Capitolo 7
La stanza in cui Eunji si trovava era fredda ed asettica, era sdraiata su un lettino molto simile a quelli che si trovano in ospedale e non aveva davvero idea del motivo per cui si trovasse una camera del genere in casa loro. Al fondo di essa inoltre si trovava una spessa libreria con diversi tomi dall'apparenza molto antica ed infatti la signora Kim, prendendo uno di quelli, si avvicinò a lei.
- Molto bene, ora rilassati e chiudi gli occhi va bene? Dovrò cercare nel tuo subconscio, devo capire alcune cose riguardo il maleficio – disse tranquilla appoggiando il libro accanto al suo corpo.
- Si, sono pronta – con convinzione strinse nuovamente la mano di Tae-hyung che non si era spostato di un millimetro. Si guardarono per un attimo prima di decidersi a chiudere gli occhi come le aveva detto.
La signora Kim sussurrò qualcosa a voce bassa mentre dalle mani uscì una luce intensa color blu elettrico. Una mano la posò delicatamente sui suoi occhi mentre l'altra l'appoggiò sul ventre e dopo pochi secondi venne avvolta interamente da essa.
Pian piano Tae-hyung percepì la sua stretta venire meno rendendosi conto della sua apparente condizione di trance.
- Sta dormendo? - chiese preoccupato Tae-hyung a voce alta.
- Si, sono riuscita a metterla in condizione per poter arrivare nel fulcro della maledizione, ora fa silenzio! - lo ammonì la nonna concentrata.
Dopo diversi minuti in totale silenzio, la signora Kim si staccò all'improvviso prendendo un altro spesso libro dalla libreria.
- Che succede? Qualcosa non va? - chiese nervoso il riccio vedendo la nonna stranamente silenziosa.
- Questa magia nera è ancora estremamente forte, anche se sono passati diversi secoli, ciò significa solo una cosa... chi ha lanciato la maledizione è ancora vivo e vegeto... - rispose non distogliendo l'attenzione dall'oggetto.
- Tutto ciò è impossibile non... Signora Kim, insomma neanche usando le magie proibite si può rimanere in vita per così tanto!- disse incredulo per la scoperta.
- Nipote, c'è solo una spiegazione. La vita di questa persona è stata legata a quella dei vampiri. Ognuno di loro ha un potere che prevale, chi è più veloce, chi è dotato di più forza e chi con il proprio sangue può allungare la vita degli esseri umani - la donna guardò seria nella sua direzione – Le magie di questo livello negli anni dopo la dipartita, dovrebbero perlomeno affievolirsi, in questo caso è incredibilmente potente, penso addirittura che sia più longeva di quanto abbiamo sempre creduto, devo fare chiarezza, ma c'è qualcosa che mi impedisce di addentrarmi...non va bene...– prese un altro libro infastidita per l'intoppo venutasi a creare.
Tae-hyung riguardò Eunji in ansia, tutto ciò stava a significare che lei e Min-jee erano ancor di più in pericolo e non solo per la maledizione. Evidentemente un vampiro aveva messo gli occhi per qualche motivo sulla sua famiglia.
Ma perché? Cosa voleva esattamente da loro?
Il mistero si stava facendo sempre più intricato.
- Non farlo...- le parole della nonna rimasero sospese nella stanza.
- Cosa non dovrei fare esattamente?-
- ... Lo sai...non devi affezionarti a lei... - rispose pur sapendo che ormai era troppo tardi per entrambi – A maggior ragione dopo aver saputo questo. Se questa persona che ha lanciato la maledizione è legata in qualche modo ai vampiri, è impossibile avvicinarla. Per contrastarla dovremmo convincerla a levare la magia che persiste da secoli, lo sai questo, vero? -
- Affezionarmi eh... - il riccio riguardò Eunji sfiorandole la guancia.
La nonna sospirò affranta, da quando aveva memoria non lo aveva mai visto in quello stato e una brutta sensazione prese il sopravvento.
Possibile che provasse dei sentimenti per quella ragazza arrivata dal nulla?
Eunji era davvero un uragano di testardaggine e spericolatezza, ma grazie al suo grande cuore, era stata in grado di farsi voler bene in poco tempo.
