Capitolo 28
Iseul anche quel giorno si era svegliata con una singolare sensazione nel cuore. Da quando aveva visto quella strana ragazza così somigliante a lei, continuava a fare strani sogni.
L'aveva vista prima con la sua famiglia, poi piangere insieme ad un giovane dai capelli ricci ed in seguito essere morsa da Jung-kook.
Erano sogni, chiaro, ma erano così vividi da sentire le stesse sue emozioni e non ne capiva il perché.
Si alzò per sedersi davanti alla toletta da bagno di fianco al letto ed iniziò a pettinare i suoi lunghi capelli corvini.
Secondo l'etichetta avrebbe dovuto aspettare la sua domestica personale Byeol, si conoscevano sin da quando erano bambine, la reputava un'amica e le voleva sinceramente bene. Odiava disturbarla per cose futili, quindi se poteva, cercava di arrangiarsi da sola.
Iseul era diversa e ne era consapevole, non accettava tante regole della società a cui erano sottoposti e vedere certi soprusi anche sotto il suo stesso naso le dava fastidio.
Le donne erano considerate meno di niente, solo buone a sposarsi e a generare figli. Niente di più niente di meno e lei che non era in grado di occuparsi né dell'una né dell'altra, era una vergogna per quella famiglia e ne soffriva.
Si chiedeva a volte se un giorno sarebbero mai cambiate le cose. Le sarebbe piaciuto un futuro diverso, in cui ognuno poteva decidere della propria vita e soprattutto non essere considerati a livello di un inutile oggetto.
Sospirò rattristata, posando la spazzola.
Se solo avesse avuto almeno l'amore dell'unico genitore rimasto, forse avrebbe potuto sopportare ogni cosa.
Ma lo sapeva quanto il padre provasse repulsione anche solamente nel guardarla e non solo perché assomigliava a sua madre d'aspetto e per la malattia che aveva ereditato da lei, la reputava la pecora nera della famiglia, se non ci fosse stata, probabilmente sarebbe stato più sereno.
Si specchiò di sfuggita, un tempo era orgogliosa del suo aspetto, ma in quei giorni lo stava disprezzando.
Quella ragazza così simile a lei l'aveva scossa ed incuriosita, un'altra persona condivideva una condizione così dolorosa e sofferta.
Ancora una strana sensazione le colpì il petto.
Si alzò preoccupata, pensava che con la cura di Jung-kook sarebbe guarita, invece quella pressione al cuore non voleva lasciarla.
Cercando gli abiti consoni per la giornata che le sarebbe aspettata, notò qualcosa di strano sulla parete adiacente alla sua scrivania.
Anziché ritrovare il solito muro con la sua stampa preferita, dove erano rappresentati dei petali di ciliegio mossi dal vento, vide uno spazio infinito nero ed oscuro in cui si trovava una donna stesa a terra a pochi passi da lei.
Arretrò spaventata.
Prima di reagire però vide il viso di quella giovane voltarsi nella sua direzione e capì subito di chi si trattasse.
Tremando si avvicinò alla parete e titubante provò ad allungare una mano per vedere cosa sarebbe successo, non si fidava ad addentrarsi alla cieca in quel posto.
Ma la mano si fermò toccando uno strato invisibile di fronte a lei.
Anche se poteva vedere attraverso, erano divise e non riusciva ad andare oltre.
Si sedette a terra e guardò ancora incredula il corpo di quella stessa ragazza che aveva iniziato a tormentarle i sogni.
-... Stai bene? Rispondimi!- mormorò confusa.
Dopo pochi attimi di silenzio totale, la vide contorcersi improvvisamente ed urlare di dolore, spaventandola ancora.
Provò nuovamente ad avvicinarsi a quella parete invisibile, ma non riusciva ad oltrepassarla in nessun modo.
- No... Cosa... -
Voleva aiutarla, ma non sapeva come poter fare, stava soffrendo così tanto da farla star male a sua volta.
- Byeol! Byeol!!- urlò sconvolta.
La domestica sentendo le grida entrò velocemente nella stanza e trovò la sua padroncina accovacciata davanti alla parete impaurita.
- Signorina...cosa sta succedendo? Cosa fa per ter...-
- Aiutami!! Dobbiamo salvarla!!- urlò piangendo cercando di distruggere quella inutile barriera posta solo a dividerle.
Byeol guardò la parete deglutendo ansiosa.
- Signorina... io... -
- Non riesco a raggiungerla!! Sta male, non le senti le urla?! Dobbiamo fare qualcosa!!- continuò a gridare sempre più fuori di sé.
La domestica si girò preoccupata verso la porta sperando di non essere raggiunte da nessuno attirati dagli strilli, si sedette a terra e percosse Iseul dalle spalle.
