Capitolo 48

- Quindi...è stata un'idea di Iseul, allontanarmi dalla tenuta?- chiese tristemente Jung-kook guardando il tramonto seduto sul tetto del palazzo.

- Si... ho avuto un'altra visione, ha preso accordo con Yoon-gi per allontanare la sua famiglia, poi ha incendiato l'hanok per far credere che fosse pazza e ha ucciso, non volendo, suo padre. Credo che si sia manifestato il suo potere, per difesa - rispose mogia sospirando alla luce di quel pallido sole sparire oltre l'orizzonte.

- Ancora non capisco. Cosa aveva in mente? Perché arrivare a tanto? Come pensava di risolvere tutto in questo modo? - si alzò frustrato mettendosi una mano tra i capelli.

- Non lo so, sento che siamo vicini a scoprirlo, mi mancano solo alcuni pezzi... era molto convinta della sua decisione...- lo guardò andare avanti ed indietro pensieroso - Voleva salvare il mondo e le generazioni future dalla maledizione, secondo lei poteva farcela...-

Jung-kook scosse la testa - Perché non me ne ha parlato? Lo avremmo affrontato insieme! -

- Se ti avesse avuto intorno, si sarebbe sentita ancora più debole, avevano minacciato di uccidere anche te, ti ricordo - spiegò lei come se fosse ovvio.

- Eunji! - si avvicinò trattenendo un singulto - Io sono un vampiro, sono più resistente di un essere umano e...-

- L'amore comporta anche questo ed ora l'ho capito anche io! Avere paura dell'altra persona... si diventa deboli...- distolse lo sguardo capendo in pieno la sua scelta.

- L'amore non rende deboli, l'amore è sostenersi Eunji. Io sarei vissuto o morto per lei...- riparlò con sofferenza notando l'oscurità avvolgere lentamente il cielo - Lei non me lo ha permesso...ha deciso per me...-


Eunji sentendolo così addolorato, si avvicinò accarezzandogli la mano stretta in un pugno. Era straziante vederlo così, ma ogni volta che scopriva un altro tassello, Jung-kook era il primo a dover sapere la verità. Non aveva ancora il quadro completo, tuttavia sapeva di essere vicina, molto vicina.

Sospirò ancora vedendo il manto oscuro prendere il possesso del cielo. Era arrivato anche un altro momento molto importante da affrontare.

S'incamminò verso la porta per ritornare al suo appartamento, ma prima di farlo riparlò un'ultima volta.

- Iseul sapeva di essere solo un'essere umano, eppure ha cercato di salvarti Jung-kook...- si girò con un sorriso triste - Ed ora tocca a me, fare una scelta!-

-

- Questa è la vostra congrega quindi? - chiese curiosa Eunji rimanendo imbambolata davanti all'immensa villa che aveva davanti.

Alla fine aveva scoperto che il loro covo si trovava proprio ad un passo dalla capitale, in una villa enorme dalla facciata piena di vetrate, in un misto tra moderno e tradizionale, in cima ad una collina. Tutta la città si trovava praticamente ai suoi piedi.

Milioni di persone inconsapevolmente avevano sopra le loro teste un covo di pericolosi assassini. Eunji rabbrividì al pensiero.

Ho-seok annuì sorridendo sornione - Cosa aspettavi una caverna oscura o un castello dalle torri altissime? O forse una targa a lettere cubitali "Qui ci sono i vampiri"? Ahah! Non dovremmo dare nell'occhio in teoria. Noi siamo solo delle leggende, no?-

- Questo è non dare nell'occhio? Sono come minimo dieci volte il mio appartamento e, sto solo contando il primo piano...- chiese cercando di capire quale fosse la logica dei vampiri.

- Sono comunque succhia sangue, scricciolo. Devono mostrare la loro potenza...non so se ti sei resa conto di quali macchine siano parcheggiate nella loro proprietà- commentò piatto Tae-hyung guardando oltre lo spesso cancello di ferro elegantemente lavorato, invece per nulla impressionato.

