita pochi istanti dopo, pronunciata dalle labbra di coloro che tentavano di tener celato lo stupore causato dalle parole della donna.
« Le fonti sono attendibili »
Rispose lapidaria la lady, ad una domanda dell'ancora adirato Erwin Lannister, che a seguito della rivelazione di quelle informazioni, strinse i pugni provando a trattenere un'impulso d'ira. Sua figlia aveva rischiato la vita, e la Signora dei Sussurri non era riuscita a salvarla da un attacco? Non accettava conto o ragione, ai suoi occhi.. La giovane lady aveva perso di credibilità.
E non solo dinanzi lo sguardo del Primo Cavaliere, ma anche a parte dei lord seduti a quel tavolo.
E nel mentre, lord Gawen con un malcelato sorriso sornione si godeva la scena: aveva provato a reprimere lo stupore originato dalle parole della lady, provando a dargli l'impressione di non essere sorpreso da queste informazioni, desideroso di cogliere l'opportunità per avere tutta l'attenzione di lady Cerelle rivolta a sé. Dal canto suo.. La giovane Baratheon mai s'era sentita così piccola: stava fallendo nel suo incarico, non importava quali risultati avesse avuto nel corso del tempo che seguiva la sua nomina, la fanciulla aveva commesso errori imperdonabili.
Giunta a quel punto, alla fanciulla non interessava più del rischio a cui era andata in contro la regina, del pericolo che stesse correndo suo fratello e dell'ombra della morte che gravava sui capi dei suoi nipoti, della sua famiglia.. In quel momento, le importava solo di sè, del rischio che stava correndo e di come si sarebbe rivelato il suo futuro.
Non aveva ancora perso la fiducia di Lance, e non doveva perderla. Non osava immaginare quale punizione l'avrebbe attesa in caso di fallimento, e nella migliore delle ipotesi sarebbe stata data in moglie ad un giovane lord per cercare alleanze.
La sua mente vagò rapidamente alla scena che precedentemente si era svolta all'interno di quella sala, rivivendo in quel temporaneo silenzio quegli attimi.
« Miei lord, so chi è il responsabile sia dell'attentato che della sparizione degli eredi.. »
Iniziò la donna, quando entrò nella sala e prese posto vicino al fratello. Un chiaro timore era malcelato nel suo sguardo, mentre nervosamente portava le sue dita ad intrecciarsi tra di loro, stringendole con forza per incanalare verso qualsiasi punto la sua tensione. Con quella frase si assicurò di certo l'attenzione del fratello, e dei lord che a quel tavolo sedevano ( in particolar modo, poté avvertire lo sguardo di Erwin aredere sulla sua pelle, mentre con scetticità osservava la sua figura ), necessaria per il suo prossimo discorso.
« .. Le ricerche fatte ad Essos hanno dato i loro frutti, mi son arrivate le prime informazioni sulla situazione ad Essos dalle mie spie. La sera del balll, un messaggero mi ha portato questo biglietto.. » disse ella, interrompendosi per poter prendere con mano salda il piccolo pezzo di pergamena, che teneva ancora tra le mani. Il suo sguardo incontrò quello di Lance. « .. ci hanno ingannato: i Targaryen sono ancora vivi. Hanno prosperato mentre noi non li tenevamo d'occhio, sino a raggiungere l'apice della Piramide di Meereen, ove lo stendardo del drago rosso viene esibito »
Sapeva di aver scagliato brutalmente una pietra, di aver messo il dito nella piaga e di ( in altre parole ) aver rovinato anche la calma di suo fratello, ed appesantito il clima.
« Ancora non si sa molto sulla loro ascesa, ma sono diventati potenti, ed è ovvio che sono stati loro a prendere gli eredi: la nave che li ha portati ad Essos era diretta ad Astapor, una città della Baia dei Draghi » continuò ella, lapidaria ed afflitta, mentre il suo sguardo riusciva a reggere quello scandalizzato dei lord vicini.
