Capitolo 52

Eunji fissò negli occhi Tae-hyung e provò un grande dolore al petto.

L'aveva preso.

Jung-kook dall'altra parte continuava a ringhiare mostrando i canini furioso e nel vederlo le tornò alla mente, quello stesso ragazzo sul tetto a gridare disperato il nome di Iseul.

Rimase immobile non sapendo cosa fare. Il piano era fallito. Nessuno di loro era a conoscenza di quell'ulteriore potere, strinse i pugni conficcandosi le unghie nel palmo.


- Allora!! - pronunciò Jun-ho sistemandosi la camicia completamente ricoperta di sangue – Dopo avermi fatto incazzare quanto basta, cosa ne dici se proviamo a trovare un accordo? Io ti restituisco i tuoi preziosi uomini e lascerò liberi anche i tuoi fratelli, ma tu devi fare ciò che chiedo!-

Eunji cercando di riprendersi dall'ultima visione avuta, riparlò con voce ferma – Lasciali prima andare e poi ne parleremo...-

Jun-ho rise aspramente, si diresse verso Tae-hyung lo afferrò dalla maglia e lo mise in piedi davanti a lui – Lasciami lurido succhia sangue!! Eunji porta via i tuoi fratelli e vattene senza voltarti!! - urlò cercando di vincere quella gravità che lo stava inchiodando sul posto.

L'uomo divertito, gli strinse il collo con una mano e rapidamente si fiondò sulla sua carotide.

La ragazza trattenne il fiato alla vista del viso contorto di dolore del riccio e nel vederlo sbiancare man mano sempre più velocemente, corse verso di loro – Basta!! Lo stai prosciugando!! Basta!!!-

Il vampiro nel vederla arrivare si staccò da Tae-hyung e lo costrinse ad inginocchiarsi ancora.

- Non pensavo che il sapore della famiglia dei Kim fosse così particolare... ora capisco perché ti sei accanito così tanto su di loro Taec! Ottima scelta!-

Taec-yeon, dalla pelle completamente ustionata, si avvicinò zoppicando verso di loro estraendosi uno dei tanti paletti che aveva conficcati nello sterno – Mio signore, lasci a me quel maledetto mago... la prego...- Jun-ho ci pensò su per poi rivolgersi alla giovane angosciata davanti a lui – Non lo so, signorina cosa faccio? Lo lascio al mio amico Taec-yeon? Lo ha ridotto maluccio, non credo ci andrà leggero con lui...-


Eunji era sull'orlo di una crisi isterica. Continuava a fissare Tae-hyung ora a testa china con il sangue che gli stava colando dai fori profondi all'altezza del collo.

L'aveva messa alle strette e si sentiva impotente... ancora.

Si guardò attorno, anche Sun-mi e Yoon-gi erano a terra, non aveva nessuno che potesse aiutarla.


Pensò e ripensò a tutte le sue possibilità.

Fuggire? Non lo prendeva nemmeno in considerazione.

Attaccare Jun-ho? Sarebbe stato un suicidio e ci sarebbe stato un massacro in ogni caso.

Acconsentire e fare l'incantesimo? Il mondo sarebbe andato distrutto.

Qual era la scelta giusta da fare?


Jung-kook anche se non aveva il potere di leggere nel pensiero, vedeva chiaramente tutte le riflessioni nei suoi occhi e si sentì uno stupido.

Jun-ho lo aveva colto di sorpresa con quel potere di cui neppure lui era a conoscenza ed ora stavano rischiando di morire. Avrebbe dovuto ucciderlo subito quando ne aveva avuto occasione ed invece si era lasciato vincere dalla sofferenza, volendogliela far pagare.

Vide il corpo del compagno accanto a sé vacillare, era sul punto di perdere i sensi, Jun-ho gli aveva tolto troppo sangue velocemente e di conseguenza non sarebbe durato a lungo.

Digrignò i denti con forza. Se solo si fosse riuscito ad alzare...


Eunji continuava a riflettere senza sosta. Ci doveva essere una soluzione... doveva esserci. Se avesse potuto aggirare l'incantesimo in qualche modo?

