Capitolo 36
Eunji ancora sconvolta rimase per diversi minuti in silenzio guardando un punto qualsiasi di fronte a sé. Fortunatamente dopo che Yun l'aveva abbracciata tutto era tornato come prima e quelle scene agghiaccianti erano svanite come erano apparse.
Ma nella sua mente e nel suo cuore era tutto impresso come se fosse marchiato a fuoco.
Mai più avrebbe potuto scordarsi di una così orribile visione.
Guardò per un attimo Yun e rivide lo stesso sguardo perso che sicuramente aveva anche lei in quel momento.
Deglutì respirando a fondo. Doveva sapere tutto prima di lasciarsi prendere dal panico. Più elementi avrebbe avuto e prima avrebbe capito cosa fare.
- Yun... continua la storia!-
La giovane rialzò lo sguardo afflitto e nel vederla così determinata rimase stupita.
- Aveva ragione lei... sei forte... - commentò all'improvviso lasciandola perplessa.
- Di cosa stai parlando?-
- Non importa adesso...- scosse la testa e continuò - Dopo aver visto quell'orribile visione del futuro di Jun-ho, mi rivolsi alla mia amica, avevo bisogno di aiuto, di un consiglio e lei mi rassicurò dicendomi che l'avremmo fermato insieme. Organizzammo tutto... per ucciderlo... io lo amavo sinceramente, ma non potevo anteporre il mio amore per una strage simile... - sospirò alzando gli occhi al cielo.
- Preparammo un potente incantesimo e quando lo attirammo nella trappola...- una lacrima scese sulla sua guancia diventata nuovamente pallida - Colei che credevo una sorella mi si ritorse contro. Si era alleata con lui, spiegandomi che era sempre stata accanto a me solo per interesse della mia magia antica e non perché mi volesse bene. Amava anche lei Jun-ho e una volta servita per i loro scopi finalmente mi avrebbe ucciso perché non le servivo più. La mia unica e preziosa amica Ji-woo, mi aveva tradito -
Eunji rabbrividì nel sentire quel nome - Ji-woo era la tua amica?!-
La giovane annuì versando ancora una lacrima - Si! Eravamo così legate io e lei, non so perché lo abbia fatto...ancora adesso non capisco... -
Si prese del tempo per riprendere il discorso per terminarlo.
- Ji-woo mi scagliò una magia per obbligarmi a mantenere la parola data. Ma fortunatamente riuscì ad avere la lucidità di usare i miei poteri bloccando il tempo, quel poco necessario per scappare, dovevo proteggere l'amuleto dalle loro mani. Dovevo impedire che s'impadronissero di qualcosa di così potente. Ma non appena tentai la fuga... Jun-ho si scagliò su di me...- dopo aver fatto una pausa per aver ripensato a tutte quelle orribili sensazioni provate, riparlò - Rapidamente mi concentrai e usai ancora il mio dono, già consumato per aver realizzato la pietra, per creare questo...- indicò lo spazio in cui si trovavano, lasciando Eunji incerta.
- Non capisco...ti sei rifugiata in questo posto? Aspetta da quanto tempo sei qui?-
- Per me ormai è tutto relativo, noi essendo maghe antiche comandiamo a nostro piacimento lo spazio ed il tempo e non saprei dirti da quanto io sia qui. Posso solo dirti che è molto... - rispose rammaricata asciugandosi l'ennesima lacrima che aveva versato, ripensando a quella triste storia.
Eunji scosse la testa confusa - Aspetta... hai detto che comandi il tempo, giusto? Perché non sei tornata indietro impedendoti di costruire quel dannato coso che ha causato più danni che altro?!-
- Ho cercato in ogni scenario possibile ed in ogni caso in momenti diversi, avrei preso sempre questa decisione, lo avrei costruito e la mia fine sarebbe stata la stessa. Il mio destino non può essere cambiato - rispose rammaricata e poi dopo un grande respiro si preparò anche per rivelare un'altra verità - Ma devo dirti anche dell'altro... come avrai notato io e te siamo simili Eunji... in realtà c'è una spiegazione...- parlò con una certa incertezza nella voce, cosa che la fece innervosire ancor di più.
- Yun continua! Perché noi ed anche Iseul siamo uguali?-
- Dovevo redimermi... non potevo accettare che per la pace avessi creato l'unico oggetto che potesse allontanare così tanto quella prospettiva. Quindi decisi di mettere in pratica i miei numerosi studi. Nello spiegarti ho omesso una cosa, in realtà ho mentito a tutti. Non ero l'unica sopravvissuta, mio nipote, il figlio di mia sorella era rimasto in vita. Guardando nel suo futuro, capì che dovevo allontanarlo da me o sarebbe morto prematuramente e grazie a questo avrei potuto cambiare le cose.
