Capitolo 29

Tae-hyung prima di andare ad avvertire i vampiri, si prese del tempo.

Rimase in piedi contro il muro a braccia conserte a pensare. Il suo cuore traditore non accennava a smettere di palpitare e tutta l'adrenalina gli scese in un attimo.

Eunji era sveglia finalmente, era tornata da loro.

Con le conoscenze mediche limitate era preoccupato di non essere riuscito a curarla abbastanza velocemente, invece studiando ogni notte fino a tardi aveva provato ad usare su di lei ogni tecnica imparata su tutti quei libri antichi.

Chiuse gli occhi sollevato appoggiando una mano sul viso.

Non l'aveva persa, l'aveva salvata.

Era riuscito a salvarla.

Era felice, ma un altro sentimento non voleva andarsene dal suo cuore e non poteva nasconderlo.

La delusione.

Aveva scoperto grazie al suo "alleato" dell'incontro con Yoon-gi e di ogni discorso avvenuto fra loro; ulteriormente aveva scoperto che i sintomi della maledizione si erano manifestati ed Eunji non gli aveva accennato alcuno di questi eventi.

La sua testardaggine a volte lo faceva davvero infuriare, continuava a fare sempre di testa sua mettendosi costantemente in pericolo.

Il riccio era sempre stato chiaro con lei. L'avrebbe aiutata, erano una squadra e voleva proteggerla. Ma Eunji era la prima a non fidarsi di lui e questo lo feriva.

Inoltre non era affatto stupido, gli era chiaro che tra lei e Jung-kook fosse successo qualcosa di più dell'essere diventata la sua unica fonte di cibo.

Questo gli bruciava se doveva essere sincero, sapere che ci fosse stato del tenero tra loro due lo faceva impazzire.

Ma sapeva anche che non poteva pretendere nulla, probabilmente Eunji non lo aveva mai preso sul serio a causa del suo modo di fare e delle sue provocazioni continue. Era attratto da lei, ma non si era mai esposto sul serio. Forse l'aveva solo confusa e basta.

Sbuffò.

Era assurdo per lui il dover pensare a come attirare l'attenzione di qualcuno, di solito accadeva il contrario, eppure quel giorno era arrivato anche per lui. Strano ma vero.

Ormai gli era chiaro, più cercava di negarlo e più gli si presentava davanti la consapevolezza dei suoi sentimenti.

Amava Eunji.

Era la ragazza più strana che avesse mai visto e la sua cocciutaggine era davvero odiosa, ma sapeva che ormai senza di lei non sarebbe mai più riuscito a stare.

Quando aveva cercato di contenere quell'incredibile potere insieme a Sun-mi, aveva avuto realmente paura di fallire. Si era fatto vedere sicuro dall'amica, ma aveva dubitato seriamente fino alla fine sulla loro buona riuscita. Vedere Eunji straziata dal dolore gli fece provare una sensazione insopportabile e questo lo spronò a sprigionare tutta la sua forza anche con il rischio di perdere lui stesso la vita.

Ma aveva deciso che non avrebbe perso più nessuno. Soprattutto lei che avrebbe protetto per sempre, anche se alla fine avesse scelto quello stupido vampiro.

Sorrise al vuoto.

Dall'essere un gran sbruffone era diventato un micetto addomesticato. Quanto era assurda la vita.

La voglia di irrompere in quella stanza e stringerla forte tra le braccia era stata davvero incontenibile, ma non poteva permettersi di farlo.

Era deluso dal suo atteggiamento e pur amandola, s'incamminò verso il suo acerrimo rivale.

L'idea di rivelargli le sue condizioni gli fece ribollire il sangue, ma dopotutto non poteva dimenticare che anche lui l'aveva protetta.

Chi affiancava Eunji e la loro causa, meritava perlomeno quel minimo di rispetto.


- Pipistrelli... - annunciò nella grande sala della biblioteca, ancora devastata dal combattimento tra Yoon-gi e Sun-mi.

- Tae-hyung, è il nostro turno? Possiamo andare a vedere come sta Eunji?- chiese incerto Ho-seok alzandosi di colpo nel vederlo.

- Si è svegliata!- lo disse aspettando di vedere lo sguardo di Jung-kook che non mancò di arrivare.

- Lei è... -

- Potete andare da lei, ma non affaticatela, ok?- il riccio si fece da parte sedendosi sulla prima sedia che vide, lasciando i due perplessi.

- Tu non vieni con noi? - chiese il rosso avvicinandosi alla porta.

- No... andate voi... - rispose mesto aprendo un libro.


Jung-kook rilassò le spalle. La piccola Eunji era viva e non vedeva l'ora di rivederla.

