Capitolo 17
Aprì lentamente gli occhi, Tae-hyung, dopo tutte quelle notti insonni finalmente era riuscito a dormire un paio d'ore.
Guardò con un occhio la finestra aperta ed era buio ormai, aveva dormito tutto il pomeriggio probabilmente.
Si sentiva un po' meglio, aveva sempre quell'odiosa oppressione al petto, ma la consapevolezza di avere al suo fianco Eunji lo stava rincuorando.
Chi l'avrebbe mai detto che proprio lei, l'emblema dell'istintività, l'avrebbe aiutato a ragionare e tirarsi su.
Cercò di alzarsi, ma qualcosa lo stava trattenendo. Si guardò il braccio sinistro curioso, lo sentiva intorpidito chissà per quale motivo.
Strabuzzò gli occhi sorpreso.
Eunji era sopra al suo braccio addormentata accanto a lui. Evidentemente si erano ritrovati in quella posizione dopo che si erano abbracciati.
Dopo un primo momento d'incertezza, ritornò a sdraiarsi e la guardò sospirando.
Quella ragazza era così avvolta da mille misteri e guai che a volte si chiedeva se davvero sarebbe stato in grado di proteggerla.
Sfiorò il suo viso con le dita e alla sua espressione infastidita, sorrise.
Sapeva che arrivato a quel punto l'avrebbe seguita in capo al mondo, oltre che essere parte del suo destino, voleva davvero stare al suo fianco, gli era anche fin troppo chiaro ormai.
Dopo diversi minuti a contemplarla, si decise di scendere dal letto, erano a digiuno entrambi da tutto il giorno grazie alle abilità culinarie della giovane e per sopravvivere avrebbe dovuto intervenire lui.
Ma al secondo tentativo di mettersi seduto, fu attirato dal braccio di Eunji intorno al suo collo.
Si ritrovò nuovamente sdraiato con lei comodamente sistemata sopra al suo petto con un espressione completamente rilassata, come se finalmente avesse trovato la posizione più comoda del mondo.
- Sul serio?!- mormorò incredulo, alzando gli occhi al cielo.
La guardò poi esitante dalla sua prospettiva. I suoi capelli corvini così soffici e lunghi erano sparsi per tutta la schiena e la sensazione del suo corpo premuto al suo gli faceva immaginare cose che non avrebbe dovuto pensare. Per una volta mise da parte i mille crucci che si faceva ogni volta e la strinse forte a sé, tuffando il viso tra i suoi capelli odorandone il profumo che emanavano.
Vaniglia.
Aveva usato il suo shampoo e qualcosa lo solleticò ancora di più per tutto il corpo, era da diverso tempo che non sentiva quella sensazione di pace nel ritrovarsi a letto con una donna.
E non una donna qualsiasi oltretutto.
Eunji così indomabile da sveglia, in quella circostanza le sembrava mansueta e tenera come un agnellino, anche se tutto gli stava suscitando tranne che tenerezza in quel momento, se doveva essere sincero.
Diamine era pur sempre un uomo.
All'improvviso sentì la piccola mano della ragazza entrare dentro la sua maglietta facendosi spazio in una lenta corsa, dagli addominali accennati raggiungendo il suo petto glabro. Diversi brividi nacquero da quell'apparente gesto innocente.
Dopo aver raggiunto il petto, ripercorse la strada all'inverso ma questa volta il riccio fermò la discesa della mano, cercando di concentrarsi per rimanere calmo.
- Eunji... vuoi proprio che ti salti addosso vero?- sussurrò esasperato, lasciandosi avvolgere ancora dal profumo dello shampoo, mischiato all'odore dolce della sua pelle.
Era una combinazione che lo stava mandando letteralmente fuori di testa.
- Smettila di voler entrare per forza nella mia testa... - sospirò accarezzandole la schiena delicatamente, gesto che sembrò gradire dall'espressione felice - ... già penso che tu ci sia fin troppo sai?- confessò infine lasciandole un tenero bacio sulla fronte.