Decisi quindi di usare tutto il mio potere fino alla fine per fare una magia su me stessa. E' una magia molto antica e rara, richiede un enorme energia e forza per farla... ma ci sono riuscita e...- si ammutolì vedendo lo sguardo raggelante della ragazza di fronte a sé.
Eunji si alzò furente per guardarla dritta negli occhi - Yun arriva al punto! Cosa diamine hai fatto?!-
La ragazza intimorita distolse lo sguardo, non pensando che potesse reagire in modo tanto aggressivo.
- Ho usato la magia sacra della reincarnazione. Ogni 400 anni circa, secondo gli astri perfettamente allineati, sarei rinata grazie alla linea di sangue della mia famiglia. Stessa forma, stessa magia, stessa potenza per poter gestire quell'amuleto, per distruggerlo e liberarmi finalmente dalle mie colpe -
Eunji sgranò gli occhi a quella rivelazione - Cosa stai dicendo?! Noi tre... -
Yun la riguardò titubante e confermò i suoi timori - Siamo la stessa persona. Tu ed Iseul siete le mie reincarnazioni -
La ragazza indietreggiò sconvolta.
Come era possibile? Quindi sentivano le stesse emozioni, vedevano chiaramente nel loro passato perché erano esattamente...
Eunji si toccò la testa sconvolta non riusciva a credere che potesse essere possibile, era tutto assurdo.
Yun si alzò e si avvicinò titubante a lei.
- Come mia erede, hai il compito di fermare Jun-ho... devi impedire che realizzi quel futuro orribile. Io... -
Eunji si girò afferrandola per la veste gridandole contro - Fammi capire, sono io che devo risolvere il casino che hai creato?! E' questo che mi stai dicendo?!- la strattonò ancora vedendola spaventata - Tu non puoi più viaggiare, giusto?! Sei bloccata qui dentro e non sai cosa è più successo, dico bene?!-
La lasciò andare all'improvviso facendole fare dei passi indietro, totalmente incredula dalla sua personalità furente.
Eunji ghignò completamente fuori di sé prima di riparlare - Ora sto capendo tante cose...sai con la tua splendida idea cosa è successo?! La tua preziosa amica Ji-woo essendo cresciuta con te e conoscendoti come le sue tasche, aveva intuito che avresti fatto una simile magia per redimerti e ha fatto incombere una maledizione sulla nostra famiglia per trovarti! Sapendo della tua incredibile forza ha usato una magia d'incremento su ogni donna nata e se non aveva i requisiti necessari per sopportare quel maleficio si ammalava, perché il corpo non poteva contenere una potenza simile e moriva sofferente. Lo sapevi questo Yun?!- le gridò contro tutta la sua frustrazione, facendo sbiancare la ragazza a quella rivelazione.
Vedendola sorpresa, rise amaramente mettendosi le mani fra i capelli.
- Avevo ragione quindi... ti sei fissata così tanto nel passato da cambiare, da non renderti conto di cosa sarebbe accaduto nel futuro! A causa di questo tuo senso di colpa, la madre di Iseul è morta, mia madre è morta, mia sorella...- si bloccò impedendo alle lacrime di fuoriuscirle dagli occhi.
Yun si mise una mano sulla bocca, si stava di nuovo sentendo male, non aveva idea che le sue decisioni avessero compromesso in questo modo la vita di ognuno di loro.
Voleva impedire la distruzione del mondo e non aveva pensato a nient'altro.
- M... Mi dispiace...- disse infine chiudendo gli occhi stravolta - I...io... -
Eunji si girò dandole le spalle. Non voleva che la vedesse soffrire. Odiava quando si mostrava vulnerabile.
Ancora una volta la verità era stata troppo scottante sulla sua pelle, come avrebbe potuto vincere una battaglia che stava andando avanti da secoli e secoli?
Una potente luce bianca arrivò da dietro di lei, anche se si era voltata l'avvertiva chiaramente.
Alla voce incrinata di Yun, si decise a girarsi nuovamente nella sua direzione.
- Questo amuleto è stato la causa di ogni dolore. E' vero...mi sto appoggiando a te, dovrei essere io a fare qualcosa ed invece l'unica cosa che posso fare è darti un peso simile. E' stata colpa mia, della mia debolezza... Eunji... perdonami... -
La ragazza guardò l'oggetto lucente, incantata.