Chiuse gli occhi per cercare nella sua memoria un qualcosa che potesse servirle.

Ripensò agli avvertimenti di Yun, alle conoscenze di Sun-mi sulla magia, alle parole della signora Kim sulla lettura delle carte e all'improvviso le tornò alla mente una frase ripetuta anche dallo stesso Tae-hyung.

La lettura delle carte poteva cambiare in base a delle decisioni prese nel presente.

Jun-ho, non era più come lo aveva conosciuto Yun. Erano passati secoli e quell'uomo era diverso, come già le avevano accennato in precedenza Ho-seok e Seok-jin e se adesso il futuro fosse parzialmente cambiato?

Anche la stessa Iseul, le aveva fatto delle domande sui cambiamenti futuri e se fosse stata quella la chiave per uscirne indenni?

Avrebbe dovuto giocarsela bene.


- Non avevo idea che la tua fidanzata ci avrebbe messo tanto a decidersi, non importa...- commentò Jun-ho abbassandosi all'altezza dei due ragazzi ancora inginocchiati. Sollevò un braccio a ciascuno di loro e li guardò sorridendo – Forse ha solo bisogno di un altro incentivo, vi romperò le braccia per iniziare, ho avuto una bella idea, vero?!-


- Lo farò!-

Nel sentire la voce ferma di Eunji, si girò con un sorriso raggiante – Finalmente ti...-

- Ho una condizione però!-

L'uomo si rabbuiò sentendo quelle parole – Credevo che dettassi io le condizioni, rispetterò ciò che ti ho precedentemente proposto, non appena tu avrai fatto il tuo dovere!-

Eunji per nulla intimorita s'incamminò fino a raggiungerlo, fermandosi ad un passo da lui – Sicuro, ma prima mi dovrai dare una garanzia! Potrei sempre distruggere l'amuleto, non ci avevi pensato a questa eventualità?-


Alla faccia contratta di Jun-ho, rimase impassibile. Stava bluffando, quel materiale era riuscito a modellarlo con fatica Yun dopo estenuanti ricerche, figurarsi se lei avesse avuto le capacità di distruggere dal nulla un oggetto simile, ma la cosa importante era che ci credesse lui.

- Cosa vuoi?-

- Ji-woo deve spezzare la maledizione sulla mia famiglia, solo allora farò l'incantesimo, te lo giuro!-

- Perché mai dovrei accontentarti? - chiese scrutandola negli occhi per vedere se ci fosse un inganno dietro.

- La maledizione mi sta condizionando e non riesco ad essere lucida come vorrei. Spero tu non voglia vedermi perdere il controllo mentre sto per fare l'incantesimo...- accennò un sorriso al suo sguardo preoccupato – Non conviene a me, ma neanche a te!-


Dopo qualche minuto di silenzio passato a fissarsi negli occhi, Jun-ho fece cenno alla maga di raggiungerli e riluttante lo fece, senza smettere un secondo di lanciare occhiate di odio puro verso la ragazza.

- Spezza la maledizione -

- Mio padrone, come potete chiedermi una cosa simile?! Lei è il capo dei vampiri non può sottostare ad una richiesta simi... -

- Stai osando disubbidirmi?! Non ti è bastato fare di testa tua una volta e portarmi un oggetto falso ai miei occhi?!- il tono severo dell'uomo fece abbassare di colpo gli occhi della donna.

- M...mio padrone...- si inginocchiò a lui e ad Eunji le si rivoltò lo stomaco alla vista – Non volevo mancarle di rispetto...-

- Fai ciò che ti ho chiesto!-

Ji-woo completamente umiliata si alzò. Lei che avrebbe voluto uccidere ogni discendenza della sua nemica più grande, avrebbe dovuto levare una maledizione che incombeva su di loro da centinaia e centinaia di anni.

Si ferì un dito ed alcune gocce toccarono la sua fidata sfera oscura. La lasciò librare davanti a sé e recitò l'unico incantesimo che potesse spezzare l'enorme maleficio.