L'unico errore commesso da lei fu il non aver mandato le sue spie ad Essos prima! Ma come poteva lei, in carica da relativamente pochi anni, sapere dei Targaryen? Inoltre, le spie vennero rimosse da Essos tempo prima con l'approvazione del Concilio, quando si seppe della presunta morte dei Targaryen, e per evitare tensioni con i governi ad Essos... Vennero tolte.
Quale autorità aveva Cerelle per riportarle ad Essos senza alcun motivo? Dopotutto si trattava di spedire uomini di Westeros in un altro continente, uomini che potevano servire come risorse alla corona.
Ma Cerelle era sicura che in quel momento, in molti l'avrebbero considerata un'incompetente.
Ma comunque, Cerelle non sapeva dei draghi, ancora non le era giunta questa informazione.
« Si stanno preparando ad una guerra Lance, e sono certa che uccidere la regina di Westeros rientri tra i loro piani. Non so cosa hanno in mente i Targaryen per gli eredi, ma ho già una pista da seguire » disse ella, provando ad essere rassicurante, celando il lieve timore che la pervase nel ricordare le parole che tempo prima gli aveva detto Gawen.
" Non potrai fermare tutto quello che ha prosperato in questi anni "
Il suo sguardo si fermò un'istante sul viso dell'uomo, fredda e crudele, una maschera di gelida apatia che portò Gawen quasi a sussultare per il rapido cambio d'espressione della fanciulla: da lapidario, il suo sguardo divenne presto fulminante.
Tornando al presente, dopo quegli attimi di profondo silenzio, la tensione presto scoppiò nell'essere di Erwin Lannister: richiamando l'attenzione a sé, il Lannister batté in un impeto i pugni sul tavolo, facendo sussultare la giovane lady, la quale avvertiva l'irato sguardo di un padre che aveva rischiato di perdere sua figlia.. A contatto con la nivea pelle.
« Quindi, sospetto voi siate a pochi passi dallo scoprire chi sia l'uomo incaricato di uccidere mia figlia, non è così ? O forse lo avete già catturato, o siete anche in questa occasione in alto mare ? » domandò l'uomo inclinando un sopracciglio, poggiando il busto allo schienale ed incrociando le dita sul tavolo in legno.
Il suo tono aveva dell'ironico nella voce, un'antipatica sfumatura data dall'impressione d'aver a che fare con un individuo ed Erwin Lannister fin troppo inferiore, impossibile da ritenere suo pari o lontanamente vicino all'esserlo ritenuto.
Cerelle, sebben all'inizio venne presa un po' alla sprovvista, riprese rapidamente il suo atteggiamento professionale, facendosi seria nel grazioso viso mentre a sua volta si raddrizzava sulla schiena.
« È molto probabile che entro oggi io riesca a catturarlo. Ho messo delle spie a guardia della sala, certamente un uomo di origini straniere e con un pugnale difficilmente sarà passato inosservato » il suo pensiero vagò ad Arnau, il giovane ragazzino deforme che pochi giorni prima aveva conosciuto, ed a cui aveva dato l'incarico di osservare ed ascoltare durante la festa.. Per racimolare informazioni da condividere con lei.
Erano passati tre giorni dal veloce susseguirsi di tragici eventi: sempre la stessa sera della festa per la gravidanza della regina, ella subì ben due attentati: uno durante il ballo, per la quale s'era ricavata una ferita alla spalla, e l'altro nelle sue camere private, tramite una bottiglia di vino avvelenata, che costò la vita alla sua ancella favorita Maeve Lydden.
Da quel tragico giorno, Myrielle rimase a letto nelle sue stanze, con l'unica costante compagnia delle ancelle rimaste, godendo qualche rara volta della visita del marito.
Per una donna gravida, subire così tanti shock in poco tempo era una cosa pericolosa.
E mentre la regina trascorreva immersa nella noia assoluta le sue giornate, nei corridoi della Fortezza Rossa si respirava tutt'altro clima: nessun residente al castello, ospite o meno, poteva lasciare il castello sino a quando l'assassino non si sarebbe ritrovato. Erwin era disposto a tener lord e lady segregati nella sala da ballo sino a quando non sarebbe venuto fuori il colpevole, ma trattare in modo tanto indecente le più grandi personalità di Westeros avrebbe avuto delle conseguenze.