Era un ciondolo grande quanto una noce, la pietra bianca dalle sfumature rosa risplendeva ed emanava una potenza inaudita. Non aveva mai visto una cosa più incredibile in vita sua.
- Quello...-
- Si! E' proprio questo Eunji, è l'amuleto che stavi cercando ed è sempre stato in mano mia... ed ora lo darò a te... -
Con delicatezza il gioiello lasciò le mani di Yun volteggiando lentamente fino ad arrivare tra quelle di Eunji.
Non appena lo toccò sentì delle piccole scariche di energia pura solleticarle ogni centimetro della pelle ed una forza crescente aumentare dentro di sé.
- Ora che te l'ho affidato è tuo e potrai farci ciò che vuoi. Prima di prendere qualsiasi decisione sul distruggerlo o nel caso volessi usarlo, devo avvisarti per ogni evenienza, poi deciderai come comportarti. Mi affiderò a questa incredibile volontà e determinazione che hai dimostrato fin ora - le sorrise appena prima di riprendere - Con questo amuleto potrai realizzare ogni cosa. Niente ti sarà impossibile. E' talmente potente da poter realmente chiedere la pace nel mondo, senza più sofferenze, senza più guerre e malattie. Potrebbe essere anche in grado di resuscitare i morti... -
Eunji riguardò il piccolo oggetto tra le sue mani e rimase allibita da ciò che stava sentendo.
Come poteva sprigionare quell'incredibile potenza una cosa così minuscola?
- Non so se hai mai avuto a che fare con amuleti magici prima d'ora ma, per poter usare quell'enorme potere, bisogna dare qualcosa in cambio...- mormorò preoccupata.
Eunji alzò lo sguardo, annuendo. Aveva capito di cosa stesse parlando, anche l'incantesimo che Tae-hyung aveva fatto su Jung-kook comportava un compromesso.
- Di cosa si tratta?-
- Chiunque farà la richiesta all'amuleto, perderà la persona più cara che ha... - spiegò tristemente.
- Eh?! Ma...ma come?-
- Non è finita qua... per lanciare una simile magia, quando formulerai l'incantesimo, finirai per logorarti e...potresti rischiare anche tu stessa di perdere la vita -
Rimasero in silenzio entrambe a fissarsi per diverso tempo.
Yun riprese a piangere mettendosi le mani sul viso.
- Mi dispiace... davvero... io ero pronta a rischiare la vita per Jun-ho, per il nostro sogno. Ho consumato così tanta magia per poterlo realizzare e cosa ho ottenuto? Sono stata tradita due volte, ho esaurito tutto il mio dono e ho causato sofferenza alla nostra famiglia. Sono stata così ingenua per essermi fidata di lui... io...-
- Lo fermerò...-
Alle parole dette in un sussurro, Yun alzò la testa incredula.
Se i suoi occhi erano pieni di lacrime, lo sguardo di Eunji era fuoco allo stato puro.
- Anzi... li fermerò!- si corresse - Se tu stai cercando qualche forma di perdono, non sarò io a dartelo Yun mi dispiace... ma ormai questa è una cosa che mi riguarda... e impedirò che quel futuro si possa realizzare, anche al costo di rimetterci io stessa la vita! Per chi amo questo è un sacrificio che sono pronta a compiere!-
Yun s'inchinò in segno di riconoscenza, ma la ragazza di fronte a lei schioccò le labbra contrariata.
- Non dovresti ringraziarmi...anche se non volessi, sarei costretta a farlo...- riguardò il ciondolo preoccupata fra le mani. Se non avesse davvero fatto qualcosa, quell'orribile visione si sarebbe realizzata e doveva trovare un modo per far sì che non si avverasse.
La corvina scosse la testa rivolgendole uno sguardo pieno di ammirazione.
- Non è così...sei coraggiosa e lo stai affrontando senza tirarti indietro. Sei fantastica Eunji...-
- Questo è divertente, ti stai facendo i complimenti da sola? Dovrei essere te, giusto?!- rispose stringendo l'oggetto per compensare quell'enorme vuoto nel petto.
Lei era il duplicato di Iseul che a sua volta lo era di Yun.
Non era nient'altro che una stupida copia.
Quindi tutta la sua esistenza era forse una farsa?