Con grande sforzo e senza svegliarla si alzò sul serio questa volta. Non avrebbe mai approfittato di una donna incosciente. Anche perché se mai fosse successo qualcosa, voleva che fosse ben sveglia per tutto ciò che aveva in mente di fare.
Prima di andare in cucina per preparare qualcosa, ritenne necessario andare a farsi una doccia gelata.
Eunji si svegliò attirata da un delizioso profumino al piano di sotto.
Si mise seduta e si stropicciò gli occhi chiedendosi perché fosse sdraiata nel letto della signora Kim.
Improvvisamente varie immagini di Tae-hyung che la fissava intensamente e l'abbracciava forte a sé, presero posto nella sua testa. Si coprì il viso con le mani in imbarazzo, alla fine si era addormentata tra le sue braccia e doveva ammettere di avere pure dormito bene come una bambina.
Si rimproverò per la debolezza, doveva confortarlo non dormirci insieme.
Chissà cosa aveva pensato svegliandosi e ritrovandola accanto a lui.
Uscì dalla stanza scendendo le scale, s'intrecciò i capelli nervosa, non sapeva come lo avrebbe trovato.
Ancora timorosa si mise accanto alla porta della cucina e lo spiò curiosa.
Ritrovò il riccio preso a destreggiarsi ai fornelli con il suo solito grembiule allacciato alla vita.
Lo sentì anche canticchiare una canzone a lei sconosciuta, s'incantò sentendo la sua voce calda accompagnare la melodia dolce creata dai solfeggi eseguiti egregiamente.
Non aveva idea sapesse anche cantare così bene. Possibile che non avesse difetti?
Tae-hyung accorgendosi della ragazza si bloccò di colpo facendo un finto colpo di tosse, non si aspettava di essere beccato. Amava cantare ma non gli piaceva farlo in pubblico.
Con ritrovata sicurezza si avvicinò a lei e la spinse dolcemente fino a farla sedere sulla sedia di fronte al tavolo, già imbandito di diversi piatti.
- Cosa...cosa stavi cantando?- chiese titubante evitando il suo sguardo.
- Ah...A mia nonna piaceva molto quando canticchiavo, stavo scrivendo qualche strofa per lei...niente di importante...- rispose sperando di chiudere il discorso il prima possibile.
- Quando l'avrai finita...me la farai sentire?- chiese esitante attorcigliandosi ancora i capelli fra le dita.
Quell'atteggiamento, Tae-hyung gliel'aveva già visto fare più volte, era un'abitudine che assumeva quando era nervosa, lo aveva ben capito. Sorrise di nascosto. Erano parti del carattere di Eunji che trovava adorabili.
- Vuoi sentirla sul serio?- chiese poi curioso, girandosi verso la cucina.
- Si!- rispose raggiante - Anche a me piace sentirti cantare... cioè...- si schiarì la gola arrossendo al viso sorpreso del riccio.
Tae-hyung non si aspettava tutto quell'entusiasmo da parte sua e mostrò il suo sorriso quadrato, annuendo.
- Allora quando sarà pronta, te la farò sentire volentieri, scricciolo! Mangiamo ora?-
Eunji sentì le guance in fiamme, quel suo sorriso particolare la faceva sempre andare fuori di testa. Respirò a fondo per ritrovare lucidità e non appena prese le bacchette s'impressionò alla visione.
- Non avrai preparato troppa roba Tae?- chiese curiosa non riuscendo a vedere un singolo spazio vuoto in quella grande tavola.
- Nah...prendi!- la incitò felice aggiungendo altra roba.
- Morirò se mangio tutto questo... lo sai vero?-
- Bè almeno sarà per il troppo cibo e non perché ha un saporaccio, giusto?- aggiunse sarcastico lanciandole una frecciatina.
Eunji accusando il colpo gli lanciò il cucchiaio infastidita.
Si rispose in fretta alla domanda di poco prima. Difetti?
Sì ne aveva uno grande, era tutto scemo.
Tae-hyung prevedendo la mossa della ragazza si spostò evitando l'oggetto, ridendone divertito.
- Come siamo permalose scricciolo! Avanti, ora mangia e ascolta ciò che ho da dire, ho un piano!- annunciò pieno d'entusiasmo.
