30♥ - Epilogo
«Io te lo dico» Taehyung piantò una mano sopra la bocca di Jungkook, allontanandolo di poco «la serata coccole ci sta sfuggendo di mano più del previsto» asserì riallacciandosi i pantaloni della tuta con un bel fiocco stretto.
Jungkook sbuffò appena. Insomma, era appena riuscito a scioglierlo e adesso se lo riannodava, ma perché dannazione, dopo tanta fatica «Non ci vedo niente di male a trasformarla da serata e giornata coccole» alzò le spalle seguendo i movimenti dell'altro, intento a rialzare tutte le cose cadute sul bancone in cucina a causa loro e soprattutto dei loro corpi.
«Scopiamo ogni giorno e ad ogni ora, Kook» Taehyung allargò le braccia per enfatizzare. Ed okay, non avrebbe voluto neanche lui che smettessero ma il darsi una regolata sarebbe stato in fin dei conti gradito. Dormivano di meno e non riuscivano a fare nient'altro, a poco si sarebbero dimenticati persino di fare la spesa. L'unico fattore positivo fu l'incremento delle entrate di soldi con i video che registravano tutti i giorni.
Jungkook gli si avvicinò e pose le mani sui suoi fianchi, facendolo girare nella sua direzione «Per prima cosa lasciami dire che noi non scopiamo, ma pratichiamo quell'arte delicata chiamata "fare l'amore"» e lì Taehyung lo fissò con un sopracciglio alzato, interessate quanto sapesse essere paraculo eppure non gli dispiacque minimamente ciò che aveva appena detto «e secondo che c'è di male?»
Che c'era di male? Taehyung lo guardò allibito, puntandosi un dito contro «Che il culo mi brucia»
«Beh anche a me» ribatté il corvino come se non fosse per niente un problema mentre l'altro se lo scrollò di dosso, sguizzando via dalle sue braccia «E te lo meriti» Jungkook incrociò le braccia al petto andandogli dietro «Dovrei andarci più forte con te?»
Taehyung si girò, bloccando i suoi passi al centro della stanza «Non ci vai già abbastanza?»
«Non saprei, bisogna sempre superare i propri limiti»
«Stasera andremo a letto per dormire e non si discute»
Il corvino stette per ribattere ma il campanello suonò ed automaticamente le loro teste si voltarono verso la porta «Vado a controllare» Taehyung non vide molto da dove si trovava, l'uomo era coperto dalla schiena dell'altro «Sì, Jeon Jungkook, sono io» gli chiesero di porre una firma e poi le sue braccia furono riempite con uno scatolo enorme «Grazie, buona serata» tornò dentro, avanzando fino al tavolo e poggiando lì quel peso.
Taehyung si avvicinò curioso, cercando di leggere qualsiasi scritta che gli facesse intendere il contenuto «Cos'è?» chiese allora non avendo trovato nessun indizio «Un pacco, non saprei, hai comprato qualcosa?» scosse la testa, rigirandogli la domanda «Io no. Tu?»
Jungkook si grattò la testa seriamente confuso «Neanche io sinceramente» e così l'unica cosa da fare fu l'aprirlo ed entrambi spalancarono gli occhi sorpresi «Oh. In effetti me ne ero totalmente dimenticato, doveva arrivare l'altra parte dell'ordine» erano nettamente in ritardo, sarebbero dovuti arrivare qualche mese prima, ma nessuno ci fece caso dati gli avvenimenti poco piacevoli.
Taehyung spalancò la bocca, infilò una mano tra i pezzetti di gomma piuma e tirò fuori, tenendolo solo tra l'indice ed il pollice, il primo sex toys che trovò «Ma quanta roba avevi comprato?» lo lasciò andare, facendolo ricadere lì dentro «Sei un pazzo»
Jungkook lo guardò con un luccichio negli occhi fin troppo familiare «Lo sai che questo pazzo sta per prenderti e buttarti di peso sul letto per provarli tutti quanti, giusto?»
«Come no, te lo puoi dimenticare»
♡
«Jeon Jungkook!» Taehyung rialzò la testa dal materasso, sudato in volto, ansimante con il petto costretto ad un continuo sali e scendi. Ed anche se bendato e quindi impossibilitato a vederlo, istintivamente lo cercò, rendendosi conto del suo stato il secondo successivo e ributtandosi sulle lenzuola a peso morto «Dimmi amore» rabbrividì intuendo che la bocca del corvino fosse vicino al suo orecchio e quando si mosse percepì che lo stesse dominando dall'alto.