Sospirò guardandola appena, era inutile negarlo anche lei si era presa a cuore la sua storia e non solo, si era immischiata in qualcosa che urlava in tutto e per tutto pericolo su ogni fronte possibile.
Non era riuscita ad evitarlo, vedere suo nipote così convinto e soprattutto dopo aver visto Min-jee e le sue condizioni precarie, ora era sinceramente preoccupata per la sorte di Eunji.
Era in ansia per i loro destini, ogni sera continuava ad interrogare le carte sperando le dicessero la giusta direzione da prendere.
Non poteva permettersi di perdere qualcun altro, non lo avrebbe accettato. La sua sofferenza era ancora così grande che solo guardare il nipote provava una forte stretta al cuore.
Assomigliava anche fin troppo a suo figlio, glielo ricordava ogni singola volta.
Ma soprattutto non spiegargli cosa successe quella notte, ai suoi genitori e a suo fratello, le faceva ancora più male.
- Non è che alla fine ti sei affezionata più te a lei che io?- la schernì Tae-hyung vedendola così assorta nei pensieri che di tutta risposta la signora Kim voltò la testa in imbarazzo.
- Non... non dire sciocchezze...-
- Nonna!!- il riccio urlò spaventato facendo saltare in aria la donna.
- Quante volte ti ho det... che succede?? - nel girarsi nella sua direzione, vide il corpo della giovane scossa da vari spasmi e velocemente li raggiunse con ansia.
- Nonna! Cosa...perché?!- esterrefatto cercò di bloccarla al letto inutilmente, ormai era fuori controllo.
- ... Ora che ci penso, oltre alla magia nera da cui è avvolta, ho sentito un'altra presenza di forza magica, ma non ci ho fatto troppo caso, aspetta... - mise una mano sulla sua testa e dopo poco mormorò incredula - Ora è mutata non capisco...percepisco chiaramente della magia...ma come è possibile che sia aumentata in così poco tempo? - la donna cercando di mantenere una calma apparente provò velocemente a riformulare la stessa formula di prima.
Per aiutarla doveva indagare più in profondità.
- Cosa vuoi dire con questo? Eunji è dotata di magia? E' come noi nonna? - sussurrò incredulo nel vederla ancor di più fuori controllo, con gli occhi riversi all'indietro.
La signora Kim gli afferrò la mano ricercando il suo sguardo spaventato – Lo scopriremo! Ho bisogno di te adesso!-
Annuendo Tae-hyung ritornò lucido e pronto per aiutare quella ragazza sempre più circondata dal mistero.
–
Eunji non appena aprì gli occhi vide un ragazzo di fronte a sé.
Ma non aveva idea di chi fosse.
Cercò di muoversi, ma qualcosa le impediva ogni movimento, come se fosse bloccata da una forza sconosciuta e solo qualcun altro avesse il possesso del proprio corpo.
Infatti chi ne aveva il controllo si alzò e si diresse verso di lui. Dalla sua visuale lo guardò meglio e si rese conto che era davvero bellissimo, alto dai capelli di uno scuro intenso, vestito con un hanbok grigio scuro il cui colore faceva risaltare incredibilmente i suoi occhi profondi ed intelligenti.
- Nam-joon!! Esci a quest'ora? Dove vai? - sentì una voce non sua parlare, eppure era sicura che fosse uscita proprio dalla sua bocca.
Eunji si stava davvero spaventando, cosa le stava accadendo?
- Iseul, secondo te dove potrei andare a quest'ora? Ahah – sorrise saccente il giovane prendendo il cappello di tela, appoggiato sul tavolino in legno di fianco a loro.
Eunji a quella rivelazione rimase basita, era sicura di aver sentito bene, aveva detto chiaramente il nome della sua antenata... che fosse dentro il suo corpo?!
Come era possibile una cosa simile?
Non riusciva a pensare lucidamente e le stava venendo un vero attacco di panico.
Prima di addormentarsi, ricordava di essere stata sdraiata su di un lettino e la signora Kim e Tae-hyung intorno a lei... ma ora?
Come diamine era finita nel passato e dentro al corpo di Iseul?!
Ma soprattutto come sarebbe potuta tornare indietro?!
- Perché voi maschi frequentate certi posti non lo capirò mai... non tornare troppo tardi per favore – rispose nuovamente quella voce al suo posto.