Eunji scosse la testa distrutta - No, non voglio sapere... sono già abbastanza scioccata così -


Jung-kook sospirò ed Ho-seok se ne accorse - Ehi Jk, non stare in pensiero ti sei nutrito con il sangue di Eunji, andrà bene, non riusciranno ad asservirti - lui annuì posando una mano sulla sua spalla - Lo so amico mio, mi fa strano dopo tutto questo tempo tornare qui e sono così furioso. Jun-ho...lo voglio uccidere con le mie mani...- commentò freddamente ed il rosso decise di non proseguire il discorso. Anche lui era arrabbiato, dopo tutto quello che avevano scoperto si sentiva davvero amareggiato. Ma non solo, aveva ancora la faccia sconsolata di Seok-jin davanti agli occhi, non riusciva a superare quella bruciante delusione. Possibile che avesse deciso di restare con lui, dopotutto?

Eunji respirò a fondo fissando la villa, era il momento e lo sapeva, guardò Tae-hyung ed al sorriso ricevuto fece un passo in avanti, pronta ad affrontare il suo destino.


Sun-mi però si mise davanti a loro a braccia aperte, fermandoli improvvisamente.

- Un secondo!- disse nervosa - Ho compreso una cosa importante e dovete saperlo prima di entrare. Potrebbe cambiare le carte in tavola -

I ragazzi incuriositi, rimasero in silenzio aspettando che riprendesse a parlare.

- Ho capito a chi apparteneva la voce che ci ha avvisati dell'arrivo di Ji-woo...era di Seok-jin! E' tutto il giorno che ci penso!- Ho-seok cambiò espressione sentendo quelle parole, non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito. Era stato davvero Seok-jin ad avvisarli?

La castana lo fissò confermando il dubbio nato nei suoi occhi increduli - Ne sono più che sicura! Ma devo dirvi un'altra cosa ancora più importante! Stavo riflettendo...il mio potere di leggere il pensiero l'ho acquisito di recente, ne sono a conoscenza davvero poche persone, tra cui voi, i miei familiari e... Yoon-gi! Gliel'ho rivelato al nostro ultimo scontro... -

Jung-kook si accigliò avvicinandosi - Cosa stai cercando di dire maga?-

- Pensateci...quando è venuto in biblioteca, ha cercato proprio il libro di cui avevamo bisogno, lasciandolo nelle nostre mani. Dopo il nostro combattimento, avrebbe potuto benissimo tornare indietro e riprenderlo. Io ero a terra e lui era in netto vantaggio, gli sarebbe bastato poco per riottenerlo, ma non lo ha fatto...ho come il sentore che Yoon-gi ci abbia volutamente aiutato fino ad oggi...- spiegò elaborando la propria tesi.

Il corvino scosse la testa confuso - No! Non ha senso... se fosse come dici te, perché è al servizio di Jun-ho? Insomma...va bene non ha tradito Iseul, ma allora perché ha scelto questa vita? Sono stati loro a portarla ad una scelta simile, dovrebbe odiarli!-

Eunji, riflettendo attentamente alle parole della donna, all'improvviso spalancò gli occhi, ricercando quelli del riccio - Credo che Sun-mi potrebbe avere ragione... quando ci hanno attaccato alla tenuta dei Lee, Yoon-gi si è fatto vedere di proposito conducendomi al rifugio di Iseul allontanandomi dal pericolo, inoltre mi ha intimato di smettere di cercare la verità e di scappare e...non solo... - questa volta si rivolse ad Ho-seok - Quando Jay morì dopo avermi toccata, non era rimasto per nulla sorpreso, ora sono convinta che sapesse del maleficio della signora Kim e l'abbia istigato apposta per liberarsi di lui! - il rosso rimase a bocca aperta per quanto filasse ogni ragionamento.

Tae-hyung annuì lentamente, effettivamente erano troppe le cose per definirsi una semplice coincidenza - Se fosse così... però non ha nemmeno torto Jung-kook, perché ha deciso di mettersi dalla parte del nemico?-

Rimasero in silenzio non trovando una risposta alla domanda.

Possibile che pur avendo così tante informazioni non riuscissero a ricostruire l'origine dei fatti? Eunji cercò di pensare ancora ad Iseul, se fosse stata in lei come avrebbe agito? Come evitare la maledizione e come proteggere il mondo compiendo un unico gesto?


Alla fine Eunji si illuminò. Aveva capito tutto.

Sospirò affranta da quella verità e riguardò il vampiro con rammarico.

- Credo...credo di aver capito il piano di Iseul...- Jung-kook nel sentire la voce esitante di Eunji s'innervosì, era da tempo che stava aspettando quel giorno, voleva e doveva sapere la realtà dei fatti, belli o brutti che fossero stati. Semplicemente la verità.