Con la bocca già piena, lo guardò non capendo di cosa stesse parlando questa volta.
- Ho riflettuto molto su come poterci muovere e ora so cosa fare - tirò fuori un foglio dalla tasca e glielo mostrò - Questo me lo ha lasciato la nonna, ci sono dei numeri sopra, subito non avevo capito a cosa servissero, ma alla fine ci sono arrivato. Mi ha detto delle cose importanti e con questo, troveremo la soluzione ai nostri problemi! Che c'è?-
Da quando aveva iniziato a parlare Eunji si era rabbuiata tra i suoi pensieri.
Tutto quello che era successo per lei era stato davvero traumatizzante, per salvare sua sorella era morta una persona innocente, voleva credere che lei in realtà non c'entrasse nulla, ma sapeva che alla fin dei conti era successo per colpa sua.
Se non avesse acconsentito a farsi aiutare e avesse continuato da sola, sicuramente la signora Kim sarebbe stata ancora viva e Tae-hyung non sarebbe stato costretto a fingere di star bene in quel momento. Avrebbero continuato indisturbati a lavorare al Magic shop insieme e sarebbero stati felici, senza sapere nulla di lei e della sua storia.
- Scricciolo, cosa c'è?- chiese preoccupato vedendola distante.
- ... ho deciso che continuerò da sola... - mormorò guardando il piatto di fronte sé.
- Come hai detto?-
- Continuerò da sola! - rispose con rinnovato vigore - Quindi dopo cena me ne andrò e cercherò le mie risposte da so... ahi!- si toccò la testa, questa volta era stato lui picchiarla con un mestolo di legno, scuro in volto.
- Non ho mai sentito così tante assurdità tutte in una volta! Se non sai che dire, mangia in silenzio!- si sedette scocciato prendendo un grande cucchiaio di riso, mettendoselo in bocca.
- No! Ho deciso! Se non fossi mai entrata nella vostra vita sicuramente... -
- ...Sicuramente ti avrei trovata io!- rispose ingoiando di colpo il boccone.
- Perché mai? Eravate felici senza di me e i miei problemi... - abbassò lo sguardo confusa, rattristandosi di colpo.
- Aah...non mi mancava affatto la tua testardaggine in questi giorni... - sospirò affranto riprendendo il discorso - Non so più come dirtelo, tu fai parte del mio destino, se non ora, ti avrei conosciuto in un altro frangente e i tuoi problemi sarebbero comunque diventati i miei. Ci sono di mezzo i vampiri lo sai e finalmente ho trovato coloro che subiranno la mia vendetta! - s'irrigidì, stringendo la posata nella mano.
- Tua nonna...-
- Mia nonna è morta con il pensiero di volerci al sicuro. Era preoccupata per te e voleva che ti proteggessi, per la sua memoria, per la mia volontà, io ti difenderò da qualsiasi minaccia! E' abbastanza chiaro Park Eunji?!-
La ragazza rimase sorpresa, sentirsi chiamare col proprio nome con quell'intensità la lasciò esterrefatta. Non l'aveva mai visto così deciso prima.
- Perciò... - si obbligò a parlare più tranquillo - ... non scappare da me... perché ti seguirò ovunque andrai, anche se sarò costretto a stare nell'ombra per farlo. Nessuno ci farà più soffrire, te lo prometto!- finì dolcemente fissandola negli occhi.
Con quel tono di voce e da quel contatto visivo così profondo si sentì frastornata. Quando voleva riusciva davvero a farla ammutolire.
D'un tratto il ragazzo le allungò la mano sorridendo.
- Credevo fossimo una squadra, no?-
Eunji insicura gli prese la mano annuendo.
- ...Si! Siamo una squadra!-
- Ottimo! -
Dopo cena si sistemarono tranquilli nella saletta accanto alla cucina. Tae-hyung prese ancora il foglio che gli aveva dato la nonna e lo appoggiò sul tavolo sotto gli occhi attenti della giovane.
- Mia nonna, mi ha detto diverse cose riguardo al discorso avvenuto con quei luridi succhia sangue. Per prima cosa ora sappiamo che l'amuleto in questione è stato creato con la roccia lunare! -
Eunji si grattò la testa non capendo.