Yun scosse velocemente la testa - Aspetta, non è esattamente così. Tu sei tu, come Iseul è Iseul. Vi ho trasmesso la mia forza ed il mio aspetto, ma poi siete delle persone a sé... è questo che ti stava turbando tanto?-
Eunji la guardò di sottecchi - Spiegati meglio... io ho percepito le emozioni di Iseul mentre sperimentavo i viaggi nel tempo, ho visto di persona determinate cose e il fatto che siamo uguali sarebbe la spiegazione in effetti... -
- Abbiamo un filo conduttore che ci unisce, ma questo non vuol dire che non possiamo essere diverse. Sì io posso sentire le tue emozioni ma non mi appartengono, io sono sempre Yun e tu sarai sempre Eunji. I tuoi sentimenti sono tuoi ed autentici, ricordalo - rispose serenamente per tranquillizzarla.
Alla sua faccia ancora perplessa, spiegò ancora - Come vedi siamo diverse caratterialmente. Io sono pacata e seria. Iseul è timida e gentile. Tu sei determinata e coraggiosa. Se fossimo esattamente uguali non ci sarebbero tutte queste differenze, non credi? Saremo lo stampino dell'altra se fosse così... -
Eunji rilassò le spalle.
Perlomeno su quel lato si sentiva meglio, non poteva sopportare che fosse solo una riproduzione mal riuscita di uno stupido incantesimo.
- Quando andrai via di qui, ci saranno molte prove da affrontare, ma sono sicura che andrà tutto bene, avendo avuto la fortuna di conoscerti Eunji...-
Finita la frase un forte terremoto colpì entrambe, facendole quasi cadere.
Eunji si guardò intorno non riuscendo a capire cosa stesse accadendo, ogni cosa si stava sgretolando a vista d'occhio e vedendo Yun voltarsi ed incamminarsi verso il nulla la lasciò incerta. Cercò di raggiungerla richiamandola a voce alta.
- Yun!! Cosa... cosa sta succedendo?!-
- L'unica cosa che ancora mi permetteva di restare qui, era quel ciondolo, ma ora non essendo più in mio possesso, questo posto cesserà di esistere...- commentò avvicinandosi ad una parete ora piena di venature.
- Ma aspetta... cosa ti accadrà se questo posto non esisterà più?- chiese sperando di non cadere dai forti scossoni.
- Tornerò nel mio presente, questo era solo un limbo che mi ha permesso di aspettarti ed ora è giunta l'ora che io affronti il mio destino...- rispose allungando un braccio e anche la stessa Eunji vide l'immagine nel punto esatto in cui aveva bloccato il suo tempo. L'attimo prima di essere trafitta al cuore dall'uomo che amava profondamente.
- Morirai...- mormorò la ragazza guardandola con apprensione.
- Sapevo dal principio che sarebbe successo, ho solo rimandato l'inevitabile... - si girò ancora una volta verso di lei e s'inchinò rispettosamente prima di riguardarla con una grande speranza negli occhi - Ti chiedo ancora perdono, non avrei mai voluto darti tutto questo dolore. Un'ultima cosa, ora che anche tu sei una viaggiatrice, dovrai stare attenta, viaggiare nel passato potrebbe compromettere il futuro, se deciderai di modificarlo devi essere conscia che cambierà e dovrai accettare le sue conseguenze -
Eunji rifletté attentamente sui suoi consigli e ne avrebbe fatto sicuramente tesoro, sentiva che le sarebbero serviti un giorno.
Riguardò poi l'immagine bloccata sulla parete.
Era l'ultima cosa che vide Yun, prima di creare tutto quello. Una mano diretta al suo sterno, sicuramente non appena avrebbe ripreso a scorrere il tempo, l'avrebbe trafitta senza pensarci due volte.
Pur sapendolo la vedeva sollevata, come se stesse solo aspettando il suo arrivo per poter mettere una fine a tutto. In parte era dispiaciuta di aver lasciato traboccare il suo risentimento nei suoi riguardi, ma non poteva fingere che, anche non volendolo era stata lei la causa di tutto.
Ma se doveva essere onesta, doveva attribuire la colpa a qualcun altro, coloro che avevano approfittato della sua ingenuità e questo non lo avrebbe mai perdonato.
- Non so come andrà a finire, anche se ora guardassi il futuro ho capito quanto sia incerto e non avrebbe senso farlo... - rispose Eunji guardandola poi negli occhi - Ma sappi che non sono sola, ci sono delle persone speciali che stanno aspettando il mio ritorno. Li affronteremo e cambieremo il futuro, insieme! Te lo prometto Yun! Io mantengo sempre le mie promesse!-
Al sorriso sincero, la ragazza si commosse.
