Mi sono svegliata. Non ho dormito bene, pensavo a Logan, a Cody e alle parole di Alexa. Ma ho finalmente capito che devo fare.
La mattina arrivo in sala, come sempre arriva prima Cody. Decido di parlargli: «Ei, possiamo parlare?» gli chiedo
Lui mi risponde: «Sì, certo. Dimmi.»
«Mi dispiace, ma...»
«...ti piace Logan»
«Come fai a saperlo?»
«Ti ho vista come lo guardavi ieri sera. E anche come ti guardava lui. Stai tranquilla, lo capisco. Anch'io avrei fatto la stessa cosa»
«Ah, o-ok. È stato più semplice di quanto pensassi» dico io ridacchiando «Ma possiamo rimanere amici?»
«Certo!» risponde lui sorridendo
Continuiamo a scherzare. Ad un tratto entrano i ti ragazzi e Logan ci vede ridere e scherzare, allora io mi allontano e accendo lo stereo nella canzone che aprirà il concerto, la coreografia più difficile.
Iniziamo a provarla, ma Logan è distante e con la testa tra le nuvole, io gli chiedo di partecipare, ma nulla. Glielo ripeto un'altra volta, ma continua ad essere fra sé. Quando deve fare il suo assolo lo fa peggio della prima volta. Allora io, essendo nervosa per prima, mi arrabbio e lo rimprovero, lui esce. Io ero lì, paralizzata e preoccupata.
Dopo 10 minuti rientra e si siede. Continua a non guardarmi in faccia e ad essere distaccato.
Noi continuammo a provare senza di lui, fino a quando non si unisce per i passi più semplici e non significativi. A fine lezione i ragazzi vanno da lui per parlare, e noto che mentre lo facevano, mi guardavano, anche perché c'era il chitarrista accanto a me. Quando se ne stavano per andare, io fermo Logan e gli chiedo se voleva parlare. Lui risponde: «Ehm...ok.»
«Scusa per prima, non volevo urlarti contro, ma sto avendo dei problemi personali e me la sono presa con te» mi giustifico io.
«Stai tranquilla, in effetti anch'io sto avendo dei problemi personali» mi risponde lui.
«È per questi problemi che non eri connesso durante la lezione?» gli dissi io sperando che si dichiarasse.
«In realtà si. Beh, non è semplice, soprattutto se questi problemi influiscono sul lavoro perché ne fanno parte» rispose lui.
"Nulla, allora Alexa avrà capito male, magari voleva solo farmi lasciare dal chitarrista o non lo so mi sta scoppiando la testa" i miei pensieri in quel momento mi stavano uccidendo, ma ad certo punto noto qualcosa che mi fa capire tutto, e sapevo di non stare sbagliando: "O mio dio, il suo sguardo, gli brillano gli occhi, gli stessi occhi castani che mi guardavano innamorati"
per capire cosa provava.
«Sei sicuro che influiscono sul lavoro e non sui colleghi o su entrambi?» dico io guardandolo negli occhi
«No, assolutamente no» risponde lui infastidito, ma sapevo che mentiva.
Allora io gli dico arrabbiata perché non mi aveva detto la verità: «E ALLORA LA PROSSIMA VOLTA LAVORA E NON FARTI INFLUENZARE DAI TUOI PROBLEMI PERSONALI!»
Lui mi guarda e mi risponde urlando: «NON POSSO, OK?!»
«PERCHÉ NON PUOI?! SE NON PUOI SIGNIFICA CHE RIGUARDA PROPRIO IL LAVORO, MAGARI UN AMBITO IN PARTICOLARE!» dico io arrabbiata.
«OK, VA BENE, LO AMMETTO: I MIEI PROBLEMI RIGUARDANO PROPRIO IL LAVORO, IN PARTICOLARE L'AMBITO DELLA DANZA!»
«FINALMENTE!» continuando ad urlare «MA PERCHÉ?»
«PERCHÉ SONO INNAMORATO DI TE CAZZO. E MI DA FASTIDIO SE ESCI CON ALTRI RAGAZZI, SOPRATTUTTO SE SONO MIEI AMICI!»
Io lo guardo nei suoi stupendi occhi piangenti mentre piangevo anch'io. Allora mi avvicino e gli dico: «Ok, ok. Respira, respiriamo» lo guardò negli occhi e mi avvicino nuovamente.
Io lo guardo, mi avvicino ancora di più fino a strofinarmi completamente a lui e lo bacio. Siamo stati lì così per circa un minuto e mezzo. Quando ci stacchiamo ci sorridiamo e il suo primo pensiero è il chitarrista: «Ma Cody, non stai con lui?» mi chiede. E io gli rispondo: «Nono, l'ho lasciato stamattina. Perché anch'io sono innamorata di te!» Lui mi bacia la fronte, il naso e poi di nuovo in bocca.