«Giuro che se mi neghi un'altra volta l'orgasmo ti faccio fuori»
Minaccia che in fin dei conti non poteva essere messa in atto, dato che le mani erano ancora legate tra loro ed ancorate alla testiera del letto. Jungkook sorrise languido, la sua mano sfiorò appena e per più volte l'erezione pulsante di Taehyung, continuando a torturarlo lentamente «Ma non eri tu quello che fino ad un'ora fa, non voleva nessun altro tipo di piacere?»
Le dita del corvino strinsero la presa e fecero velocemente una discesa e poi una salita, stimolandolo ulteriormente ma poi bloccandosi di nuovo. Il collo di Taehyung si fletté all'indietro e Jungkook vide la perfetta possibilità di marchiargli nuovamente quella pelle, non più tanto candita. Da quando lo fece per la prima volta, divenne quasi una droga, Taehyung aveva il sapore più buono del mondo ed il suo odore, Dio, quello era favoloso «Posso mandarti a quel paese?» gemette il castano frastornato da tutta quella scarica di piacere continuamente interrotto.
In una frazione di secondo Jungkook sciolse la benda e la luce artificiale colpì gli occhi del castano che si ritrovò a fissarlo mentre provava a recuperare il respiro mancante «Solo se vieni anche tu» gli sorrise per poi sfilare il vibratore da dentro di lui con un colpo secco, portandolo a boccheggiare ansimante «S-smettila di stuzzicarmi»
«Le tue reazioni sono fin troppo belle per farlo» la mano di Jungkook non abbandonò nemmeno per un attimo la pelle di Taehyung, passando dalle natiche alle gambe, alle cosce, godendo di ogni centimetro, di ogni brivido con lussuria.
Taehyung avrebbe voluto fare lo stesso. Tracciare ogni curva del suo corpo, graffiarla e poi baciarla. Arrivare ai capelli corvini e tirarli appena, per fargli inclinare il capo all'indietro. Quelle labbra rosse e gonfie lo chiamavano e gli occhi neri e lucidi lo sfidavano «Liberami, voglio toccarti» uscì come una supplica quella frase dalla sua bocca e Jungkook decise di accontentarlo, perché voleva essere toccato, baciato, non gli dispiaceva cedergli un po' di controllo.
Ma non fece nemmeno in tempo a slegarlo che subito venne scaraventato sul materasso, con Taehyung a cavalcioni su di lui. Adesso sorrideva, languido e malizioso, guardandolo dall'alto. Afferrò l'erezione di Jungkook, con le sue lunghe dita e se possibile cercò di farla diventare ancora più dura di quello che già fosse. Il corvino chiuse gli occhi, perdendo la sua sanità mentale a poco a poco «Cazzo Tae, sto impazzendo» sbiascicò spalancando gli occhi subito dopo preso alla sprovvista.
Taehyung si calò completamente su di lui accogliendolo tra le sue pareti ancora strette anche dopo tanti giochi ed i suoi fianchi vennero stretti dalle dita di Jungkook che non riusciva a smettere di ammirare quella scena da lì sotto. Il castano prese a muoversi mentre si abbassava a lasciare una scia di saliva lungo tutto il collo dell'altro che percepì ogni singolo millimetro di carne bruciare, come se gli avessero spalmato dei carboni ardenti.
E nel frattempo le sue mani corsero sulle natiche di Taehyung, allargandole, affondando le dita, per permettergli i movimenti e farli diventare più fluidi. Entrambi riuscirono a sentire gemiti strozzati ma non era abbastanza, quella velocità non li accontentava a sufficienza. Così Jungkook ribaltò nuovamente le posizioni, riprendendo il comando.
Taehyung chiuse gli occhi estasiato, riusciva a sentire le goccioline di sudore imperlargli la fronte e poi scivolargli verso il basso ma senza interessarsene, troppo rapito ormai dagli affondi penetranti che era sicuro lo avrebbero distrutto per tutte le ore successive.
Poi i suoi occhi si riaprirono, ritrovandosi Jungkook ad un passo dalle sue labbra. Si baciarono. Si baciarono così violentemente e passionalmente che quasi si dimenticarono di dover respirare; le loro lingue non volevano saperne di staccarsi, sembravano coesistere in una cosa sola.
