18. EPILOGO
Il sole tramontava lentamente sulle sabbie dorate dell'Egitto, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa.
Erano finalmente tornati a casa.
Dopo il lungo viaggio di ritorno, Seokjin si era subito preoccupato di sottoporre Jungkook a una TAC. L'ansia era palpabile mentre attendevano i risultati. Quando Seokjin uscì dalla stanza con un sorriso radioso, l'aria si riempì di sollievo.
«Jungkook non ha più il tumore. È sparito.»
Le lacrime di gioia non tardarono a scendere, e gli abbracci e le risate riempirono la stanza. Avevano superato prove incredibili, e ora la maledizione era finalmente spezzata.
Taehyung lo stritolò tra le sue braccia. Non riuscì a trattenere le lacrime. Jungkook nascose il proprio volto tra le mani, incredulo. Non riusciva a crederci. Era tutto finito veramente.
«Dobbiamo festeggiare, Kook. Festeggiamo.»
Il villaggio si animò di un'energia nuova. Quella sera la piscina, illuminata da luci soffuse, rifletteva il cielo stellato. Fu tutta per loro. Gli amici si tuffavano, ridevano e si godevano il meritato riposo.
Jungkook li osservava, li vedeva felici, lo era anche lui ma... Vi era ancora un ma. Mentre accarezzava Maggie, coricata sulla sdraio accanto a lui, non riusciva a scrollarsi di dosso un peso interiore. Taehyung, notando la sua inquietudine, si avvicinò e gli si sedette di fianco.
«Cosa c'è, Kook? Non sembri felice come dovresti.»
«Ho ucciso Lalabel», disse di getto. «Non riesco a smettere di pensare a quel momento. Quando pensava ti avessi sacrificato... nei suoi occhi ho visto dispiacere, forse ancora umanità. E se avessimo potuto salvarla?»
Taehyung posò una mano sulla spalla di Jungkook, cercando le parole giuste.
«Kook, Lalabel era morta dentro da tanto tempo. I demoni le avevano divorato l'anima. Era un burattino nelle mani di forze oscure. Non potevamo salvarla, perché la sua umanità era ormai un'ombra. Quello che hai visto erano frammenti di ciò che era stata, non ciò che era diventata."
Jungkook abbassò lo sguardo, cercando conforto nelle parole di Taehyung.
«Forse hai ragione. Ma non è facile dimenticare.»
«Lo so, Kook. Ma devi ricordare perché l'hai fatto. Hai salvato te stesso, hai salvato tutti noi. E ora, finalmente, possiamo vivere senza paura. Possiamo costruirci una vita. È tempo di andare avanti.»
Le parole di Taehyung infusero in Jungkook una nuova forza. Non avrebbero mai dimenticato Lalabel, ma potevano imparare a convivere con quel ricordo, senza lasciare che dominasse il loro presente.
«Ti va di venire al bordo piscina con me?»
Jungkook acconsentì ed entrambi si sedettero lì, con le gambe a mollo.
Namjoon prese un calice di vino, lo alzò in aria e richiamò l'attenzione degli amici in acqua. «Permettetemi di dire due parole. Abbiamo perseguito questo obiettivo per più di mille anni. Non è stato facile. Voi due...» disse rivolgendosi a Taehyung e Jungkook. «Siete stati coraggiosi. Avete lottato tanto ed è giusto che adesso arrivi la tranquillità che meritate e che meritiamo. Ora è tempo di vivere per noi stessi.»
Jimin si passò una mano tra i capelli, per levare la frangia sgocciolante dal volto e tirarla all'indietro. «Sì, abbiamo finalmente la possibilità di costruire le nostre vite. Cosa vorresti fare, Hoseok? Non è che ti andrebbe di rimanere qui con noi?"
Hoseok sorrise, guardando l'orizzonte.
«La mia casa è a Seoul. Voglio tornare lì, continuare la mia vita. Mi piace quel che ho lì.»
Ci fu un attimo di silenzio, poi Taehyung disse: «Sarai sempre il benvenuto qui, lo sai. Anche se torni in Corea del Sud, questa sarà anche un po' casa tua.»
«Il nostro caro Jungkook non ha niente da dire?» chiese Yoongi allora.
«Non lo so, ragazzi. Penso di aver finito ogni risorsa mentale. Sapete cosa? Voglio dormire. Buttarmi sul letto e essere libero di fare un bel sogno dopo secoli.»
Tutti risero, comprendendo quanto però fosse giusto quel pensiero. «Beh, in qualità di dottore, ti dico che ti toccherà dormire un bel po' per ricaricare le energie», asserì Seokjin. «E inoltre, permettetemi di dire che... Ho intenzione di chiedere un trasferimento.»
«Per dove?»
«In Europa.»
«Cosa? Così lontano?» chiese stupito Jimin.
«Sì, voglio cambiare aria e, ovviamente verrò a trovarvi, non pensate di potervi liberare del vostro dottore preferito.»