Perciò, venne data ad ogni famiglia invitata una camera e l'alloggio alla fortezza, la quale però non la si poteva abbandonare, sennon con un'autorizzazione del re.
V'erano guardie in ogni angolo, ad ogni uscita ufficiale o segreta che sia, e pattuglie che notte e giorno perlustravano i corridoi.
« Almeno una lieta notizia »
Disse il re, con uno stanco sospiro.
Permettere la piena autonomia alle famiglie residenti al castello avrebbe solo gioviato alla situazione, che sarebbe degenerata se si fosse prolungata per troppo tempo.
Eppure, Erwin si riteneva ancora insoddisfatto dai resoconti di quella riunione del Concilio.
« Tornando ai Targaryen.. » riprese il discorso Lord Gawen, accennando a lady Cerelle, che presto riprese nuovamente la parola.
« Le ricerche proseguiranno. Vedrò di racimolare più informazioni possibili per fare un quadro specifico della situazione, informazioni che però non dovranno uscire da queste mura: è meglio tenere segreta la questione Targaryen sino a quando loro non si faranno avanti con qualche pretesa, avranno certamente qualche richiesta. Non si deve scatenare il panico » disse la giovane donna, rimarcando l'ultima frase.
Incredibile era il come questioni di relativamente una certa importanza stessero passando in secondo piano, dimenticate dalla Corona e dai suoi consiglieri. Questioni come quelle della fede emergente, che lentamente si stava avviando verso traguardi sempre più ampi. Di giorno in giorno, i sacerdoti rossi convertivano sempre più persone, agevolati dal tranquillo uso che potevano fare con la magia, per convincere gli uomini della veridicità della fede di R'hllor.
La Chiesa stava iniziando a trovarsi in difficoltà con questo continuo emergere di gruppi di eretici, e col calo dei presenti alle messe.
Era come un morbo che stava velocizzando il suo processo d'infettazione, contaminando pezzo per pezzo, agendo con tranquillità.
E solo quando sarebbe stato troppo tardi.. La Corona si sarebbe resa conto del problema. Ma ora, a dirla tutta, il Concilio Ristretto aveva ben altri problemi, più importanti del mettersi ad ascoltare le noiose lamentele di vecchi septon.
E nel mentre, per le strade echeggiavano inni per l'arrivo d'Azhorai, entità che giungendo da molto lontano.. Sarebbe riuscita a liberare dalla tristezza tutti i poveri uomini afflitti dal peso della catene del dolore.
Oppure, un'altra questione che presto si sarebbe rivelata di cruciale importanza per Cerelle, sarebbe stata l'accoglienza da riservare ai suoi missionari mandati ad Essos: Lewyn e Gwyn, con il bastardo Arryn.
E le loro informazioni, sui draghi dei Targaryen e sul destino del giovane Kiran Martell e della giovane Tully, avrebbero dato filo da torcere alla poveretta. Una spedizione fallita in una situazione del genere era paragonabile ad una scintilla che minaccia di ardere una montagna di paglia, per renderla un falò.
La situazione ad Essos pareva esser degenerata come a Westeros: dopo la tentata fuga degli eredi, i Targaryen adottarono un approccio più brutale, rinchiudendo i giovani all'interno delle prigioni della Piramide di Meereen. Dovevano stare in un luogo preciso più facile da sorvegliare.
Le prigioni riservate ai fanciulli vennero ornate dei lussi della Piramide, con lettini tappeti ed arazzi ( iinoltre, l cibo non venne cambiato ) e con ogni altra comodità.. Ma stavano sotto terra, in un ambiente chiuso da cui trapelava non troppa luce da delle finestrelle quadrate in alto. Forse era solo questione di settimane, e presto i giovani sarebbero tornati agli agi di prima, ma ad ogni infrazione delle nuove regole.. I giovani eredi venivano puniti, fisicamente.
La discussione del Concilio Ristretto continuò per ancora un quarto d'ora, prima di esser bruscamente interrotta dal Gran Maestro della Fortezza Rossa, che era stato chiamato da dei servi e che ora aveva fatto ritorno, con una gabbia dorata coperta da un telo, ove s'agitava un qualche uccello.