Taehyung venne per primo. L'orgasmo arrivò quasi in modo spaventoso, talmente forte era stato lasciandolo senza energie e Jungkook lo seguì subito dopo, riempendolo con il suo seme caldo. Crollarono sul letto e solo adesso, che avevano riacquisito lucentezza mentale, notarono il disastro che avevano creato attorno a loro. I giocattoli erotici erano ovunque, le coperte stropicciate, i cuscini erano spariti misteriosamente, così come i loro vestiti, probabilmente finiti sotto il letto «Prima o poi riceveremo delle lamentele dai vicini» asserì Taehyung storcendo il naso al solo pensare al baccano provocato e al fatto di dover pulire tutto quel casino.
Jungkook si mise su di un fianco, guardandolo, con gli occhi pieni di amore «Beh di sicuro non mi ricapiterà più uno come te alla porta, penso di aver usato tutta la mia fortuna quel giorno»
♡
«Tae? Possiamo parlare?» il sorriso di Jungkook scomparve subito, ricomponendo la sua posizione «No no no. Troppo serio» si guardò negli occhi attraverso lo specchio e quando ci riprovò la sua voce uscì più bassa del solito «Hey Tae! Senti un po'»
«Oh Dio no, questo fa ancora più schifo» sembrava un tagliaboschi, pascolatore di pecore con la casa sul pizzo della montagna. Allora se la schiarì con un colpo di tosse «Ehm, Taehyung, avresti un po' di tempo da dedicarmi?» sbatté le palpebre, odiando quel suo sorriso da imbranato impresso sul volto «Scemo, certo che mi ascolterebbe»
Appoggiò una mano al muro, mezzo sconsolato. La mano si infilò tra i capelli, pettinandoli all'indietro «Okay, penserò dopo all'introduzione» la sua immagine venne nuovamente riflessa «Rivediamo il discorso generale»
Prese un respiro profondo, quella situazione lo stava agitando e stressando più del previsto «Adesso che sono guarito, le ferite rimarginate ed i punti tolti, vorrei-» si fermò da solo, massaggiandosi il mento «No, aspetta, sembra un reportage medico» rifletté serio, per poi spalancare gli occhi come se avesse avuto l'illuminazione «Sei sempre stato al mio fianco nell'ultimo periodo, conviviamo da ormai mesi e con te mi trovo molto bene quindi...Non va bene un cazzo, non è di certo una proposta di matrimonio, Kook» ecco, detto a parole il pensiero, non suonava poi tanto bene.
«Adesso che sei single ed anche io lo sono, aggiungendo il fatto che andiamo a letto insieme e ci piacciamo, porca puttana potete farmi uscire dalla bocca un discorso coerente??» sbottò contro se stesso, maledicendosi interiormente. Non era mai stato così scarso con i discorsi, quindi perché proprio in quel momento, così importante, si ritrovava bloccato, davanti lo specchio della sua camera da letto? «Ti ho detto che ti amo, ma non ho mai avuto il coraggio e direi che si ved-»
«Vuoi essere il mio ragazzo?»
La voce di Taehyung si insinuò come uno spillo nella sua mente, interrompendolo oltre tutto e facendo sentire solo male con il batticuore a mille «Cosa?!» lo guardò dapprima attraverso lo specchio e poi si girò, ritrovandosi davanti il volto di un agnellino innocente «Cosa?» ribatté il castano tranquillamente e Jungkook fece un passo tremante verso di lui «Che hai detto?»
«Ti ho chiesto se vorresti essere il mio ragazzo»
La mascella del corvino quasi non cadde a terra «Con questa tranquillità? Non è che stai scherzando?» no perché, se non si fosse capito, lui non lo trovava così semplice dire una cosa del genere. Ma Taehyung si indicò il viso rimanendo tranquillo «Ti sembra la faccia di uno che scherza? E poi è tutta la settimana che ti fissi allo specchio e provi a formulare un discorso, ti sto venendo incontro»
E lì Jungkook volle quasi sotterrarsi. Dio, aveva sentito tutti i suoi discorsi inutili, futili e senza senso «A-aspetta. Hai sentito tutto?» e finalmente Taehyung sorrise facendosi avanti «Già ed è stato anche divertente, soprattutto quando ti auto-insultavi» fece una pausa leccandosi nervosamente le labbra «Ma hey, sto aspettando una risposta, perché per quanto possa sembrare impassibile, potrei star morendo interiormente»
Quella volta fu Jungkook a rilassarsi per primo, capendo che il castano sapesse semplicemente nascondere meglio tutte le sue emozioni ma che fosse agitato quanto lui «Tu lo vorresti?» gli richiese di rimando, avvicinandosi e allungando una mano sulla sua guancia calda e appena rosata «Intendi sopportarti per i prossimi giorni, mesi e anni? Insomma, potrei fare questo sforzo»
Le labbra del corvino virarono verso l'alto «Quindi da adesso posso chiamarti "fidanzatino"?» Taehyung storse il naso, ma dai, che razza di nomignolo era mai quello, così ribatté «Ed io posso chiamarti "coniglietto"?»