La festa continuò a bordo piscina, con risate e scherzi che riempivano l'aria della notte egiziana. Jungkook e Taehyung si scambiarono un'occhiata complice, e Taehyung gli fece cenno di seguirlo. Si allontanarono dal gruppo, dirigendosi verso un angolo tranquillo del giardino, dove le luci del villaggio si fondevano con le ombre delle palme.
«Volevo parlarti lontano da tutti. Solo noi due.» disse Taehyung. Jungkook gli prese le mani nelle sue e teneramente gli chiese: «Di cosa vuoi parlare?»
Taehyung sorrise dolcemente. «Di noi. Del nostro amore. Finalmente siamo liberi, possiamo vivere come abbiamo sempre desiderato. Non sembra strano?»
Gli occhi di Jungkook si illuminarono di una nuova speranza. «È vero. Forse è perché non ci siamo abituati. Però adesso mi sento come se tutto il dolore che sentivo prima si fosse dissolto. Quando siamo insieme, tutto sembra possibile.»
Le grandi foglie ondeggiavano al lieve vento della sera. Taehyung lo guardò intensamente, i loro cuori batterono all'unisono. «Kook, non dobbiamo più preoccuparci di niente. Siamo finalmente liberi. E io... io ti amo, più di ogni altra cosa.»
Jungkook si avvicinò, avvolgendo le braccia intorno a Taehyung. «Anch'io ti amo, Tae.» Si avvicinarono, facendo sfiorare i loro nasi in molteplici carezze. «Più di quanto riesca a esprimere con le parole.»
Si baciarono dolcemente, un bacio che sigillava la fine di tutte le sofferenze passate e l'inizio di una nuova era di felicità. Il mondo sembrava scomparire intorno a loro, lasciando solo la sensazione di quel momento perfetto.
«E adesso, cosa faremo?»
Taehyung sorrise, appoggiando la fronte contro quella di Jungkook. «Non lo so, e non mi importa. Prima o poi dovrò riprendere il mio lavoro, ma adesso voglio solo godermi questo momento con te. Possiamo pensare al futuro più in là.»
Jungkook annuì. «Hai ragione. Abbiamo tutto il tempo del mondo. L'importante è che siamo insieme.»
Rimasero abbracciati, guardando le stelle che brillavano sopra di loro. La sensazione di pace e tranquillità che li avvolgeva era indescrivibile. Tutti i cicli karmici, le vite passate, le maledizioni e le sofferenze erano finalmente alle loro spalle. Ora, avevano davanti a sé l'ignoto, ma un ignoto bellissimo.
«Il ciclo karmico in cui eravamo bloccati si è definitivamente chiuso, Tae. È davvero finita.»
«Sì, è finita. E ora possiamo iniziare a vivere davvero.»
FINE
Angolo della parlantina:
Abbiamo. Finito.
Sono passati anni dall'inizio, da quando ho iniziato a scrivere e pubblicare questa trilogia e sono decisamente contenta di poter mettere un punto a questa storia. Almeno per ora 🤭
Non lascerò spiegazioni varie sul finale o sulla storia in generale, perché ho sempre creduto che questa narrazione si adattasse bene ad una libera e personalissima idea del singolo lettore. La magia fa parte di questa storia e la fantasia è magia.
Vi ringrazio tanto per la pazienza e scusate per tutto il tempo di attesa, ma in fondo ci vuole del tempo per scrivere tre libri😂
Oggi si chiude anche un'era, quella delle fanfiction. Almeno per me, insomma. Non penso che tornerò più a scriverle per due motivi: il primo è che purtroppo non seguo più i Bts come prima. Sono rimasta molto legata agli anni passati trascorsi ad ascoltare le loro canzoni, amo ancora infinitamente i loro primi album, ma tra una cosa e l'altra, i cambiamenti miei e loro, percepisco lontananza e non so se verrà mai colmata nuovamente. E secondo, ho capito quanto sia bello scrivere storie che abbiamo personaggi totalmente partoriti dalla mia fantasia, aspetto fisico compreso.
Spero possiate capirmi 💜
Continuerò a scrivere, a portare mie storie originali. Presto, spero nel prossimo mese, massimo settembre, tornerà Zagara e Tabacco.
Piccola anticipazione🥰:
«La voglia di baciarti e sentire il sapore di salsedine sulle tue labbra è enorme.»
Manfredi ama i libri, le poesie, il mare, i fiori di zagara, il panino con le panelle e Rosa.A Rosa piace Manfredi, ma farà di tutto pur di allontanarlo. Vuole seguire i suoi sogni, non un ragazzo. Ma riuscirà veramente a stargli lontana?
I più attenti ricorderanno che avevo iniziato già a pubblicarla a inizio anno, ma per partecipare ad un concorso ho dovuto farla sparire da qualsiasi social🥲
Quindi, io vi aspetto là. Spero possiate apprezzare anche storie al di fuori delle fanfiction. Se così non è, sono contenta in ogni caso di aver trascorso del tempo con voi! Vi farò sapere quando usciranno i cartacei definitivi di questa trilogia!
Grazie, grazie e ancora grazie per tutto💜
Statemi bene! ILY_Ely ♥
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