Capitolo 16
- Ragazzina posso chiedere a te?-
Una signora di mezza età con grandi labbra pronunciate, fermò Eunji dallo spazzare l'entrata del negozio.
- Ah... si se posso, mi dica pure!- rispose cercando di mantenere una certa calma, era già la quarantesima volta che la vedeva davanti all'entrata, veniva ogni giorno e la stava facendo innervosire.
- Possibile che siete ancora chiusi? Insomma sono già passate due settimane!- concluse stizzita la donna, mettendosi le mani sui fianchi.
- Come ben sa, la signora Kim purtroppo è mancata, dopo il funerale il nipote ha deciso di tenere chiuso per un po', mi dispiace - sentenziò cercando di non far caso al tono che aveva usato.
- Sisi, lo so... - sbuffò alle sue parole - Ma andiamo, tenere chiuso per così tanto tempo è assurdo! Insomma devo chiedere al cartomante V cose di vitale importanza!- continuò allungandosi cercando di vedere oltre lei.
Quello era troppo. Come poteva parlare con quella sufficienza di ciò che era successo? Come se non importasse se ci fosse o meno la signora Kim, l'anima di quel negozio e soprattutto nella vita di Tae-hyung.
- Sa cosa le dico? Ora glielo leggo io il futuro!- prese una carta qualsiasi dal mazzo posto al solito tavolo adibito all'accoglienza dei clienti e si pronunciò - Oh... interessante, vedo che il suo futuro è incerto...-
- I... incerto? Incerto perché?- deglutì nervosa la donna guardandola con curiosità.
- Penso che debba partire...- chiuse gli occhi con fare teatrale - Immediatamente...-
- P... perché? Cosa... Cosa sta per succedere?- si preoccupò afferrandole le mani.
- E' meglio che per almeno un mese stia lontana da questa città... e che non torni per nessun motivo, mi creda è meglio non sapere cosa ho visto... vada!! Subito!!- la incitò spingendola con un viso spaventato.
La donna si guardò attorno terrorizzata e si mise a correre come una pazza per la via, sotto lo sguardo divertito di Eunji.
- Così impari, credulona!- infierì prima di chiudere con forza la porta dietro di sé.
Finì di pulire il negozio e si mise in cucina per preparare qualcosa per pranzo. Non era mai stata una cuoca eccellente quanto Tae-hyung , ma fortunatamente le cose primarie le sapeva fare.
Preparò della semplice zuppa e salì le scale cercando di non rovesciare nulla.
Appoggiò il piatto sul mobile del corridoio e bussò - Tae... ti ho preparato qualcosa da mangiare... ehi... -
Sospirò affranta, ancora nessuna risposta.
Subito dopo il funerale, il ragazzo si era chiuso nella camera di sua nonna e non era più uscito. Mangiava giusto il poco necessario per sopravvivere e non si faceva né vedere né sentire da giorni ormai.
Voleva rispettare il suo modo di affrontare il lutto, ma davvero ora la sua poca pazienza era messa a dura prova, specialmente dopo aver avuto a che fare con quella antipatica signora di poco prima.
Aveva inoltre anche altri pensieri, non voleva darlo a vedere ma era piuttosto preoccupata anche per Jung-kook. Dopo quell'orribile giorno non aveva più avuto sue notizie e vedere anche la sua condizione precaria non la faceva stare tranquilla.
Ogni sua domanda sulla sua salute era stata sempre snobbata, quindi non sapeva proprio cosa pensare. Ma ora come ora doveva risolvere quella situazione o avrebbe dato di matto sul serio.
Con forza ribussò.
- Tae! Se non apri, entrerò! Ti sto avvertendo!- anche dopo quelle parole dette con più durezza, il silenzio echeggiò sovrano.
- Tae!!!- bussò con più enfasi, non avrebbe ceduto quella volta.
Non poteva continuare a fare così, doveva reagire e lei lo avrebbe aiutato.
Spalancò la porta ed entrò all'interno della camera buia. Lo trovò sdraiato nel letto, immobile sotto le coperte.
Eunji sentì l'aria fattasi pesante e andò per prima cosa ad aprire la tenda rossa e la finestra per cambiare l'aria.
- Sei diventato sordo? Ho bussato più volte sai? Forza, ora per favore mangia qualcosa! Ci ho messo tutto il mio impegno per quella maledetta zuppa e non me la farai buttare anche questa volta, sappilo!- lo minacciò con un sorriso velato sperando di scuoterlo.
Ma quando lo riguardò, lo vide con gli occhi socchiusi a guardare il vuoto, nella medesima posizione.