Uno strato nero pece si sollevò lentamente dai fratelli Park e improvvisamente tutti e tre provarono un improvviso senso di benessere. Come se una forza oppressiva sopra di loro finalmente avesse smesso di fare resistenza, liberandoli del tutto.

Eunji si girò verso Jimin e Min-jee e si commosse nel vedere la sorella aprire lentamente gli occhi.

- Dove... dove sono? Jimin che succede?- mormorò confusa ed il biondo la strinse a sé ridendo tra le lacrime – Min-jee!! Mi hai riconosciuto! Non riesco a crederci! -

Anche Eunji dovette trattenere le lacrime, se si era svegliata anche sotto l'incantesimo di protezione della signora Kim, voleva solo dire che aveva funzionato. Erano liberi.


- Non cantare vittoria! Una volta che avrai fatto il tuo dovere e non ci servirai più, vi ucciderò personalmente! Mi libererò di tutti i maghi antichi!- la voce acuta di Ji-woo la fece uscire di testa, si rivolse a lei con un sorriso sghembo – A parer mio, morirai prima tu di me! Da quanto ho capito, non ti sei fatta troppi amici, qua dentro! Anche chi adori tanto ti odia e ti usa! Sei sempre più patetica Ji-woo!-

Facendo un passo in avanti, Jun-ho sospirò – Ji-woo non ho intenzione di ripetermi! Accompagna Taec nella mia stanza, è giunto il momento che qualcuno mantenga un giuramento!-

Trattenendo a stento il suo rancore si girò ancheggiando, seguita dal vampiro ferito.

Jun-ho la guardò attentamente fino a quando la superò per mettersi al centro della sala, aspettando l'arrivo dei suoi servi.


Eunji mantenne un'aria impassibile davanti a lui, ma non appena la superò si inginocchiò davanti ai ragazzi preoccupata – Ditemi che state bene...- Jung-kook con tutta la sua forza di volontà, riuscì a muovere un braccio fino a sfiorarle la mano – Eunji! Non puoi farlo! Iseul ha dato la vita per evitarlo...noi ce la caveremo in qualche modo! -

La ragazza con un sorriso cercò di rassicurarlo – Dovete avere fiducia in me! Vi prego!-

- Non mi hai detto tutto, vero? Quando hai quella faccia non vuol dire niente di buono. Non ti saresti messa in pericolo...lo avevi promesso...- il tono basso con cui pronunciò quelle parole la scossero, Tae-hyung era sempre stato molto arguto e anche in quel caso aveva intuito qualcosa. Si avvicinò a lui e passò una mano tra i suoi capelli ricci sempre così morbidi, per poterlo guardare meglio negli occhi, il suo sguardo profondo la fece vacillare.

- Hai ragione...- abbassò il viso rammaricata – Forse per la prima volta mancherò a una promessa fatta... mi dispiace...-

Tae-hyung avendo avuto conferma della sua sensazione, lottò con grinta per vincere la gravità che lo attanagliava al pavimento. Le carte lo avevano avvertito che dopo quel giorno sarebbe cambiato di nuovo qualcosa nella sua vita. Era pronto ad ogni evenienza, ma non aveva neanche vagliato l'ipotesi che lei si sarebbe messa in pericolo per salvare tutti loro.

- Scricciolo... ascoltami... fallo per me! Ora ti alzerai e te ne andrai! - il riccio parlando ricercò i suoi occhi evasivi, ma Eunji sorrise dolcemente scuotendo la testa – Dopo questo finirà tutto, vedrai! Come prima che tu mi conoscessi!-

- Co...Cosa hai in mente?! Non...-


Non aveva la forza per ascoltare altro, lo interruppe avvicinandosi a lui colmando quella distanza che l'opprimeva. Lo baciò dolcemente sulle labbra soffici, prolungando il momento più a lungo che potesse. Non voleva staccarsi, forse sarebbe stata l'ultima volta che ne avrebbe avuto la possibilità.

Al rumore sentito dietro di sé però alla fine si staccò a malincuore.