Il vecchio, con stupore dei presenti, posò sul tavolo di legno dinanzi al re la gabbia coperta, esibendo sul viso una pensosa espressione.
« Vostra altezza, miei lord.. »
Iniziò l'uomo, voltandosi per poter guardare ogni presente seduto al tavolo. Poi il suo sguardo cadde nuovamente sulla gabbia protetta, mentre già alcuni iniziavano ad immaginare quale sia la causa di quel brusco arrivo. « .. un corvo bianco è stato mandato dalla Cittadella questo vuol dire che .. »
Continuò egli con tono solenne, mentre la sua raggrizzita e vecchia mano afferrò il sottile telo che copriva la gabbia dorata, per poi rimuoverlo totalmente, rivelando alla vista quel presagio di malaugurio.
« .. l'Inverno è arrivato »
❪ 𝘢𝘥𝘳𝘪'𝘴 𝘴𝘱𝘢𝘤𝘦 ☕ ❫
Buon pomeriggio a tutti! Finalmente è uscito il tanto atteso e fatidico capitolo in cui avremo le prime morti.
Devo dire di esser rimasta molto soddisftatta dalla scrittura di questo capitolo ( fun fact: per il discorso di Jeyne mi sono ispirata al coviddi ), e che non vedo l'ora di ruolare tutto il tempo con voi. Ma c'è un problema: la mia presenza è necessaria per la battaglia e non so quanto potrò esserci questo pomeriggio, ma vedrò di incaricare qualcuno per sorvegliare il role on di Grande Inverno fino a quando io non torno. Ora, direi di parlare del fatto più eclatante del capitolo: le morti in programma.
Dato che sono un'infame, ho deciso che scriverò in privato ad ognuno di voi ( con gli oc a Grande Inverno ), e lì vi dirò se far morire il vostro oc o "semplicemente" traumatizzarlo.
Voi non dovrete dire niente a nessuno né in privata, ne in role on, così rimane il senso del mistero, e quando lo ritenete voi.. Fate morire il vostro personaggio, o fategli avere un trauma di quelli atroci.
Anche se il role on di Grande Inverno, con la battaglia contro gli estranei e cazzi e mazzi sembra più figo, non vi ho lasciato a tutti senza niente da fare dopotutto, e tra poco passerò a chiarirvi le varie situazioni dei role on. In tutto questo, prepariamoci per il gran finale del primo atto, che ci sarà nel prossimo capitolo!
━━ GRANDE INVERNO
ora ci divertiremo veramente tanto amici miei, spero che voi abbiate fatto un ripasso e rivisto la 8×03 ( io ancora no, ma giuro che ora lo faccio ) perché la battaglia sarà terribile.
I nostri oc pensano di avere a che fare con un esercito di Bruti particolarmente feroce ed organizzato, e non hanno nemmeno ipotizzato di aver a che fare con gli Estranei e col loro esercito di non morti. Quindi.. Non avremo armi col vetro di drago e ci saranno si e no 5 spade in acciaio di Valyria ( quelle dei Lord, le spade di famiglia ), sarà un massacro e vi anticipo che non ci sarà alcuna vittoria.
P
raticamente, la battaglia è appena iniziata e noi inizieremo a ruolare da quel punto: si stanno posizionando le armate secondo lo schema prima designato ( ovviamente non è così che si organizza un piano di battaglia, ma siamo tutti dei ragazzi e delle ragazze, non donne e uomini adulti e vaccinati esperti di storia, quindi.. Sono andata a semplificare le cose, anche per farvi capire meglio quello che si deve fare ), e verranno guidate dai loro lord.
Ad esempio.. Sarete voi a dire "Lady Bolton sta conducendo i suoi arcieri sulle mura" , e per l'oc di Awold98 ho pensato di farlo andare alla fine dalle sue Piovre Dorate, quando ci sarà la fuga. Lui rimarrà sulle mura con Lady Bolton. Questo per dire? Che nessuno si salva dallo scontro.