Gli era mancata doveva ammetterlo, aveva voglia di conoscerla sempre di più e scoprire quel suo lato dolce che aveva, ma tendeva a nascondere.

Dopo il loro ultimo incontro purtroppo non avevano più avuto modo di rimanere da soli.

In quei giorni lo stava stranamente evitando. Quando l'aveva baciata si era lasciata completamente andare e aveva sentito chiaramente, grazie al suo sangue, quanto piacere stesse provando in quel frangente eppure si era allontanata da lui.

Non riusciva a comprendere quel suo atteggiamento, ma lo avrebbe scoperto.

Jung-kook guardò Tae-hyung per un attimo, era a conoscenza del suo stato d'animo, ma era conscio che non si sarebbe mai confidato con loro. Odiava ciò che era, i maghi per lui erano solo il male. Ma aveva guadagnato un enorme rispetto quando lo aveva visto dare tutto sé stesso per salvare la vita di Eunji e non solo, aveva anche curato il suo prezioso fratello Ho-seok.

Gli era molto riconoscente, aveva fatto qualcosa che lui non sarebbe mai riuscito a fare.

Erano salvi solo grazie al suo pronto intervento, doveva riconoscerlo.

Quando gli chiese informazioni dell'incontro avvenuto con Yoon-gi, si sorprese. Pensava che lui ed Eunji avessero un rapporto più stretto, ma a quanto pare si era sbagliato.


Camminando per il corridoio, riflettè anche su altre cose.

Ancora non riusciva a spiegarsi della presenza di Nam-joon.

Come era possibile che lui fosse lì? Perché mai era diventato un vampiro?

Quella fatidica notte era sempre più misteriosa e si sentiva totalmente sconfortato, se doveva essere sincero. Era rimasto allo scuro di così tante cose. Possibile che fosse stato così ingenuo?

Il suo pensiero anche non volendo si era protratto inevitabilmente verso un'altra persona. Iseul.

Si sentiva uno stupido, ad un passo dal rincontrare chi gli aveva smosso per poco il cuore dopo tutto quel tempo, non poteva esimersi dal ripensare a quella ragazza gentile dai capelli corvini.

A quella giovane che dopo avergli fatto promesse e regalato sorrisi così puri, lo aveva abbandonato. Si era lanciata tra le fiamme davanti ai suoi occhi.

Cosa provava davvero? Perché non riusciva finalmente a lasciarsi ogni cosa alle spalle?

Si sentiva come se fosse ancora su quel tetto in fiamme, immobile ed impotente.

Si fermò per un attimo ed Ho-seok se ne accorse.

- Jk! Tutto bene?-

Jung-kook annuì incerto, raggiungendolo.

- ...Perché? - chiese con un filo di voce Eunji ad una Sun-mi piuttosto occupata a riordinare la stanza.

- Perché cosa?- domandò la castana pur sapendo a cosa si stesse riferendo.

- Tae... si è comportato in maniera strana... - mormorò triste ricercando il suo sguardo.

Sun-mi riprese ad asciugarle la fronte dal sudore e dopo aver ripetuto più volte quei gesti, non resistette più al suo sguardo da cucciolo.

- Smettila di fare quell'espressione! Quando ti riprenderai, gli parlerai punto! -

La corvina mise il broncio, aspettare e ricevere comandi erano le cose che odiava di più al mondo.


Pronta a rispondere si sorprese nel vedere una testa rossa entrare dalla porta.

- Ho-seok!! Sei tu!!-

Il vampiro nel vederla strinse gli occhi, diventati lucidi di colpo, poi corse verso di lei racchiudendola in un grande abbraccio.

- Eunji!! Stai bene!! Quando mi sono ripreso e ho saputo quello che ti era successo... io... - pianse stringendola forte a sé.

La giovane sorpresa da quella reazione coccolò il vampiro con carezze sulla testa, deliziandosi di quanto soffici fossero le sue ciocche rosso fuoco.

- Sto benissimo Hobi! Ho avuto così paura per te! - rabbrividì al pensiero di ciò che era successo quel giorno. Vederlo trafitto dalle sue stesse dita era un ricordo che sperava di rimuovere al più presto dalla sua testa.


- Nessuno sarà in grado di ucciderlo, ha sette vite come i gatti!-

Alla voce derisoria alzò lo sguardo.

Jung-kook era a due passi da lei ed il suo sguardo le trasmise una dolcezza che non aveva mai visto, tranne che con Iseul.

Il pensiero della ragazza la rabbuiò per un attimo.

Per lui erano passati secoli, ma per lei era diverso.

Era riuscita a parlare direttamente con Iseul e sapere di aver avuto un momento d'intimità con il vampiro, la faceva sentire in difetto nei suoi confronti.