Si stava sentendo infastidita, stava percependo anche le sue stesse sensazioni ora.
- Si si! Tranquilla sorellina, tu fa la brava e va a dormire presto va bene?- vide la mano muoversi verso di lei e farle una carezza dolce sulla sua testa ed incredibilmente percepì realmente quella grande mano calda tra i capelli.
Ormai aveva la certezza! Si trovava dentro al suo corpo ma come spettatrice, non poteva interagire liberamente a suo piacimento.
Dopo che il fratello uscì, Iseul si girò ed andò velocemente nella sua stanza.
Guardandosi intorno e sperando di non essere vista, aprì la finestra che dava nel piccolo giardino dietro la casa.
Eunji si sentiva nervosa, evidentemente Iseul stava aspettando qualcuno sentendo il suo stato d'animo inquieto, infatti vagava con lo sguardo oltre la finestra per ogni angolo visibile nella notte più e più volte.
- Stai cercando me?- una voce profonda parlò accanto a lei.
Spaventandosi indietreggiò, sentiva chiaramente ogni scarica di adrenalina fremere direttamente sulla sua pelle.
- Jung-kook... - mormorò andandogli incontro colpendolo con un leggero buffetto al braccio – Quante volte ti ho detto di avvertirmi prima di arrivare? Non puoi farmi sempre paura!-
Il ragazzo rise divertito alla sua espressione ed il cuore della sua antenata palpitò improvvisamente, era davvero emozionata.
Eunji si stranì del suo atteggiamento, gli ultimi scorci che aveva visto e letto nel suo diario, Iseul era davvero spaventata da ciò che aveva scoperto.
Cosa era successo tra loro?
- Scusami! Mi devo ancora abituare, siete troppo lenti voi umani... - rispose ridendo ancora.
- Non siamo noi lenti, credo che sia tu troppo veloce! Ahah- la sentì ridere a sua volta, era stranamente a suo agio in sua compagnia, lo percepiva.
Ad un tratto vide Jung-kook tornare serio e dopo aver guardato intorno a loro, prese una piccola boccetta dalla sua cintura – Tieni, starai sempre meglio vedrai! - gliela porse ed Iseul la prese senza alcun dubbio – Lo so! Da quando lo bevo non mi sono più ammalata e mi sento sempre piena di energia!-
Aprì il tappo e lo avvicinò alla bocca, bevve d'un sorso ed Eunji capì immediatamente cosa fosse. Avvertì chiaramente il sapore ferreo del sangue.
- Ora tocca a te... - Iseul si allentò il jeogori scoprendosi il collo bianco.
Vide il vampiro arrossire distogliendo lo sguardo – Non c'è bisogno, mi sono nutrito abbastanza la scorsa settimana, non... - Iseul posò una mano sulla sua guancia pallida obbligandolo a girare il viso nuovamente.
- Me lo hai detto tu! Solo con il mio sangue riesci a controllarti. Abbiamo fatto un patto, tu mi hai regalato una cura contro la mia malattia ed io ti aiuto a nutrirti senza far del male a nessuno. Forza! - lo incitò convinta nel procedere.
Eunji non poteva credere a ciò che aveva appena sentito, era sempre più assurda quella storia.
Iseul e Jung-kook avevano un accordo simile?
Ma soprattutto perché continuava a vedere nel suo passato?
La convinzione che fossero solo sogni molto vividi stava iniziando a vacillare.
Alle sue parole, gli occhi di Jung-kook si tinsero di un rosso scuro, sfoderò i canini e lentamente si avvicinò famelico al suo collo.
Sentì tutto nel dettaglio.
Il suo respiro caldo, la sua lingua sfiorarle la gola, i canini penetrarle la carne, il flusso del sangue che veniva man mano bevuto ed il cuore di Iseul insieme al suo scoppiarle nel petto.
Si sentiva stranamente bene tra le sue forti braccia, era come in estasi.
Non aveva mai vissuto una percezione simile in vita sua, tanto da spaventarla ancora di più.
–
- Eunji!! Eunji!!! Ti prego!-
Di soprassalto si mise seduta, ritrovando i volti preoccupati di Tae-hyung e della nonna di fianco a lei.