Quando si rispecchiò nei suoi occhi li ritrovò offuscati e spenti, sicuramente anche i suoi trasmettevano quello stesso messaggio, tuttavia si decise a voler mascherare la cosa. Si impose di regalargli un ultimo sorriso dolce. Non voleva che l'ultimo ricordo di lei fosse il suo viso ricoperto di lacrime.

No, non era giusto.

- No...-

- Ti amo Tae...-

- Eunji!!!-


Si alzò non volendo ascoltare altro, non doveva avere ripensamenti. In quel preciso istante capì ancor di più il cuore di Iseul e le sue scelte. Le urla dei ragazzi nel tentativo di fermarla, le diedero il coraggio di avviarsi per raggiungere Jun-ho.

Non voleva voltarsi, era pronta per qualsiasi cosa sarebbe successa.

- Ed ecco qui la nostra star! - ironizzò l'uomo nel vederla arrivare – Sei pronta?-

- Non ho molta scelta mi sembra – rispose lei fissando una bara coperta da un drappo scuro.

Jun-ho passò le dita sopra di esso e per la prima volta rivide il viso dolce con cui lo aveva conosciuto il giorno del mercato.

- Abbiamo sofferto tanto io e la mia Hwasa, ci hanno divisi intrappolandola in questa bara...- si prese del tempo per accarezzare lentamente la superficie – Ma ora l'attesa è finita amore mio, finalmente ritornerai da me...-


Ji-woo fissò l'uomo con una stretta allo stomaco. Per secoli aveva dovuto sopportare di avere l'ombra di quella donna addosso, tenuta segretamente nascosta nella sua camera, coperta da quello spesso tendone.

Anche se avevano passato molte notti insieme, era a conoscenza che fisicamente era con lei, ma con la mente no. Ogni volta che poteva stava ore dietro quella maledetta tenda a fissare quella donna addormentata dentro quella bara. Non faceva altro.

Ma finalmente la fortuna stava girando dalla propria, quando quella ragazzina avrebbe fatto l'incantesimo per lui, finalmente avrebbe avuto la possibilità di esaudire il proprio.

Jun-ho sarebbe stato suo per sempre e sarebbe diventata la maga più forte e potente del mondo intero. Questo era il suo desiderio, sorrise al pensiero, dopo di che avrebbe ucciso la vampira ed Eunji. Così nessuno si sarebbe messo contro di lei, nessuno.

Avrebbe vinto lei finalmente. Avrebbe ottenuto tutto ciò che desiderava. Sarebbe stata felice.


Eunji sospirò nel guardare la maga, aveva uno strano ghigno in faccia e si vedeva lontano un miglio che avesse qualcosa in mente. Tuttavia in quel frangente non aveva neanche il tempo di pensare alla sua pazzia.

Una cosa alla volta.

Nel momento in cui girò il viso vide anche Taec-yeon con un espressione indecifrabile. Sembrava quasi impaziente. Possibile che ognuno di loro stesse architettando qualcosa?


- Ji-woo, istruiscila sull'incantesimo che dovrà fare!- tuonò all'improvviso l'uomo come in trance nel guardare la cassa.

La donna si avvicinò a lei con un libro tra le mani – Dovrei consultare anche il libro di quella odiosa maga antica!-

Eunji appena estrasse il libro, la maga lo afferrò con foga e lo sfogliò velocemente per cercare le pagine interessate, dopo averle trovate, glielo rimise davanti – Perfetto, possiamo procedere ora -

Jun-ho delicatamente tolse il drappo e successivamente il coperchio, rivelando il corpo di una giovane donna.

Eunji rimase incantata da tanta bellezza. Aveva capelli mossi e lunghi sin alla vita di un nero intenso, labbra carnose e rosse, con una carnagione alquanto pallida. Vestita di un bellissimo abito da sera scuro a sirena, con bratelline sottili e uno scollo a cuore, l'intero tessuto racchiudeva perfettamente le sue forme morbide fino alle ginocchia finendo poi per poi allargarsi con un trionfo di tulle.