Sospirò nuovamente, anche se in quell'ultimo periodo si erano avvicinati molto, non sapeva ancora bene come comportarsi con lui in certi frangenti. Vederlo così la stava torturando.
Conosceva solo un modo per farlo riprendere, la carta della provocazione.
- Tae ti sei rammollito?! Forza ora alzati! Così posso aiutarti a sistemare questa stanza! E' un disastro! - si guardò intorno non sapendo da che parte iniziare - Ah... non hai idea di chi ho spedito all'altro capo del mondo prima! Ahah! E' stato esilaran...-
- Non ti devi preoccupare... -
- Eh?! Per cosa?-
- La nonna prima di morire, mi ha trasferito la magia che ha usato per addormentare Min-jee, finché io sono in vita, lei è al sicuro dalla maledizione, quindi non stare a preoccuparti... - finì di parlare in un soffio per poi riaffondare il viso nel cuscino.
In un attimo Tae-hyung si sentì sollevare con vigore dal colletto della maglia ritrovandosi a due centimetri dal viso di Eunji. Sgranò gli occhi sorpreso per la vicinanza improvvisa e per la sua espressione furente.
- Il mio primo pensiero sarà sempre per i miei fratelli, sono la mia ragione di vita! Ma seriamente pensi che ti stia dicendo di riprenderti solo per quello?!- rinforzò la presa alzando il tono di voce - Pensi davvero che sia così senza cuore?! Anche io sono addolorata per la signora Kim e vederti in questo stato mi ferisce ancora di più!!-
Tae-hyung rimase in silenzio non sapendo cosa dire, i suoi occhi velati di lacrime lo stavano lasciando interdetto.
Lentamente Eunji lo lasciò andare, sedendosi sul letto accanto a lui - So cosa senti... mia madre non c'è più e sai cosa sta capitando nella mia famiglia, ogni giorno è difficile trovare una motivazione per andare avanti. Ed ora anche la signora Kim...fatico ancora a crederci. Eppure sto combattendo per non lasciarmi andare! E tu... non devi fare così... - si sforzò di guardarlo negli occhi - Lo so che è dura, ma per favore non pensare di essere solo. Io ci sono Tae! Forse penserai che io sia una combina guai e una talmente testarda che la metà sarebbe bastata, ma piuttosto che tenerti tutto dentro sfogati con me, non stare qui isolato, ti prego! Mi fai sentire impotente ed è una sensazione così orribile, voglio aiutarti! Dammi una possibilità per farlo!-
Tae-hyung rimase sorpreso da quelle parole così sincere e provò un tuffo al cuore nel vederla così commossa per lui. Aveva l'assurda capacità di stupirlo ogni volta e questo gli provocava sempre diverse sensazioni.
Un improvviso pensiero gli fece distogliere lo sguardo non reggendo più il suo e si guardò le mani tristemente.
- Come puoi ancora stare qui e dirmi queste cose, anche dopo quello che ti ho fatto?-
- Cosa stai dicendo adesso?- chiese curiosa vedendo il suo repentino cambiamento d'umore.
Il ragazzo sfiorò la testa della giovane che sussultò al contatto e capì immediatamente a ciò che si stava riferendo.
- Ormai è guarito...-
- Non mi sono nemmeno reso conto che eri accanto a me quel giorno... avrei potuto farti più male di quello che ti ho fatto! Sono un idiota!- continuò Tae-hyung sconfortato.
- Ma non è successo! Mi è venuto solo uno stupido bernoccolo, niente di più! Ehi! Ho la pelle dura io, sai?!- scherzò sperando di farlo sentire meno in colpa.
- Sei stata irresponsabile! - commentò piatto - Anche se ti avevo colpito, sei venuta nuovamente da me! Promettimi che se mai ricapitasse qualcosa di così pericoloso, tu scapperai d'accordo?-
- Aaah... stai diventando troppo serio, quasi non riconosco il buon caro vecchio Tae, mi manca quasi il tuo lato sbruffoncello... -
Tae-hyung l'attirò a sé afferrandola per il braccio, arrivando a pochi centimetri dal suo viso sorprendendola.
- Promettilo... - glielo sussurrò piano sulle labbra - ... voglio che tu mi prometta che non ti metterai di nuovo in pericolo... specialmente per me... -
- I...Io-
- Eunji!- anche se era un semplice bisbiglio, aveva pronunciato il suo nome severamente guardandola prima negli occhi e poi la bocca.