- Iseul, non c'è nessuno oltre quella parete!-
Atterrita la fissò negli occhi.
Le urla le stavano rompendo i timpani eppure Byeol non sentiva nulla, non vedeva nulla.
Tremando si girò ancora verso il muro e tutto era tornato come prima.
Si asciugò le lacrime con il dorso della mano e si alzò sorretta dall'amica.
- I...Io non...- sussurrò stranita tastando di nuovo il solido muro in legno.
Byeol l'abbracciò preoccupata, accarezzandole i capelli.
- Andrà tutto bene...non lo diremo a nessuno, d'accordo?- l'accompagnò verso il letto e la fece sdraiare – Per oggi, riposati...dirò che hai avuto una delle tue ricadute!-
Senza aggiungere altro la lasciò da sola a guardare il soffitto ancora confusa da ciò che era appena successo.
Era convinta di aver visto quella ragazza ed era sicura che avesse bisogno del suo aiuto.
Perché Byeol non l'aveva vista?
Una lacrima le rigò il viso. Anche sua madre aveva iniziato in quel modo, se lo ricordava bene purtroppo. Continuava a dire di vedere persone, di sentire delle cose, proprio come stava accadendo a lei.
Si riaddormentò con quel pensiero. Stava impazzendo anche lei?
Verso sera si svegliò per colpa di un rumore. Un forte singulto.
Accese la lanterna nella sua camera e girando il volto ritrovò la stessa stanza oscura che aveva visto durante il giorno.
Questa volta però la giovane all'interno era sveglia e raggomitolata su sé stessa.
Si alzò andando verso il muro invisibile, prese un gran respiro e provò a parlarle.
- Stai bene?-
Notò la sua testa muoversi lentamente e come una falena alla luce si mosse nella sua direzione.
–
- D...da quanto stavo dormendo?- rispose Eunji con un'altra domanda, non sapendo nemmeno lei come stesse.
- Da un po'...- disse titubante la corvina – Sono contenta ti sia svegliata... -
Eunji la fissò, non una cosa era diversa tra loro e vedendo il suo sguardo indugiare su di lei, immaginò che stesse facendo gli stessi pensieri a riguardo.
- Come ti chiami? Io sono Iseul! - sorrise appena e vedendola persa nei pensieri riprovò - Cosa... cosa ti è successo?-
- Mi chiamo Eunji e non lo so...non ricordo nulla se devo essere sincera!-
- Ho avuto paura per te, urlavi e sembravi davvero sofferente... - strinse gli occhi al ricordo straziante – Volevo aiutarti ma c'è qualcosa tra noi e non potevo raggiungerti, mi dispiace!-
A quelle parole Eunji si mosse in avanti e vedendo Iseul farne uno indietro capì quanto avesse paura in realtà. Continuò incerta e toccò anche lei uno strano strato protettivo posto di fronte a loro.
Iseul era nella sua epoca, mentre lei era nel nulla.
Cercò di ripensare a cosa stesse facendo prima di trovarsi lì, ma dopo aver ricordato le linci che l'avevano circondata, non le veniva altro in mente.
- Perché indossi degli abiti simili?-
A quella domanda Eunji si guardò i vestiti e anche se erano mal conci, erano solamente una semplice felpa nera ed un pantalone comodo. Niente di strano.
Poi improvvisamente Iseul rise annuendo soddisfatta.
- Ho capito! Sei uno spirito invocato da Yoon-gi! Giorni orsono ha fatto una cerimonia per proteggere la nostra casa e ti ha richiamato! Forse solo i componenti della nostra famiglia possono vederti!!-
Eunji sgranò gli occhi incredula per quelle considerazioni - Ah...cosa? No! Non sono affatto uno spirito! Io vengo dal futuro...cioè...-
Si morse la lingua dandosi della stupida.
Chissà ora come avrebbe reagito ad una risposta simile?
Non doveva dimenticare che lei apparteneva all'epoca Joseon, come poteva credere a certe cose? Faticava già lei stessa a credere possibile che fosse reale, figurarsi lei.
- Futuro? Davvero? Sei una mia pronipote allora? E' per questo che ci somigliamo così tanto? Incredibile...- commentò sorridendo e l'entusiasmo di Iseul la sorprese.
- Non... non sei spaventata?-
La corvina posò la lanterna sulla scrivania e sorrise appena distogliendo lo sguardo – A dire il vero si...non so il motivo però sento che posso fidarmi di te! -
Eunji rimase senza parole, non riusciva ad inquadrarla, era solamente una ragazza molto credulona o era estremamente furba da nascondere la sua vera personalità?
Un rumore scosse Iseul che s'inchinò in segno di scuse.
