"Vuoi che io sia il tuo gattino", ha chiesto T/n lentamente. "Più di ogni altra cosa vuoi che continui", ha affermato. "Per favore, fallo", disse T/n alzando un sopracciglio alla sua disperazione. "Voglio che tu sia mio e quello laggiù", disse mentre muoveva lentamente la mano verso la sua figa vestita. Degluti mentre lui le baciava il collo. "Questo sarà rovinato e io rovinerò la tua innocenza gattina", sussurrò. Le sue sole parole fecero sì che T/n le muovesse le cosce insieme eccitate dalle sue parole. "So che ti sto eccitando", la schernì facendola voltare. "No", ha negato rapidamente. "Si, non mentirmi, non mi piace", disse portandole la mano sulla guancia. "Ora mi amor mi rispondi o vuoi un accenno di quello che ti farò", suggeri. T/n si sentiva bagnata dalle sue parole e richieste. Voleva vedere cosa le avrebbe fatto, ma se un suggerimento sarebbe stato abbastanza erotico, allora Merlino sa quanto sară sessuale quando andranno avanti. "Allora fammi vedere", mormorò. Quelle parole furono la cosa che serviva a Draco per afferrarla per la vita. Lei sussultò quando lui la attirò a sé palpandole il culo. "Sali le scale e nella stanza in fondo al corridoio siediti sul letto", ordinò. T/n annui incapace di pronunciare le sue parole. "Brava ragazza", disse lasciandola andare. Le schiaffeggiò il culo facendola sibilare un po'. "Non ho tutta la notte mi amor andare in camera", ha ripetuto. T/n si allontanò lentamente mentre Draco la guardava allontanarsi. Sorrise tra sẻ e sé mentre saliva le scale. Lentamente si tolse la giacca mentre la seguiva a un passo da lei. Apri lentamente la porta mentre si guardava intorno nella sua stanza. Un letto matrimoniale al centro della stanza dove pensava dormisse sua moglie. il letto era fatto e la camera era pulita ed elegante. Quindi è ricco, pensò T/n mentre sentiva la porta chiudersi. Si voltò e lo vide rimboccarsi le maniche. Le vene sulle sue mani erano prominenti mentre si girava verso lo specchio flettendo la schiena muscolosa. "Il tuo gattino che fissa", lo scherni. T/n deglutì mentre si girava tenendole gentilmente la mano. "Dovresti guardare quello che faccio", disse portandola davanti allo specchio. La sua schiena si appoggiò al suo petto mentre si guardava allo specchio una volta che le sue dita le accarezzavano la guancia. La sua mano sinistra vagava per il suo corpo aprendole la cerniera del vestito. Le si mozzò il respiro quando lui le spostò i capelli di lato per baciarle il collo. Chiuse gti occhi quando lui la senti palpeggiarsi i seni facendola gemere appoggiando la testa all'indietro. "Te lo farò fare più forte mi amor", disse baciandola a sua volta. "Per favore", T/n implorò disperatamente per il suo tocco. "Ironiano come mi vuoi adesso", la prese in giro mentre il suo vestito scivolava via. Si lamentò e apri gli occhi per vedersi nella sua lingerie di fronte a lui. Abbassò lo sguardo con un rossore cremisi sul viso, ma lui le sollevò il mento. "Il tuo splendido mi amor", ha affermato, Emise un piccolo sospiro mentre lui tirava la cintura della sua biancheria intima. La sua mano si spostò sulle sue pieghe mentre emetteva un respiro tremante baciandole dietro l'orecchio. "Questo è mio capisci gattino", ha chiesto. Lei non disse niente mentre lui le girava il clitoride. Lei sbuffò spingendo disperatamente i fianchi contro i suoi. "Dillo". "Sono tua", disse cedendo. "Quindi vuoi essere il mio gattino", lo scherni mentre l'altra mano si faceva strada verso l'interno della coscia allargandosi un po'. "S-si", espirò. "Brava ragazza", disse mentre infilava un dito dentro. Lei gemette e appoggiò la testa all'indietro contro questo petto. "Gocciolante", sorrise. "Sarà buono sulla mia lingua non credi", ha dichiarato.

Arricciò dito di più aggiungendone altri due. Lei gemette di nuovo mentre gli metteva una mano sui capelli giocandoci mentre lui le toccava senza sforzo. "Il tuo fottuto mi amor stretto", ringhiò strofinandosi a un ritmo veloce. Ansimò con un gemito inarcando la schiena contro queste dita. "Bisognoso delle mie dita o della mia lingua", ha chiesto. "Forse", gemette. "Utilizzerò la mia lingua nella nostra sessione se sei fortunato mi amor", sorrise mentre accelerava le dita. Il suo corpo contro il suo ei suoi gemiti nell'orecchio ravvivavano la relazione. Il tradimento e la ragazza che desiderava si lamentavano davanti a lui. Questo lo eccitava, ma non voleva portarla li. Non ancora. "Chiudi gattina", le chiese mentre lei annuiva. "Sborrami sulle dita", insistette mentre l'altra mano si abbassava per strofinarle il clitoride mentre l'altra mano le toccava. Gemette ad alta voce con un sussulto quando senti il liquido uscire da lei. Ansimò in cerca d'aria mentre Draco allontanava le mani. Lo guardò attraverso lo specchio mentre si leccava le dita. "Dolce gattina non sei tu", elogiò mettendole una mano sulle spalle. Le baciò il collo che lentamente si trasformò in lui succhiandolo e mordendolo lasciando un succhiotto. "Il mio tutto fottutamente mio che mi fotterò", disse baciandole la clavicola. Afferrò il suo vestito porgendoglielo mentre T/n lo indossava velocemente. "Domani sera verrai qui ed è allora che decido cosa fare capire", hạ chiesto. "Si", mormorò. "Mi chiami signore", ripeté. "Si signore, vengo qui domani", ha detto. "Brava ragazza adesso puoi andare", disse aprendo la porta. Gli passò accanto mentre lui la seguiva al piano di sotto. "Addio mi amor", disse. "Addio signore", disse rapidamente trasportandosi via. Draco sorrise tra sé, sapendo di aver realizzato ciò che voleva. Finalmente era sua e del suo gattino. Una volta che T/n è arrivato a casa, Eva ha alzato lo sguardo. "Ci hai messo molto, vero". L'ha tagliata fuori. "L'ho accettato", sbottò T/n. Gli occhi di Eva si spalancarono alla sua risposta. "Qualunque cosa tu voglia fare", rispose Eva mentre T/n deglutiva dirigendosi verso la sua stanza. Toccò il succhiotto sul collo mentre la sua mente andava alla deriva su ciò che era successo prima. Se poteva rendermi debole in quel modo, allora il sesso con lui sarebbe stato qualcos'altro, pensava.

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Al prossimo capitolo 🧸