Si guardò le mani tremanti, finalmente ora riusciva muoversi, era tornata indietro.
Aveva avuto seriamente il timore di rimanere bloccata per sempre nel corpo dell'antenata.
Perché mai era accaduta una cosa simile?
Tae-hyung distrutto e senza energie si asciugò la fronte imperlata di sudore con la manica della maglia, lui e sua nonna erano riusciti a fatica a stabilizzarla, ma era andato tutto bene.
Era felice di vederla finalmente sveglia, anche se non aveva idea di cosa fosse realmente accaduto.
La guardò titubante e nel vederla così disorientata e tremante provò un improvviso impulso di stringerla forte a sé. In quel momento le sembrava così piccola e fragile e solo l'idea che avrebbero potuto fallire, gli provocò un forte dolore al petto.
Senza pensarci ulteriormente, seguì il suo istinto e la racchiuse tra le sue braccia.
- Sei tornata...sei qui Eunji...sei al sicuro ora! - sussurrò affondando il viso tra i suoi capelli soffici.
Eunji ancora confusa da ciò che aveva vissuto, ricambiò incerta la stretta.
Era sinceramente sorpresa dalle sue parole, non credeva che si fosse preoccupato a tal punto.
Tuffò il viso contro il suo petto sentendo il suo profumo muschiato e delicato, tanto da avvolgerla ancora di più di quel semplice contatto.
Le braccia calde del riccio la circondarono totalmente e sentendo il suo cuore accelerato ed il respiro ancora ansante in automatico rafforzò la presa.
Il tremore incontrollato contro il suo corpo saldo e rassicurante iniziò pian piano a scemare, si stava finalmente tranquillizzando.
Al contrario da ciò che aveva vissuto poco prima, provò una sensazione differente, se prima era come in estasi, nell'abbraccio di Tae-hyung si sentiva protetta e al sicuro.
La nonna dopo essersi assicurata che stesse bene, con il fiatone si sedette esausta riprendendo lentamente colore.
- Cosa...cos'è successo? - mormorò Eunji ancora incredula girando il viso verso la donna.
- Ho delle ipotesi...- iniziò prendendo un respiro -... Credo che la tua famiglia abbia in realtà la padronanza della magia, ma è diversa dalla nostra. Adesso non lo percepisci, ma presto anche tu sarai in grado di utilizzarla. Non capisco però come sia possibile, la stai acquisendo troppo velocemente, non ha senso...questa maledizione è così antica e particolare...non ne avevo mai vista una simile. Non voglio trarre conclusioni affrettate, ma penso ulteriormente che la vita della maga che ha lanciato la maledizione sia sopravvissuta grazie ai vampiri, per avere delle conferme dovrò andare personalmente in quella hanok... - concluse massaggiandosi le tempie.
- Verrò anche io!- annunciò la ragazza staccandosi malvolentieri dal corpo del riccio.
- Non ci pensare proprio! - continuò la signora Kim nervosa – Non voglio avere tra i piedi né te né il mio incosciente nipote, io ho più esperienza e so difendermi. Potrebbe essere molto pericoloso! -
- Sul fatto che lei non debba venire sono d'accordo anche io, ma per quanto mi rigua...- sentendo le parole del ragazzo, la donna si alzò sbattendo la mano contro il grande tomo sopra il letto.
- Non hai abbastanza esperienza Tae-hyung, mi saresti solo d'impiccio! Quindi è un no! Non ammetto discussioni!- uscì furiosa dalla stanza sbattendo con forza la porta dietro di sé, non aveva intenzione di prolungare alcun discorso, ormai aveva deciso.
Ciao a tutti!!!
Eunji se l'è vista davvero brutta :( Perché continua a vedere scorci del passato di Iseul?
Anche i nostri Tae e la signora Kim hanno perso anni di vita poveracci ahah! ^.^" Ma sono riusciti a riportarla indietro fortunatamente.
Vi ha sorpresi l'accordo di Iseul e Jung-kook?
La signora Kim ha deciso che andrà da sola a cercare informazioni dentro la famosa hanok maledetta, come reagirà la nostra protagonista?
Ditemi cosa ne pensate!!
Ps: E' arrivato Nam-joon! Il fratello maggiore di Iseul!
Un grosso bacio Ekylove ;*
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