Sapeva che i sentimenti di Jung-kook erano ancora presenti per Iseul e sicuramente se si era interessato a lei, era solo perché le assomigliava. Ne era consapevole.

Abbassò lo sguardo tornando a fissare il rosso che la stava quasi stritolando con la sua stretta salda.

- Hai ragione, Hobi è troppo incredibile per essere ucciso! - sorrise nel vederlo ancora più commosso di prima.


Involontariamente allungò il collo sperando di vedere qualcun altro con loro, ma di Tae-hyung non si vedeva l'ombra.

Il suo atteggiamento l'aveva lasciata senza parole.

Si sarebbe aspettata un abbraccio, un suo sorriso quadrato o un atteggiamento stupido, tanto che sarebbe stata costretta a dargli uno scappellotto per farlo riprendere.

Invece non era successo nulla di tutto ciò.

Le sembravano secoli che non veniva più chiamata "scricciolo". Quel nome che aveva sempre disprezzato, ora le mancava.

Ma non era solo per quello, sentiva proprio la sua mancanza.

Le si aprì una voragine nel petto, doveva parlare con lui, assolutamente.

Ritornò alla realtà sentendo una mano fra i suoi capelli, non si era nemmeno accorta che Jung-kook si era avvicinato a lei.


- Finalmente sei qui piccola umana... - sorrise dolcemente.

- Si...mi dispiace avervi fatto preoccupare... -

- Già! Se la smettessi di essere sempre così testarda... - commentò Sun-mi acida, fingendo ancora di mettere a posto le cose – Su ora andate, deve riposare e voi la fate agitare! -

A malincuore i vampiri uscirono con la donna, lasciandola sola.


Dopo essersi accertata di essere effettivamente libera da sguardi indiscreti, cercò di alzarsi.

Le girò improvvisamente la testa, ma non si lasciò scoraggiare. Appoggiò i piedi a terra e con coraggio si alzò in piedi. Neanche il tempo di fare un passo che le ginocchia cedettero sotto il suo peso e si appoggiò con grande impegno al lettino per sorreggersi.

Non avrebbe rinunciato, doveva andare da Tae-hyung.

- Se la montagna non viene a Maometto, Maometto andrà alla montagna – si disse cercando di arrivare alla maniglia della stanza.

Dopo essersi trascinata per alcuni minuti, raggiunse l'unica porta in fondo al corridoio.

Non appena l'aprì si ritrovò nella biblioteca. Ma quello che vide la sorprese, l'intera sala era sotto sopra. Interi reparti distrutti, scaffali spaccati a metà, i libri antichi buttati a terra o interamente strappati. Anche il pavimento era in condizioni pessime, sembrava essere scoppiata una bomba e avesse coinvolto ogni cosa.


- Ma guarda un po'... -

La voce colorata la fece voltare sul primo tavolo accanto a lei.

- Che strano trovarti qua! Avevo sentito che avevi bisogno di riposo... - il riccio si batté la mano sulla fronte – Ah giusto! Sei troppo cocciuta per ascoltare qualcuno! Quasi dimenticavo!-

Si alzò dalla sedia mettendosi sotto braccio il libro che stava leggendo facendo per andarsene.

- A... Aspetta!- mormorò la ragazza facendo un passo incerto verso di lui – Devo... -

- Se stai cercando il pipistrello, è qua fuori...vado a chiamarlo... - rispose mesto non voltandosi nemmeno a guardarla.


Non avendo il pieno possesso delle sue facoltà motorie inciampò cadendo dietro di lui, Tae-hyung accorgendosene si precipitò verso di lei afferrandola in tempo.

Cinse la ragazza con un braccio intorno alla schiena e l'altro dietro le ginocchia, sollevandola da terra come se fosse una piuma.

- Metti le braccia intorno al mio collo... - le sussurrò con voce calda, ad un passo dal suo viso.

In imbarazzo Eunji si avvicinò al suo corpo e ubbidì alla richiesta.


Senza alcun dubbio Tae-hyung tenendola fra le braccia, ripercorse il corridoio con l'intento di riportarla nella camera da cui era scappata pochi minuti prima.

Andò adagio, gli sembrava fosse passata un'eternità da quando non sentiva il corpo di Eunji contro il suo. Ripensò a quell'unica volta che avevano dormito insieme in quel grande letto, ricordava quanto fosse stato insolito per lui dormire semplicemente con una donna, ma era stato altrettanto piacevole.

Anche se per poco voleva deliziarsi di quella sensazione, che purtroppo sapeva di star sentendo solo lui al momento.