- Cosa vuol dire esattamente?-
- La roccia lunare è un materiale rarissimo, pensavamo fosse andato perduto ormai. Si tratta di un residuo di un meteorite caduto migliaia di anni orsono sulla terra. A quanto pare la luna è intrisa di un'energia purissima, dove da essa deriva la nostra magia attuale. Delle persone all'epoca, affini con quella incredibile energia, sono riusciti ad entrarne in contatto assumendone il potere, diventando i primi maghi dell'epoca. Con le generazioni è mutato nel tempo. Infatti la loro magia è definita antica o dimenticata. Tutt'ora non sappiamo come fosse in origine, ma sicuramente era molto più potente di quella attuale -
Eunji continuò a guardare il riccio perplessa.
- Ok, quindi quell'amuleto è stato creato da quel materiale che si credeva perso, ho capito bene? -
- Si esatto, ma credimi fatico ancora a credere che sia stato realizzato da quella roccia...- si morse il labbro sovrappensiero.
- Scusami Tae, ma dovrai spiegarti meglio...-
- Come te lo posso spiegare... quel materiale è praticamente impossibile da plasmare, se è stato fattibile vuol dire che qualcuno è stato così potente da poterlo fare, capisci? Ho delle supposizioni a riguardo...ma devo dirti anche qualcos'altro... -
La giovane annuì per farlo continuare.
- Mia nonna era sicura che tu possedessi la magia degli antichi e questo spiegherebbe perché il tuo potere è così diverso dal nostro...a quanto pare tu e i tuoi fratelli siete gli ultimi sopravvissuti dell'intera stirpe. Tuo fratello è da considerarsi per adesso al sicuro, da quel poco che so, le donne sono predisposte ad avere un potere maggiore, ora Min-jee non sta bene e... tutto ciò è incredibile...- la guardò negli occhi con preoccupazione - Temo inoltre che chi abbia creato quell'amuleto, appartenga a qualcuno della tua famiglia...-
Eunji sgranò gli occhi per quella frase.
- Aspetta...quindi è per questo che i vampiri mi stanno cercando? -
Tae-hyung annuì riflettendo attentamente.
- Ma per capirne di più, la nonna infatti mi ha lasciato questo - battè la mano sul foglio sorridendo.
La ragazza prese quel pezzo di carta e notò una serie di numeri segnati sopra di esso.
- Se ricordo bene per la disposizione in cui sono messi, dovrebbero trovarsi sicuramente alla biblioteca sacra - mormorò piuttosto sicuro di sé.
- Dobbiamo visitare una biblioteca?-
- Verrò con voi... -
Dal nulla sentirono una voce dietro di loro. Tae-hyung d'istinto si alzò, mettendosi come scudo di fronte alla giovane.
- Cos... Tu?!- gridò incredulo.
Jung-kook si trovava seduto sulla poltrona in tessuto in fondo alla stanza, sfogliava tranquillo un libro, o meglio il diario di Iseul, Eunji era sicura che fosse quello.
- Jung-kook?- sussurrò incredula vedendolo da sotto la spalla del riccio.
Si sentì travolgere da varie emozioni e non riuscì a nascondere un certo sollievo nel vederlo. Stava bene per fortuna, ma allo stesso tempo non si spiegava perché fosse lì dopo tutto quello che era successo.
In una mossa Jung-kook chiuse il testo, alzandosi in piedi.
- Ho detto che verrò con voi e metteremo fine a questo mistero una volta per tutte! -
Ciao a tutti!!
C'è stato un incontro ravvicinato tra Tae ed un inconsapevole Eunji. >.<
Ahah povero Tae, ormai non sa più come comportarsi con lei.
Anche se ha sempre quell'atteggiamento da sbruffone è molto dolce, cosa ne pensate voi?
Comunque, ora abbiamo altri elementi per capire cosa sta succedendo intorno ai nostri protagonisti.
Vi aspettavate l'arrivo di Jung-kook?
Spero vi stia piacendo!!
Un grosso bacio Ekylove ;*
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