Stupenda.


L'uomo le accarezzò il viso in completa adorazione e le sorrise teneramente – Rivedrò i tuoi occhi...- disse con voce tremante.

La ragazza lo fissò e non sapeva che pensare. Capiva quel bisogno di riaverla con sé, ma a che prezzo? Un amore valeva tutte quelle innumerevoli morti? La propria felicità compensava l'atrocità del futuro?

Respirò a fondo scuotendo la testa.

Quell'amore tossico non l'avrebbe mai capito e non ci teneva a farlo. Ora doveva solo confermare un'ultima cosa prima di procedere.

- E' la persona più importante per te?- chiese lei all'improvviso e gli occhi di Jun-ho si alzarono per la prima volta – E' l'unica!- rispose serio.

Eunji sorrise soddisfatta della risposta – Penso che possiamo iniziare!-


Estrasse l'amuleto dalla tasca ed il riflesso della pietra, estasiò Ji-woo – E' bellissima! - tuttavia quando fece per prenderla, Eunji la ritrasse dalla sua portata – L'accordo non prevedeva che avrei dovuto dartela, stai al tuo posto!-

Ji-woo si morse il labbro, continuava ad essere maltrattata da tutti, anche da un'inutile ragazzina con troppo potere addosso.

- Prima che faccia una strage, vediamo di finirla il prima possibile!- commentò indicandole le pagine da recitare nel libro dell'antenata – Dovrai concentrare tutto il tuo potere nell'amuleto e leggere questa formula, anche una novellina come te è in grado di farlo!-


Eunji strinse tra le mani la gemma, le parole di Yun continuavano ad assillarla, ma ormai si era decisa a procedere con il suo nuovo piano. Si concentrò e cercò di fluire l'intero suo potere in essa. Non appena iniziò si sentì come trascinata dalla pietra, incredibilmente stava come avendo vita propria, avidamente la stava prosciugando anche senza troppo impegno da parte sua.

Più energia l'abbandonava e più si sentiva debole.

Prima di non avere neanche la forza per rimanere in piedi, lesse velocemente l'incantesimo, scandendo attentamente parola per parola.

- Mio padrone, fate la richiesta ora...- Ji-woo con un sorriso compiaciuto dal vedere che stava procedendo come programmato, incitò il suo padrone nel continuare l'incantesimo.

Jun-ho strinse la mano della sua preziosa amante e parlò – Hwasa, svegliati! Ritorna da me!-

Eunji avvertì l'amuleto bruciare tra le mani, il calore intenso si propagò velocemente fino ad arrivare alle braccia.

Stava soffrendo le pene dell'inferno, ma avrebbe retto fino alla fine.

Una luce bianca avvolse lei e la donna stesa nella bara ed il dolore opprimente la fece urlare.


Tae-hyung che non aveva mai smesso di agitarsi e di urlare, stava assistendo a qualcosa che non aveva mai visto in vita sua.

Grazie ai suoi poteri percepiva quanta energia stesse consumando, ma la cosa preoccupante era che non stava accennando a diminuire, presto ne sarebbe rimasta sprovvista e non era un bene.

Ricercò con lo sguardo Sun-mi, solo lei che era in grado di leggere i pensieri altrui, sapeva che cosa aveva in mente Eunji.

Quando si guardarono, il suo volto completamente privo di vita, lo lasciò senza parole.

La disperazione del suo sguardo non lasciava alcun dubbio.

Si diede dello stupido perché non aveva riflettuto anche a quella variabile. Ogni incantesimo potente aveva delle conseguenze, ma quali sarebbero state in questo caso?

La sua Eunji sarebbe morta? Sarebbe stato quello il prezzo da pagare?


Entrambe le donne erano collegate dall'energia sprigionata dall'amuleto e con sofferenza Eunji provò a non essere completamente annientata da essa, tuttavia era troppo potente per resistere oltre.

Durante la procedura delle pesanti catene si materializzarono sulla donna, le fissò incredula, erano sempre rimaste invisibili fino a quel momento.