La ragazza non riusciva a pensare lucidamente e quella vicinanza rischiava di farle fuori uscire il cuore dal petto per quanto le stava battendo veloce. Tae-hyung era sicuramente bello e quella breve distanza lo sottolineava ancora di più. Non riusciva a trovargli una sola cosa fuori posto. Percepiva chiaramente il suo respiro caldo sulle labbra e sarebbe bastato così poco per arrivare alle sue.
- P... Prometto... -
Con un sorriso compiaciuto il riccio le lasciò il braccio, ma senza staccarsi dal suo viso.
- Brava il mio scricciolo, non permetterò comunque che tu ti metta in pericolo, perché ti proteggerò io!- era molto serio, nessuno le avrebbe fatto del male, qualsiasi verità avesse scoperto, lui sarebbe stato al suo fianco, lo aveva giurato.
Tae-hyung vedendola così rossa in viso si soffermò ad osservarla e si ritrovò a fantasticare su quelle belle labbra rosee così vicine alle sue. Aveva una gran voglia di baciarla in quel momento, ma si trattenne. Anche se si era creata la situazione perfetta era ancora emotivamente scosso per tutto quello che era successo.
Non lo aveva mai negato quanto fosse rimasto colpito da lei, sin dalla prima volta che l'aveva vista e stranamente quell'interesse nei suoi riguardi non era mai sceso come di solito accadeva per qualsiasi altra donna, anzi semmai era salito e di molto. Non solo Eunji era una bella ragazza, ma aveva delle qualità che non aveva mai trovato in nessun'altra e questo la rendeva ancora più attraente ai suoi occhi.
Per una volta aveva voglia di fare le cose per bene e di non lasciarsi trasportare solo dall'istinto. Non voleva rovinare tutto, lei non era come tutte le altre.
Chiuse gli occhi e respirò a fondo prima di allontanarsi.
Posò la testa tra i cuscini trattenendo una risata vedendola così disorientata. L'avrebbe fatto morire per tutte le espressioni che era solita fare, stava diventando un libro aperto per lui.
- Che succede scricciolo? Vuoi che te lo faccia vedere adesso il mio lato sbruffoncello?- ammiccò, prendendosi gioco di lei.
Dopo avergli assestato uno scappellotto, paonazza e ancora poco lucida, prese il piatto con dentro la zuppa e gliela porse.
- S...Smettila di fare lo stupido e mangia!-
- Scusa se te lo chiedo... - guardò incerto il contenuto - Ma tu di solito assaggi quello che prepari?-
- Solitamente no, mi accontento di mangiare qualcosa così, perché?-
- Aah!! Ascolta mangia con me! Voglio che l'assaggi anche tu, avanti!- le porse un cucchiaio ricolmo di liquido bollente, dopo averci soffiato lo assaggiò e rimase per un attimo immobile.
- Com'è scricciolo?- trattenne una risata nel vederla cambiare colore velocemente.
- Dio mio... perché è così salato?!- urlò tracannando un bicchiere intero di acqua fresca.
- Ah non ne ho idea del perché tu litighi in questo modo con il sale ahah -
- V... vuoi dirmi che ogni mio piatto era così? - guardò esterrefatta la zuppa, non credendo di essere a tal punto un'incapace nel cucinare.
- Diciamo che oggi è andata bene, una volta era ricolmo di peperoncino ahah! Credo ti debba dare qualche dritta in cucina prima che sia tu a mettere in pericolo me ahah-
- Perché diamine non me lo hai detto? Avrei... -
Tae-hyung l'abbracciò all'improvviso lasciandola senza parole.
- Tae...-
- Possiamo rimanere solo un po' così? Solo per un po'... - sentì la sua voce fattasi triste di colpo.
Eunji si ritrovò a stringerlo a sé, accarezzandogli ritmicamente i ricci morbidi - Ma certo... per tutto il tempo che vuoi... -
-
- Ehi... come stai?- Ho-seok camminò esitante verso Jung-kook seduto come al solito sopra il tetto della tenuta dei Lee.
- Non lo so...- disse semplicemente.
Rispose senza pensarci, Ho-seok non era al corrente della sua condizione attuale, non lo sapeva nessuno tranne Eunji, quindi cercò di rimanere sul vago informandolo solo sul suo stato d'animo incerto.
Avevano già abbastanza problemi, non avrebbe aggiunto anche i suoi.
Guardò tranquillamente la luna piena sopra di lui, finalmente dopo giorni il cielo si era schiarito e aveva la possibilità di vedere il suo amato cielo stellato.
