New York, ore 00.00

Diego e Luther erano alla ricerca del fratello, Cinque. Non sapevano dove cercare, ma alla fine lo trovarono in biblioteca e ubriaco, mentre abbracciava una manichino. Decisero di portarlo a casa di Diego.
"Idioti... il mondo che conosco sta crollando e io sto subendo la pubertà, di nuovo." Esclamò il giovane. "Vomitami addosso e giuro che ti ammazzo" "Tranquillo Luther... oh... di che stavate parlando...?"
"Due uomini mascherati hanno attaccato l'accademia, cercavano te." Rispose Diego "Oh Hazel e Cha-cha?..."
Due, innervosito dal comportamento del fratello di urlo contro "Senti, noi vogliamo proteggerti! Spiegaci che cosa volevano da te!" "Proteggermi? Pff... l'apocalisse sta arrivando..." e detto questo vomitò...

Erano entrati nella stanza di Diego e avevamo lasciato Cinque Sul letto.
"Devo scoprire che cosa c'entra lui con quelli" "Bah... che senso avevano le cose che diceva prima...?" Si chiede Luther.
Un'uomo da fuori la camera urlò "Diego! Una detective ha chiamato, ha detto che devi raggiungerla in un motel perché ha trovato tuo fratello...credo... ha chiamato mezz'ora fa..."
"Ma... Klaus!"
"Klaus!"
Dissero i due fratelli.

Due se me andò alla ricerca del motel mentre Uno era rimasto con Cinque finché non si fosse ripreso.

La porta della stanza del motel si spalancò da lì entro Diego, il ragazzo si bloccò sull'entrata, il corpo della donna che amava era lì a terra. L'agente Pots (credo si scriva così scusatemi), ormai non c'era più...
Si accasciò al suo fianco ed iniziò a piangere, solo dopo notò un'altra ragazza al fianco della sua amata.
La ragazza aveva un'aria familiare, ma non era morta, respirava ancora.
Decise di portarla con se a casa.
E prima di andarsene, lasciò un'ultimo sguardo a Pots.

Cinque si era svegliato. La sbronza era passata. "Mi vuoi spiegare tutta questa storia dell'apocalisse?" Chiese Luther al fratello.
"Niente... la fine del mondo sta arrivando e non possiamo sconfiggerla... ci abbiamo già provato..." prese una pausa e poi continuò "Vi ho visti, morti. Ma ho anche trovato un'occhio che tu avevi sicuramente strappato alla causa dell'apocalisse, dovevo solo capire a chi appartiene, ma la fabbrica è stat bruciata quindi..." "Moriremo...?" "Temo di sì..." si arrese Cinque.
Si creò un silenzio quasi imbarazzante che però venne interrotto dal rumore di una porta sbattere.
Nella stanza era entrato Diego con in braccio una ragazza ormai nota a Cinque. Due aveva anche un'area piuttosto incazzata...
"Lei è morta per colpa tua! Brutto-"
"Ehi! Calmati!" Disse Luther tenendo lo fermo.
"Chi è questa?" Chiese Uno notando la ragazza in braccio a Diego.
"Ehm... non lo so... è svenuta, era al motel..."
"Idioti... davvero non la riconoscete? Voglio dire, sí è cambiata però io l'ho subito riconosciuta..." "di che stai parlando" "Andiamo Diego! È Iris!"
"Non ci provare nemmeno! La morte di Iris è stata forse la cosa più dolorosa! Non permetterti di prendermi in giro!"
"Allora svegliala, e chiedilo a lei..."

Diego non credeva fosse possibile, sua sorella era morta quando erano piccoli, come poteva essere lei?
Adagiò la ragazza sul materasso, aspettando che si svegliasse.
Passò una giornata e ormai Luther era tornato all'accademia, Cinque cercava un modo per fermare l'apocalisse e Diego ora era accusato per l'omicidio della detective.

Iris si svegliò di colpo, si trovava in una specie di sgabuzzino, era su un letto, ma come c'era finita lì?
Uscì dalla stanza e si ritrovò in una palestra... La ragazza riconobbe il posto visto che mandava spesso dei regali lì...
"Signorina! Serve aiuto?" Disse un'uomo avvicinandosi "Ehm... no grazie... anzi- sa dirmi dov'è Diego?"
"Quell'idiota? Ah beh è uscito questa notte... non so dove sia..."
"Grazie!" Esclamò lei prima di andarsene.

Aveva deciso di cercare Cinque, era l'unico che poteva aiutarla a capire...
Klaus, era scappato ma non sapeva dove. Diego probabilmente l'aveva salvata ed era scappato anche lui...
Ma non sapeva dove cercare cinque...
I troppi pensieri per la testa, l'apocalisse, i suoi fratelli, i piani di suo padre, la mandavano in confusione.
Stava per esplodere e per liberazione, cacciò un'urlo, acuto, forte, che propagò un onda di energia che fece spegnere tutte le luci e fece scatarrare gli allarmi delle auto.
Era stanca, sporca, aveva fame, sete, sonno...
Con quelle oche forse che aveva divenne invisibile e si avviò all' academy, lì l'avrebbero aiutata.

Era a pochi passi dall'entrata, aveva paura. Non entrava lì da diciotto anni.
Alla fine sempre invisibile, busso e ad aprirle fu Pogo, un sospiro di sollievo le scappò e tornò in sé.
"Signorina Iris!" Lei subito dopo svenne.

Quando si risvegliò, si ritrovò in una stanza che le era familiare, era su un letto. Le mura della stanza erano blu con delle stelle dipinte sopra, sul muro si trovavano dei poster dell'Umbrella academy, tra cui lei. In un lato c'era una scrivania, con sopra tutti disegni e foto. Era la sua vecchia stanza. Lei adorava stare lì.
Non voleva farsi vedere subito voleva capire e curiosare un po' in giro, divenne invisibile e uscì dalla stanza.
Non sembrava esserci nessuno in quel piano, così scese le scale. Iniziò a sentire delle voci dal salotto e si avviò lì.
C'erano tutti i suoi fratelli, parlavano di qualcosa di importante ma nessuno prestava molta attenzione.
Era il momento di farsi notare, di far sapere che era lì. Ma prima notò una cosa a cui lei teneva, che catturò i suoi pensieri, una birra!
Stava morendo di sete e avrebbe dato qualsiasi cosa per bere della birra o dell'acqua.
Silenziosamente di avvicino alla bottiglia. Iniziò a vere e pian piano i suoi fratelli di accorsero di una bottiglia vagare per la stanza.
"Iris!" Esclamò quattro. Lei tornò visibile e le facce dei suoi fratelli erano indescrivibili. Erano scioccati.

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