Inoltre, vorrei chiarire questo: prima dell'ottava stagione, avevo letto / sentito che le cripte di Grande Inverno erano protette da antichi incantesimi, quindi non assisteremo alle animazioni dei cadaveri degli Stark. La sottoscritta, tramite Jeyne, condurrà la fuga verso i passaggi segreti che porteranno all'uscita sotterranea dove sono state piazzate le Piovre Dorate.
Sempre io, condurrò la battaglia: sarò io a ruolare l'esercito dei non morti e l'esercito che li combatte, tramite commenti in stile narratore ─ ma voi potrete lo stesso interagire con l'esercito dei non morti e quindi ruolare il vostro oc a scopo di renderlo più partecipe e parte della battaglia. In stile "Alyse Bolton diede il comando di far scoccare le frecce" .
I
n questo capitolo avremo almeno una morte, gente che impazzisce o che perde arti, quindi vi comunicherò il destino del vostro oc in chat privata ( amatemi ), e voi non dovrete dire niente. Detto questo, vi dò anche la possibilità di fare una breve ruolata con una sopravvissuta e di riprendere nei role on di Westeros ed Essos le role che avete lasciato in sospeso.
━━ WESTEROS
la situazione qua è relativamente più tranquilla della precedente: è stato fatto un attentato alla regina, quindi l'intera Fortezza Rossa è stata messa in quaranten- no okay, in sicurezza.
Si sta cercando il colpevole, quindi il clima non è esattamente il più bello e piacevole esistente.
Il Concilio Ristretto ha deciso di tenere nascoste le informazioni riguardo i Targaryen per non fare scatenare il panico, ma con l'arrivo di Gwyn Velaryon ed Artys Stone, seguito anche da quello di Lewyn, che succederà? È morto Kiran Martell, ed è morta la quartogenita Tully, come verrà trattata la questione?
Nuovamente Cerelle si impegnerà a tenere tutto nascosto, ma ci riuscirà?
Nel mentre, gli ospiti al castello sono segregati all'interno della Fortezza Rossa nella totale ignoranza ─ o quasi, dato che la notizia del tentato assassinio della regina Lannister già sta rapidamente facendo il giro del continente.
Inoltre l'inverno ormai è iniziato, quindi non aspettatevi più i cieli illuminati d'immenso dal Sole, ma ora tutto sembra aver preso toni freddi ed il cielo ormai è divenuto nuvoloso.
La notizia della fine dell'Estate è già stata data, quindi fate reagire i vostri oc anche a questo. Temo di avervi lasciato con meno cose da fare rispetto ai capitoli precedenti, ma sfruttate l'occasione per rinforzare le amicizie ed intricare quale intrigo.
I presenti al ballo verranno tutti interrogati sino a quando non verrà trovato il colpevole dell'omicidio, e se qualche parola non convincerà le Cappe Dorate.. Si potrebbe finire anche nelle Celle Nere, ed essere costretti a confessare ( Septa Onella vibes ) i crimini che non sono stati mai commessi. Quindi si: la situazione è drammatica.
Quando invece verrà ritrovato l'assassino ( SE verrà ritrovato ), ed allora si inizierà a girare per la città, si potrà vedere che è molto cambiata: la sua popolazione lentamente sta diventando diffidente nei confronti dei lord e delle lady. Detto questo, vi dò anche la possibilità di riprendere le role che avete lasciato in sospeso.
━━ ESSOS
anche qui la situazione è relativame più tranquilla, ma la potremmo definire un mix tra la situazione originale ad Essos e quella con i mercenari: ora gli eredi sono tenuti in queste prigioni dotate di tutte le comodità delle loro precedenti camere, ma sono lo stesso isolati e sotto terra, e non possono uscire sino a quando i Targaryen non si convinceranno del fatto che gli eredi hanno imparato la lezione.
Sarà possibile fare interagire i Targaryen con gli eredi, ma alla prima infrazione ( tentare la fuga, atti di vandalismo, lotte etc. ) sono frustate per tutti. Detto questo, vi dò anche la possibilità di riprendere le role che avete lasciato in sospeso.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top