- Credo debba lasciarti, io ora dovrei anda...-
- Devi andare perché sta arrivando Jung-kook, giusto?- finì la frase anticipandola, lasciandola perplessa.
Dopo un primo momento d'incertezza, annuì prendendo un panno verde chiaro, un jangot, mettendoselo sulla testa.
- E' normale che anche tu lo conosca, è un vampiro dopo tutto, lui è eterno... -
A quella risposta ad Eunji le venne una domanda spontanea – E tu? Non vorresti diventare eterna? Un vampiro?-
- No... - rispose flebilmente nascondendo il viso arrossato – La mia famiglia ha bisogno di me, non posso abbandonarla!-
Sentendo quelle parole Eunji strinse con forza i pugni. Se ci teneva così tanto alla famiglia, perché mai in una singola notte arrivò a fare quella orribile strage?
Non aveva alcun senso e sentirla parlare così la fece innervosire.
- Perché allora tu...-
- Mi dispiace devo andare davvero, si sta facendo tardi... - si girò facendo per andarsene ma si bloccò a metà strada - Sai non ho mai avuto molti amici nella mia vita, essendo sempre rinchiusa qui, per me è stato praticamente impossibile. Ma ora dopo averti conosciuto...posso pensare di averne appena trovata una? - sorrise imbarazzata – Spero di rivederti presto Eunji... -
Corse fuori dalla stanza lasciandola senza parole. Era rimasta abbagliata dal suo sorriso genuino, si erano scambiate poche parole eppure le era sembrata davvero sincera.
- Iseul, sei pronta per andare a vedere le stelle? - Eunji sentì la voce ovattata di Jung-kook e si irrigidì.
- Prontissima!! Oggi ho dormito molto e posso rimanere di più questa notte!-
- Ah si?! Ahah Ti ho sentito parlare prima, chi c'è? – le chiese perplesso.
- Ho una nuova amica, ma è un segreto! Andiamo!!- percepì la voce di Iseul affievolirsi sempre di più, segno che erano andati via.
Eunji lentamente si girò verso il vuoto, si sentiva davvero stanca e non ne capiva il motivo.
Perché era finita in quel posto?
Cosa stava facendo dopo essere scappata dalle linci?
Un'improvvisa fitta alla testa la fece piegare dal dolore.
- Eunji!!-
La voce di Tae-hyung gli arrivò come una doccia gelata, la stava chiamando e sembrava così triste.
- T...Tae... -
Un immagine del suo corpo travolto da un attacco la fece tremare.
- Eunji!!-
Un'altra voce la sorprese, Jung-kook era così angosciato da farla rattristare.
- Jung-kook... -
Altre immagini si susseguirono nella sua mente, lo vedeva privo di sensi che proteggeva come poteva il povero Ho-seok.
- Avanti, svegliati Eunji!!-
Anche la voce agitata di Sun-mi la scosse. Sembravano tutti così in ansia per lei.
Degli sprazzi di ricordi le arrivarono uno dietro l'altro.
Le tornò alla mente Taec-yeon davanti a lei, i ragazzi a terra e quel desiderio di proteggere tutti che la invase totalmente. Qualcosa che non era in grado di descrivere si era preso possesso di lei ed era esplosa. Da lì era stata avvolta nell'oscurità.
Si sedette a terra esausta, avrebbe voluto tornare indietro, però un pensiero la tormentò.
Se fosse rimasta in quel luogo per sempre, forse nessuno avrebbe più sofferto. Da quando era partita per cercare risposte, aveva causato solo un gran caos intorno a lei. Probabilmente era la scelta più saggia che poteva fare.
Non sapendo dopo quanto tempo, nella sua più totale apatia, si ritrovò a fissare in un punto indefinito nel buio, dalla convinzione di essere ormai rimasta sola, intravide una sagoma di una persona in piedi.
Si concentrò per capire chi fosse quella nuova figura immobile davanti a lei, la totale mancanza di luce non la stava aiutando.
Sgranò gli occhi nel riconoscere sua sorella Min-jee.
Dopo essersi fissate per qualche secondo, si girò mostrandole la schiena camminando nell'oscurità.
- N...no... - sussurrò ancora incredula.
Ritrovando la forza, Eunji si rimise in piedi e camminò a fatica nella sua direzione.
- Min-jee!! Min-jee!!-
Da una camminata incerta si mise a correre vedendola allontanarsi sempre di più da lei.
Come aveva potuto pensare di lasciar perdere tutto?
Sua sorella era la prima a soffrire e doveva salvarla, ad ogni costo. L'aveva giurato a suo fratello. Sarebbe tornata a casa e tutto sarebbe tornato come una volta.