- Il piano originale consisteva nell'incendiare l'hanok per far credere che fosse realmente impazzita, inscenare l'omicidio dei suoi familiari ed il proprio suicidio. Lo scopo era di far credere a Ji-woo e Jun-ho che non ci sarebbe più stata alcuna discendenza, il loro sogno sarebbe andato a monte e dato che non sarebbe mai più esistita una maga antica, non avrebbe avuto alcun senso mantenere la maledizione attiva... - prese fiato indugiando sullo sguardo del vampiro - Ma la morte del padre, anche se accidentale, credo l'abbia devastata al punto da prendere la decisione di farla finita sul serio. Dev'essere andata così, perché Yoon-gi non avrebbe mai accettato una simile decisione, anche lui l'amava profondamente e non le avrebbe mai permesso di togliersi la vita. Gli era stato solo riferito di mettere al sicuro i suoi fratelli... -


Jung-kook ascoltò in silenzio fino alla fine e chiuse gli occhi sconfitto. Conoscendo il buon cuore di quella ragazza, era possibile che fossero andate a finire così le cose. Lei che in primis, gli aveva fatto giurare di non far più del male ad anima viva, aveva lei stessa ucciso qualcuno. Anche se in questo caso si trattava del padre che l'aveva maltrattata e disprezzata da sempre, ma Iseul era speciale, non era mai stata in grado di odiare davvero qualcuno.

Il suo sorriso dolce gli ritornò alla mente ed una lacrima gli bagnò la guancia. Probabilmente era arrivata anche alla conclusione che non si sarebbe meritata nemmeno di amare. Rinunciando a loro. A lui.

Tae-hyung intanto con le nuove supposizioni arrivò ad una conclusione - In effetti se io fossi stato in Yoon-gi, avendo ricevuto come ultimo desiderio di proteggere la famiglia della donna che amavo, per tenerli al sicuro, mi sarei avvicinato anche io a colui che poteva far loro del male, per tenere d'occhio ogni sua mossa... -

Sun-mi annuì convinta - Hai perfettamente ragione! Tieni i tuoi amici vicino ed i tuoi nemici ancora più vicino...-

Eunji scosse la testa rammaricata - Yoon-gi era convinto che il piano di Iseul avesse funzionato, perché pensava che la maledizione fosse stata spezzata, quel giorno in cui mi parlò rimase davvero sorpreso che ne fossi ancora afflitta. Credo che ora stia avendo tutto un senso - alzò lo sguardo e vedendo la luna oscurata, essendo la luna nuova, provò una stretta al cuore - Tutto quello che hanno fatto... è stato inutile... hanno tutti sofferto e non è servito a niente...-


Jung-kook si sentiva confuso. Sapeva che qualunque verità si fosse presentata sarebbe stata estremamente dolorosa, ma non avrebbe potuto evitarla per sempre. Ne era consapevole.

Alzò il viso e nel vedere ancora quel cielo offuscato provò un senso di vuoto, gli tornavano alla mente troppi dolorosi ricordi - Come quel giorno, era tutto coperto... era così dispiaciuta di non aver visto per l'ultima volte le stelle... le amava così tanto...-


Eunji a quelle parole sussultò.

Tae-hyung che la conosceva ormai come le sue tasche, la girò su sé stessa guardandola serio - No! E' pericoloso! Ne abbiamo già parlato...-

- Devo tentare... non posso restare immobile sapendo quanto abbia sofferto, apprendere che tutti i suoi buoni propositi siano andati a monte! Non è giusto!- protestò aggrappandosi alle sue braccia.

- Stai perdendo il controllo dei tuoi poteri e non sei sicura che tornando indietro tu arrivi esattamente a quel giorno... è pericoloso!-

- Oggi è lo stesso giorno di luna nuova, sono sicura che tornerei esattamente in quell'istante!- disse sicura fissandolo negli occhi - I miei fratelli mi stanno aspettando lo so, ma con che coraggio posso andare da loro sapendo che avrei potuto salvare una vita indifesa? Sarei solo una delusione ai loro occhi. Non so se potrò salvarla ma... devo fare almeno un tentativo...-


Sun-mi si strinse in un abbraccio preoccupata - E se questo presente...cambiasse? -

Quelle parole le arrivarono come una doccia gelata, sapeva che sarebbe stato un rischio, ma non poteva rimanere con le mani in mano.