Eunji aveva un vero tamburo nel petto e non accennava a diminuire. Sapeva di essere diventata di ogni colore, ma lo aveva sempre messo in conto di quanto le provocasse il riccio e lui probabilmente nemmeno lo sapeva.

Ma questo era anche colpa sua, era sempre stata piuttosto brava a nascondere i propri sentimenti. Nella sua vita era stata ferita molte volte, quindi aveva adottato quel carattere a volte un po' complicato di cui non si vantava di certo.

Anche a lei non le piaceva la sua indole nel sabotarsi in ogni maniera, ma a volte non sapeva davvero cosa farci.

Risentì il suo profumo muschiato che tanto l'aveva colpita e si lasciò avvolgere da esso. Anche quello le era mancato.

Appoggiò la testa sul suo petto e strinse la presa.


Appena il ragazzo varcò la soglia della sua stanza, giurò di aver sentito il suo cuore battere veloce tanto quanto il suo.

Tae-hyung l'adagiò sul letto e la coprì con le coperte. Dopo averla guardata per un attimo, senza dirle nient'altro ritornò verso la porta.

- Tae! Aspetta!-

Sentendola agitata, bloccò la mano sulla maniglia, voltandosi appena verso di lei.

- Ti ho già detto che vado a chiamare il tuo prezioso vam... -

- E' con te che voglio parlare! - lo fermò concitata intrecciandosi d'istinto i capelli, nuovamente in imbarazzo - ... Non con lui... -


Il riccio provò un tuffo al cuore, ma s'impose di rimanere coerente con i suoi pensieri, non poteva farsi coinvolgere sempre dai suoi sentimenti.

Si girò appoggiando la schiena contro la porta incrociando le braccia al petto.

- Ma certo, dimmi pure Park Eunji. Di cosa mi vorresti parlare?-


La ragazza provò un improvviso disagio. Essere chiamata con il suo nome completo e non con il suo soprannome che solo a lui aveva permesso di usare, non era affatto un bel segno.

- ... Sembri arrabbiato con me... - rispose mogia – Credevo fossi contento di vedermi... -


Tae-hyung rise mettendosi una mano sul viso coprendosi gli occhi.

- Tutto qui? Pensavo volessi parlarmi...ah non importa! Ancora io che mi faccio aspettative! Buonanotte!- si girò di nuovo dandole le spalle.


La pazienza di Eunji si esaurì in fretta e il suo essere comprensiva era sfumata in un attimo.

- Si può sapere cosa ti prende?! Perché non me lo dici chiaramente in faccia e la facciamo finita? - urlò con tutta la frustrazione nel vederlo sempre più freddo.


Il riccio s'innervosì sentendola urlargli contro.

In due grandi falcate la raggiunse, le prese i polsi portandoli vicino alla sua testa e la inchiodò con le spalle al muro, fissandola negli occhi.

- Sei l'ultima persona che mi può dire di parlare chiaramente, quando tu sei la prima a non esserlo stata con me!-

Eunji anche se intimorita dalla vicinanza improvvisa, si obbligò a guardarlo in quegli occhi di fuoco.

- Di cosa stai parlando ora? Cosa avrei dovut... -

- Ti avevo chiesto espressamente di dirmi quando i tuoi poteri si sarebbero manifestati! L'hai fatto?! Certo che no, giusto?! Sei uscita da sola nonostante ti avessi chiesto di non farlo in quanto fosse pericoloso! E' successo? Figurati! Non mi hai detto cose importanti come di quello sciamano o dei tuoi preziosi discorsi con quel tuo adorabile vampiro! Dimmi Eunji! Chi è che non parla in faccia a chi?!- riversò contro di lei esasperato ogni cosa che si era tenuto dentro per quella settimana, non smettendo di mantenere lo sguardo fisso su di lei.

In quei giorni aveva implorato ogni divinità purché si svegliasse, aveva fatto ripetutamente letture con i tarocchi per capire cosa potesse fare per aiutarla, ma adesso era così furioso con lei da non lasciarlo in pace.

Avrebbe dato la vita per lei e quella era la sua unica certezza.

Eunji era diventata la sua salvezza e la sua rovina.




Ciao a tutti!!

Tae-hyung lo ha perlomeno ammesso a sé stesso. Ama Eunji e vedere che non si fida di lui lo ha ferito profondamente.

Anche la vicinanza con Jung-kook se dobbiamo essere onesti ahah ^.^"

Eunji vedendolo così diverso con lei, le ha smosso qualcosa, ma questo cosa vorrà dire?

Jung-kook invece sta avendo una vera e propria lotta interiore, riuscirà a capire i suoi reali sentimenti?

Vi aspetto alla prossima!!

Un grosso bacio Ekylove ;*

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