«Assolutamente no»
«E allora niente» quasi stette per girare ed andarsene, ma Jungkook lo tirò a sé, consapevole che tutto quello fosse il solito teatrino divertente che adoravano creare «Okay aspetta, te lo potrei concedere giusto una volta al giorno»
«Due»
«Vada per due»
Calò un secondo di silenzio, durante il quale di fissarono per la prima volta con vero imbarazzo. Quella situazione destabilizzava entrambi «Quindi siamo fidanzati?» fu Jungkook a parlare, volendo a tutti i costi sentenziare quella risposta, sentirla uscire da quelle labbra che adorava «Assolutamente sì»
Sorrise. Si sorrisero «Ottimo»
«Magnifico»
«Adesso dove vai?» Taehyung gli afferrò la mano, riportandolo davanti a sé e scrutandolo per bene «A morire di vergogna da qualche parte» il castano scoppiò a ridere e fece un passo avanti lasciandogli un dolce bacio sulle labbra «Okay coniglietto timidone»
«Ma dai! Basta chiamarmi così!»
«Senti, io ti chiamo come voglio, quando voglio.»
«Kim Taehyung, vuoi essere punito sul letto alle tue spalle?»
«E se io punissi te?»
Era quella la quotidianità che volevano, che avevano desiderato, che avevano ottenuto e che speravano di poter portare avanti per sempre. Immutata. Con i loro modi scherzosi e giocosi di rapportarsi. Non avevano la minima idea di come sarebbe andata a finire, di cosa il futuro avesse in serbo per loro. Ma si trovavano bene e contava solo quello. Loro e l'amore che li legava. Non se lo dissero mai, ma quando entrambi restarono da soli pensarono tanto alla loro relazione. Era stato il destino forse? Il fato? Chi aveva deciso che si sarebbero trasferiti entrambi nello stesso palazzo? Chi volle che Taehyung salisse quelle scale per suonare alla sua porta?
Probabilmente nessuno. Erano stati semplicemente loro, attratti da una forza invisibile che li aveva sempre uniti e che poi una volta vicini li aveva incollati saldamente. Jungkook era riuscito a diventare in poco tempo l'ancora di salvezza di Taehyung e quest'ultimo, anche se all'inizio inconsciamente, gli si era aggrappato con tutte le sue forze, non lasciandolo più andare.
Ma di una cosa Taehyung era certo.
Quello non era l'amore violento, non era quello che donava schiaffi e pugni.
Quello era amore sano, che sapeva regalare baci, carezze e coccole.
Ed era quello l'amore che voleva.
Per sempre.
FINE
Un uomo che picchia è uno stronzo. Una persona che usa la violenza non è degna di essere così chiamata. Capiamolo, al primo schiaffo, al primo livido. Quello non è amore. Quello è un'ossessione malata. L'amore ci deve rendere felici, farci gridare dalla gioia. Non deve lasciare lividi e cicatrici. Abbiamo un solo cuore ed una sola vita, non doniamoli a qualcuno che li distruggerà senza pietà perché non basta fare pace con una carezza, se poi ci ritroveremo ad essere comunque una bambola rotta e fatta a pezzi. Non accontentiamoci mai a causa della paura di poter rimanere soli.
Angolo della parlantina:
Ma buon salve! Sinceramente, questa volta, non mi dilungherò più di tanto. Penso che la storia parli già da sé e che il messaggio sia arrivato senza l'aggiunta di altre parole che andrebbero solamente a caricare tutto fin troppo.
Volevo solo ringraziarvi, infinitamente♥. Mai nessuna mia storia aveva raggiunto un traguardo così importante in poco tempo ed ogni giorno sono rimasta sempre più sbalordita dai risultati. Sarà monotono dirlo ormai, ma grazie grazie grazie per ogni commento, stellina e lettura.
Non vi allontanate troppo, non so quando, ma usciranno due capitoli speciali. Uno sulla Taekook e l'altro sulla Yoonmin, giusto per capire che cavoletto abbiano combinato quei due bricconcelli.
E niente, spero di avervi tenuto compagnia in questi mesi. Di sicuro, voi lo avete fatto con me♥
Per qualsiasi domanda, qui!
Ci si vede dentro altri libri!
ILY-Ely♥
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