Chiuse gli occhi addolorata e cercò di farsi vedere sicura - Non succederà...-

Non ne aveva idea, se doveva essere sincera aveva paura, ma Iseul le aveva creduto quando si erano parlate e la sua purezza d'animo non doveva essere dimenticata.

Per secoli era stata additata come pazza, veniva ricordata per aver ucciso tutta la sua famiglia ed essersi suicidata senza motivo.

Ma la verità era ben altro e lei non poteva voltarsi dall'altra parte e far finta di niente. Non le apparteneva quel tipo di carattere. Iseul non era mai stata pazza, a modo suo aveva cercato di salvare tutti.

Questa era Iseul.


- Mi ha detto che mi considerava sua amica...era stata felice di conoscermi, sai?- sussurrò guardando con speranza Tae-hyung, che sconfitto riabbassò le braccia lasciandole lungo il fianco.

Il primo pensiero avuto dopo quello scambio di parole era di ancorarla a lui e proteggerla da quel mondo così crudele che già gli aveva strappato via la felicità.

Ma non lo fece. Strinse i pugni fino a rendere le nocche bianche.

Non poteva costringerla ad essere una persona che non era, si era innamorato di lei anche per quello, per il suo coraggio, per la sua forza.

Anche se era spaventato, l'avrebbe sostenuta in quella sua scelta.


Eunji s'incamminò in seguito verso Jung-kook e gli afferrò la mano - Farò il possibile... te lo prometto...-

Lui contraccambiò in un sorriso tirato - Lo so, piccola umana...-

La giovane si allontanò da loro, prese il libro e recitò con calma la formula per viaggiare nel tempo, prima di toccare per l'ultima volta il tomo per completarlo, li riguardò sorridendo - Non fate quelle facce! Andrà bene! - arrivando a Tae-hyung e al suo sguardo pieno di significati, ebbe un fremito.

- Torna da me!-

- ...Sempre! - al tocco, sparì.

-

Iseul sopra il tetto della sua preziosa tenuta, aveva le braccia a metà altezza e si stava deliziando di quel dolce alito di vento che soffiava lieve tra le dita. Vedeva la sua chioma sciolta ondeggiare nella notte e si sentiva totalmente libera in quel momento. Respirò a pieni polmoni e guardò davanti a sé.

Era libera.

Yoon-gi le aveva promesso che avrebbe vegliato su Jia, l'avrebbe protetta con la sua magia di sciamano, facendo perdere le sue tracce, così come si sarebbe preso cura delle generazioni avvenire. Non le era chiara quella promessa e su come avrebbe potuto mantenerla, ma si fidava così tanto di lui che non fece troppe domande.

Nam-joon non era con loro, ma si augurava che anche in quel caso, il suo caro amico lo avrebbe trovato ed aiutato.

Guardò in alto e non vedere le stelle quella notte la stava davvero rattristando, ripensò al corpo del padre ed un brivido le percorse la schiena.

Aveva pianto tutte le sue lacrime, ormai non sapeva più per cosa stesse realmente piangendo.

Si sentiva vuota, spenta.

Non aveva idea di cosa fosse successo, tuttavia era stata proprio lei ad uccidere suo padre, ne era certa. Proprio lei che non avrebbe mai voluto far del male a nessuno, era diventata un'assassina.

Un'altra lacrima scese dal suo viso pallido e quasi se ne sorprese.

Chiuse gli occhi e cercò di riconcentrarsi, non doveva dimenticare l'obiettivo.

Per salvare la sua famiglia, doveva far credere che fossero tutti morti. Avrebbero smesso di cercarli e sarebbero stati liberi.

Liberi dagli obblighi e dalle maledizioni.

Era sicura della decisione presa e sarebbe andata fino alla fine, i suoi fratelli meritavano di vivere e rifarsi una vita, ma lei no.

Lei non aveva più alcun diritto di farne parte.

Non poteva dimenticare tutto quello che stava provando in quel momento, tutta quella sofferenza, non si sarebbe mai potuta perdonare. Anche se il padre aveva cercato per prima di ucciderla, era lei alla fine ad aver commesso un peccato mortale.

Non sarebbe comunque vissuta come gli altri e lo aveva sempre saputo, la sua malattia l'avrebbe uccisa prima o poi.

Non aveva più paura della morte. Era nel posto giusto nel momento giusto ora.


All'improvviso davanti a sé si mostrò l'ennesima visione, neanche in quell'occasione la volevano lasciare stare.