- Non sono riuscito a salvarla, mi dispiace per quella donna - commentò il rosso sospirando - Non mi aspettavo che sarebbero arrivati Taec e Jay, ci hanno rovinato i piani... -
- Sono senza cuore... - commentò piatto Jung-kook conoscendo bene quei due vampiri.
Quando lui era arrivato alla congrega erano presenti già entrambi e si era da subito capito quanto per loro fosse facile soccombere alla tentazione del sangue. Non provavano alcun rimorso nel fare del male e ad uccidere.
Jung-kook ed Ho-seok si erano avvicinati perché, pur essendo diventati vampiri, avevano mantenuto il loro carattere umano e avevano provato in ogni modo a non diventare delle bestie assassine. Purtroppo anche loro avevano avuto dei tristi momenti di cui non erano affatto fieri, ma comunque non avrebbero mai provato la gioia per una morte.
Avevano sempre lottato contro il loro più grande nemico. L'istinto omicida.
Pur quanto fosse difficile, il loro unico scopo era sopravvivere, nutrirsi senza fare troppi danni e con questi pensieri erano andati avanti insieme, tutto il contrario di Taec-yeon e Jay.
Sarebbero sempre stati migliori di loro, di quello Jung-kook ne era certo.
- E' successo ancora, non appena sono entrati tutti e tre, la mia illusione è diventata instabile e loro l'hanno sentito, ah comunque quella donna gliele ha date di santa ragione sai? - commentò accennando un sorriso al pensiero di Jay travolto di continuo dalla magia della maga - Solo che poi quando ho visto che ci stava rimettendo, ho cercato di distrarli. Ho fatto credere loro che Jun-ho li stesse cercando, ma non ha funzionato come avrei voluto... - ritornò angosciato per ciò che aveva intravisto dal suo nascondiglio.
- Hai fatto del tuo meglio Hobi, ti sei esposto rischiando tu stesso. Lo sai che se ti avessero scoperto saresti morto seduta stante credendoti un traditore, vero?- si rivolse all'amico preoccupato per la sua incolumità.
Per lui Ho-seok era molto importante, era per assurdo l'unico contatto con l'umanità che aveva.
Quando era arrivato alla congrega, l'aveva accolto con un gran sorriso e da lì non solo era diventato il suo prezioso amico, era diventato un componente della sua famiglia.
- Non mi scopriranno per così poco amico mio! Tranquillo! Piuttosto ho sentito i loro discorsi e credo che li troverai interessanti!-
Jung-kook scrollò le spalle - Non so se ci voglio davvero entrare Hobi... lei... mi confonde troppo...- sopirò stropicciandosi il viso stanco.
Il rosso lo guardò tristemente mettendogli una mano sulla spalla, per fargli capire che lo comprendeva ed era vicino a lui.
- Yoon-gi... quel bastardo è andato da quella ragazza... - confessò improvvisamente - Sono preoccupato per lei... ha già fatto del male ad Iseul, e se si ripetesse? Se anche lei... -
- Amico... facendo così ti torturi solo di più. Non ti ho mai visto tentennare così. Se sei preoccupato per quella giovane umana e continui a pensare al passato... mi dispiace dirtelo ma tu sei dentro a questa storia con tutte le scarpe. Non credo che stando in disparte ti faccia smettere di pensare -
Jung-kook guardò dubbioso il rosso che gli sorrise allegro.
- Lo capisco se hai tutti questi pensieri, ma credo che Eunji e sua sorella non si meritano di soffrire per qualcosa che è successo secoli fa, non lo pensi anche tu? Non vuoi mettere un punto dopo tutto questo tempo? Io ti starò vicino amico mio! Come sempre del resto! Coraggio!-
Con un profondo respiro, annuì. Ho-seok dalla lingua lunga sapeva sempre farlo ragionare, lo doveva ammettere.
- Avanti dimmi ciò che sai!-
- Certo!-
Ciao a tutti!!
Eunji è riuscita a smuovere il povero Tae dal dolore che lo affliggeva. Voi come vi sareste comportati a riguardo?
Jung-kook invece grazie al nostro sole, finalmente ha preso posizione.
Quale sarà la sua prossima mossa?
PS. Abbiamo scoperto che Eunji ha rischiato di avvelenare Tae per tutto questo tempo ahah >.<
Ne farà mai una giusta sta ragazza pazzerella?
PS2: Scusate se magari ci sono degli errori, ma oggi non sto benissimo, quindi può essere che mi sia sfuggito qualcosa eheh ^.^"
A prestoo!!
Un grosso bacio Ekylove ;*
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