- Min-jee!! Ti prego!! Scusami, non mollerò mai!! Min-jee!!!- urlò a quella che ormai era solo una figura sbiadita da quelle tenebre avvolgenti. Allungò il braccio verso di lei in un ultimo tentativo di attirare la sua attenzione, ma niente e nessuno sembrava fermarla.
Spalancò gli occhi e la prima cosa che vide era il suo braccio teso al soffitto. Aveva cercato di raggiungere sua sorella, ma aveva fallito.
- Min-jee...- mormorò con voce flebile.
Strinse forte il pugno e si ripromise ancora una volta che sarebbe andata fino in fondo a quella storia. Sua sorella sarebbe sopravvissuta, anche al costo di rimetterci lei stessa.
- Sei sveglia finalmente...-
Guardò oltre la mano e anche se affaticata riconobbe subito la chioma castana di Sun-mi.
Le appoggiò un panno sulla fronte e sospirò.
- Ci volevi proprio far morire di paura, eh?! Forza metti il braccio sotto le coperte e rimani ferma. La febbre è scesa un po', ma devi stare ancora a riposo – la rimproverò dolcemente aiutandola a sistemarsi meglio.
- Cosa...cosa è successo?- chiese con voce roca Eunji incredula dalla gentilezza rivoltale.
Sun-mi si innervosì inumidendo nuovamente il panno - Quando starai meglio ne parleremo, va bene? -
Eunji la fissò, sembrava diversa, molto più gentile e cordiale rispetto a quando l'aveva presa in giro dopo averla fatta uscire dalla biblioteca.
Un improvviso pensiero la fece agitare e a fatica cercò di mettersi seduta.
- C...come stanno? - chiese ansante – Loro come stanno? Sono feriti? Io... -
Sun-mi l'afferrò dalle spalle contrariata, rimettendola sdraiata.
- Loro stanno bene, tutti e tre! Stai tranquilla! Non devi muoverti, sei troppo debole, sei stata incosciente per una settimana signorina!-
La corvina rimase basita alle sue parole – U...una settimana?! Cosa stai dicendo Sun-mi?-
All'ennesimo tentativo di alzarsi, la donna sbuffò.
- Vedi che sei una bimbetta? Perché sei sempre così testarda?! Non hai visto cosa è succes...- chiuse velocemente la bocca guardando altrove – Non era quello che volevo dire... -
Senza alcun spirito combattivo si lasciò cadere nel letto, aveva ragione. Aveva insistito nell'uscire da sola, era stata attaccata dai vampiri e avevano rischiato tutti per colpa della sua testardaggine.
- Sun-mi, puoi andare ora! Ti sostituisco io!-
Eunji rabbrividì a quella voce che avrebbe riconosciuto tra mille, sembrava così triste e sconsolata che sentì una morsa allo stomaco.
Tae-hyung appena varcò la soglia, nel vederla sveglia si bloccò di colpo.
Lo vide irrigidirsi e cambiare espressione. Non lo aveva mai visto così scuro in volto.
- Sei sveglia... - disse freddamente - Avvertirò anche gli altri, arrivo subito... -
Quella reazione era l'ultima cosa che si sarebbe mai aspettata da lui. Era esattamente l'opposto di come lo aveva conosciuto, sempre così solare ed emotivo. Invece in quel momento una statua di ghiaccio sarebbe stata più calda di lui, sicuramente.
- Tae...- provò a richiamarlo in un sussurro vedendolo andare via, ma non ottenne l'effetto sperato. Ormai era sparito oltre la porta.
Sun-mi rimase in silenzio vedendo la scena, conoscendo bene l'amico, aveva immaginato che si sarebbe comportato in un modo simile.
Quando Tae-hyung era in quelle condizioni sarebbe stata dura recuperare la sua fiducia. Ne aveva avuto la prova lei stessa vederlo allontanarsi negli anni.
Capace di dare il mondo era pronto a toglierlo all'improvviso da un secondo all'altro.
In quel momento non voleva assolutamente essere nei panni di Eunji.
Ciao a tutti!!
Le due ragazze hanno avuto un'incontro in cui la nostra Eunji si è posta molte domande cercando di capire se Iseul fosse sincera o meno. Voi cosa ne pensate? E' davvero innocente come sembra o è una ragazza subdola e pazza come dicono le leggende?
Dopo una settimana d'incoscienza, la nostra protagonista si è svegliata, ma Tae si è comportato freddamente con lei, ve lo aspettavate?
Cosa accadrà ora?
Ps: Questo capitolo è stato un parto ahah >.< Se ci sono degli errori perdonatemi, non sono troppo in forma eheh
Comunqueee a presto!!
Un grosso bacio Ekylove ;*
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