Vide il volto di Jung-kook, era felice, come mai aveva visto prima. Si trovava in un grande prato ricoperto di fiori e stava guardando il cielo stellato, quando venne raggiunto da una ragazza. Sembrava che la stesse aspettando e non appena si girò, provò una stretta al cuore.

Quella ragazza, era Eunji. Si guardarono intensamente e si sdraiarono sul prato riprendendo a guardare il panorama tenendosi per mano, le loro risa così contagiose la fecero sorridere a sua volta.

Come era arrivata, la visione si dissolse.

Alzò lo sguardo e ringraziò di quell'ultimo sprazzo di futuro che aveva potuto vedere. Jung-kook sarebbe stato felice dopo tutto, anche senza di lei.

Si sentì in parte più serena, anche se quel pizzico di gelosia l'aveva provata, per un attimo aveva creduto e sperato che fosse lei quella ragazza, ma non era possibile, si diede della stupida, fino all'ultimo voleva davvero credere che potesse avere un'altra scelta oltre quella?

No, non se lo meritava e a prescindere dai suoi sensi di colpa, il suo sacrificio avrebbe salvato il mondo, oltre che la sua famiglia. Doveva andare avanti.


- Iseul!! Iseul!! -

Si immobilizzò al tono dolce ma agitato, il suo amato Jung-kook alla fine era tornato prima del previsto, si rammaricò, ma cercò di deliziarsi fino alla fine della sua voce prima di voltarsi.

- Ise...-

-...Che peccato... - lo interruppe lei rivolgendo nuovamente lo sguardo in alto - Le nostre stelle... non ci sono questa notte...-

Era così, era davvero dispiaciuta non poterle vedere per l'ultima volta, ma quel manto scuro sopra la sua testa probabilmente era la sua punizione, aveva preteso troppo dalla vita. Non avrebbe mai potuto aspirare ad essere libera, ad essere felice. Ora lo sapeva.

Nel vedere Jung-kook avvicinarsi a lei, gli fece cenno di fermarsi - No...rimani lì...ti prego...- non voleva che la dissuadesse dalla sua scelta. Doveva andare così e l'avrebbe fatto.

- Iseul... il fuoco si sta propagando velocemente... dobbiamo andare, ora!- il suo tono era duro e fermo come il suo sguardo.

La giovane sorrise, ma ritornò a guardare il suo prezioso cielo con la speranza di vedere almeno una stella - Lo so... ed è giusto così... va via ora!- riguardò il bosco, dove si trovava il suo rifugio a lei tanto caro, dove aveva passato tanti giorni felici proprio con lui.

Quanto era crudele il loro destino.


- Cosa stai dicendo?! Dobbiamo andare via! Insieme! L'intera casa sta andando a fuoco e non capisco cosa...-

Iseul rise all'improvviso, non ce la faceva più. Non poteva permettergli di impedirle ciò che era giusto fare. La sua morte avrebbe risolto tutto, lo sapeva.

Era a conoscenza di quanto quella situazione lo stesse confondendo, ma meno cose avesse saputo e più sarebbe stato al sicuro. Era in pericolo e non voleva che avesse colpi di testa e che andasse lui stesso da quelle persone pericolose. In quel futuro orribile che aveva visto, aveva assistito a scene di morte e sangue... anche lui stesso ferito e dentro ad una gabbia.

Doveva impedirlo e quello era l'unico modo.

Chiuse gli occhi, solo a pensarci un senso di nausea le salì improvvisamente.


Una luce intensa di fianco a lei le fece voltare il viso e sorrise dolcemente. L'aveva tanto chiamata e cercata. Ed ora era arrivata finalmente... ma era troppo tardi purtroppo.

Eunji.




Ciao a tutti!!

Questo capitolo è un punto chiave della storia. Alle conclusioni dei nostri eroi, Yoon-gi neanche per un secondo è stato dalla parte dei vampiri. Ha assunto il ruolo di talpa per tenere al sicuro la famiglia di Iseul nei secoli e non solo, anche Seok-jin sembra essere dalla sua parte.

Cosa ne pensate? Hanno ragione?

Siamo tornati al prologo, Iseul è sopra l'hanok in fiamme e Jung-kook è dietro di lei.

Ma sorpresa...è arrivata Eunji, cosa succederà ora? O.o

Siete rimasti sorpresi?

Un grosso bacio Ekylove ;*

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