Sentendo una presenza intorno a loro, alzò lo sguardo e notò almeno una ventina di persone incappucciate a testa china.

Eunji non capiva chi fossero. La maledizione era stata fermata, per quale motivo continuava ad avere delle visioni?

Dato che nessuno stava reagendo, prese coscienza che solo lei si era accorta della loro presenza.

Quelle persone, rimanendo in silenzio, lentamente ad uno ad uno alzarono una mano e le catene sulla donna iniziarono ad allentare la presa.

Seguendo con lo sguardo i loro movimenti, capì che chi aveva di fronte erano proprio i maghi antichi che avevano imprigionato la vampira.

Probabilmente l'incantesimo aveva rinchiuso una parte di loro in quelle catene ed ora spezzando il loro legame con lei, stavano sparendo con esse.


All'ultima catena, una donna prima di levarla si rivolse a lei.

- Spero che tu sappia quello che stai facendo...- le disse con severità – Non hai idea di cosa hanno fatto al tempo...hanno ucciso a sangue freddo chiunque, non guardando in faccia nessuno, hanno dissanguato centinaia di bambini, alludendo di quanto fosse più saporito il loro sapore rispetto agli altri...-

Eunji rabbrividì per quelle parole, ma non riuscì a rispondere per lo sforzo che le stava richiedendo l'incantesimo.

Capendo la situazione la donna riprese a parlare – Non so cosa sia successo, tuttavia spero che qualsiasi cosa accada ti comporterai di conseguenza. Sei una di noi! Ricordalo sempre!-

Detto questo riguardò la vampira riluttante, essendo obbligata, alzò la mano rompendo anche l'ultimo impedimento al suo risveglio.

Un'onda di energia la invase e il suo potere venne risucchiato fino all'ultima goccia. Quando la pietra smise di brillare, Eunji cadde a terra priva di forze.


- Eunji!! Rispondimi!! Eunji!!- Tae-hyung vedendola stesa sul pavimento urlò ancora più forte, era terrorizzato, non sapeva cosa fosse successo o quello che sarebbe avvenuto da lì a poco. Non riusciva a muoversi e questo lo stava facendo impazzire.

- Non può ripetersi...- mugolò Jung-kook atterrito nel vederla immobile – Avevo promesso... che a lei non sarebbe accaduto nulla...non può morire anche lei...-

Il riccio a quelle parole si ammutolì.

Possibile che la storia avrebbe dovuto ripetersi in eterno?

Yun aveva sacrificato la sua vita per gli errori commessi, Iseul si era suicidata per il bene di tutti ed ora Eunji sarebbe morta per salvarli.

Chinò il capo sconfitto. Anche lui aveva fallito, aveva perso anche lei.

- Eunji...avevi promesso...- mormorò chiudendo gli occhi ed una lacrima gli bagnò il viso, il dolore che stava provando era troppo forte.

Hwasa aprì gli occhi, si guardò intorno spaesata, non riusciva a capire dove fosse.

L'ultima cosa che ricordava era stata quella lurida stanza dove l'avevano rinchiusa per fare quello stupido rituale per imprigionarla.

Si mise a sedere e incrociò gli occhi di Jun-ho pieni di adorazione – Amore mio...sei qui...-

Nel vederlo sorrise compiaciuta – Jun-ho... ci sei riuscito... - rispose accorgendosi poi di Taec-yeon accanto a lui – Ottimo lavoro... davvero!-




Ciao a tutti!!!

Eunji si è decisa di fare l'incantesimo! E' stato un bene o un male? Voi cosa ne pensate?

Secondo voi qual è davvero il suo piano per salvare tutti?

Si è ritrovata con le spalle al muro, ma per lo meno con la sua astuzia è riuscita a liberare i suoi fratelli dalla maledizione, ma ora?

Invece Hwasa si è svegliata dal suo sonno eterno, come si comporterà Jun-ho?

Ps: Se siete stati attenti, vi ricordo che manca qualcosa per completare l'incantesimo...come andrà a finire?

A prestooo!!

Un grosso bacio Ekylove ;*

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