Si asciugò ancora le lacrime dal suo volto e si diresse a passo sicuro verso l'immagine.
- Grazie...- sussurrò prima di svanire nel nulla.
Eunji strinse ancora il ciondolo credendo fermamente nelle sue parole, avrebbe fatto il possibile per creare un futuro migliore. Un destino in cui avrebbero tutti potuto vivere una vita serena e felice. Esattamente quella che aveva promesso a suo fratello.
Una grande scossa, più forte delle precedenti, la fece cadere a terra.
Ormai tutto quello spazio bianco era un cumulo di macerie e se non fosse andata via di lì in fretta non osava pensare a come sarebbe andata a finire.
Respirò a fondo e riaprì il libro.
- Forza Eunji! Devi tornare indietro ora!! -
-
- Quanto è passato?- sussurrò preoccupato Ho-seok a Sun-mi che si stava mangiando nervosamente le unghie.
- Un'ora...- rispose senza farsi sentire dagli altri due - Dovrebbe già essere qui... -
- Magari è riuscita a trovare Iseul e la sta trattenendo. Mi ricordo, dopo averli osservati all'epoca, che quando prendeva confidenza aveva una grande parlantina...- rispose il rosso pensieroso.
- Mai quanto te però...- commentò Jung-kook appoggiato ad un albero a braccia conserte con gli occhi chiusi.
Ho-seok rise nervosamente, preoccupato che lo avessero sentito, si spostò mettendosi davanti all'amico.
- Ahah esagerato, non sono così tanto chiacchierone io. Cioè parlo quando mi innervosisco, ma non è che lo faccio di continuo, insomma ci dovrebbe essere una ragione per esserlo e...-
Allo sguardo omicida di Tae-hyung, si zittì di colpo.
Erano tutti un fascio di nervi e sapendo anche l'astio che quest'ultimo avesse per i vampiri, forse gli conveniva sul serio stare in silenzio.
Rise ancora facendo dei passi indietro.
Tutt'un tratto Ho-seok sentì sopra di sé un urlo soffocato. Non appena alzò lo sguardo vide dal nulla Eunji precipitare sopra di lui. Con una rapida mossa riuscì a prenderla in tempo, cadendo con lei attutendole la caduta.
Rendendosi conto di quello che era successo, tutti accorsero veloci per vedere come stesse.
Eunji sofferente per l'incredibile forza messa nel fare quell'incantesimo, le ci volle un attimo per rendersi conto che era riuscita a tornare indietro incolume.
Aprendo gli occhi e vedendoli preoccupati per lei, sorrise.
- Cosa sono quelle facce? Non vi avevo forse promesso che sarei tornata?- tossì per lo sforzo richiesto, solo per mormorare quelle parole, poi riprese - Ci sono riuscita... -
Mostrò l'amuleto ai ragazzi che rimasero scioccati alla vista.
- T...Tu... - mormorò Sun-mi guardando incredula l'oggetto lucente.
- E' proprio quel...-
Eunji svenne tra le braccia di Ho-seok, tenendo ben stretto il ciondolo tra le dita. Ma anche se era racchiuso tra le sue mani, non sfuggì alla vista di qualcuno che era stato nell'ombra fino a quel momento nell'osservarli in silenzio.
Ho-seok alzandosi osservò il cielo serio.
Sun-mi accorgendosene si incuriosì - Cosa succede? Qualcosa non va?-
Lui non rispose, si limitò solo a fissare il cielo imporporarsi di un tenue rosso alla sua vista.
Si girò e s'incamminò con Eunji in braccio sempre più scuro in volto verso la biblioteca. Sentiva che stava per accadere qualcosa e doveva portare la ragazza al sicuro, prima di informare anche gli altri del pericolo che sarebbe arrivato da lì a poco.
Ciao a tutti!!
Con questo capitolo diverse cose sono state chiarite, Eunji è rimasta sconvolta da tale rivelazione, ma ha deciso di compiere fino in fondo ciò per cui è stata predestinata.
La salvezza del mondo ora dipende da lei e grazie a Yun finalmente hanno trovato l'amuleto.
Decideranno di usarlo o di distruggerlo?
Cosa ne pensate della storia della reincarnazione?
Yun ha assicurato che pur avendo caratteristiche identiche ognuna è diversa dall'altra, Eunji lo avrà accettato? Lo dirà anche ai suoi alleati?
A presto!!
Un grosso bacio Ekylove ;*
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